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Bilancio Consolidato
Gruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna e
Bilancio Esercizio Aeroporto G. Marconi di Bologna S.p.A.
Al 31 Dicembre 2021
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 3
SOMMARIO
Lettera del Presidente 4
Composizione Capitale Sociale della Capogruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa 6
Consiglio di Amministrazione 7
Collegio Sindacale 8
Società di revisione 8
Relazione sulla gestione al 31 Dicembre 2021 9
Bilancio consolidato al 31 Dicembre 2021 67
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 68
Conto Economico consolidato 69
Conto Economico Complessivo consolidato 70
Rendiconto finanziario consolidato 71
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato 72
Note esplicative ai Prospetti contabili consolidati al 31 Dicembre 2021 73
Dichiarazione Bilancio Consolidato ai sensi dell’art.154 bis del TUF 140
Relazione della Società di Revisione 141
Bilancio d’esercizio Aeroporto G. Marconi di Bologna Spa al 31 Dicembre 2021 148
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria 149
Conto Economico 150
Conto Economico Complessivo 151
Rendiconto finanziario 152
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 153
Note esplicative ai Prospetti contabili al 31 Dicembre 2021 154
Dichiarazione Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art.154 bis del TUF 223
Relazione del Collegio Sindacale 224
Relazione della Società di Revisione 233
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 4
Signori Azionisti ,
dopo un 2020 caratterizzato come annus horribilis nella storia del nostro aeroporto e del nostro settore, il 2021 ha rappresentato l’inizio della fase di uscita dalla pandemia anche se la ripresa è stata lenta e discontinua e soprattutto non di intensità tale da garantire il pieno recupero della redditività del Gruppo.
Due anni dopo l’inizio della pandemia e in un momento che sembrava portare a guardare nuovamente al futuro con un certo ottimismo ecco una nuova, tragica, emergenza che attraversa l’Europa, con l’aggressione violenta all’Ucraina iniziata nella notte del 24 febbraio.
Le ricadute di questa guerra le capiremo nelle prossime settimane, certamente il quadro geopolitico mondiale ne esce profondamente modificato e le conseguenze si manifesteranno nel tempo.
Ad oggi ed in questa sede ci concentriamo sui risultati di traffico ed economici del 2021 e sulla struttura patrimoniale-finanziaria della Società e del Gruppo AdB al 31 dicembre 2021 ovvero in un contesto di traffico aereo europeo in ripresa (+36,9% rispetto al 2020) ma ancora fortemente inferiore rispetto ai livelli pre-Covid (-59% rispetto al 2019).
Con 4.103.816 passeggeri l’aeroporto di Bologna ha registrato nel 2021 una crescita del traffico sul 2020 sensibilmente superiore alla media europea ( +63,7%) ma in calo del 56,4% rispetto al 2019.
L’andamento del traffico cargo è stato decisamente migliore (+15,5% rispetto al 2020 e +2,6% rispetto al 2019); tale segmento in due anni ha recuperato i volumi di traffico precedenti alla pandemia grazie al forte sviluppo dei courier.
Le performance relative alla qualità del servizio di un anno ancora “anomalo” a causa dell’emergenza pandemica anche se con alcuni elementi di normalizzazione hanno reso scarsamente significativo qualsiasi confronto sia con l’annualità precedente, sia con gli indicatori-obiettivo tanto che per il secondo anno consecutivo, come disposto da Enac, non si è proceduto alla pubblicazione della Carta dei Servizi. Ciò nonostante le indagini di customer satisfaction svolte hanno confermato che anche le aspettative dei passeggeri sono in parte cambiate a seguito pandemia, evidenziando una maggiore attenzione ai temi di igiene, sanificazione, distanziamento e rispetto delle regole anticontagio. L’impegno del Gruppo è stato massimo sia per rispettare le misure a tutela della salute e sicurezza dei dipendenti e dei passeggeri sia per comunicare tempestivamente ed efficacemente ai passeggeri gli ultimi aggiornamenti sulle misure anti-Covid-19 e i relativi impatti sui viaggi aerei.
Pur con la ripresa dei volumi di traffico Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2021 con risultati economici ancora in perdita pari a 6,7 milioni di Euro ma in miglioramento rispetto alla perdita del 2020 pari a 13,6 milioni di Euro. I ricavi consolidati complessivamente evidenziano un calo del 13,3% passando da 67,5 milioni a 58,5 milioni di Euro ma se si considerano i ricavi rettificati dai ricavi per servizi di costruzione che sono collegati ai minori investimenti realizzati, si evidenzia una crescita del 33,6% da 37,8 milioni del 2020 a 50,4 milioni di Euro del 2021.
L’ EBITDA consolidato è tornato a valori positivi (da -3,9 milioni del 2020 a +3,5 milioni di Euro del 2021 ) mentre il risultato di esercizio pur se ancora negativo, ha registrato un netto miglioramento rispetto al 2020 ( -6,7 milioni di Euro nel 2021 contro -13,6 milioni di Euro del 2020).
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 5
Dal punto di vista patrimoniale e finanziario il Gruppo ha realizzato investimenti prevalentemente infrastrutturali e interventi di manutenzione ciclica per circa 9 milioni di Euro e ha reagito alla forte pressione sulla liquidità determinata dalla riduzione degli incassi completando la ricerca di fonti di finanziamento ulteriori rispetto all’accensione nel 2020 di due mutui con garanzia SACE per 58,9 milioni di Euro; AdB ha infatti stipulato a fine 2021 con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un contratto di finanziamento di lunga durata fino all’importo massimo di 90 milioni di Euro a sostegno del piano di sviluppo infrastrutturale.
Il Gruppo si è inoltre focalizzato sull’utilizzo delle misure di sostegno a favore del settore attraverso l’attivazione prima della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e successivamente della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga fino a dicembre 2021 oltre alla presentazione della domanda di accesso al fondo di sostegno del settore aeroportuale previsto dalla legge di Bilancio 2021 che dovrebbe consentire, una volta concluso l’iter approvativo, il ristoro delle perdite subite causa Covid-19 nel periodo marzo-30 giugno 2020.
Signori Azionisti, nel ringraziare tutti gli stakeholder del Gruppo per avere contribuito con il massimo impegno e responsabilità alla prosecuzione dell’attività sull’aeroporto di Bologna in questo biennio di crisi, esprimo un particolare ringraziamento al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale al termine del proprio mandato.
Un ringraziamento particolare va infine a tutte le persone del Gruppo per avere contribuito, ognuno per la sua parte, nel mantenere il nostro aeroporto, in questo periodo così particolare, pienamente efficiente e operativo in condizioni di sicurezza, a fronte del rischio pandemico.
Per concludere, il bilancio della società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa che sottoponiamo alla Vostra approvazione riporta una perdita di esercizio di Euro 7.542.353,77 che il Consiglio di Amministrazione propone di rinviare all’esercizio 2022.
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Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 6
Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa
Sede Legale: Via Triumvirato, 84 - 40132 Bologna Italia
Sede Operativa: Via Triumvirato, 84 – 40132 Bologna Italia
REA Bologna 268716
Registro Imprese di Bologna, Codice Fiscale e Partita Iva 03145140376
Capitale Sociale Euro 90.314.162,00 interamente versato
Composizione Capitale Sociale della Capogruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa
Sulla base delle risultanze del Libro Soci e delle comunicazioni ricevute ai sensi dell’art.120 del D.Lgs.58/98, gli azionisti della Società Capogruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa con partecipazione superiore al 5% alla data del 31 dicembre 2021 sono:
DICHIARANTE
% Possesso
CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA
39,10%
ATLANTIA S.P.A. (EDIZIONE S.R.L.)
29,38%
F2I FONDI ITALIANI PER LE INFRASTRUTTURE SGR SPA
9,99%
Al fine della rappresentazione della composizione del Capitale Sociale della Capogruppo vengono considerate:
- Le quote del Dichiarante della partecipazione, ovvero del Soggetto posto al vertice della catena di controllo della partecipazione medesima
- Le quote derivanti dalle comunicazioni rese dagli azionisti ovvero quelle relative a partecipazioni rilevanti ai sensi dell’art. 152 del Regolamento Emittenti CONSOB.
Si segnala altresì che tra Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Bologna, Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Modena, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Ferrara, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia e Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Parma è stato sottoscritto in data 5 giugno 2018 un patto parasociale volto a disciplinare taluni diritti e obblighi in relazione all’assetto proprietario e al governo societario di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A.. Tale Patto Parasociale, con durata fino al 4 giugno 2021, prevedeva un sindacato di voto e uno di blocco.
In data 4 giugno 2021 il Patto Parasociale, si è sciolto per scadenza del termine.
In data 2 agosto 2021, è stato sottoscritto un nuovo patto parasociale tra i medesimi soci. Tale Patto Parasociale, depositato presso il registro delle imprese di Bologna in data 5 agosto 2021 e inviato a Consob in pari data, prevede un sindacato di v oto e uno di b locco , a cui risultano conferite le azioni corrispondenti alle seguenti percentuali di capitale sociale :
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 7
SOCI PUBBLICI
% Capitale Sociale con Sindacato di Voto
CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA
39,10%
COMUNE DI BOLOGNA
3,88%
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA
2,31%
REGIONE EMILIA ROMAGNA
2,04%
CAMERA DI COMMERCIO DI MODENA
0,30%
CAMERA DI COMMERCIO DI FERRARA
0,22%
CAMERA DI COMMERCIO DI REGGIO EMILIA
0,15%
CAMERA DI COMMERCIO DI PARMA
0,11%
SOCI PUBBLICI
% Capitale Sociale con Sindacato di Blocco
CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA
37,5325326 %
COMUNE DI BOLOGNA
3,8477737 %
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA
2,2972543 %
REGIONE EMILIA ROMAGNA
2,0210297 %
CAMERA DI COMMERCIO DI MODENA
0,0835370 %
CAMERA DI COMMERCIO DI FERRARA
0,0627298 %
CAMERA DI COMMERCIO DI REGGIO EMILIA
0,0427747 %
CAMERA DI COMMERCIO DI PARMA
0,0314848 %
Consiglio di Amministrazione
La composizione del Consiglio di Amministrazione, nominato dall’Assemblea dei Soci del 29 aprile 2019 ed in carica fino alla data di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021, è la seguente:
Nominativo Carica
Enrico Postacchini Presidente
Nazareno Ventola Amministratore Delegato (*)
Silvia Giannini Consigliere (B)
Giada Grandi Consigliere (A)
Eugenio Sidoli Consigliere (A)
Valerio Veronesi Consigliere
Marco Troncone Consigliere (B)
Giovanni Cavallaro Consigliere
Laura Pascotto Consigliere (A) (B)
(*) Amministratore Delegato e Direttore Generale. Tra le sue deleghe rientra l’incarico di Amministratore Responsabile del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 8
(A) Componente del Comitato per la Remunerazione (Presidente Eugenio Sidoli)
(B) Componente del Comitato Controllo e Rischi (Presidente Silvia Giannini)
Collegio Sindacale
La composizione del Collegio Sindacale, nominato dall’Assemblea dei Soci del 29 aprile 2019 ed in carica fino alla data di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021, è la seguente:
Nominativo Carica
Pietro Voci Presidente
Samantha Gardin Sindaco effettivo
Alessandro Bonura Sindaco effettivo
Violetta Frasnedi Sindaco supplente
Alessia Bastiani Sindaco supplente
Società di revisione contabile
La Società di revisione contabile nominata dall’Assemblea dei Soci del 20 maggio 2015 per gli esercizi 2015- 2023, è la EY S.p.a.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 9
Relazione sulla Gestione del Gruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa per l’esercizio chiuso al 31 Dicembre 2021
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 10
Indice
PREMESSA ............................................................................................................................................................... 12
1 STRATEGIE E RISULTATI ......................................................................................................................................... 15
1.1 IL SETTORE E L’ANDAMENTO DEL TRASPORTO AEREO: QUADRO DI SINTESI E POSIZIONAMENTO DELL’AEROPORTO G. MARCONI .................................................................................................................................... 15
1.2 INFORMATIVA RELATIVA AGLI IMPATTI DELLA PANDEMIA COVID-19 SULL’AEROPORTO DI BOLOGNA E INIZIATIVE DEL GRUPPO ADB IN RISPOSTA ALL’EMERGENZA ......................................................................................................... 17
1.3 GLI OBIETTIVI STRATEGICI ....................................................................................................................................... 17
1.4 ANDAMENTO DEL TITOLO ....................................................................................................................................... 18
2. ANALISI DEI PRINCIPALI RISULTATI DELLA GESTIONE ............................................................................................ 21
2.1 STRATEGIC BUSINESS UNIT AVIATION ..................................................................................................................... 21
2.1.1 STRATEGIC BUSINESS UNIT AVIATION: DATI DI TRAFFICO .................................................................................... 21
2.1.2 STRATEGIC BUSINESS UNIT AVIATION: SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICI ......................................................... 25
2.2 STRATEGIC BUSINESS UNIT NON AVIATION ............................................................................................................ 26
2.2.1 STRATEGIC BUSINESS UNIT NON AVIATION: SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICI ................................................ 26
3 ANALISI DELLA SITUAZIONE ECONOMICA, FINANZIARIA E PATRIMONIALE ............................................................ 28
3.1 ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI CONSOLIDATI .................................................................................................. 28
3.2 ANALISI DEI FLUSSI FINANZIARI ............................................................................................................................... 31
3.3 ANALISI DELLA STRUTTURA PATRIMONIALE ........................................................................................................... 33
3.4 PRINCIPALI INDICI ................................................................................................................................................... 34
3.5 LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI E GLI INVESTIMENTI ....................................................... 35
3.5.1 LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI ...................................................................................... 35
3.5.2 GLI INVESTIMENTI ................................................................................................................................................ 35
3.6 IL PERSONALE .......................................................................................................................................................... 36
3.7 PRINCIPALI INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE ................................................... 39
4 ANALISI DEI PRINCIPALI RISULTATI NON ECONOMICI ............................................................................................ 40
4.1 SOSTENIBILITA’ ....................................................................................................................................................... 40
4.2 LA SICUREZZA IN AEROPORTO ................................................................................................................................. 41
4.3 LA QUALITA’ ............................................................................................................................................................ 42
5. IL QUADRO NORMATIVO ..................................................................................................................................... 42
5.1 CONTRATTO DI PROGRAMMA E NUOVA DINAMICA TARIFFARIA 2020-2023 ......................................................... 42
5.2 MISURE A SOSTEGNO DEL SETTORE AEROPORTUALE: FONDO PER LA COMPENSAZIONE DEI DANNI SUBITI A CAUSA DEL COVID-19 .................................................................................................................................................... 43
5.3 FONDO ANTINCENDI ............................................................................................................................................... 44
5.4 DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO ........................................................................ 44
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 11
5.5 PRIVACY COMPLIANCE ............................................................................................................................................ 45
5.6 CONTINUITA’ DEI SERVIZI PRESTATI DA ALITALIA IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA ................................... 45
5.7 IMU- C OMUNE DI B OLOGNA ........................................................................................................................................ 46
5.8 RETROCESSIONE AVL (AIUTI VISIVI LUMINOSI), BENI E AREE ENAV ......................................................................... 47
6 IL CONTENZIOSO ................................................................................................................................................... 48
7. PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE .......................................................................................................................... 51
8 ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO ...................................................................................................................... 57
8.1 I RISULTATI ECONOMICI DELLA CAPOGRUPPO ........................................................................................................ 57
8.2 I FLUSSI FINANZIARI DELLA CAPOGRUPPO .............................................................................................................. 59
8.3 LA STRUTTURA PATRIMONIALE DELLA CAPOGRUPPO ............................................................................................ 60
9 PROSPETTO DI RICONCILIAZIONE TRA PATRIMONIO NETTO E RISULTATO NETTO .................................................. 61
10 INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE ...................................................................................................... 62
11 GARANZIE PRESTATE ........................................................................................................................................... 63
12 INFORMATIVA SULLE AZIONI PROPRIE IN PORTAFOGLIO ..................................................................................... 63
13 AZIONI DETENUTE DA AMMINISTRATORI E SINDACI ........................................................................................... 63
14 REGIME DI OPT-OUT ........................................................................................................................................... 63
15 FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE ................................................................................................................................................................................ 64
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 12
PREMESSA
Signori Azionisti ,
la presente relazione, a corredo del Bilancio Consolidato del Gruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna (di seguito anche “Gruppo Aeroporto” o “Aeroporto”, o “AdB”) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, nel presentare l’andamento del Gruppo fornisce indirettamente l’analisi dell’andamento della Capogruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa, società concessionaria della gestione totale dell’Aeroporto di Bologna in base alla Concessione di Gestione Totale n. 98 del 12 luglio 2004 e successivi Atti Aggiuntivi, approvati con Decreto del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e dell’Economia e delle Finanze del 15 marzo 2006, per una durata quarantennale decorrente dal 28 dicembre 2004. In considerazione del drastico calo del traffico negli aeroporti italiani derivante dall’emergenza da Covid-19, al fine di contenere i conseguenti effetti economici, l’art.102, comma 1-bis del decreto legge 19 maggio n.34 (cd. Decreto Rilancio) convertito nella Legge 17 luglio 2020 n.77 ha prorogato di due anni la durata delle concessioni aeroportuali. Stante la diretta applicabilità della norma suddetta, la scadenza della concessione dell’aeroporto di Bologna è prorogata a dicembre 2046.
Di seguito si espone la struttura del Gruppo al 31 dicembre 2021 e una breve descrizione della tipologia e delle attività svolte dalle Società controllate e collegate:
- Tag Bologna Srl (di seguito anche TAG), costituita nel 2001 con avvio dell’attività operativa nel 2008 a seguito del completamento e dell’apertura del Terminal e dell’hangar per l’Aviazione Generale. La società, oltre a gestire tali infrastrutture sullo scalo di Bologna, opera nel settore dell’Aviazione Generale come handler . In data 2 ottobre 2018 la Capogruppo, cogliendo l’opportunità di maggior presidio del business, funzionale ad un maggior controllo delle infrastrutture dedicate all’attività volativa air side, ha acquistato il 49% del capitale di TAG che è diventata quindi controllata al 100%;
- Fast Freight Marconi Spa (di seguito anche FFM), costituita nel 2008 dalla ex-controllata Marconi Handling Srl (dal aprile 2017 GH Bologna Spa) mediante apporto del ramo d’azienda concernente l’ handling merce e posta sull’aeroporto di Bologna. La partecipazione totalitaria in FFM è stata acquistata dalla Capogruppo nel 2009.
I valori presenti nelle tabelle di questa Relazione sulla Gestione sono espressi in migliaia di Euro e nei commenti espressi in milioni di Euro se non diversamente indicato. Si precisa inoltre che, ove non diversamente indicato, la fonte dei dati è il risultato di elaborazioni della Capogruppo.
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Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 13
Descrizione del Business
Il gruppo opera nell’area di business relativa alla gestione aeroportuale . In particolare le attività possono essere distinte in aviation e non aviation . La prima categoria comprende principalmente attività di gestione, manutenzione e sviluppo degli aeroporti, nell’ambito della quale si collocano i controlli di sicurezza e di vigilanza, oltre alla fornitura di servizi aeronautici ai passeggeri e agli utenti e operatori aeroportuali e all'attività di marketing per lo sviluppo del traffico passeggeri e merci. La seconda comprende principalmente attività di sviluppo delle potenzialità immobiliari e commerciali degli aeroporti.
Coerentemente con la tipologia delle attività prestate, il Gruppo gestisce lo scalo attraverso le seguenti Strategic Business Unit (SBU):
- Strategic Business Unit Aviation
- Strategic Business Unit Non Aviation.
SBU Aviation
Le principali attività prestate nell’ambito della SBU Aviation riguardano la gestione e sviluppo delle infrastrutture aeroportuali ed in particolare consistono:
- nella messa a disposizione in efficienza ai clienti e operatori di tutte le infrastrutture, sia land side ( terminal , smistamento bagagli, parcheggi auto, viabilità, magazzini merci) sia air side (pista e piazzali aeromobili);
- nella prestazione dei servizi di sicurezza e ai passeggeri a ridotta mobilità (PRM);
- nell’informativa al pubblico e agli utenti aeroportuali;
- nello svolgimento di attività di sviluppo delle infrastrutture aeroportuali, finalizzate al rinnovamento o ampliamento delle infrastrutture, ivi inclusi gli impianti e le attrezzature, anche al fine di renderli conformi a quanto previsto dalla normativa vigente.
Le attività sono remunerate dalle compagnie aeree, dagli operatori aeroportuali e dai passeggeri attraverso il pagamento dei diritti aeroportuali, che possono essere distinti in:
- diritti di imbarco passeggeri : tali diritti sono dovuti per l’utilizzo delle infrastrutture, degli impianti e dei
locali d’uso comune necessari per l’imbarco, lo sbarco e l’accoglienza dei passeggeri e vengono calcolati in funzione del numero di passeggeri in partenza, tenendo conto della destinazione UE o extra UE e con riduzioni per i minori;
- diritti di approdo e partenza : questi diritti sono dovuti per tutti gli aeromobili che effettuano atterraggi
e decolli e sono calcolati sulla base del peso massimo autorizzato al decollo dell’aeromobile e del settore dell'aviazione a cui appartengono i voli (aviazione commerciale o generale);
- diritti di sosta e ricovero degli aeromobili , calcolati in funzione del tonnellaggio massimo al decollo e della
durata della sosta;
- diritti di imbarco e sbarco merci dovute in funzione del peso delle merci trasportate dagli aeromobili;
- diritti di rifornimento (c.d. fueling ) , dovuti in misura fissa per metro cubo di carburante erogato per il
rifornimento degli aeromobili.
Ulteriori fonti di ricavo della SBU Aviation sono principalmente:
- corrispettivi per i controlli dei passeggeri in partenza : tali corrispettivi sono dovuti per il servizio di
controllo comprensivo di uomini e mezzi a ciò dedicati dal gestore;
- corrispettivi per i controlli di sicurezza dei bagagli da stiva : tali corrispettivi sono dovuti per la
remunerazione di attrezzature e personale che si occupa di tali controlli;
- corrispettivi per PRM : che includono i diritti pagati per i servizi ai passeggeri a ridotta mobilità e sono
determinati in funzione del numero di passeggeri in partenza (PRM e non);
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- corrispettivi dovuti per l'utilizzo di beni a uso esclusivo : che includono i corrispettivi dovuti per l'utilizzo
delle infrastrutture aeroportuali dedicate ai singoli vettori o operatori (banchi check-in , uffici, locali operativi), calcolati in funzione del tempo di utilizzo o dei metri quadri e/o dell'ubicazione e tipologia dei beni concessi;
- corrispettivi dovuti per l'uso di alcune infrastrutture centralizzate : tali corrispettivi riguardano
esclusivamente i servizi di scongelamento degli aeromobili - c.d. de-icing - calcolati in base ai movimenti degli aeromobili nella stagione invernale;
- corrispettivi collegati alle attività di handling cargo, handling aviazione generale e attività ad essi collegati
quali sdoganamento e fueling .
SBU Non Aviation
Le principali attività prestate nell’ambito della SBU non Aviation riguardano gestione parcheggi, subconcessioni retail , pubblicità, servizi ai passeggeri e gestione delle aree immobiliari ( real estate ).
Parcheggi
La gestione diretta dei parcheggi a pagamento dell’aeroporto di Bologna si sviluppa su circa 5.300 posti auto, che risultano concentrati in tre aree di sosta: la prima area in prossimità del terminal, la seconda area localizzata in prossimità del sedime aeroportuale e la terza collocata a circa 1,5 km dall’aerostazione, quest’ultima temporaneamente chiusa, tenuto conto della forte riduzione della domanda per effetto dell’emergenza Covid-19. La drastica riduzione del traffico rilevato a partire dallo scoppio della pandemia ha reso infatti l’offerta di posti auto molto superiore alla domanda con conseguente chiusura dei parcheggi più remoti al fine di perseguire una riduzione dei costi pur mantenendo i servizi minimi essenziali dello scalo.
Retail
Il retail presso l’aeroporto di Bologna si caratterizza per la presenza di brand internazionalmente riconosciuti e legati al territorio e di alcune tra le principali catene retail e di ristorazione locali, nazionali e internazionali. La galleria commerciale si sviluppa su circa 4.200 mq e 38 punti vendita. L’ultima riqualifica dell’aerostazione ha potenziato le aree destinate ai duty free che rappresentano una tra le principali fonti di redditività della SBU. Nel 2020, a causa della diffusione della pandemia e del conseguente drastico calo del traffico, la maggior parte dei subconcessionari ha chiuso gli esercizi commerciali con riaperture solo graduali a partire dal mese di luglio. Al 31 dicembre 2021, in seguito alla progressiva ripresa dei volumi di traffico, la maggior parte degli spazi commerciali risulta aperta.
Advertising
L’ advertising è gestito mediante impianti digitali ed impianti retroilluminati di grande formato, sia all’interno che all’esterno dell’aerostazione, ubicati in aree di passaggio in cui è agevole cogliere il messaggio pubblicitario. In talune occasioni vengono sviluppate campagne che prevedono la personalizzazione di particolari zone o di elementi di arredo presenti in aeroporto.
Servizi ai passeggeri
I servizi ai passeggeri comprendono l’offerta di un servizio di business lounge , gestita direttamente dalla Capogruppo. La Marconi Business Lounge (MBL) è una sala riservata e confortevole, utilizzata per lo più da passeggeri business delle principali compagnie di linea. Attraverso il servizio "You First" i passeggeri possono beneficiare di servizi esclusivi sia in fase di partenza che di arrivo quali assistenza per il check-in e riconsegna dei bagagli, servizio di facchinaggio e assistenza e imbarco prioritario al gate .
Tra gli altri servizi offerti ai passeggeri vi è inoltre l’autonoleggio; l’offerta si compone di 9 compagnie rappresentanti un totale di 16 marchi specializzati, con un totale di 489 posti auto a disposizione. Il servizio rent a car è sempre stato garantito nonostante la pesante riduzione del traffico conseguente alla pandemia.
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Real Estate
Il real estate è caratterizzato da due macro aree: la prima relativa ai ricavi da subconcessione di spazi per attività commerciali strettamente legate all’operatività aeronautica, in primis quelle dei corrieri espressi e la seconda relativa ai ricavi inerenti subconcessioni di aree e locali per attività di handling le cui tariffe sono regolamentate.
La disponibilità complessiva di spazi commerciali in subconcessione è di oltre 90.000 metri quadrati, di cui oltre 70.000 metri quadrati relativi a uffici, magazzini, locali per servizi tecnici, hangar e circa 20.000 metri quadrati per superfici scoperte dedicate al ricovero dei mezzi operativi, movimentazione nelle aree di carico/scarico, aree per mezzi adibiti al servizio di rifornimento carburante degli aeromobili. Nel mese di giugno 2021 si è registrato un incremento delle aree in subconcessione a seguito dell’entrata in funzione di una nuova area operativa a servizio di un operatore cargo, realizzata dal gestore su un lotto interno al sedime di circa 17.000 mq e che ospita una struttura ad uso magazzino ed uffici per circa 6.000 mq.
1 STRATEGIE E RISULTATI
1.1 IL SETTORE E L’ANDAMENTO DEL TRASPORTO AEREO: QUADRO DI SINTESI E POSIZIONAMENTO DELL’AEROPORTO G. MARCONI
Dopo un diffuso rallentamento dell’economia mondiale nel terzo trimestre del 2021, che non ha investito l’area dell’euro, alla fine dello scorso anno sono emersi segnali di un ritorno ad una ripresa più sostenuta negli Stati Uniti e in altri paesi avanzati, a fronte di una prolungata debolezza nelle economie emergenti.
Secondo le previsioni diffuse in dicembre dall’OCSE, il PIL mondiale sarebbe cresciuto del 5,6% nel 2021 e dovrebbe rallentare al 4,5% nell’anno in corso. Le prospettive si mantengono eterogenee tra paesi: il PIL nelle economie avanzate tornerà in linea con il trend precedente l’inizio della pandemia il prossimo anno, mentre la ripresa rimarrà più fragile nelle economie emergenti, soprattutto in quelle meno sviluppate.
Nell’area euro, dopo due trimestri di forte espansione, l’attività economica avrebbe decisamente rallentato nell’ultima parte dell’anno, per effetto della risalita dei contagi e della conseguente introduzione di misure di contenimento via via più stringenti, nonché del perdurare delle limitazioni dell’offerta che stanno ostacolando la produzione manifatturiera. L’inflazione ha toccato il valore più elevato dall’avvio dell’Unione monetaria, risentendo soprattutto dei rincari eccezionali della componente energetica.
Per l’area euro si stima una crescita del PIL del 5,1% nel 2021 e si prevede una crescita del 4,2% nel 2022 e del 2,9% nel 2023.
La crescita in Italia è proseguita a un ritmo elevato nel terzo trimestre del 2021 (+2,6%), sostenuta soprattutto dai consumi delle famiglie. Il PIL ha registrato un forte rallentamento nel quarto trimestre (+0,5%), risentendo della recrudescenza della pandemia, in aggiunta alle persistenti difficoltà di approvvigionamento delle imprese. Complessivamente nel 2021 la crescita del PIL è stata del 6,6% (Fonte: Istat).
La rapida diffusione della variante Omicron e i connessi timori di possibili nuovi lockdown e di un conseguente indebolimento della domanda globale hanno inciso significativamente sui prezzi petroliferi; il 26 novembre, giorno in cui è stata annunciata la scoperta della nuova variante del virus, il prezzo del Brent è sceso di circa il 12%, poco sopra i 70 dollari al barile. Dal lato dell’offerta sia la decisione degli Stati Uniti di attingere alle riserve petrolifere, sia la volontà dei paesi OPEC+ di rispettare l’impegno ad aumentare la produzione hanno comportato pressioni al ribasso. Tuttavia, all’inizio di gennaio il prezzo del petrolio ha mostrato segnali di ripresa con il prezzo del Brent di nuovo sopra gli 80 dollari al barile in seguito a indicazioni circa un impatto di Omicron sulla domanda di greggio più limitato rispetto a quanto ci si attendeva. Si prevede quindi un leggero incremento dei prezzi nei primi mesi del 2022, cui seguirebbe un calo dalla metà dell’anno.
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Il prezzo del gas naturale resta elevato in Europa, sospinto da più fattori. Le tensioni con la Russia relative alla sospensione temporanea dell’utilizzo del gasdotto Nord Stream 2, che si sono acuite alla metà di novembre, le rigide temperature registrate nei paesi nordici e un’alta domanda per la produzione di energia elettrica hanno ridotto significativamente il livello delle scorte. Tuttavia, il maggiore afflusso di gas liquefatto con navi cargo dagli Stati Uniti durante gli ultimi giorni del 2021 ha contribuito a un abbassamento delle quotazioni. Si prevede che i rialzi osservati nella seconda parte del 2021 possano rientrare solo in parte nel corso del 2022. ( Fonte: Bollettino Economico, Banca d’Italia, Gennaio 2022 ).
La crescita del costo dell’energia ed il recente attacco russo all’Ucraina rischiano di influenzare significativamente le prospettive di ripresa dell’economia italiana ed europea. Al momento risulta difficile stimare l’entità degli effetti che dipenderà dalla durata della crisi e dall’architettura e dall’impatto delle sanzioni. Oxford Economics ha pubblicato prime stime sul ribasso delle prospettive della crescita mondiale causate dall’invasione in Ucraina. L’impatto principale sarebbe per la Russia, con un calo del Pil dello 0,7% nel 2022, dell’1,2% nel 2023 e dell’1,1% nel 2024. Ma anche nell’Eurozona le previsioni di ripresa del PIL subirebbero una riduzione dello 0,3% nel 2022, e di oltre l’1% fra il 2023 e il 2024. (Fonte: Il Sole 24 Ore)
In questo quadro, secondo IATA, il traffico passeggeri mondiale nel 2021 è stato inferiore del 58,4% rispetto ai volumi pre-Covid, in miglioramento rispetto al 2020 quando il traffico aveva fatto registrare una contrazione del 65,8% rispetto al 2019. Ancora una volta, è stato il traffico domestico a trainare il recupero, con volumi inferiori del 28,2% rispetto al 2019, con il traffico internazionale che è ancora a -75,5% rispetto ai volumi pre-Covid. Continua il trend molto positivo della componente cargo: il traffico merci ha infatti chiuso il 2021 con volumi superiori del 6,9% rispetto al 2019 e superiori del 18,7% rispetto al 2020 (Fonte: IATA, Air Passenger and Air Freight Market Analysis, Dicembre 2021).
Il calo del traffico passeggeri subito in Europa nel 2021 è stato complessivamente pari al 59% rispetto al 2019, mentre rispetto al 2020 secondo ACI Europe si è registrata una crescita dei volumi del 36,9% (Fonte: ACI Europe). In linea al trend mondiale anche il traffico merci europeo ha già recuperato i volumi pre-Covid (+3,7% rispetto al 2019, Fonte: IATA, Air Freight Market Analysis, Dicembre 2021).
Gli aeroporti italiani chiudono il 2021 con 80,7 milioni di passeggeri, in crescita del 52,4% rispetto al 2020. I volumi rimangono ancora inferiori al 2019 (-58,2%) quando i passeggeri avevano superato quota 193 milioni. A causa della seconda e della terza ondata di contagi, i gravi effetti della crisi pandemica si sono manifestati almeno fino a maggio 2021. Nei primi 5 mesi dello scorso anno, il traffico negli scali nazionali ha segnato una contrazione dell’86% rispetto al 2019, attestandosi a valori prossimi a quelli osservati nella primavera 2020, durante i mesi di lockdown generalizzato. I primi deboli segnali di ripresa si sono registrati solo a giugno 2021, -65% sui livelli pre-Covid, per poi rafforzarsi nella seconda metà dell’anno, con -38% rispetto al secondo semestre 2019. Si segnala, inoltre, un parziale recupero del segmento nazionale che nel 2021 mostra un - 35,1% sui volumi pre-pandemia. In sofferenza invece il traffico internazionale, che si attesta ad un -70,4%, evidenziando così una ripartenza del comparto a due velocità.
Per quanto concerne invece il traffico cargo, esso ha ancora una volta mostrato risultati migliori rispetto al traffico passeggeri: i volumi di merce movimentata per via aerea raggiungono i livelli del 2019, +0,2%, e l’intero segmento cargo, incluso il via superficie, si attesta a 1 milione di tonnellate, pari al -1,9% rispetto ai livelli pre-Covid (+28,6% sul 2020) (Fonte: Assaeroporti, Aeroporti2030, Dicembre 2021) .
Infine, il traffico di aviazione generale a livello europeo nel 2021 ha già recuperato i volumi pre-Covid, facendo registrare una crescita dei movimenti del 6% rispetto al 2019 (+41,4% rispetto al 2020, Fonte European Business Aviation Association). Anche in Italia il traffico di aviazione generale ha fatto registrare un trend positivo, in particolare nel periodo gennaio-ottobre 2021 i movimenti di aviazione generale avevano già superato il 2019 del 5,2% (gli ultimi dati completi disponibili sono relativi al mese di ottobre, Fonte: Assaeroporti). Il traffico di aviazione generale sullo scalo di Bologna ha registrato una crescita dei movimenti del 58,5% rispetto al 2020, assestandosi a livelli superiori al 2019 (+4,8%).
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L’Aeroporto di Bologna ha chiuso il 2021 con un incremento del traffico passeggeri complessivo del 63,7% rispetto al 2020. I volumi rimangono invece in calo del 56,4% rispetto al 2019. Nel 2021 lo scalo bolognese si posiziona all’ottavo posto in Italia per numero di passeggeri.
1.2 INFORMATIVA RELATIVA AGLI IMPATTI DELLA PANDEMIA COVID-19 SULL’AEROPORTO DI BOLOGNA E INIZIATIVE DEL GRUPPO ADB IN RISPOSTA ALL’EMERGENZA
L’andamento dei risultati del Gruppo nel 2021 è stato fortemente condizionato dagli effetti del perdurare della pandemia Covid-19 che ha determinato un rallentamento dei volumi di traffico nei primi mesi del 2021 e poi di nuovo alla fine dell’anno per effetto di una ulteriore ondata di contagi.
Anche nel 2021 in continuità con l’anno precedente, il Gruppo ha messo in atto misure a tutela della sicurezza dei passeggeri, dei dipendenti e di tutta la community aeroportuale.
Già all’inizio della pandemia con l’obiettivo di contenimento dei costi e al contempo di salvaguardia dei livelli occupazionali, il Gruppo ha avviato un piano di smaltimento delle ferie arretrate e successivamente è stata attivata la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per tutti i dipendenti a partire dal 21 marzo 2020 per la durata di 12 mesi, oltre all’attivazione di misure di riduzione dei costi esterni di gestione. A partire dal 22 marzo 2021 e fino al 26 dicembre 2021, per i dipendenti AdB è entrata in vigore la Cassa Integrazione Guadagni in Deroga e a partire dal primo aprile 2021 e fino al 31 dicembre 2021, per la società controllata FFM. Nel mese di gennaio 2022 AdB ha firmato, in sede regionale, l’accordo con le OO.SS./Rsu per l’attivazione di un ulteriore periodo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), con una durata massima di 12 mesi dal 1 febbraio 2022 a fine gennaio 2023. In una situazione di profonda incertezza di mercato e in una fase ancora di pandemia, il Governo ha previsto per il settore aeroportuale la possibilità di avvalersi di una speciale CIGS per “evento improvviso ed imprevisto” legato agli effetti dell’ultima variante del Covid (c.d. Omicron), che negli ultimi mesi ha ridotto sensibilmente il traffico aereo.
Dal punto di vista finanziario il Gruppo è entrato in questa fase critica con una struttura patrimoniale e finanziaria solida ed equilibrata che ha consentito di affrontare gli impegni anche nei mesi di maggior pressione sulla liquidità. Tra le principali misure poste in atto per fronteggiare la crisi il Gruppo, oltre alle misure di contenimento dei costi, si è concentrato sulla revisione delle tempistiche di realizzazione degli investimenti e degli interventi di sostituzione/rinnovamento non urgenti, oltre alla sottoscrizione da parte della Capogruppo a metà 2020 di due operazioni di finanziamento per un totale di 58,9 milioni di Euro, con l’obiettivo di dotare il Gruppo di risorse adeguate alle proprie esigenze finanziarie, connesse all’incremento del circolante e al sostegno del piano industriale. Inoltre, nello scorso mese di dicembre, AdB ha stipulato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un contratto di finanziamento di lunga durata fino all’importo massimo di 90 milioni di Euro a sostegno del piano di sviluppo infrastrutturale.
Il Gruppo sta mantenendo anche nell’anno in corso tutte le misure di contenimento dei costi volte a limitare la pressione sulla liquidità determinata dal perdurare della crisi.
1.3 GLI OBIETTIVI STRATEGICI
Gli obiettivi strategici del Gruppo alla base dello sviluppo di tutte le attività sono esposti nel seguito. Inevitabilmente dal momento del diffondersi della pandemia il Gruppo ha dovuto concentrarsi sulla gestione dell’emergenza e poi della conseguente crisi che sta tuttora impattando fortemente il trasporto aereo e il settore aeroportuale, settori tra i più colpiti dalla crisi. Il 2021 ha rappresentato pertanto un anno di transizione verso la ripresa e la nuova focalizzazione sugli obiettivi strategici esposti nel seguito:
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“Connect”
Il Gruppo punta a mantenere un'offerta di voli variegata e funzionale ai diversi segmenti di utenza attraverso un incremento del numero di vettori operanti sull'Aeroporto, continuando a mantenere al contempo una marginalità positiva anche sul traffico incrementale che potrà essere generato. Nell'ambito dello sviluppo del traffico, il Gruppo opera per incrementare le rotte, attraverso l'introduzione di nuove tratte verso Est e di destinazioni a lungo raggio, e per aumentare le frequenze dei voli verso destinazioni già operate. Il Gruppo opera, inoltre, al fine di migliorare l’accessibilità dello scalo, attraverso il potenziamento dell’intermodalità e l’espansione della catchment area di riferimento.
“Develop”
Funzionale allo sviluppo del business del Gruppo è la realizzazione degli investimenti previsti nel Master Plan e nel contratto di programma, con una strategia che prevede un utilizzo efficiente della capacità delle infrastrutture già presenti ed una realizzazione modulare di nuovi investimenti al fine di raccordare la capacità delle infrastrutture con lo sviluppo del traffico atteso. Nel piano di sviluppo infrastrutturale assume una particolare rilevanza il progetto di ampliamento del terminal passeggeri, che permetterà di potenziare, in particolare, l’area dei controlli di sicurezza e dei gate di imbarco e di ampliare le superfici commerciali.
Inoltre il Gruppo intende operare al fine di potenziare il business non aviation attraverso lo sviluppo di nuovi negozi, di nuovi posti auto ed attraverso l’ampliamento dell’offerta di servizi a disposizione del passeggero.
“Experience”
Il Gruppo pone attenzione a garantire un continuo miglioramento dei servizi offerti agli utenti aeroportuali nelle aree di business in cui opera, direttamente ed indirettamente, garantendo al contempo sempre più elevati standard di sicurezza, qualità e rispetto dell’ambiente. Quale driver di supporto e miglioramento di tutti gli aspetti gestionali e di fidelizzazione dei Clienti, il Gruppo ritiene importante sviluppare una cultura dell’innovazione che ruoti attorno l'implementazione di sistemi tecnologici che permettano di incrementare l'interazione con i passeggeri e di ottimizzarne l'esperienza di viaggio in Aeroporto.
“Care”
Il Gruppo si impegna a porre attenzione a tutti gli aspetti di sostenibilità, da quelli ambientali al rispetto dei principi etici e sociali considerando il ruolo importante che l’Aeroporto di Bologna assolve, quale polo funzionale sul territorio. Il Gruppo opera, inoltre, al fine di valorizzare le persone che lavorano presso l’Aeroporto ed al fine di costruire una organizzazione che risponda alle continue sollecitazioni del mercato e che supporti le persone nello svolgimento del loro lavoro.
Il Gruppo ha individuato, inoltre, due linee guida trasversali agli obiettivi strategici sopra indicati che rappresentano un continuo riferimento per le attività aziendali:
“Maximise financial performance”
Il Gruppo pone attenzione allo sviluppo delle performance economico-finanziarie ed a favorire un adeguato ritorno per gli azionisti
“Performing and sustainable corporation”
Il Gruppo punta a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei propri processi e della propria struttura interna in un’ottica di miglioramento delle performance aziendali e di sviluppo con una crescente attenzione alla dimensione della sostenibilità nelle sue componenti ambientali, sociali e di governance.
1.4 ANDAMENTO DEL TITOLO
Il 14 luglio 2015 hanno avuto avvio le negoziazioni del titolo AdB sul mercato telematico azionario MTA, Segmento Star della Borsa di Milano.
Si riportano di seguito:
- l’andamento del titolo a partire dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2021;
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- il confronto tra le quotazioni del titolo e le variazioni dell’indice FTSE Italia All-Share.
Alla data del 31 dicembre 2021 si riscontra una quotazione ufficiale pari ad Euro 8,80 per azione, che porta a tale data la capitalizzazione di Borsa del Gruppo AdB a circa 317,9 milioni di Euro.
Andamento titolo AdB (01/01/2021-31/12/2021)
Andamento titolo AdB e FTSE Italia All-Share (01/01/2021-31/12/2021)
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- AdB - FTSE Italia All Share
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Andamento titolo AdB – prezzi e volumi (01/01/2021-31/12/2021)
L’andamento di prezzo e volumi relativi al titolo AdB nel corso del biennio 2020-2021 è stato fortemente influenzato dall’emergenza sanitaria da Covid-19.
Nel corso del 2020, dopo il brusco calo registrato nella prima parte dell’anno, in corrispondenza dello scoppio della pandemia, con l’avvento della seconda ondata di contagi ad inizio autunno, il prezzo dell’azione ha raggiunto il minimo storico dalla quotazione del titolo (€5,58), in calo del 54% rispetto al prezzo di chiusura del 2019 (€12,12).
Solo in chiusura d’anno si è registrato un parziale recupero del prezzo dell’azione pari ad €8,48 il 30 dicembre, ovvero -30% rispetto alla quotazione di fine 2019, valore che si è mantenuto pressoché stabile anche per buona parte del primo trimestre del 2021.
A partire dalla seconda metà del mese di marzo, in corrispondenza di un aumento del volume di titoli scambiati sul mercato, si è assistito ad un progressivo aumento della quotazione, che a metà giugno, con un nuovo picco di azioni scambiate, ha superato €11,00 ad azione, per poi chiudere il semestre con un prezzo pari ad €10,40.
Dopo un leggero calo nella prima metà del mese di luglio, nel corso del terzo trimestre dell’anno la quotazione del titolo è rimasta pressoché stabile su valori compresi tra €9,80 e €10,20 ad azione, con volumi contenuti di titoli scambiati sul mercato.
Nella seconda metà del mese di novembre il prezzo dell’azione ha subito un calo, in corrispondenza della nuova ondata di contagi derivante dalla variante Omicron, arrivando ad attestarsi intorno ad 8,90 ad azione. In seguito il prezzo è rimasto sostanzialmente invariato, con volumi di scambi contenuti. Alla chiusura del 2021 il prezzo si è attestato ad €8,80 ad azione (+3,8% rispetto al prezzo di chiusura del 2020).
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2. ANALISI DEI PRINCIPALI RISULTATI DELLA GESTIONE
2.1 STRATEGIC BUSINESS UNIT AVIATION
2.1.1 STRATEGIC BUSINESS UNIT AVIATION: DATI DI TRAFFICO
Mentre il primo trimestre del 2021 non ha evidenziato segnali di miglioramento rispetto al 2020, fatta eccezione per il segmento cargo, a partire dalla tarda primavera, in concomitanza con il progressivo allentamento delle misure restrittive permesso dalla diminuzione dei contagi e dal procedere della campagna vaccinale, si è assistito ad una ripresa del traffico. Nel corso del secondo e del terzo trimestre del 2021, infatti, si sono registrati oltre 1,6 milioni di passeggeri in più rispetto allo stesso periodo del 2020, duramente colpito dal lockdown. Nel quarto trimestre, in ottobre e novembre i volumi di traffico si sono mantenuti elevati, mentre nel mese di dicembre, per effetto dell’ulteriore ondata di contagi derivante dalla variante Omicron e per il conseguente ripristino di alcune misure restrittive alla mobilità, il traffico ha subito un rallentamento.
Complessivamente, nel 2021 lo scalo ha registrato 4.103.816 passeggeri, in calo del 56,4% rispetto al 2019 ma in crescita del 63,7% rispetto al 2020, con 42.477 movimenti (-44,9% rispetto al 2019 e +40,9% rispetto al 2020) e 50.121 tonnellate di merce trasportata (+2,6% rispetto al 2019 e +15,5% rispetto al 2020).
Il load factor medio risulta in aumento dal 60,5% del 2020 al 68,7% del 2021: si segnala in particolare un miglioramento nel corso dell’anno con un fattore di riempimento che passa dal 53,6% del primo trimestre, al 64% nel secondo trimestre, al 71,3% del terzo trimestre e al 70,3% del quarto trimestre. Per rendere più significativo il confronto con i dati precedenti la diffusione della pandemia, nelle tabelle successive si fornisce anche il confronto con il 2019.
Andamento del traffico passeggeri Gennaio-Dicembre 2021
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2021
2020
Var %
2021-2020
2019
Var %
2021-2019
Passeggeri
4.103.816
2.506.258
63,7%
9.405.920
(56,4%)
Movimenti
42.477
30.139
40,9%
77.126
(44,9%)
Tonnellaggio
2.833.043
2.038.026
39,0%
5.086.505
(44,3%)
Merce
50.121.148
43.377.968
15,5%
48.832.550
2,6%
Dati comprensivi di Aviazione Generale e transiti
Composizione traffico passeggeri
2021
% sul totale
2020
% sul totale
2019
% sul totale
Var %
21-20
Var %
21-19
Linea
1.020.549
24,9%
851.146
34,0%
3.765.104
40,0%
19,9%
(72,9%)
Low cost
3.051.987
74,4%
1.628.630
65,0%
5.497.081
58,4%
87,4%
(44,5%)
Charter
18.179
0,4%
17.605
0,7%
121.033
1,3%
3,3%
(85,0%)
Transiti
5.572
0,1%
4.197
0,2%
14.090
0,1%
32,8%
(60,5%)
Totale Aviazione Commerciale
4.096.287
99,8%
2.501.578
99,8%
9.397.308
99,9%
63,7%
(56,4%)
Aviazione Generale
7.529
0,2%
4.680
0,2%
8.612
0,1%
60,9%
(12,6%)
Totale complessivo
4.103.816
100,0%
2.506.258
100,0%
9.405.920
100,0%
63,7%
(56,4%)
Il traffico di linea ha risentito in misura superiore del calo dei passeggeri nel 2021 (-72,9% rispetto al 2019) rispetto al traffico low cost (-44,5% rispetto al 2019) per effetto sia di una maggiore contrazione dei movimenti sia di un minor fattore di riempimento dei voli.
In linea con il trend del 2020 e a causa del permanere di stringenti limitazioni imposte alla circolazione delle persone tra i diversi Stati, soprattutto nella prima parte dell’anno, il traffico domestico ha registrato una performance sostanzialmente migliore rispetto alla componente internazionale in termini di variazione dei passeggeri sullo scorso anno.
Si conferma quindi una evoluzione a due velocità, con i passeggeri su voli nazionali che hanno già raggiunto circa l’80% dei livelli pre-pandemia nel 2021 (-21,5% rispetto al 2019) e quelli su voli internazionali ancora frenati da incertezze sulla situazione sanitaria internazionale e sulle diverse regole di accesso dei singoli Paesi.
Composizione traffico passeggeri
2021
% sul totale
2020
% sul totale
2019
% sul totale
Var %
21-20
Var %
21-19
Nazionale
1.535.859
37,4%
803.289
32,1%
1.957.731
20,8%
91,2%
(21,5%)
Internazionale
2.560.428
62,4%
1.698.289
67,8%
7.439.577
79,1%
50,8%
(65,6%)
Totale Aviazione Commerciale
4.096.287
99,8%
2.501.578
99,8%
9.397.308
99,9%
63,7%
(56,4%)
Aviazione Generale
7.529
0,2%
4.680
0,2%
8.612
0,1%
60,9%
(12,6%)
Totale complessivo
4.103.816
100,0%
2.506.258
100,0%
9.405.920
100,0%
63,7%
(56,4%)
Nel 2021 il 37,4% del traffico passeggeri dello scalo è stato domestico, incidenza in netto aumento rispetto al 2020 e al 2019. La Spagna con il 14,3% si conferma il secondo Paese per numero di passeggeri trasportati. Seguono la Germania con il 5,7%, la Romania con il 4,9% e la Francia con il 4,6%.
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Traffico passeggeri per Paese
2021
% sul totale
2020
% sul totale
2019
% sul totale
Italia
1.535.859
37,4%
803.289
32,1%
1.957.731
20,8%
Spagna
585.652
14,3%
298.863
11,9%
1.302.254
13,8%
Germania
232.470
5,7%
188.983
7,5%
890.293
9,5%
Romania
202.040
4,9%
110.935
4,4%
478.390
5,1%
Francia
187.608
4,6%
123.012
4,9%
507.613
5,4%
Olanda
154.290
3,8%
90.746
3,6%
336.994
3,6%
Albania
147.380
3,6%
67.575
2,7%
165.821
1,8%
Grecia
145.280
3,5%
52.189
2,1%
315.159
3,4%
Regno Unito
111.398
2,7%
206.012
8,2%
904.859
9,6%
Marocco
104.907
2,6%
64.617
2,6%
195.246
2,1%
Altri Paesi
696.932
17,0%
500.037
20,0%
2.351.560
25,0%
Totale complessivo
4.103.816
100,0%
2.506.258
100,0%
9.405.920
100,0%
Nel 2021 sono state raggiungibili direttamente da Bologna 113 destinazioni, in leggero aumento rispetto al 2020.
Destinazioni raggiungibili dall’Aeroporto di Bologna
2021
2020
2019
Destinazioni (aeroporti) collegate direttamente
113
107
120
Nonostante le restrizioni che hanno condizionato gli spostamenti internazionali, nel 2021 la metà delle dieci principali destinazioni sono città estere, la prima delle quali è Tirana con quasi 150 mila passeggeri
Principali tratte per traffico passeggeri
2021
2020
Var %
2021-2020
2019
Var %
2021-2019
Catania
361.892
165.934
118,1%
397.194
(8,9%)
Palermo
260.791
120.118
117,1%
276.883
(5,8%)
Bari
177.011
60.369
193,2%
173.545
2,0%
Brindisi
163.511
69.369
135,7%
189.762
(13,8%)
Barcellona
158.058
74.816
111,3%
389.343
(59,4%)
Tirana
147.380
67.575
118,1%
165.821
(11,1%)
Madrid
137.922
84.265
63,7%
312.296
(55,8%)
Parigi CDG
112.217
72.080
55,7%
298.900
(62,5%)
Amsterdam
104.796
66.708
57,1%
226.697
(53,8%)
Olbia
102.995
33.321
209,1%
48.744
111,3%
Traffico passeggeri inclusi transiti
Il network composto dalle principali compagnie aeree presenti sullo scalo risulta in diminuzione a causa del contesto configuratosi in seguito allo scoppio della pandemia.
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L’evoluzione dell’offerta
2021
2020
2019
Compagnie aeree
41
44
57
Analizzando le performance dei vettori, Ryanair si conferma essere la prima compagnia sullo scalo con il 58,8% del traffico totale, per effetto di una riduzione dei passeggeri inferiore rispetto alla media degli altri vettori. Al secondo posto si conferma Wizz Air, con una quota che cresce dal 5,4% del 2019 all’11,8% del 2021. A seguire Air France, KLM, Volotea, Air Nostrum e Turkish Airlines con quote comprese tra il 2% e il 3%.
Traffico passeggeri per compagnia
2021
% sul totale
2020
% sul totale
2019
% sul totale
Ryanair
2.412.272
58,8%
1.349.138
53,8%
4.317.628
45,9%
Wizz Air
482.689
11,8%
154.366
6,2%
507.595
5,4%
Air France
113.753
2,8%
79.863
3,2%
313.319
3,3%
KLM Royal Dutch Airlines
104.193
2,5%
66.535
2,7%
226.232
2,4%
Volotea
93.252
2,3%
33.413
1,3%
973
0,0%
Air Nostrum
80.362
2,0%
47.334
1,9%
169.328
1,8%
Turkish Airlines
80.234
2,0%
44.119
1,8%
199.708
2,1%
Lufthansa
79.821
1,9%
63.464
2,5%
310.707
3,3%
Vueling
76.314
1,9%
34.480
1,4%
197.294
2,1%
Alitalia
69.591
1,7%
113.649
4,5%
439.373
4,7%
Altri
511.335
12,5%
519.897
20,7%
2.723.763
29,0%
Totale complessivo
4.103.816
100,0%
2.506.258
100,0%
9.405.920
100,0%
Traffico Merci
(in KG)
2021
2020
Var %
2021-2020
2019
Var %
2021-2019
Merce via aerea di cui
38.853.926
34.673.841
12,1%
38.050.148
2,1%
Merce
38.853.537
34.673.545
12,1%
38.027.623
2,2%
Posta
389
296
31,4%
22.525
(98,3%)
Merce via superficie
11.267.222
8.704.127
29,4%
10.782.402
4,5%
Totale
50.121.148
43.377.968
15,5%
48.832.550
2,6%
Relativamente al traffico merci , nel 2021 si registra un traffico cargo pari a 50.121.148 Kg, in aumento del 15,5% rispetto al 2020, e del 2,6% rispetto al 2019. Dopo Milano Malpensa e Roma Fiumicino, lo scalo di Bologna è risultato il terzo aeroporto italiano nel settore cargo nel 2021 (era quinto nel 2019).
Tale andamento è il risultato di una buona ripresa del business cargo che in due anni ha recuperato i volumi di traffico precedenti rispetto alla pandemia, in particolare grazie al forte sviluppo del traffico dei courier, sostenuto dalla forte crescita dell’e-commerce.
Il traffico via superficie presenta un incremento del 4,5% rispetto al 2019, a fronte di un aumento della componente aerea pari al 2,1%.
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2.1.2 STRATEGIC BUSINESS UNIT AVIATION: SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICI
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Var. ass. vs 2020
Var. % vs 2020
per l'esercizio chiuso al 31.12.2019
Var. % vs 2019
Ricavi da Passeggeri
24.898
14.800
10.098
68,2%
60.500
-58,8%
Ricavi da Vettori
16.885
11.963
4.922
41,1%
25.777
-34,5%
Ricavi da Operatori aeroportuali
2.435
1.856
579
31,2%
3.510
-30,6%
Incentivi al traffico
(14.334)
(7.164)
(7.170)
100,1%
(25.895)
-44,6%
Ricavi per Servizi di Costruzione
5.715
19.632
(13.917)
-70,9%
12.715
-55,1%
Altri Ricavi
1.283
1.523
(240)
-15,8%
1.552
-17,3%
Riduzione Ricavi Aeronautici a FSC
(237)
(119)
(118)
99,2%
(879)
-73,0%
Riduzione Altri Ricavi a FSC
(10)
0
(10)
n.s.
0
n.s.
Totale Ricavi SBU AVIATION
36.635
42.491
(5.856)
-13,8%
77.280
-52,6%
I ricavi del Gruppo attribuibili alla Strategic Business Unit Aviati on sono rappresentati dai corrispettivi pagati dagli utenti (passeggeri e vettori) e dagli operatori aeroportuali per l'utilizzo delle infrastrutture e dei servizi forniti in esclusiva dal Gruppo per l'atterraggio, il decollo, l'illuminazione e il parcheggio degli aeromobili, le operazioni relative ai passeggeri e le merci nonché per l'utilizzo delle infrastrutture centralizzate e dei beni di uso esclusivo.
I Diritti Aeroportuali, in considerazione della natura di pubblica utilità dei servizi aeroportuali, sono oggetto di regolamentazione, anche sulla base di norme comunitarie. La nuova normativa ed i provvedimenti attuativi ivi inclusi i Modelli approvati dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti dispone che le modifiche apportate al sistema o all’ammontare dei diritti aeroportuali siano effettuate con il consenso del gestore aeroportuale da un lato e degli utenti dell’aeroporto dall’altro.
La riduzione dei ricavi nel 2021 rispetto al 2020 è dovuta prevalentemente al calo dei ricavi per servizi di costruzione per i minori investimenti effettuati in Diritti di Concessione. Escludendo tale componente, i ricavi risultano in crescita per effetto dei maggiori volumi di traffico rispetto al 2020. Il calo nei confronti del 2019 è dovuto prevalentemente alla contrazione dei volumi di traffico per effetto dell’emergenza sanitaria Covid- 19 a partire dalla fine di febbraio 2020, oltre che al calo dei ricavi per servizi di costruzione.
Nel complesso i ricavi del Gruppo attribuibili alla Strategic Business Unit Aviation registrano una contrazione del 13,8% rispetto al 2020 e del 52,6% sul 2019. In particolare per le singole voci si rileva quanto segue:
- Ricavi da Passeggeri (+68,2% rispetto al 2020 e -58,8% rispetto al 2019): i ricavi da passeggeri variano tendenzialmente nella stessa misura del traffico passeggeri;
- Ricavi da Vettori (+41,1% rispetto al 2020 e -34,5% rispetto al 2019): i ricavi da Vettori se confrontati con il 2019 si riducono in misura inferiore rispetto al tonnellaggio totale per effetto dell’incremento della tariffa di approdo e decollo; se confrontati con il 2020 la crescita supera lievemente quella del tonnellaggio per effetto anche dei maggiori diritti merce conseguenti alla crescita del traffico cargo e di maggiori ricavi di handling dell’Aviazione Generale;
- Ricavi da Operatori Aeroportuali (+31,2% rispetto al 2020 e -30,6% rispetto al 2019): i ricavi si riducono rispetto al 2019 per effetto della contrazione dei volumi di traffico e della revisione dei canoni dovuti per spazi e attrezzature operative accordati dal gestore fino a tutto il semestre 2021 per supportare gli operatori nella fase di emergenza; rispetto al 2020 si ha una crescita grazie ai maggiori ricavi da vendita di carburante di una controllata;
- Incentivi: la variazione degli incentivi (+100,1% rispetto al 2020 e -44,6% rispetto al 2019) è legata all’andamento del traffico incentivato;
- Ricavi per Servizi di Costruzione: la riduzione di questa voce (-70,9% rispetto al 2020 e -55,1% rispetto al 2019) è da collegare ai minori investimenti, tenuto conto anche della riprogrammazione degli interventi resa necessaria dall’emergenza sanitaria in corso.
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-
2.2 STRATEGIC BUSINESS UNIT NON AVIATION
2.2.1 STRATEGIC BUSINESS UNIT NON AVIATION: SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICI
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Var. ass. vs 2020
Var. % vs 2020
per l'esercizio chiuso al 31.12.2019
Var. % vs 2019
Retail e Advertising
5.823
4.732
1.091
23,1%
15.620
-62,7%
Parcheggi
6.987
4.583
2.404
52,5%
16.818
-58,5%
Real Estate
2.622
2.167
455
21,0%
2.450
7,0%
Servizi ai passeggeri
2.412
1.887
525
27,8%
6.206
-61,1%
Ricavi per Servizi di Costruzione
2.336
9.783
(7.447)
-76,1%
3.705
-37,0%
Altri Ricavi
1.681
1.857
(176)
-9,5%
3.056
-45,0%
Riduzione Ricavi non Aeronautici a FSC
(7)
(10)
3
-30,0%
0
n.s.
Totale Ricavi SBU NON AVIATION
21.854
24.999
(3.145)
-12,6%
47.855
-54,3%
Il totale dei ricavi della business unit non aviation registra nel periodo un calo del 12,6% rispetto al 2020 e del 54,3% rispetto al 2019. Come per la business unit aviation la riduzione dei ricavi nel 2021 rispetto al 2020 è dovuta prevalentemente al calo dei ricavi per servizi di costruzione per i minori investimenti effettuati. Escludendo tale componente, i ricavi risultano in crescita per effetto dei maggiori volumi di traffico rispetto al 2020.
Si espone di seguito l’andamento delle singole aree di questa business unit .
Retail e Advertising
L’andamento di questi ricavi (+23,1% rispetto al 2020 e -62,7% rispetto al 2019) è dovuto principalmente alla revisione dello schema contrattuale accordato dal gestore ai subconcessionari retail per supportarli nella fase di emergenza, secondo il quale i canoni variano in ragione della variazione del traffico rispetto al 2019, determinando quindi una crescita rispetto al 2020. Il settore dell’Advertising non ha invece mostrato segnali di ripresa tanto da risultare in calo anche nei confronti del 2020.
Parcheggi
L’andamento dei ricavi da parcheggi ed accessi viari (+52,5% rispetto al 2020 e -58,5% rispetto al 2019) è strettamente legato all’andamento del traffico, ancora in forte calo rispetto al 2019 per effetto del protrarsi dell’emergenza sanitaria, ma in ripresa rispetto ai livelli del 2020.
Real Estate
L’andamento dei ricavi real estate (+21% rispetto al 2020 e +7% rispetto al 2019) è condizionato in misura minima dall’emergenza in corso. Sono stati infatti concessi sconti solo agli operatori con attività penalizzate dall’andamento del traffico. La crescita è dovuta ad un nuovo contratto di subconcessione relativo a nuove aree consegnate a partire dal mese di giugno.
Servizi ai passeggeri
Nel 2021 i servizi ai passeggeri mostrano una crescita rispetto al 2020 (+27,8%) e una contrazione nei confronti del 2019 (-61,1%) per effetto dell’andamento del business degli autonoleggi, in ripresa rispetto al 2020 grazie alla crescita del traffico, mentre i servizi premium (lounge e servizi accessori) rimangono in calo anche rispetto al 2020.
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Servizi premium
La riduzione dei ricavi per questo business è dovuta al calo del traffico passeggeri che utilizza il servizio, alla drastica riduzione dei viaggi di lavoro e delle fiere, alla temporanea sospensione del servizio lounge da parte di alcuni vettori ed alla riduzione dell’operativo e totale cancellazione di rotte ad alta incidenza per l’ambito dei servizi premium.
Subconcessione autonoleggiatori
I ricavi car rental registrano una contrazione rispetto al 2019 sia della componente variabile che dei canoni fissi, quest’ultima accordata dal gestore ai subconcessionari per supportarli in questa fase di emergenza. Rispetto al 2020 si registra una crescita grazie alla ripresa del traffico del secondo semestre. Le attività degli autonoleggiatori non sono mai state sospese per garantire il servizio ai passeggeri che viaggiano sullo scalo di Bologna.
Ricavi per Servizi di Costruzione
Il calo di questa voce (-76,1% rispetto al 2020 e -37% rispetto al 2019) è da collegare ai minori investimenti destinati alla business unit rispetto agli anni precedenti.
Altri ricavi
La contrazione degli altri ricavi rispetto al 2020 (-9,5%) è dovuta principalmente a minori attività di manutenzione effettuate sui mezzi degli operatori aeroportuali e a minori vendite di certificati di efficienza energetica . Rispetto al 2019 (-45%) si confermano minori attività di manutenzione sui mezzi degli operatori aeroportuali e minori vendite di certificati di efficienza energetica, ma si aggiungono il minor utilizzo dei carrelli da parte dei passeggeri e la minore erogazione di corsi di formazione e di servizi di sicurezza.
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3 ANALISI DELLA SITUAZIONE ECONOMICA, FINANZIARIA E PATRIMONIALE
3.1 ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI CONSOLIDATI
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Var. ass. vs 2020
Var. % vs 2020
per l'esercizio chiuso al 31.12.2019
Var. % vs 2019
Ricavi per servizi aeronautici
29.820
21.548
8.272
38,4%
63.274
-52,9%
Ricavi per servizi non aeronautici
19.917
15.426
4.491
29,1%
44.295
-55,0%
Ricavi per servizi di costruzione
8.051
29.415
(21.364)
-72,6%
16.420
-51,0%
Altri ricavi e proventi della gestione
701
1.101
(400)
-36,3%
1.146
-38,8%
RICAVI
58.489
67.490
(9.001)
-13,3%
125.135
-53,3%
Materiali di consumo e merci
(1.976)
(1.359)
(617)
45,4%
(2.305)
-14,3%
Costi per servizi
(15.553)
(15.387)
(166)
1,1%
(20.920)
-25,7%
Costi per servizi di costruzione
(7.667)
(28.015)
20.348
-72,6%
(15.639)
-51,0%
Canoni, noleggi e altri costi
(4.569)
(3.422)
(1.147)
33,5%
(8.614)
-47,0%
Oneri diversi di gestione
(3.137)
(2.942)
(195)
6,6%
(3.260)
-3,8%
Costo del personale
(22.058)
(20.287)
(1.771)
8,7%
(29.460)
-25,1%
COSTI
(54.960)
(71.412)
16.452
-23,0%
(80.198)
-31,5%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA)
3.529
(3.922)
7.451
n.s.
44.937
-92,1%
Ammortamento diritti di concessione
(7.440)
(6.688)
(752)
11,2%
(6.243)
19,2%
Ammortamento altre attività immateriali
(890)
(1.409)
519
-36,8%
(1.576)
-43,5%
Ammortamento attività materiali
(2.225)
(2.531)
306
-12,1%
(2.750)
-19,1%
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
(10.555)
(10.628)
73
-0,7%
(10.569)
-0,1%
Accantonamento rischi su crediti
(504)
(508)
4
-0,8%
1
n.s.
Accantonamento fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
(671)
(2.306)
1.635
-70,9%
(2.893)
-76,8%
Accantonamento ad altri fondi rischi e oneri
(168)
(30)
(138)
460,0%
(409)
-58,9%
ACCANTONAMENTI PER RISCHI ED ONERI
(1.343)
(2.844)
1.501
-52,8%
(3.301)
-59,3%
TOTALE COSTI
(66.858)
(84.884)
18.026
-21,2%
(94.068)
-28,9%
RISULTATO OPERATIVO
(8.369)
(17.394)
9.025
51,9%
31.067
n.s.
Proventi finanziari
499
198
301
152,0%
150
232,7%
Oneri finanziari
(1.079)
(1.218)
139
-11,4%
(1.125)
-4,1%
RISULTATO ANTE IMPOSTE
(8.949)
(18.414)
9.465
51,4%
30.092
n.s.
IMPOSTE DELL'ESERCIZIO
2.232
4.824
(2.592)
-53,7%
(9.240)
n.s.
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
(6.717)
(13.590)
6.873
50,6%
20.852
n.s.
Utile (Perdita) dell'esercizio - Terzi
0
0
0
n.s.
0
n.s.
Utile (Perdita) dell'esercizio – Gruppo
(6.717)
(13.590)
6.873
50,6%
20.852
n.s.
Il 2021 si chiude con una perdita consolidata di 6,7 milioni di Euro; anche se in miglioramento rispetto alla perdita di 13,6 milioni di Euro del 2020 il risultato negativo è dovuto alla persistente contrazione del traffico dovuta all’emergenza Covid-19 ed alle sue conseguenze economiche e sociali. Nel 2019, ultimo anno pre- Covid, il Gruppo ha registrato un utile di esercizio di 20,9 milioni di Euro.
Dal punto di vista della gestione caratteristica, i ricavi complessivamente calano del 13,3% rispetto al 2020 e del 53,3% se confrontati con il 2019, ed in particolare:
- i ricavi per servizi aeronautici calano del 52,9% rispetto al 2019 per la contrazione del traffico, ma crescono del 38,4% rispetto al 2020 grazie alla ripresa registratasi a partire dalla tarda primavera del 2021;
- i ricavi per servizi non aeronautici si riducono del 55% rispetto al 2019, ma crescono del 29,1% se confrontati con il 2020 per l’andamento delle diverse componenti di questa categoria, come illustrato nella relativa sezione;
- i ricavi per servizi di costruzione calano (-72,6% rispetto al 2020 e -51% rispetto al 2019) per minori investimenti realizzati sia nel settore aviation che in quello non aviation;
- altri ricavi e proventi della gestione : il calo (-36,3% rispetto al 2020 e -38,8% rispetto al 2019) deriva principalmente da minori vendite di certificati di efficienza energetica e da minori ricavi da conduzione aree aeroportuali.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 29
I costi del periodo si riducono complessivamente del 23% sullo stesso periodo del 2020 e del 31,5% sul 2019. Il risparmio nei confronti del 2019 è dovuto alla contrazione del traffico e all’attivazione di azioni di efficientamento messe in atto per ridurre l’impatto del calo dei volumi sulla redditività. Rispetto al 2020 il calo è determinato esclusivamente dai costi per servizi di costruzione, in quanto le altre categorie di costo sono tutte in crescita.
Analizzando nel dettaglio:
i costi dei materiali di consumo e merci mostrano un incremento del 45,4% rispetto al 2020 e un calo del 14,3% rispetto al 2019 prevalentemente dovuti all’ acquisto di carburante aeromobili da parte di una società controllata come conseguenza dell’andamento del traffico. La crescita rispetto al 2020 è lievemente mitigata da minori acquisti di liquido de-icing per aeromobili, mentre rispetto al 2019 contribuiscono al risparmio anche minori acquisti di beni di consumo, cancelleria e stampati e di materiali di manutenzione.
i costi per servizi sono tendenzialmente in linea con il 2020 e inferiori del 25,7% se confrontati con il 2019;
l’allineamento al 2020 deriva da:
o costi per manutenzioni, assicurazioni e servizi MBL invariati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente;
o maggiori costi per servizi di sicurezza, pulizie, sgombero neve, servizio PRM e spese di pubblicità e promozione, compensati da risparmi nelle consulenze e prestazioni professionali, nelle utenze e in altri servizi;
la contrazione rispetto al 2019 è dovuta:
o alla riduzione di alcuni servizi correlati al traffico;
o al calo dei costi delle utenze;
o a minori costi per manutenzioni, sviluppo e promozione, prestazioni professionali e consulenze e alla rimodulazione o sospensione di alcuni contratti di servizi (es. pulizie, navette per il trasporto di parcheggi passeggeri e staff ai parcheggi remoti);
le variazioni della voce canoni, noleggi e altri costi (+33,5% rispetto al 2020 e -47% rispetto al 2019) è dovuta principalmente all’andamento dei volumi di traffico in base ai quali vengono calcolati i canoni di concessione e di sicurezza;
gli oneri diversi di gestione sono in aumento (+6,6%) rispetto al 2020 per i costi legati all’”Aviation Event” (in parte compensati da ricavi per sponsorizzazioni), per maggiori oneri tributari e per la crescita del contributo al servizio antincendio, e in calo rispetto al 2019 (-3,8%) principalmente per effetto di minori oneri tributari.
Per i commenti sull’andamento del costo del lavoro si rimanda all’apposita sezione della presente relazione.
Complessivamente il 2021 evidenzia un Margine Operativo Lordo (EBITDA) positivo di 3,5 milioni di Euro contro un margine negativo di -3,9 milioni di Euro del 2020 e positivo di 44,9 milioni di euro nel 2019, per effetto di un andamento dei ricavi strettamente correlato al traffico, a fronte di una maggiore rigidità dei costi, tenuto conto anche della struttura ad elevati costi fissi che contraddistingue i gestori aeroportuali.
Passando ai costi di struttura , gli ammortamenti evidenziano una leggera flessione (- 0,7%) per l’avanzamento del piano investimenti che nel 2021 ha visto prevalentemente la realizzazione di infrastrutture in concessione (diritti di concessione) che hanno una bassa aliquota di ammortamento in quanto parametrata alla durata della concessione. Quest’ultima, inoltre, è stata prorogata di due anni dalla legge n.77 del 17 luglio 2020 e conseguentemente nel 2020 le aliquote costanti di ammortamento dei beni in concessione sono state rideterminate tenuto conto della proroga al 2046 della scadenza della concessione applicandole dal secondo semestre 2020. A ciò si aggiunge il completamento del periodo di ammortamento di alcuni rilevanti progetti di sviluppo software realizzati negli anni precedenti. Anche gli accantonamenti evidenziano una diminuzione sebbene più marcata (-52,8%) per il minor accantonamento al fondo di rinnovo delle infrastrutture aeroportuali in conseguenza dei minori utilizzi effettuati nell’esercizio rispetto alla programmazione e alla conseguente revisione della programmazione decennale degli interventi.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 30
La contrazione dei costi complessivi del 21,2% a fronte di una riduzione dei ricavi del 13,3% determina un miglioramento del Risultato Operativo (EBIT) che passa da - 17,4 milioni di Euro del 2020 a 8,4 milioni del 2021 (+51,9%).
La gestione finanziaria evidenzia un miglioramento per effetto anche delle dinamiche dei tassi di attualizzazione dei fondi passando da -1 milioni di Euro a - 0,6 milioni di Euro del 2021.
Per effetto di quanto sopra, il Risultato ante imposte 2021 evidenzia una perdita di 8,9 milioni di Euro contro una perdita di 18,4 milioni di Euro del 2020 ed un risultato positivo di 30,1 milioni nell’ultimo anno pre-Covid.
Per quanto riguarda le imposte sul reddito dell’esercizio , la voce rappresenta una componente positiva di conto economico per 2,2 milioni di Euro contro 4,8 milioni del 2020 per la rilevazione di imposte anticipate calcolate sulla perdita fiscale IRES di periodo per 2,1 milioni di Euro. Queste ultime sono iscritte assumendo che la situazione attuale sia temporanea e che sussista la ragionevole certezza di generare nei successivi esercizi redditi imponibili fiscali sufficienti a consentire il progressivo assorbimento.
Il risultato netto dell’esercizio, interamente di competenza del Gruppo, si attesta pertanto a una perdita di 6,7 milioni di Euro a confronto con la perdita di 13,6 milioni di Euro del 2020; il miglioramento del 50,6% è significativo ma ancora molto lontano dai risultati dell’ultimo anno pre-Covid che si chiuse con un utile netto di 20,9 milioni di Euro.
L’andamento del Margine Operativo Lordo rettificato del margine dei servizi di costruzione e dei ricavi da credito da Terminal Value sugli interventi del fondo di rinnovo (*) viene indicato nella tabella seguente:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Var. ass. vs 2020
Var. % vs 2020
per l'esercizio chiuso al 31.12.2019
Var. % vs 2019
Ricavi per servizi aeronautici
29.820
21.548
8.272
38,4%
63.274
-52,9%
Ricavi per servizi non aeronautici
19.917
15.426
4.491
29,1%
44.295
-55,0%
Altri ricavi e proventi della gestione
701
785
(84)
-10,7%
1.065
-34,2%
RICAVI RETTIFICATI
50.438
37.759
12.679
33,6%
108.634
-53,6%
Materiali di consumo e merci
(1.976)
(1.359)
(617)
45,4%
(2.305)
-14,3%
Costi per servizi
(15.553)
(15.387)
(166)
1,1%
(20.920)
-25,7%
Canoni, noleggi e altri costi
(4.569)
(3.422)
(1.147)
33,5%
(8.614)
-47,0%
Oneri diversi di gestione
(3.137)
(2.942)
(195)
6,6%
(3.260)
-3,8%
Costo del personale
(22.058)
(20.287)
(1.771)
8,7%
(29.460)
-25,1%
COSTI RETTIFICATI
(47.293)
(43.397)
(3.896)
9,0%
(64.559)
-26,7%
MARGINE OPERATIVO LORDO RETTIFICATO (EBITDA RETTIFICATO)
3.145
(5.638)
8.783
n.s.
44.075
-92,9%
Ricavi per servizi di costruzione
8.051
29.415
(21.364)
-72,6%
16.420
-51,0%
Costi per servizi di costruzione
(7.667)
(28.015)
20.348
-72,6%
(15.639)
-51,0%
Margine Servizi di Costruzione
384
1.400
(1.016)
-72,6%
781
-50,8%
Ricavi per credito da Terminal Value su Fondi di Rinnovo
0
316
316
-100,0%
81
-100,0%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA)
3.529
(3.922)
7.451
n.s.
44.937
-92,1%
(*) per approfondimento sul Terminal Value si rimanda alla nota sui principi contabili del Bilancio alla voce attività immateriali
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 31
3.2 ANALISI DEI FLUSSI FINANZIARI
Di seguito la sintesi del rendiconto finanziario consolidato con evidenza dei flussi di cassa generati/assorbiti dall’attività operativa, di investimento e di finanziamento degli esercizi 2021 e 2020:
in migliaia di Euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Flussi di cassa generato / (assorbito) dalle attività operative prima delle variazioni del capitale circolante
3.764
(5.351)
9.115
Flussi di cassa generato / (assorbito) dalle attività operative netto
(3.314)
(13.968)
10.654
Flussi di cassa generato / (assorbito) dell’attività di investimento
(8.621)
(28.372)
19.751
Flussi di cassa generato / (assorbito) dell’attività di finanziamento
(3.508)
56.745
(60.253)
Variazione finale di cassa
(15.443)
14.405
(29.848)
Disponibilità liquide inizio periodo
43.658
29.253
14.405
Variazione finale di cassa
(15.443)
14.405
(29.848)
Disponibilità liquide fine periodo
28.215
43.658
(15.443)
Il flusso di cassa generato dalle attività operative prima delle variazioni del capitale circolante ha generato cassa per 3,8 milioni di Euro contro flussi in uscita per 5,4 milioni del periodo di confronto. La differenza di 9,1 milioni di Euro è dovuta essenzialmente al miglioramento del risultato economico dell’esercizio.
Il capitale circolante ha assorbito risorse per 7,1 milioni di Euro; tale variazione, inferiore rispetto a quella del 2020 (-8,6 milioni di Euro) ha determinato un assorbimento del flusso di cassa delle attività operative nette per 3,3 milioni di Euro contro un flusso negativo di 14 milioni del 2020.
L’assorbimento di cassa del capitale circolante è principalmente dovuto all’incremento dei crediti commerciali per 14 milioni di Euro a causa prevalentemente dell’aumento del fatturato.
L’assorbimento di risorse generato dalle attività di investimento è stato di 8,6 milioni di Euro di investimenti quasi esclusivamente infrastrutturali.
Infine, il flusso di cassa generato dall’attività di finanziamento è stato negativo per 3,5 milioni di Euro principalmente per il rimborso delle rate in scadenza dei mutui, contro un flusso positivo per 56,7 milioni di Euro del 2020 dovuto all’accensione di due finanziamenti a medio-lungo termine di 58,9 milioni di Euro da parte della Capogruppo.
Conseguentemente, la variazione finale complessiva di cassa del periodo è stata negativa per 15,4 milioni di Euro contro un aumento di liquidità nel 2020 di 14,4 milioni di Euro; quest’ultima, però, risentiva dei flussi di cassa in entrata per l’accesione di due nuovi finanziamenti. Di conseguenza, pur se negativa la variazione finale di cassa dell’esercizio in esame è migliorata rispetto al 2020.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 32
Di seguito il dettaglio dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo per il 2021 a confronto con il 2020 in accordo con quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2011/81 e ESMA32-382-1138 del 4 marzo 2021.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
A
Disponibilità liquide
28.215
43.658
(15.443)
B
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
0
0
0
C
Altre attività finanziarie correnti
0
275
(275)
D
Liquidità (A+B+C)
28.215
43.933
(15.718)
E
Debito finanziario corrente
(1.732)
(1.473)
(259)
F
Parte corrente dell'indebitamento non corrente
(6.191)
(3.064)
(3.127)
G
Indebitamento finanziario corrente (E + F)
(7.923)
(4.537)
(3.386)
H
Indebitamento finanziario corrente netto (G - D)
20.292
39.396
(19.104)
I
Debito finanziario non corrente
(62.577)
(68.759)
6.182
J
Strumenti di debito
0
0
0
K
Debiti commerciali e altri debiti non correnti
(949)
(1.026)
77
L
Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)
(63.526)
(69.785)
6.259
M
Totale indebitamento finanziario (H + L)
(43.234)
(30.389)
(12.845)
L’ Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo al 31 dicembre 2021 è di 43,2 milioni di Euro in aumento di 12,8 milioni di Euro dal 31 dicembre 2020.
In sintesi la variazione più rilevante è dovuta all’assorbimento straordinario di liquidità legato alla contrazione delle attività che anche nel 2021 ha fortemente ridotto i flussi in entrata legati alla gestione corrente oltre agli investimenti per 8,6 milioni di Euro ed alla restituzione delle rate dei mutui per 3,5 milioni di Euro.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 33
3.3 ANALISI DELLA STRUTTURA PATRIMONIALE
Di seguito si mostra la struttura patrimoniale del Gruppo classificata sulla base delle “fonti” e degli “impieghi” per il biennio 2020-2021:
I M P I E G H I
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione Assoluta
Var. %
-Crediti commerciali
19.977
6.279
13.698
218,2%
-Crediti tributari
142
1.299
(1.157)
-89,1%
- Altri Crediti
5.251
2.494
2.757
110,5%
-Rimanenze di magazzino
735
676
59
8,7%
Subtotale
26.105
10.748
15.357
142,9%
-Debiti commerciali
(19.035)
(13.612)
(5.423)
39,8%
-Debiti tributari
(1.062)
(511)
(551)
107,8%
-Altri debiti
(28.032)
(22.923)
(5.109)
22,3%
Subtotale
(48.129)
(37.046)
(11.083)
29,9%
Capitale circolante netto operativo
(22.024)
(26.298)
4.274
-16,3%
Immobilizzazioni
216.303
217.457
(1.154)
-0,5%
-Imposte differite attive
13.093
10.732
2.361
22,0%
-Altre attività non correnti
13.560
13.262
298
2,2%
Totale immobilizzazioni
242.956
241.451
1.505
0,6%
- Fondi rischi, oneri e TFR
(17.154)
(17.567)
413
-2,4%
- Fondo imposte differite
(2.691)
(2.618)
(73)
2,8%
-Altre passività non correnti
(55)
(41)
(14)
34,1%
Subtotale
(19.900)
(20.226)
326
-1,6%
Capitale fisso operativo
223.056
221.225
1.831
0,8%
Totale Impieghi
201.032
194.927
6.105
3,1%
F O N T I
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione Assoluta
Variazione %
Posizione (Indebitamento) finanziaria netta
(43.234)
(30.389)
(12.845)
42,3%
-Capitale Sociale
(90.314)
(90.314)
0
0,0%
-Riserve
(74.201)
(87.814)
13.613
-15,5%
-Risultato dell'esercizio
6.717
13.590
(6.873)
-50,6%
Patrimonio Netto di Gruppo
(157.798)
(164.538)
6.740
-4,1%
-Patrimonio Netto di terzi
0
0
0
0,0%
Totale Patrimonio Netto
(157.798)
(164.538)
6.740
-4,1%
Totale fonti
(201.032)
(194.927)
(6.105)
3,1%
La struttura patrimoniale del Gruppo al 31 dicembre 2020 evidenzia un capitale circolante netto operativo negativo per 22 milioni di Euro contro 26,3 milioni alla chiusura dell’esercizio 2020: tale differenza è dovuta all’incremento dei crediti di 15,4 milioni di Euro, soprattutto ai crediti commerciali che crescono di 13,7 milioni di Euro, in parte compensati dall’incremento dei debiti per 11,1 milioni di Euro.
Il capitale fisso operativo si attesta a 223 milioni di Euro con una crescita di 1,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 dovuta prevalentemente alla crescita delle imposte differite attive in relazione al beneficio fiscale derivante dalle perdite fiscali dell’esercizio in esame.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 34
Il capitale investito netto è pari a 201 milioni di Euro in aumento di 6 milioni rispetto al 31 dicembre 2020.
Sul lato delle fonti, l’ indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 è pari a 43,2 milioni di Euro mentre il Patrimonio Netto consolidato e del Gruppo si attesta a 157,8 milioni di Euro contro 164,5 milioni al 31 dicembre 2020.
3.4 PRINCIPALI INDICI
Di seguito si mostrano i principali indici di bilancio consolidato nel biennio.
PRINCIPALI INDICI
2021
2020
ROE
Risultato Netto/
Patrimonio Netto Medio
n.s.
n.s.
ROI
Risultato Operativo Rettificato/
Capitale Investito Netto Medio
n.s.
n.s.
ROS
Risultato Operativo Rettificato/
Ricavi rettificati
n.s.
n.s.
ROCE
Risultato Operativo Rettificato/
Capitale Investito Netto
n.s.
n.s.
ROD finanziario
Oneri finanziari da indebitamento finanziario/
Debiti verso le banche
1,5%
0,9%
Indice di onerosità dell'indebitamento
Oneri finanziari da indebitamento finanziario/
Margine Operativo Lordo Rettificato
32,7%
n.s.
Quoziente di disponibilità
Attivita' correnti e destinate alla vendita
Passività Correnti
0,94%
1,27
Indice del Margine di Struttura Allargato
(Patrim.netto+Pass.non correnti)/
Attività non correnti
0,99
1,05
Indipendenza finanziaria
Patrimonio Netto/
Totale Attività
0,53
0,56
I giorni medi di incasso da clienti e di pagamento dei fornitori sono esposti nella tabella seguente:
DSO e DPO
2021
2020
Variazione
Giorni medi di incasso clienti (*)
79
97
(18)
Giorni medi pagamento fornitori (*)
54
49
5
(*) Dati rielaborati in base alle sole partite clienti/fornitori emesse/ricevute senza fatture da emettere/fatture da ricevere
I giorni medi di incasso dei crediti si attestano a 79 giorni medi ed evidenziano un miglioramento significativo rispetto al 2020 (-18 giorni medi) anche se rappresentano ancora quasi il doppio dei giorni medi di incasso degli anni pre-Covid (44 giorni medi nel 2019) a conferma delle persistenti difficoltà finanziarie dei clienti e delle dilazioni di pagamento concesse anche nel 2021 per aiutare la filiera del trasporto aereo in forte difficoltà.
Sostanzialmente stabili i giorni medi di pagamento dei fornitori (da 49 del 2020 e 45 del 2019) a 54 giorni del 2021.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 35
3.5 LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI E GLI INVESTIMENTI
3.5.1 LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI
Nel mese di febbraio 2021 il Piano di Sviluppo Aeroportuale 2016-30 (detto Masterplan) dell’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, ha ricevuto l’approvazione finale dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC). Gli interventi di sviluppo infrastrutturale inclusi nel Masterplan dell’aeroporto saranno progettati e realizzati, supportando lo sviluppo ed i livelli di servizio dello scalo con soluzioni tecniche e tempistiche tali da assecondare i trend di crescita del traffico e la piena sostenibilità, nel rispetto delle prescrizioni del Decreto VIA e degli atti ed accordi attuativi di livello territoriale. Il Masterplan di lungo periodo prevede la realizzazione per fasi di una serie di interventi, i cui punti caratterizzanti sono l’ampliamento del Terminal passeggeri, che comporterà un aumento delle superfici di oltre 20 mila metri quadrati (+ 50% circa), la realizzazione di un parcheggio multipiano per le automobili dei passeggeri e per autonoleggi con 2.000 posti auto aggiuntivi (+ 38% circa), ed altresì una fascia boscata di circa 40 ettari a nord dello scalo, per assorbimento di anidride carbonica ed altre opere di compensazione e mitigazione ambientale. L’approvazione finale del Masterplan ha costituito un passaggio amministrativo essenziale per il processo di sviluppo dell’Aeroporto di Bologna ed è stato il risultato della fattiva collaborazione tra Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, ENAC, Ministero dell’Interno, Ministero dell’Ambiente e Territorio e Tutela del mare, Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna e Comune di Calderara di Reno.
Durante l’esercizio 2021 si sono raggiunti importanti traguardi in relazione al progetto di completamento della realizzazione e messa in esercizio del nuovo edificio cargo destinato a DHL ed all’avvio dei lavori di realizzazione per un nuovo piazzale aeromobili.
Inoltre, nonostante una generale riduzione degli investimenti a causa della pandemia, sono ulteriormente avanzati i procedimenti di alcuni interventi chiave sul terminal passeggeri che vedranno la realizzazione nel breve periodo in quanto necessari a supportare la ricostituzione del traffico a livelli pre-pandemici, in particolare:
il completamento del progetto esecutivo di ampliamento e riconfigurazione della sala partenze e dei gate di imbarco Schengen successivamente trasmesso ad ENAC per approvazione.
il completamento del progetto esecutivo per il nuovo curbside del piano primo successivamente trasmesso ad ENAC per approvazione.
3.5.2 GLI INVESTIMENTI
L'ammontare complessivo degli investimenti realizzati al 31 dicembre 2021 è pari a 8,3 milioni di Euro contro 29 milioni di Euro del 2020.
In particolare 4,2 milioni di Euro sono relativi ad investimenti legati all’esecuzione del Masterplan e 4,1 milioni di Euro sono relativi ad investimenti destinati all’operatività aeroportuale.
Di seguito si evidenziano i principali interventi conclusi nell’anno:
Edificio Cargo : sono conclusi i lavori di realizzazione di un edificio dedicato ad un operatore specializzato nel settore cargo; proseguiranno nel 2022 alcuni interventi minori.
Uffici area check-in: si è conclusa la realizzazione di nuovi uffici presso l’area check-in;
Nuovo impianto deicing: è stata completata la realizzazione di un nuovo impianto per lo stoccaggio, il trattamento e la produzione di fluidi per le operazioni di deicing degli aeromobil presso il fabbricato dedicato;
Riqualifica del collettore di regimentazione idraulica : si è concluso l’ intervento di riqualificazione di parte dell’assetto idraulico delle pavimentazioni di volo a nord della pista;
Waiting area per PRM : è stata realizzata una nuova area di attesa nei pressi del gate 13 dedicata ai PRM, funzionale all’accompagnamento in airside;
Interventi “anti-Covid19”: sono proseguiti anche nel 2021 interventi per ottemperare alle prescrizioni normative e salvaguardare la salute dei passeggeri e degli operatori aeroportuali.
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Tra i principali interventi avviati ma ancora in corso al 31 dicembre si segnalano:
1. Ampliamento terminal: nel corso del 2021 è stata ottenuta l’approvazione preliminare da parte di Enac con alcune prescrizioni; negli ultimi mesi del 2021 è stato effettuato un aggiornamento del layout funzionale del progetto per recepire tali prescrizioni, con successivo nulla osta da parte di Enac ricevuto a fine dicembre. Tale passaggio implica una revisione del progetto da avviarsi nei prossimi mesi.
Ampliamento parcheggio aeromobili terzo lotto : si sono conclusi i lavori di spostamento dell’oleodotto POL, interferente con la realizzazione del piazzale e si sono avviati i lavori di configurazione operativa del piazzale Apron 3.
Riqualifica controlli security e passaporti : sono stati avviati nel mese di settembre i lavori di riqualifica dell’area dei controlli di sicurezza e del controllo passaporti.
Rifunzionalizzazione area cargo : sono stati avviati nel mese di settembre i lavori di realizzazione di una tettoia presso l’area cargo al fine di creare uno spazio esterno coperto per lo stoccaggio delle merci.
Fondo di Rinnovo
L’ammontare complessivo degli interventi di rinnovamento e manutenzione ciclica delle infrastrutture aeroportuali e degli impianti al 31 dicembre 2021 è pari a 628 migliaia di Euro , di cui 319 migliaia di Euro per interventi su impianti e 278 migliaia di Euro per interventi landside destinati al mantenimento dell’operatività.
3.6 IL PERSONALE
Composizione dell’Organico
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Var. ass. VS 2020
Var. % VS 2020
per l'esercizio chiuso al 31.12.2019
Var. ass. VS 2019
Var. % VS 2019
Organico medio Equivalenti Full Time
428
444
-16
-4%
492
-64
-13%
Dirigenti
9
9
0
0%
9
0
0%
Quadri
36
35
1
3%
33
3
9%
Impiegati
302
316
(14)
-4%
354
(52)
-15%
Operai
81
84
(3)
-4%
96
(15)
-16%
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Var. ass. VS 2020
Var. % VS 2020
per l'esercizio chiuso al 31.12.2019
Var. ass. VS 2019
Var. % VS 2019
Organico medio
473
492
-19
-4%
543
-70
-13%
Dirigenti
9
9
0
0%
9
0
0%
Quadri
36
35
1
3%
33
3
9%
Impiegati
343
360
(17)
-5%
402
(59)
-15%
Operai
85
88
(3)
-3%
99
(14)
-14%
Fonte: Elaborazione della Società
La riduzione dell’organico di 16 equivalenti full-time rispetto al 2020 e di 64 rispetto al 2019 è dovuta al mancato ricorso ai contratti a termine, a partire da aprile 2020 e fino a luglio 2021, a causa della riduzione del traffico e ad alcune uscite agevolate.
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Il costo
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Var. ass. vs 2020
Var. % vs 2020
per l'esercizio chiuso al 31.12.2019
Var. % vs 2019
Costo del Lavoro
22.058
20.287
1.771
8,7%
29.460
-25,1%
Fonte: Elaborazione della Società
La riduzione del 25,1% rispetto al 2019 deriva, oltre che dal calo di organico sopra descritto, dalle azioni messe in atto con l’obiettivo di contenere il più possibile il costo del lavoro dal momento che rappresenta una delle principali voci di costo per il Gruppo, salvaguardando al contempo e nella misura massima possibile i livelli occupazionali.
In particolare il Gruppo ha agito sullo smaltimento delle ferie arretrate, sul blocco del lavoro straordinario e, con decorrenza da marzo 2020 fino al 20 marzo 2021, per AdB e a seguire per la controllata FFM, il Gruppo ha avviato la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per tutti i dipendenti, con il mantenimento dei servizi minimi essenziali lato operativo e con una riduzione delle attività degli altri dipendenti. A partire dal 22 marzo 2021, fino al 26 dicembre 2021, per i dipendenti AdB è entrata in vigore la Cassa Integrazione Guadagni in Deroga e a partire dal primo aprile 2021, fino al 31 dicembre 2021, per la società controllata FFM.
Contribuiscono al risparmio anche gli altri costi del personale, principalmente per minori costi di servizio mensa (in relazione alla riduzione delle presenze in azienda per la CIG e per l’utilizzo dello Smart Working), di formazione e trasferte, e il minimo ricorso a lavoro in somministrazione.
Rispetto al 2020, malgrado la riduzione di organico, il costo del personale aumenta dell’8,7% per effetto della reintroduzione della retribuzione variabile, non presente nel 2020, di minor utilizzo della CIG e di maggiori incentivi all’esodo.
Le relazioni sindacali
In data 26 febbraio 2021 è stato firmato con le OO.SS. l’accordo per la Cassa Integrazione Guadagni in Deroga per i dipendenti AdB, entrato in vigore dal 22 marzo 2021 e con validità fino al 13 giugno 2021. L’accordo prevedeva un sistema di rotazione applicato in base alla fungibilità delle mansioni e con criteri di equità; anche per la CIGD è stata garantita l’integrazione al reddito dal Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo, che ha stabilito la copertura della retribuzione fino all’80% reale della media retributiva di ogni lavoratore calcolata nei 12 mesi precedenti il periodo della pandemia. Successivamente AdB ha richiesto l’accesso alle ulteriori 28 settimane di CIGD (14/6-26/12) previste dal Decreto Sostegni. A differenza della CIGD in vigore tra marzo e giugno 2021, per le ulteriori settimane c’è stata la possibilità di anticipare il trattamento ai lavoratori compresa l’integrazione del Fondo di Solidarietà per il Trasporto Aereo.
Lo stesso accordo è stato siglato per la società FFM, con un periodo di validità dall’01/04/2021 al 31/12.
Il 5 gennaio 2021 è stato siglato, inoltre, un accordo con le OO.SS. per istituire un piano di esodo incentivato volontario, sia per AdB che per FFM, quale ulteriore misura per la tutela occupazionale e allo stesso tempo per consentire risparmi sul costo del personale del Gruppo. Il termine per le uscite incentivate, inizialmente fissato al 31/03/2021, è stato prorogato con successive integrazioni dell’accordo fino al 31/10, in linea con il prolungamento del blocco dei licenziamenti deciso dal Governo.
Durante tutta la fase di emergenza Covid il Gruppo Adb ha mantenuto un rapporto costante con le OO.SS. e con gli RLS attraverso l’istituzione di un Comitato Regolamentazione; si sono tenuti incontri di aggiornamento periodici sulle misure di protezione e prevenzione dal contagio di volta in volta adottate per fronteggiare l’emergenza.
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In collaborazione con le Organizzazioni Sindacali, e con il sostegno di Comune e Città Metropolitana di Bologna, AdB ha anche formalizzato e ha posto all’attenzione del Governo Italiano, del Ministero dei Traporti, della Regione Emilia Romagna e degli altri Organi interessati un documento di richiesta di sostegno e di salvaguardia dell’occupazione per l’intero sito aeroportuale al fine di sollecitare un intervento diretto, anche in prospettiva dell’uscita dall’emergenza sanitaria.
AdB ha inoltre partecipato a due tavoli di lavoro promossi dalle istituzioni locali: il “Tavolo per la Sicurezza”, che ha trattato i protocolli e le norme anticovid da attuare nelle aziende, e il “Patto del Lavoro e dello Sviluppo Sostenibile”.
La formazione del personale
Nel confronto con lo stesso periodo dello scorso anno si evidenzia un allineamento dei costi dedicati alla formazione nonostante il persistere della limitazione dei corsi erogati in aula. La formazione nel 2021 è stata caratterizzata dalla formazione obbligatoria, che ha coinvolto il Servizio Prevenzione e Protezione, e dall’aggiornamento Security per circa 100 addetti, che hanno sostenuto l’esame di rinnovo della certificazione triennale con ENAC, e da diverse iniziative di carattere manageriale, grazie all’utilizzo dei fondi professionali e alla partecipazione a bandi.
Per quanto riguarda la formazione manageriale si evidenziano:
il corso “Adempimenti normativi in materia di energia nella progettazione di edifici”, che ha coinvolto tutta la Direzione Infrastrutture e il Maintenance Manager in tema di efficienza energetica e inquadramento normativo regionale e nazionale;
un percorso di Team Coaching rivolto a tutto il Management Board sul tema della Pandemic Fatigue per gestire la forte pressione dovuta al lungo protrarsi della situazione pandemica e la conseguente situazione di incertezza e difficoltà sotto il profilo strategico, gestionale e di guida delle persone.
Tra i corsi specialistici si segnalano:
il corso CAST Terminal e Aircraft rivolto al gruppo di lavoro Cast Airport Simulation Team ”, che ha l’obiettivo di simulare scenari futuri che coinvolgono infrastrutture e processi operativi al fine di dare elementi di supporto alle decisioni strategiche del management;
il corso Auditor per 6 nuovi auditor aziendali sia di qualità che di security;
il corso Runway Inspection in accordo con il Reg. EU 139 ADR.OPS. B.015 sul monitoraggio ed ispezione dell’Area di Movimento, che ha coinvolto 8 persone tra i Supervisori Airside e l’area di manutenzione airside;
Altre iniziative formative hanno riguardato:
la Security Culture: l’ICAO ha dichiarato il 2021 l’anno della Security Culture con lo scopo di accrescere la sensibilità e la consapevolezza nei confronti della cultura della sicurezza. Oltre ad aver integrato con questa tematica i corsi security, rivolti sia alle persone di AdB che al personale esterno che lavora nell’ambito della comunità aeroportuale, è stato organizzato per un gruppo più “tecnico” che si occupa di Security il corso Internal Avisec Quality Auditor finalizzato a mantenere un alto livello di standard qualitativi dei processi security;
la protezione dei dati: nell’ambito del progetto Cyrano co-finanziato dall’Unione Europea è stato realizzato il corso e-learning GDPR ( General Data Protection Regulation ) sul tema della protezione dei dati. Il training nell’ambito del progetto Cyrano mira ad aumentare la consapevolezza cyber tra i dipendenti, considerati come i primi punti di accesso al network IT delle aziende e quindi oggetto di possibili attacchi volti a minare la sicurezza informatica delle stesse. Il corso GDPR è stato pensato per rafforzare il corso Cyber Risk, Privacy & Information Security-GDPR a sua volta erogato da formatore interno e previsto per tutti i ruoli aziendali a cadenza annuale con l’obiettivo di sensibilizzare tutto il personale in materia di Cyber security aeroportuale.
A partire dalla fine del 2021 sono stati avviati anche dei corsi in tema di sostenibilità, tra cui l’Economia Circolare e la Taxonomy.
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3.7 PRINCIPALI INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
Fast Freight Marconi Spa
La partecipazione totalitaria in FFM è stata acquistata dalla Capogruppo nel 2009. L’attività principale della controllata è la gestione dell’handling merce e posta sull’aeroporto di Bologna. In particolare, FFM è handling agent per le attività di export e import cargo richieste dalle Compagnie Aeree sulla merce movimentata in aeroporto via aerea e via superficie e gestisce il Magazzino Doganale di Temporanea Custodia per le merci extra-UE in arrivo sullo scalo. La Società ha poi nel corso degli ultimi anni sviluppato servizi accessori come quelli di booking, agente regolamentato e servizi doganali.
Al 31 dicembre 2021 la società operava con 16 dipendenti (17 risorse al 31 dicembre 2020) e, in continuità con gli esercizi precedenti, ha affidato molte attività di staff alla controllante in forza di un contratto di management & staffing che interessa l’area contabile, amministrativa, legale, del personale e ICT.
Il traffico servito da FFM ha evidenziato nel 2021 una ripresa del 14% rispetto all’anno precedente, dopo una contrazione del 25% registrata nel 2020 rispetto al 2019-pre-Covid. L’impatto della pandemia, infatti, ha determinato un effetto negativo anche sul cargo, anche se in misura minore rispetto al traffico passeggeri e il 2021 ha mostrato importanti segnali di ripresa, soprattutto sul fronte export e nel traffico via superficie che consentono di delineare un cammino di graduale anche se lenta ripresa.
La società redige il bilancio secondo i principi contabili italiani; di seguito si riportano i principali indicatori del periodo rettificati qualora necessario ai soli fini della redazione del presente bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS.
Al 31 dicembre 2021 i ricavi ammontano a 2,6 milioni di Euro (2,7 milioni di Euro nel 2020) ed evidenziano una riduzione del 4% derivante dal mancato ritorno ai livelli pre-pandemici dei volumi di traffico e dei ricavi della componente di traffico via aerea, più remunerativa, a fronte di una maggiore ripresa dei ricavi legati alla componente via superficie. I costi di gestione evidenziano una crescita del 5% per effetto dei maggiori costi per servizi (+5%) e del lavoro (+6%); di conseguenza il Margine Operativo Lordo evidenzia un calo del 38% ma è sempre stato positivo anche nel biennio di pandemia (607 mila nel 2020 e 378 mila Euro nel 2021). Il risultato dell’esercizio 2021 si attesta a 278 mila Euro contro 462 mila Euro del 2020 (-40%).
Tag Bologna Srl
TAG ha avviato l’attività operativa nel 2008 a seguito del completamento e dell’apertura del Terminal e dell’hangar per l’Aviazione Generale. La società, oltre a gestire tali infrastrutture sullo scalo di Bologna, opera nel settore dell’Aviazione Generale come handler . La partecipazione totalitaria in TAG, dalla precedente quota del 49%, è stata acquistata dalla Capogruppo nel 2018.
Al 31 dicembre 2021 la società, che ha affidato alcune attività di staff alla controllante in forza di un contratto di management & staffing riguardante l’area legale e del personale, opera con 14 dipendenti contro 11 risorse al 31 dicembre 2020. La crescita è legata all’attività affidatale dalla Capogruppo da aprile 2021 di assistenza handling ai voli c.d. “non programmati” nella fascia oraria 00.00-05.00 (servizio di assistenza H24).
L’andamento del traffico di Aviazione Generale che nel 2020 era stato fortemente impattato dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19, nel 2021 ha dato importanti segnali di ripresa sia in termini di movimenti aeromobili (+56%) sia in termini di passeggeri (+62%).
La società redige il bilancio secondo i principi contabili italiani; di seguito si riportano i principali indicatori del periodo rettificati qualora necessario ai soli fini della redazione del presente bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS.
L’anno 2021 si chiude per la società con un risultato positivo di 548 mila Euro, in decisa ripresa rispetto all’anno precedente che aveva chiuso con una perdita di 88 mila Euro. Oltra alla nuova attività di servizio H24 si segnala la crescita dei ricavi legati alle attività di gestione delle aree del Terminal Aviazione Generale, ai servizi di handling, al servizio di erogazione del carburante per aeromobili oltre all’incasso di contributi a fondo perduto di cui al Decreto Sostegni e Decreto Sostegni-bis per 103 mila Euro.
Relativamente ai rapporti intrattenuti nel corso del 2021 con le società controllate e con parti correlate, si rimanda all’apposito paragrafo delle note esplicative ai prospetti contabili del Bilancio d’esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2021.
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4 ANALISI DEI PRINCIPALI RISULTATI NON ECONOMICI
4.1 SOSTENIBILITÀ
Il Gruppo prosegue con debita focalizzazione i propri obiettivi di sostenibilità, pur attualizzati al momento pandemico. Ciò, anche in adesione al nuovo Codice di Corporate Governance (ed. 2020), con l’attenzione dell’intero organo amministrativo che intende guidare la società perseguendone il successo sostenibile.
Al riguardo va ricordata l’assegnazione al Comitato Controllo e Rischi - con funzioni anche di Comitato per operazioni con parti correlate - delle funzioni di Comitato per la Sostenibilità. Nell’esercizio delle proprie funzioni in materia di sostenibilità il Comitato assicura al Consiglio di Amministrazione un adeguato supporto nei suoi obiettivi di perseguimento di successo sostenibile con l’analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine nell’ambito dei piani della Società e del Gruppo.
Il Gruppo, difatti, continua a porre particolare attenzione a tutte le principali tematiche di sostenibilità: dall’impatto sulla qualità dell’aria a quello acustico, a quello di risparmio energetico e utilizzo di fonti alternative nell’ambito della sostenibilità ambientale. Inoltre, particolarmente sfidanti ma ritenuti importanti nell’attuale contesto critico conseguente alla pandemia ed ai negativi riverberi nell’ambito del segmento di business di riferimento, in particolare la salvaguardia per quanto possibile dei posti di lavoro.
Nel corso del 2021 la Capogruppo ha costituito un Comitato Interno di Sostenibilità avente il compito di redigere il Piano di Sostenibilità sulle tre matrici Planet, People e Governance. Partendo da azioni e progetti già previsti a investimento, il Piano di Sostenibilità è stato sviluppato con numerose altre iniziative e approvato dal Consiglio di Amministrazione a dicembre 2021. La matrice Planet raccoglie nello specifico le iniziative nel campo della tutela ambientale, della mobilità e della lotta al cambiamento climatico. specifici ambiti di iniziative sono l’inquinamento dell’aria, il disagio per la popolazione residente nell’intorno aeroportuale a causa del rumore, la cura della biodiversità, la mobilità green nonché la lotta al cambiamento climatico attraverso azioni di risparmio energetico e utilizzo di fonti alternative.
Il Piano di Sostenibilità include, fra le altre, specifiche opere di compensazione ambientale già previste dall’Accordo Territoriale per la Decarbonizzazione dell'Aeroporto, sottoscritto nel 2015 con gli Enti territoriali ed aggiornato a gennaio 2020. Tali opere consistono nella realizzazione di una ampia fascia boscata a nord dell’aeroporto (inclusiva di un percorso ciclabile fruibile dalla collettività) di estensione pari a 40 ettari, in un progetto di conservazione naturalistica sul sito di interesse comunitario SIC IT4050018 “Golena San vitale” e nella progettazione e finanziamento di un percorso ciclabile di collegamento fra il polo aeroportuale e gli abitanti di Bologna e Lippo di Calderara di Reno.
Nell’ambito di gestione della sostenibilità Planet si citano iniziative anche nel campo della qualità dell’aria, con l’avvio di una collaborazione con l’Università di Bologna sul biomonitoraggio della qualità dell’aria con l’utilizzo di api. Per quanto riguarda l’inquinamento acustico, principale impatto ambientale dell’aeroporto, nonostante nel 2021 si sia registrato un impatto ancora inferiore rispetto ai valori prepandemici (2019), il Gruppo ha comunque mantenuto la massima attenzione al monitoraggio del fenomeno, alla risposta alle segnalazioni dei cittadini e al dialogo con le rappresentanze degli Enti ed Autorità preposte.
Nel 2021, infine, AdB si è aggiudicata (al 24mo posto su 760 progetti presentati) le risorse economiche stanziate dal Bando #Conciliamo, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per progetti di conciliazione vita-lavoro, welfare e mobilità sostenibile. I fondi saranno impiegati nel corso del 2022 per co- finanziare la piattaforma welfare, abbonamenti integrati al trasporto intermodale territoriale per i dipendenti, attività formative e dotazioni legate allo Smart Working e altri progetti di conciliazione.
Si rimanda per approfondimenti sui temi dello sviluppo sostenibile, della tutela ambientale, dell’attenzione alle esigenze del territorio e del passeggero e della valorizzazione delle persone alla Dichiarazione Non Finanziaria 2021 pubblicata sul sito della Capogruppo.
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4.2 LA SICUREZZA IN AEROPORTO
Safety Management System (SMS)
Nel corso del 2021 il Safety & Compliance Management System ha svolto in totale 48 audit suddivisi tra verifiche interne all’organizzazione, verifiche esterne a soggetti terzi e verifiche sottobordo, coprendo così 33 tra i processi mappati. Sono poi state condotte anche per tutto l’anno 2021, in collaborazione con le aree Qualità e Servizio di Prevenzione e Protezione, verifiche periodiche sul rispetto delle misure di prevenzione Covid, secondo quanto previsto dal Protocollo Interno e dal Documento di Governance emesso dal Gestore.
Sono state poi coordinate numerose attività di change management di natura operativa, organizzativa, manutentiva ed infrastrutturale ed è stato aggiornato e condiviso l’ hazard log dello scalo attraverso il coinvolgimento di tutti i post holder .
Sono inoltre stati redatti diversi aggiornamenti e pubblicazioni del Manuale di Aeroporto e, compatibilmente con la situazione sanitaria vigente, è stato condotto e consolidato l’obiettivo primario della safety dello scalo che consiste in un bilanciamento efficace tra attività di reporting e garanzia, al tempo stesso, di una cultura blame/no blame orientata ad una responsabilizzazione deontologica degli operatori. Infine è stata promossa una politica di safety promotion efficace che, seppur influenzata dall’assenza di contatto diretto con il personale, si è comunque distinta per l’utilizzo massiccio di strumenti informatici che hanno garantito una rapida ed efficace diffusione delle informazioni e delle comunicazioni.
Nel mese di Dicembre 2021 inoltre il Safety and Compliance Management System è stato ridefinito in Safety, Compliance and Security Management System: la nuova organizzazione applicherà all’attività di security il modello di monitoraggio, analisi, segnalazione e reporting tipico del Safety Management System con l’introduzione di una security promotion effettiva sul campo, l’istituzione di comitati periodici di confronto con l’accountable manager e con le risorse impiegate nelle operazioni nonché l’istituzione di un canale di segnalazioni volontario e anonimo, che garantirà un feedback preciso e puntuale a tutti i segnalatori. Ciò
permette la concreta realizzazione di un efficiente sistema di Security in linea con i modelli normati e approvati da Enac in ambito Safety, innalzando i livelli qualitativi e di performance dalla sicurezza dello scalo di Bologna
Security
Nel corso del 2021 la Capogruppo ha mantenuto una elevata attenzione al processo di security, in un contesto profondamente mutato per effetto della pandemia.
In seguito alla diffusione della pandemia e al fine di garantire la sicurezza di passeggeri e dipendenti, AdB ha previsto alcune misure volte a ridurre il rischio di contagio. In particolare per quanto riguarda i controlli di sicurezza, grazie al sistema brevettato BEST è stato possibile ridurre l’interazione frontale tra il personale addetto ai controlli e i passeggeri. Le modalità di svolgimento previste dal sistema BEST adottano infatti una nuova metodologia, autorizzata e già positivamente attuata, che consente agli addetti Security di svolgere eventuali controlli sulla persona posizionandosi alle spalle del passeggero anziché di fronte, per limitare le occasioni di contagio.
Nell’ottica di monitorare l’applicazione della normativa di riferimento, AdB effettua Controlli di Qualità mensili. L’attività di controllo è svolta tramite il passaggio, attraverso tutte le postazioni di controllo dell’Aeroporto di articoli proibiti e/o titoli non validi all’accesso. Almeno una volta al mese vengono eseguiti Cover Test, che prevedono il passaggio di “Passeggeri Campione” presso le postazioni di controllo utilizzando simulacri di ordigni esplosivi e articoli proibiti. Alla fine di ogni intervento viene redatto il “Report Cover Test di Qualità” finalizzato a mostrare il livello di efficacia, efficienza e qualità delle misure e delle procedure di sicurezza, identificare le deficienze e le non conformità dei servizi di sicurezza e formulare raccomandazioni ed azioni correttive per la riduzione o risoluzione delle eventuali non conformità.
Per ulteriori approfondimenti sui temi della Safety e della Security si rimanda agli appositi paragrafi della Dichiarazione Non Finanziaria 2021.
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4.3 LA QUALITÀ
Il 2021 rappresenta, anche per quanto riguarda la qualità del servizio erogata e percepita in aeroporto, un anno “anomalo” come il 2020 a causa dell’emergenza pandemica, ma con alcuni elementi di normalizzazione. Il 2021 è stato caratterizzato, infatti, da una parziale ripresa del traffico a partire da giugno e da un maggiore grado di chiarezza del quadro per quanto riguarda vaccinazioni, requisiti, certificazioni e Green Pass. Le indagini customer satisfaction svolte hanno confermato che anche le aspettative dei passeggeri sono in parte cambiate a seguito pandemia, evidenziando una maggiore attenzione ai temi di igiene, sanificazione, distanziamento e rispetto delle regole anticontagio.
Le performance relative alla qualità del servizio nel corso del 2021 presentano un andamento articolato e correlato ai volumi di traffico, soprattutto nel trimestre estivo in cui la crescita del traffico ha generato una pressione sui tempi di attesa e sugli aspetti più direttamente collegati a comfort e informativa.
Per monitorare più da vicino la qualità del servizio e offrire interventi e soluzioni tempestive, AdB ha quindi avviato ad inizio anno un nuovo team interfunzionale Qualità e Facilitazione con il compito di intervenire sugli aspetti di comfort, ambience, informativa per un migliore esperienza del passeggero.
5. IL QUADRO NORMATIVO
5.1 CONTRATTO DI PROGRAMMA E NUOVA DINAMICA TARIFFARIA 2020-2023
L’anno 2021 rappresenta il secondo anno del periodo regolatorio 2020-2023. Nel corso del 2019 la Capogruppo ha avviato le istruttorie con l’ENAC al fine della formalizzazione del Contratto di Programma per il quadriennio 2020-2023 e con l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) per la determinazione delle “tariffe” aeroportuali per il medesimo quadriennio.
Al riguardo si informa altresì, che AdB ha proposto un Ricorso Straordinario al Capo dello Stato in relazione alla clausola di cui all’art. 19 dello schema di Contratto di Programma. Analogo ricorso è stato presentato da altre società di gestione italiane. A dicembre 2020, il Consiglio di Stato ha emesso al riguardo parere nel quale si ribadisce la correttezza dei motivi di cesura sollevati in merito a tale clausola illegittima da parte delle società ricorrenti. I giudizi una volta trasposti saranno decisi con Decreto del Presidente della Repubblica. L’attesa e l’auspicio a questo punto è che gli Enti competenti procedano in autotutela alla revisione delle previsioni della succitata clausola con ogni consentita urgenza.
Si atto, come già in precedenti relazioni, che per diverse ragioni, indipendenti dalla volontà della Capogruppo che ha confermato in ogni sede ed interlocuzione la sua piena disponibilità all’ENAC, il Contratto non è stato formalizzato per iscritto comunque dandosi in buona fede applicazione agli impegni correlati nel corso del 2020 e nel corrente 2021, necessariamente con interpretazione coerente all’insorgenza dell’evento pandemico fortemente impattante, in termini negativi, sul gestore e concessionario aeroportuale; si altresì atto che anche Enac, dal canto suo ha, in relazione al medesimo Contratto di Programma, ugualmente dato piena attuazione svolgendo i monitoraggi di competenza.
Al riguardo la Capogruppo proseguirà le interlocuzioni con Enac per una valutazione aggiornata della propria peculiare posizione ed un’adeguata istruttoria di aggiornamento alla situazione attualizzata agli impatti della pandemia sui diversi fronti interessati dalla regolamentazione tipica del Contratto di Programma. Pro tempore il gestore procederà nella gestione aeroportuale, come fin qui, in buona fede e con leale cooperazione, pur in assenza di vincoli formali ed altresì tenendo conto di una situazione del settore e specifica dello scalo complessivamente ben differente rispetto ai target ed agli impegni alla base delle ipotesi istruttorie del 2019 per causa dell’evento esogeno pandemico ancora corrente.
In data 20 maggio 2021 l’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha differito al gennaio 2023 l’entrata in vigore dei nuovi Modelli di regolazione dei diritti aeroportuali (delibera n. 136/2020 del 16 luglio 2020), prevista originariamente a decorrere dal 1° luglio 2021.
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In data 27 ottobre 2021, si è tenuta l'audizione annuale degli Utenti in merito all'aggiornamento dei diritti aeroportuali per l'anno 2022. Le nuove tariffe, che sono state pubblicate sul sito internet della Capogruppo e applicate a partire dal 1° gennaio 2022.
5.2 MISURE A SOSTEGNO DEL SETTORE AEROPORTUALE: FONDO PER LA COMPENSAZIONE DEI DANNI SUBITI A CAUSA DEL COVID-19
In data 30 dicembre 2020 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n. 178 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023” (cd. Legge di Bilancio 2021), entrata in vigore il 1 gennaio 2021.
Nel corso dell’iter approvativo del disegno di Legge di Bilancio 2021 sono state introdotte due nuove specifiche misure a sostegno del settore aeroportuale:
1. la prima prevede (commi da 715 a 720 dell’art. 1) l’istituzione presso il MIT di un fondo con una dotazione di 500 milioni di euro (di cui 450 milioni di euro destinati alle società di gestione aeroportuale e i restanti 50 milioni di euro agli handlers) per la compensazione dei danni subiti a causa del Covid-19;
2. la seconda garantisce (comma 714 dell’art.1) le prestazioni integrative del “Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale” anche ai trattamenti di integrazione salariale in deroga, richiesti dalle imprese del trasporto aereo e di gestione aeroportuale per 12 settimane, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021.
In data 25 maggio 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge n. 73 recante “Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali” (GU Serie Generale n. 123 del 25-05-2021). Il provvedimento, all’articolo 73 comma 2, prevede l’incremento di 300 milioni di euro del fondo di compensazione istituito dalla Legge di Bilancio 2021, dei quali 285 milioni sono destinati ai gestori aeroportuali e i restanti 15 milioni ai prestatori di servizi aeroportuali di assistenza a terra. Ne consegue, dunque, che la dotazione del fondo tesa a compensare i danni patiti dalle società di gestione ammonta complessivamente a 735 milioni di euro.
Il 10 maggio 2021 il Governo ha notificato alla Commissione Europea la misura di aiuto quadro a favore del settore aeroportuale, inviando contestualmente lo schema di decreto interministeriale attuativo.
In data 26 luglio 2021 la Commissione europea ha approvato, ai sensi dell’art. 107(2)(b) del TFUE, il regime di aiuti italiano da 800 milioni di Euro destinato a risarcire gli aeroporti e gli operatori di servizi di assistenza a terra per i danni subiti a causa del Covid-19.
Nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 307 del 28 dicembre 2021 è stato pubblicato il Decreto del 25 novembre 2021 del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, recante le modalità attuative per la compensazione dei danni subiti a causa dell'emergenza da COVID-19 dai gestori aeroportuali e dai prestatori dei servizi aeroportuali di assistenza a terra.
AdB e TAG hanno presentato la domanda di accesso al fondo corredate dalla relazione redatta da un esperto indipendente che ha certificato la perdita complessiva subita dal Gruppo nel periodo marzo-30 giugno 2020. Le domande sono state presentate entro le tempistiche e con le modalità indicate nel decreto mentre per FFM è stato valutato di non procedere in quanto dall’istruttoria preliminare è emerso che i potenziali benefici non avrebbero superato i costi.
Il Gruppo ha approfondito il tema della contabilizzazione di tale contributo, ai sensi del principio contabile IAS 20, e ritiene di iscrivere il contributo statale e il corrispondente credito nel bilancio 2022 quando l’iter approvativo troverà conclusione tramite il provvedimento di accoglimento/rigetto delle domande a cura della Direzione Generale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
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5.3 FONDO ANTINCENDI
L’art. 1, comma 1328, della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 (Legge Finanziaria 2007) ha istituito il versamento a carico delle società di gestione aeroportuale italiane di somme, da calcolarsi proporzionalmente al proprio traffico aereo, con la finalità di abbattere i costi a carico dello Stato relativi all’erogazione del servizio antincendi aeroportuale (istituzione del c.d. Fondo Antincendi). Tale finalità è stata modificata dall’articolo 4, comma 3-bis, del Decreto Legge n. 185/2008, entrato in vigore in data 29.01.09, che ha spezzato il rapporto commutativo tra soggetti obbligati alla prestazione pecuniaria del c.d. Fondo Antincendi ed il beneficio derivante dalle attività finanziate, destinando il Fondo a scopi differenti da quelli primigeni legati al servizio antincendi aeroportuale.
A seguito dell’entrata in vigore, in data gennaio 2016, dell’art.1, comma 478, della legge 28 dicembre 2015 n. 208, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016), il Legislatore ha, mediante decreto-legge ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni dalla legge 29 novembre 2007, n. 222, introdotto la qualifica di “corrispettivi”, con riferimento alle contribuzioni destinate al Fondo Antincendi. Quest’ultima previsione è stata oggetto di un giudizio di legittimità costituzionale, a seguito del rinvio operato dalle SS.UU. della Corte di Cassazione, mediante ordinanza motivata del 28 dicembre 2016. A partire dal 26 luglio 2018, ai sensi dell’art. 30 della legge n. 87 del 1953, la contestata norma dell’art. 1, comma 478 (L.208/2015), dichiarata illegittima, con la sentenza della corte Costituzionale n. 167/2018, non può più avere applicazione.
Nel quadro giuridico di riferimento, deve, inoltre, menzionarsi l’importante sentenza delle Cassazione a Sezioni Unite del primo febbraio 2019, n. 3162, che delinea una definitiva cornice di diritto entro la quale collocare e valutare la complessa fattispecie del Fondo Antincendi, in quanto è stata definitivamente accertata e dichiarata:
- la natura di tributo del contributo da versarsi;
- la giurisdizione competente tributaria.
Detta pronuncia della Cassazione richiama, inoltre, con una particolare rilevanza dal punto di vista dell’affermazione di un principio giuridico generale, il dispositivo della sentenza, passata in giudicato, della Commissione Tributaria Provinciale di Roma n. 10137/51/14, la quale ha accertato “la non debenza del tributo a decorrere dal 2009, a causa del venir meno dell'originario scopo legislativo ad opera dell'art. 4, comma 3 - bis, del D.L. n. 185 del 2008”.
Nel corso del 2019 è stata, infine, emanata la sentenza della Commissione Tributaria Regionale Lazio n. 7164/2019 la quale, riprendendo tutti gli accertamenti di fatto e di diritto già compiuti dai diversi giudici aditi (Corte Costituzionale, Corte di Cassazione, CTP, ecc.) viene a delineare un compiuto quadro giuridico ed a definire la giurisprudenza tributaria in materia di trattamento del Fondo Antincendi.
Tale pronuncia risulta attualmente impugnata in Cassazione dalle Amministrazioni e dall’Avvocatura di Stato e si è in attesa dell’emissione della finale pronuncia. In data 8 febbraio 2022, AdB ha inoltre ottenuto dopo lunghi anni di contenzioso in sede civile, una sentenza del Tribunale Civile di Roma, la n. 2012 del 2022 che acclara la giurisdizione del Giudice tributario, innanzi al quale verrà riassunta l’intera controversia.
Si rimanda per ulteriori approfondimenti al capitolo Contenziosi.
5.4 DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO
Il Gruppo, in conformità a quanto previsto dall’articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto a partire dal 2018 la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021, redatta in via volontaria come previsto dall’art. 7 del D.Lgs.254/2016, secondo lo standard di rendicontazione “GRI Standards” è disponibile sul sito internet del Gruppo.
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5.5 PRIVACY COMPLIANCE
La Capogruppo ha varato, il 25 maggio 2018, un apposito modello volto ad assicurare l’adeguata compliance aziendale al Regolamento Europeo n. 679/2016 c.d. GDPR ( General Data Protection Regulation ) ed il necessario adeguamento di organizzazione, processi, atti e procedure. Il modello viene attuato e sviluppato seguendo i principi enunciati, nel medesimo GDPR di privacy by design e privacy by default, per il tramite di un apposito organismo aziendale interfuzionale (Comitato Data Protection) costituito da specialisti interni. La Società procede all’aggiornamento periodico del proprio Registro dei trattamenti e dell’analisi del rischio al fine dell’adozione di adeguate misure di sicurezza. Sono condotti audit periodici per verificare la corretta compliance alla normativa di riferimento da parte del team del DPO. La Società ha rinnovato l’incarico al Data Protection Officer (DPO) nominato, sino al 2023. Ampia attività, in logica di privacy by design , è stata svolta dalla Società nell’ambito delle misure di sicurezza aziendali varate per contenere l’epidemia ed ostacolare l’eventuale propagarsi del virus COVID-19 sul luogo di lavoro e nell’ambito della comunità aeroportuale (i.e. termoscanner Terminal passeggeri, misurazione temperatura, SWE, misure organizzative e distribuzione dei dispositivi di sicurezza in dotazione al personale, nonché test molecolari e rapidi per lo screening di passeggeri e personale aeroportuale).
5.6 CONTINUITA’ DEI SERVIZI PRESTATI DA ALITALIA IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA
Con provvedimento del Ministro dello Sviluppo Economico del 2 maggio 2017, pubblicato sulla G.U. 6 maggio 2017, n. 104, Alitalia - Società Aerea Italiana S.p.A. è stata ammessa con effetto immediato alla procedura di amministrazione straordinaria e sono stati nominati tre Commissari Straordinari. Il tribunale di Civitavecchia ha dichiarato l’insolvenza di Alitalia - Società Aerea Italiana S.p.A. amministrazione straordinaria (“Alitalia SAI in as”) con sentenza dell’11 maggio 2017. Successivamente, sulla G.U. 30 maggio 2017, n.124, è stato pubblicato il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 maggio 2017 con il quale anche Alitalia Cityliner S.p.A. è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria ed è stato nominato lo stesso collegio commissariale di Alitalia.
La Capogruppo si è tempestivamente insinuata nell’ambito della procedura di amministrazione straordinaria per il credito maturato sino al 2 maggio 2017 pari a 0,78 milioni di Euro, dei quali 0,66 milioni richiesti in via privilegiata ai sensi dell’art. 1023 n. 1 codice della navigazione e 0,12 milioni in chirografo. All’udienza per la verifica dello stato passivo fissata per il giorno 6 febbraio 2018, sono stati esaminati solo parte dei crediti del personale dipendente. Per l’esame dei crediti diversi, dopo diversi rinvii, era stata fissata l’udienza per il giorno 20 febbraio 2019, ma in tale data è giunta l’ennesima proroga a data da destinarsi.
In data 17 dicembre 2019 è stato depositato il decimo progetto di stato passivo il quale comprende anche la domanda di insinuazione presentata dalla Capogruppo; in tale sede è stato integralmente riconosciuto il privilegio per i diritti aeroportuali maturati negli ultimi mesi di attività prima della dichiarazione di insolvenza per 0,66 milioni di Euro.
Successivamente a seguito di CTU richiesta dalla procedura, l’importo assistito da privilegio è stato ridotto a 51 mila Euro in quanto i crediti maturati su aeromobili che Alitalia utilizzava in forza di contratti di leasing per 0,6 milioni di Euro sono stati ritenuti ammissibili solo in chirografo. Adb si è opposta a tale proposta richiedendo il riconoscimento integrale del privilegio.
In relazione alla situazione debitoria di Alitalia SAI in a.s., nel corso del 2021 AdB ha inoltrato richieste e solleciti di pagamento, altresì costantemente informando Enac della situazione di ennesimo rischio e pregiudizio per il gestore ed altresì, infine, diffidando formalmente l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile con richiesta di adottare misure atte ad inibire le operazioni aeroportuali del vettore medesimo. Ulteriormente non avendo ricevuto riscontro alcuno da Enac, pur a seguito delle plurime comunicazioni pec formalizzate è stata predisposta ed inviata la necessaria documentazione al fine di formalizzare specifica istanza ex art. 802 del codice della navigazione alla locale Direzione Aeroportuale Bologna-Rimini al fine di ottenere il provvedimento di divieto di decollo dei velivoli della flotta AZ. La Direzione Aeroportuale non ha concesso detto provvedimento, ritenendo ostativa la condizione di amministrazione straordinaria del vettore. Nel frattempo Alitalia ha cessato l’attività volativa il 14 ottobre mantenendo sullo scalo di Bologna solo l’attività manutentiva.
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Rispetto alle posizioni di debito al 31 dicembre 2021 Alitalia SAI in a.s. ha un’esposizione pari a circa 1,3 milioni di Euro dei quali 0,7 milioni costituiti da crediti non commerciali, prevalentemente a titolo di addizionale comunale ai diritti di imbarco.
Tenuto conto che la Commissione Europea ha ritenuto illegittima la misura inerente il prestito di 900 milioni di Euro erogato nel 2017 dallo Stato Italiano ad Alitalia ai sensi della normativa sugli aiuti di stato e che risulta ancora in corso la valutazione dell’ulteriore misura di 400 milioni di Euro prestati nel 2019, il credito commerciale verso il vettore è stato quasi interamente svalutato.
Con Decreto del 9 ottobre 2020 è stata costituita la società Italia Trasporto Aereo SpA con capitale sociale iniziale pari a venti milioni di Euro, interamente versati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. ITA la nuova compagnia aerea di bandiera, ha iniziato le attività il 15 ottobre 2021 ed ha poi interrotto le operazioni in data 22 novembre 2021, sino al prossimo mese di aprile, quando dovrebbe riprendere la normale operatività rispetto al collegamento giornaliero per Roma.
5.7 IMU- Comune di Bologna
In data 28 novembre 2018, il Comune di Bologna ha notificato alla Capogruppo per la prima volta un invito a riconsiderare il classamento catastale di alcuni immobili (procedura ex L.311/2004) insistenti sul sedime aeroportuale, sulla scorta di un asserito orientamento giurisprudenziale che ne avrebbe determinato una diversa qualifica. Tale invito è stato poi reiterato, con modifica anche del relativo perimetro di accertamento, in data 10 febbraio 2020, comportando, in taluni casi, l’imposizione ex novo e retroattiva dell’imposta IMU.
La Capogruppo si è sempre opposta a tali richieste in via stragiudiziale nell’ambito del procedimento amministrativo istruito e con la presentazione, nel luglio 2021, di un’istanza in autotutela rivolta ad Agenzia del Territorio/Entrate e Comune di Bologna, contestandone il fondamento applicativo ed evidenziando come l’accatastamento dei beni in oggetto fosse avvenuto ab origine , nel 2007, in coordinamento e secondo le direttive e l’interpretazione autentica della normativa di riferimento da parte della medesima Agenzia del Territorio locale. Tale primo accatastamento era stato eseguito, difatti, di concerto con l’Ente competente ed in conformità alle disposizioni della Legge 262/2006 e delle circolari 4/T 2006 e 4/T 2007, tutt’ora valide ed immutate, senza nemmeno che si potesse far rilevare la sussistenza di variazioni edilizie od altri elementi di difformità sopravvenuti, non conoscibili dal 2007 ad oggi.
Nel corso del secondo semestre 2021 e nei primi mesi del corrente 2022 , quindi, addivenuti all’avvio della fase conclusiva di tale procedimento, nonché definitoria, mediante possibile proposta di accertamento con adesione nei confronti del Comune di Bologna in ambito IMU, a seguito del provvedimento di attribuzione catastale d’ufficio, ex L.311/04, dei predetti beni, come da comunicazione del 13 dicembre 2021 ad opera dell’Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Bologna - Ufficio Provinciale Territorio Area Servizi Catastali e Cartografici.
Si è, pertanto, deliberato a livello di Gruppo di presentare una proposta di definizione con adesione, con limitate ed argomentate concessioni nell’interesse aziendale e senza applicazione delle sanzioni richieste dal Comune di Bologna, alla luce di quanto stabilito dalla Legge 212/2000 (Statuto del Contribuente), stante il legittimo affidamento delle Società del Gruppo. La proposta di adesione volontaria non costituisce acquiescenza, ma si motiva al solo fine di definire il periodo impositivo 2015-2020, senza dover impugnare i singoli atti di accertamento annuali e per evitare un contenzioso fiscale la cui prosecuzione sarebbe, in qualunque caso, eccessivamente onerosa ed antieconomica. Si è, al contempo, difatti, notificato, in data 9 febbraio 2022, un apposito ricorso tributario avverso l’Agenzia del Territorio e delle Entrate per impugnare l’atto di classamento di imperio del 13 dicembre 2021, di cui si contestano radicalmente presupposti e motivazioni assenti. Decorsi i 90 giorni per esperire il tentativo di mediazione, il ricorso potrà essere depositato presso la Commissione Tributaria Provinciale di Bologna e si radicherà il relativo contenzioso.
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5.8 RETROCESSIONE AVL (AIUTI VISIVI LUMINOSI), BENI E AREE ENAV
In data 30 novembre 2020 è stato pubblicato il decreto sottoscritto in data 3 aprile 2020 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze concernente la “Retrocessione al demanio dello Stato dei beni non più strumentali alle finalità istituzionali di ENAV e successiva riassegnazione ad ENAC, ai sensi del combinato disposto degli articoli 692 e 693 del Codice della navigazione, per il successivo affidamento in concessione al gestore aeroportuale” (GU Serie Generale n. 297 del 30-11-2020).
Il decreto, in particolare, prevede che:
gli AVL siano presi in consegna dai gestori aeroportuali entro 18 mesi dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, provvedendo a proprie cure e spese alla loro gestione, manutenzione e alimentazione elettrica, con recupero dei relativi costi nelle tariffe aeroportuali.
I beni e aree e le sole aree siano presi in consegna dai gestori aeroportuali entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, provvedendo a proprie cure e spese alla loro gestione, manutenzione e alimentazione elettrica, con recupero dei relativi costi nelle tariffe aeroportuali.
Con specifico riferimento al profilo tariffario dei beni e delle aree che costituiscono AVL, l’atto stabilisce (art. 2) “[…] Fino alla presa in carico da parte dei suddetti gestori aeroportuali, e comunque fino allo scadere del citato termine, ENAV detiene i sistemi AVL al fine di garantirne la gestione e la manutenzione ed è autorizzata a riversare i relativi costi nella propria tariffa di terminale. 2. A partire dalla data di pubblicazione del presente decreto, ENAV è autorizzata a riversare nella tariffa di terminale il valore contabile non ancora ammortizzato dei beni oggetto del presente decreto, secondo un meccanismo di gradualità condiviso con ENAC.”
Il provvedimento di retrocessione risulta essere stato adottato all’esito di un lungo iter istruttorio, che ha visto il coinvolgimento di MIT, ENAC ed ENAV, senza alcuna partecipazione dei gestori aeroportuali.
Sulla scorta degli elementi sopra evidenziati AdB, così come altri gestori aeroportuali italiani, ha presentato un ricorso amministrativo per impugnare il suddetto decreto, evidenziandone i motivi di illegittimità per varie ragioni, tra le quali la violazione del diritto di contradditorio e richiedendo che venisse avviata una corretta istruttoria circa lo stato di consistenza degli impianti e dei beni retrocessi. Apposita interlocuzione è stata, in parallelo, avviata con ENAC con l’ausilio altresì di Assaeroporti. Risultano, attualmente, incaricate della questione le articolazioni periferiche locali, ossia le Direzioni aeroportuali ENAC.
In specie si atto della recente attivazione della locale Direzione aeroportuale ENAC che ha supportato l’esperimento di verifica e sopralluogo, alla presenza di rappresentanti ENAV e AdB, di taluni beni non più strumentali alle finalità istituzionali di ENAV e diversi dagli AVL, in esito a tali attività indi procedendosi ad una legittima finalizzazione della presa in consegna. Ciò con introduzione negli atti formali di opportune cautele visto il pessimo stato e condizione della più parte dei beni dei quali si prevede, la successiva demolizione, in linea con le previsioni di Masterplan e, comunque, senza acquiescenza rispetto alla materia dedotta nel contenzioso succitato per cui si proseguirà nella diligente argomentazione delle posizioni a tutela della piena legittimità dell’iter e della posizione di AdB, viste le peculiarità delle infrastrutture ENAV presso lo scalo; ciò altresì nell’interesse alla sicurezza delle operazioni aeroportuali senza soluzione di continuità.
E’ stata formalizzata nel febbraio 2022, da parte degli aeroporti italiani, un’apposita istanza ad ENAC nell’ambito della quale viene evidenziato lo stato di obsolescenza della maggior parte di tali cespiti, la carenza di manutenzione specifica e stigmatizzato il problema futuro di una gestione necessariamente condivisa Aeroporti/ENAV degli impianti AVL, nonché le potenziali ricadute negative tariffarie per utenza e gestori, in ragione della permanenza delle tariffe richieste da ENAV che andrebbero a sommarsi, indebitamente, ai diritti aeroportuali di relativa spettanza dei gestori.
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6 IL CONTENZIOSO
Nel presente paragrafo vengono citati i principali fondamentalmente in termini economici contenziosi e/o quelli che hanno avuto i più rilevanti sviluppi giudiziali e/o extragiudiziali, senza dunque pretesa di esaustività rispetto a tutte le posizioni per le quali sono state appostate specifiche somme nell'ambito del fondo rischi contenziosi.
Fondo Antincendi
Per quanto concerne il tema della contribuzione al Fondo istituito dalla Finanziaria 2007 al fine di ridurre il costo a carico dello Stato per l'organizzazione e l'espletamento del servizio antincendio presso gli aeroporti italiani, la Società Capogruppo ha promosso, nel 2012, una specifica azione giudiziale innanzi il Tribunale Civile di Roma, chiedendo sostanzialmente al Giudice di accertare e dichiarare la cessazione dell'obbligo contributivo a seguito del cambiamento delle finalità di predetto Fondo, ossia a decorrere dal 1°gennaio 2009. Da tale data, difatti, le risorse afferenti al Fondo in parola sono state destinate a provvedere a generiche esigenze di soccorso pubblico e difesa civile nonché al finanziamento dei rinnovi del C.C.N.L. dei VV.F.
Nelle more del procedimento civile, il quale si è protratto per innumerevoli anni con una serie di avvicendamenti di differenti giudici incaricati e rinvii, si è affermata una consolidata giurisprudenza ( ex pluris CTP Roma n. 10137/51/2014 passata in giudicato - e CTP Roma n. 2517/2019) suggellata dalla pronuncia della Cassazione a Sezioni Unite del primo febbraio 2019, n. 3162 e, da ultimo, dalla Commissione Tributaria Regionale Lazio n. 7164/2019, che ha affermato: i) la natura di tributo di scopo della contribuzione al Fondo Antincendi, ii) la conseguente competenza del giudice tributario, iii) la non doverosità di tale tributo a decorrere dal 2009, a causa del venir meno dell'originario scopo legislativo, la Società resta in attesa di una definitiva pronuncia di incompetenza da parte del giudice civile adito.
In costanza della suddetta causa civile, promossa dalla Società, innanzi il Tribunale di Roma, le Amministrazioni hanno, tuttavia, notificato, in data 16 gennaio 2015, un decreto ingiuntivo relativo alle presunte quote di contribuzione al Fondo Antincendi per gli anni 2007, 2008, 2009 e 2010. Il decreto in parola, affetto da evidenti errori materiali e formali, è stato prontamente opposto, richiedendo l’annullamento del medesimo o, in via subordinata, di dichiarare la continenza e di ordinare la riassunzione della causa innanzi al Tribunale di Roma. In data 20 dicembre 2017, il Tribunale di Bologna emetteva un’ordinanza di incompetenza, dichiarando la Commissione tributaria quale giudice competente, con cui annullava il Decreto Ingiuntivo n. 20278/14. Inaspettatamente ed incomprensibilmente, in data 24 maggio 2018, l’Avvocatura distrettuale dello Stato ha notificato apposito atto di appello avverso l’ordinanza del Tribunale di Bologna del 20 dicembre 2017.
La Società si è quindi costituita nel giudizio (RG n. 2020/18), facendo valere tutte le proprie difese ed invocando, in via preliminare, la palese incompetenza della Corte di Bologna. L’appello proposto è stato definitivamente rigettato, in quanto dichiarato inammissibile dalla Corte di Appello di Bologna con l’ordinanza n. 1718/19. Detta ordinanza è passata in giudicato in data 28 ottobre 2019, ponendo definitivamente fine al contenzioso promosso dalle Amministrazioni, le quali sono, altresì, state condannate a rifondere integralmente AdB delle spese giudiziali sostenute.
Successivamente, nel mese di ottobre 2020, si era svolta, innanzi il Tribunale Civile di Roma, la fase di precisazione delle conclusioni. In data 27 dicembre 2021 era stata depositata una motivata istanza di prelievo da ultimo, in data 2 febbraio 2022, si era formulata anche un’apposita richiesta al Presidente di sezione del Tribunale di Roma che aveva prontamente assicurato, in data 4 febbraio 2022, una celere definizione della controversia. Finalmente, in data 8 febbraio 2022, il Tribunale di Roma ha emesso la sentenza n. 2012/2022, acclarando giurisdizione del giudice tributario. La Società, al fine di ottenere, un diretto riconoscimento dei principi statuiti in maniera univoca dalla Corte di Cassazione e dalla CTP Roma, procederà a riassumere innanzi il giudice tributario i giudizi pendenti innanzi il Tribunale di Roma (RG n. 22375/12).
Parallelamente prosegue l’attività di promozione di confronto e interlocuzione con le Amministrazioni onde promuovere la possibilità di un accordo transattivo, con copertura legislativa.
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Revocatoria Alitalia
La Società ha ricevuto, ad inizio maggio 2020, notifica dell’azione revocatoria proposta dal Commissario Straordinario di ALITALIA SAI in a.s.. Si tratta di una revocatoria fallimentare, ovvero della richiesta al Tribunale di rendere inefficaci, e conseguentemente ottenere la restituzione, dei pagamenti effettuati dalla compagnia aerea nel cd. “periodo sospetto” (segnatamente 1 novembre 2016-1 maggio 2017), ovvero 6 mesi prima della dichiarazione di insolvenza, da cui è scaturita l’ammissione all’amministrazione straordinaria.
La Società, si è costituita in giudizio, contestando fermamente il fondamento giuridico e stigmatizzando la tempistica di una tale azione ed adotterà le appropriate misure di difesa giudiziale, onde efficacemente opporsi all’azione. La prima udienza, del relativo procedimento, si è regolarmente tenuta il giorno 24 febbraio 2021 ed all’esito della stessa il giudizio è stato rinviato all’udienza del 11 novembre 2021. In tale udienza, sono state ammesse diverse prove testimoniali, per l’escussione delle quali è stata fissata l’udienza del prossimo 6 aprile 2022.
Contenzioso stragiudiziale - Riserve Società di progettazione TE2C
La Capogruppo ha ricevuto una richiesta per maggiori compensi da parte della Tecno Engineering 2C, società di ingegneria incaricata della progettazione del progetto “Ampliamento Terminal”, assommante a circa 2,2 milioni di Euro che AdB non ha ritenuto legittima. In data 16 settembre 2020 è stato notificato alla Società decreto ingiuntivo non provvisoriamente esecutivo per il pagamento di una quota del corrispettivo a dire di controparte maturato in relazione all’incarico affidato. La Capogruppo ha attivato azione legale in opposizione al decreto per contestare fermamente il fondamento giuridico delle pretese di controparte, non essendo ancora determinatesi le condizioni tutte per il pagamento della fattura di cui in controversia. Al riguardo si sono tenute alcune udienze e la causa è stata trattenuta in decisione. In data 6 maggio 2021 le Parti hanno formalizzato un secondo atto aggiuntivo per 1,1 milioni di Euro, con lo scopo di concludere, a tutti gli effetti, i rapporti tra la Committente e la Società incaricata in modo reputato congruo e corretto da entrambe le Parti, senza avere successive reciproche pretese o richieste di qualsivoglia genere. L’atto -con finalità altresì transattive- è stato adempiuto dalle Parti.
Il contenzioso civile (numero di Ruolo generale: 13643/2020) è stato dichiarato estinto con pec del Tribunale di Bologna in data 9 giugno 2021.
Azione avanti l’AGA proposto in relazione al Decreto 3 aprile 2020 in materia di beni Enav, tra cui gli impianti “AVL”
La Capogruppo ha provveduto a notificare in data 27 gennaio 2021 un ricorso al TAR Emilia-Romagna per l’annullamento del Decreto 3 aprile 2020, adottato dal Direttore Generale del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Capo del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, pubblicato in G.U.R.I. Serie Generale n. 297 del 30 novembre 2020 e avente ad oggetto: “Retrocessione al demanio dello Stato dei beni non più strumentali alle finalità istituzionali di ENAV e successiva riassegnazione ad ENAC, ai sensi del combinato disposto degli articoli 692 e 693 del Codice della Navigazione, per il successivo affidamento in concessione al gestore aeroportuale”; nonché della nota ENAC prot. n. 114427 del 7 ottobre 2019 e di ogni atto presupposto, consequenziale e/o connesso al sopra richiamato decreto interministeriale. Il ricorso è stato iscritto a ruolo ed ha assunto n. RG. 98/2021.
Nelle more del contenzioso amministrativo, le Società di gestione aeroportuale, di concerto con ENAC, ed in contradditorio con ENAV, hanno condotto una ricognizione dei beni e degli impianti aeroportuali oggetto di retrocessione. E’ stata formalizzata nel febbraio 2022, da parte degli aeroporti italiani, un’apposita istanza ad ENAC nell’ambito della quale viene evidenziato lo stato di obsolescenza della maggior parte di tali cespiti, la carenza di manutenzione specifica e stigmatizzato il problema futuro di una gestione necessariamente condivisa Aeroporti/ENAV degli impianti AVL, nonché le potenziali ricadute negative tariffarie per utenza e gestori, in ragione della permanenza delle tariffe richieste da ENAV che andrebbero a sommarsi, indebitamente, ai diritti aeroportuali di relativa spettanza dei gestori.
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Impugnativa dei nuovi Modelli Regolatori ART
In data 15 ottobre 2020 la Capogruppo ha notificato all’Autorità di Regolazione dei Trasporti, al MIT ed al MEF, il ricorso presentato al TAR Piemonte per richiedere l’annullamento della delibera n. 163 del 16 luglio 2020, con cui sono stati varati i nuovi Modelli di regolazione tariffaria applicabili agli aeroporti nazionali. I nuovi modelli sono affetti, a parere della Capogruppo e di altre società di gestione aeroportuale, da vari vizi di illegittimità oltre che di manifesta ingiustizia, trovandosi, peraltro, ad essere stati varati senza tenere in minima considerazione, prevedendo alcuna misura correttiva, gli effetti e le gravissime ripercussioni che la pandemia mondiale da virus COVID-19 ha ingenerato e continua a provocare sul comparto aereo. Il ricorso è stato in seguito ritualmente depositato ed il relativo procedimento iscritto al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte con R.G. 783/2020.ART ha emanato in materia la Delibera n. 68/2021 del 20 maggio 2021 con cui l’Autorità ha, inter alia, (i) differito l’entrata in vigore dei Modelli di regolazione dei diritti aeroportuali di cui alla delibera n.136/2020, dal luglio 2021 al gennaio 2023; (ii) dato l’alternativa ai gestori aeroportuali che attivano la procedura di consultazione per la revisione dei diritti nel corso del biennio 2021-2022 di: a) avviare la relativa procedura ai sensi di quanto previsto dai Modelli di cui alla delibera n. 92/2017, o b) previa motivata istanza all’Autorità, proporre la proroga delle tariffe in vigore al momento dell’istanza anche a valere sull’annualità successiva. Al fine di non rappresentare acquiescenza in relazione a quanto contestato anche con la proposizione del ricorso avverso la Delibera n. 136/2020 del 16 luglio 2020 si è proceduto all’impugnazione nei termini altresì della Delibera n. 68/2021, con la presentazione di ricorso suppletivo per motivi aggiunti.
Contenzioso doganale FFM
In data 20 aprile 2021 l’Ufficio delle Dogane di Bologna ha notificato alla controllata FFM l’avviso di rettifica di diversi accertamenti di dichiarazione doganale, a seguito di controlli successivi ad alcune operazioni di importazione effettuate nel 2020, per conto di importatori terzi, di dispositivi di protezione individuale nell’ambito dell’emergenza Covid-19 e destinati anche alle aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna committenti. Non ritenendo le Dogane sussistenti, nelle fattispecie, i presupposti per franchigia di dazi all’importazione ed esenzione dall’imposta sul valore aggiunto all’importazione, i detti avvisi contenevano per FFM l’invito a corrispondere nel termine di 10 giorni i maggiori dazi e IVA, unitamente agli interessi di mora, per circa Euro 4,3 milioni. I predetti avvisi individuavano come soggetto obbligato al pagamento FFM (spedizioniere dichiarante in rappresentanza indiretta) e, in solido, gli importatori (persone giuridiche e fisiche).
FFM ritiene di avere sempre operato nella massima correttezza e legalità e, in particolare, nelle fasi più critiche della diffusione della pandemia, quale operatore del settore cargo, si è attivata e prodigata a seguito delle richieste e sollecitazioni e dei contatti degli Enti regionali e locali compiendo i massimi sforzi operativi e gestionali per fornire assistenza ai voli cargo straordinari che importavano nel nostro Paese i presidi sanitari fortemente ricercati dalle aziende ospedaliere e sanitarie del territorio. Le operazioni curate dalla controllata sono avvenute nel pieno rispetto delle procedure e delle normative, per quanto di responsabilità della medesima e respinge quindi fortemente le pretese dell’amministrazione doganale. Di conseguenza, FFM ha conferito mandato difensivo a legali specialisti in materia ed ha proposto impugnativa avverso i predetti avvisi nel termine di legge di 60 giorni dalla notifica, ciò al fine di proporre ogni consentita difesa, in considerazione dell’assoluta estraneità al contestato mancato rispetto, da parte dell’importatore e con azione successiva all’importazione ed in nessun modo verificabile da FFM all’atto delle operazioni a propria cura svolte, della destinazione dei beni e, quindi, delle condizioni tutte legittimanti la predetta esenzione. Sono state altresì proposte istanze di sospensiva nell’ambito delle impugnative proposte. In particolare, a seguito della presentazione dell’istanza ex art. 45 CDU all’Agenzia delle Dogane di Bologna per la sospensione dei verbali di accertamento notificati, FFM ha ottenuto un provvedimento sospensivo, subordinato all’emissione di una fideiussione bancaria od assicurativa ad idonea garanzia.
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FFM ha dunque proceduto alla ricerca di un’adeguata garanzia, fino alla finalizzazione nel mese di ottobre con primario Istituto nazionale secondo le condizioni ed i termini prescritti dall’Agenzia delle Dogane. Tale garanzia ha previsto l’atto di co-obbligazione da parte della Capogruppo. Nel frattempo, è stato radicato anche il procedimento giudiziale tributario innanzi la Commissione Tributaria Provinciale di Bologna; all’esito dell’udienza del 13 ottobre 2021, l’istanza cautelare presentata da FFM è stata rigettata. Si tratta di circostanza che in ogni caso non influisce sulle valutazioni circa le probabilità di soccombenza nel giudizio di merito, che prosegue, restando la Società in attesa della fissazione della relativa udienza di trattazione.
A seguito della presentazione da parte della Società di ulteriore motivata istanza corredata da un’appendice alla polizza fideiussoria stipulata, invariato l’importo complessivo garantito, l’Agenzia delle Dogane di Bologna ha disposto la definitiva sospensione dell’esecutività dei provvedimenti.
I legali incaricati, valutato il dossier documentale inerente alla posizione e la giurisprudenza in materia, ritengono possibile ma non probabile la soccombenza.
Revocatoria Ernest
In data 15 aprile il Curatore Fallimentare del vettore aereo Ernest ha inviato alla Capogruppo una richiesta di restituzione delle somme pagate nei sei mesi antecedenti il deposito della richiesta di concordato preventivo, pari a 299 mila Euro di cui circa 80 mila Euro per addizionale comunale - ai sensi della normativa in materia di revocatoria fallimentare. AdB ha già dato incarico ai legali che già l’avevano assistita nell’insinuazione al fallimento di valutare le possibili strategie difensive. Dopo approfondimenti con i nostri legali si ritiene vi siano diverse argomentazioni per resistere alla domanda del Curatore, eventualmente anche giudiziale, e non si è ritenuto, quindi di proporre alcuna ipotesi transattiva a controparte
Atto di contestazione Agenzia delle Entrate di Bologna in relazione ad alcuni profili fiscali del rapporto con il vettore Ryanair
In data 7 maggio 2021 è pervenuto alla Capogruppo un “Atto di contestazione da parte della Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di Bologna Ufficio Controlli” avendo quest’ultima ritenuto condivisibili taluni rilievi della Guardia di Finanza di Catanzaro in esito alla verifica ispettiva su Ryanair DAC Branch italiana ai fini IVA e delle imposte dirette. L’Ufficio territoriale locale ha, difatti, valutato le risultanze delle segnalazioni della GdF in relazione all’annualità 2015 e ha ravvisato profili sanzionatori ai fini IVA per AdB s.p.a. A seguito di opportuni approfondimenti che paiono riconfermare la piena legittimità dell’operato della Capogruppo, alla luce delle documentazioni agli atti, la Società ha presentato nei termini, dati puntuali e circostanziate memorie difensive all’ufficio dell’Agenzia di Bologna, ai sensi dell’art. 16, comma 4 D.Lgs. 472/97 non ancora riscontrate in pendenza dei termini. Nell’attuale indeterminatezza della posizione si rappresenta che, in ogni caso, la possibile denegata sanzione finale non avrebbe un impatto dirompente nell’ambito dell’ordinaria dimensione di contenzioso per la Capogruppo.
7. PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE
Rischi relativi alla pandemia Covid-19
L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha continuato a determinare impatti significativi sul settore aeroportuale anche nella prima metà dell’anno in corso. Tuttavia, con l’avvio della stagione estiva, grazie al calo dei contagi e al contemporaneo buon andamento delle campagne di vaccinazione, si è assistito ad un netto incremento del traffico aereo, nonostante permanga una certa incertezza relativamente agli sviluppi futuri, legata principalmente alla continua diffusione di varianti del virus. Nelle ultime settimane del 2021, per effetto dell’ulteriore ondata di contagi derivante dalla variante Omicron e per il conseguente ripristino di alcune misure restrittive alla mobilità, il traffico ha subito un ulteriore rallentamento.
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Secondo dati di ACI Europe, il calo del traffico passeggeri fatto registrare in Europa nel 2021 è stato complessivamente pari al 59% rispetto al 2019, mentre rispetto al 2020 si è registrata una crescita dei volumi del 36,9%. Secondo stime della stessa ACI Europe, il recupero completo del traffico raggiunto nel 2019 potrebbe avvenire nel 2025, con importanti diseconomie di scala per i gestori aeroportuali che vedranno fortemente impattata la loro redditività (Fonte: COVID-19 & AIRPORTS Traffic Forecast, Revised Q4 2021, FY 2021 & 2022 Scenarios, 13 ottobre 2021).
I risultati economici del Gruppo AdB sono fortemente condizionati dal traffico aereo che, a sua volta, è condizionato dalla congiuntura economica, dalle condizioni sanitarie nazionali ed internazionali, dalle condizioni economico-finanziarie dei singoli vettori e dalle alleanze tra gli stessi oltre che dalla concorrenza, su alcune tratte, di mezzi di trasporto alternativi.
Tali fattori a seconda di quella che sarà la loro esatta evoluzione, in concreto potranno comportare effetti particolarmente significativi sulle performance di lungo termine, determinando così revisioni delle politiche di sviluppo del Gruppo e, tenuto conto della pervasività e delle incertezze derivanti dall’evoluzione della pandemia, tutti i rischi di seguito riportati possono risentire di queste tematiche.
Il rischio liquidità , in un contesto di crisi così accentuata e prolungata e tenuto conto dei rilevanti impegni di sviluppo infrastrutturale, potrebbe concretizzarsi nella difficoltà ad ottenere finanziamenti nella giusta tempistica ed economicità per coprire il fabbisogno determinato dal piano interventi e, al contempo, per coprire la nuova esigenza di finanziamento anche del ciclo del Capitale Circolante Netto fino al termine della crisi, crisi dapprima legata alla pandemia cui si è aggiunta la guerra in Ucraina e le sue conseguenze. Il Gruppo ha affrontato tale rischio da un lato rivedendo in chiave strategica e in confronto con Enac il piano investimenti con individuazione di nuove priorità e fasi implementative e dall’altro sottoscrivendo nuovi finanziamenti, da ultimo con BEI (Banca Europea degli Investimenti) fino ad un importo massimo di 90 milioni di Euro. Grazie a queste nuove fonti, alle disponibilità di conto corrente al 31 dicembre 2021 e alla linea di credito ulteriore di 5 milioni di Euro il Gruppo ritiene di essersi dotato di una flessibilità finanziaria allineata agli avanzamenti del piano di sviluppo infrastrutturale ed all’effettivo fabbisogno finanziario Relativamente all’eventuale mancato rispetto, a causa del peggioramento dei margini dovuti alla crisi in atto, dei covenant la cui verifica ha cadenza annuale e relativi al mutuo stipulato precedentemente alla pandemia Covid-19 con Banca Intesa, quest’ultima ha comunicato in data 31 agosto 2020 la sospensione degli stessi per gli esercizi 2020 e 2021. Relativamente al mutuo Unicredit finalizzato nel mese di luglio, i covenant annuali previsti contrattualmente si applicheranno a partire dal bilancio 2022. Infine, il nuovo contratto di finanziamento BEI prevede pledges e covenant anche informativi tipici per similari fattispecie, tra cui un obbligo di rimborso anticipato in caso di acquisizione del controllo di AdB.
Quanto al rischio di tasso di interesse tenuto conto dei finanziamenti in essere, il Gruppo ha cercato di minimizzare il rischio con la stipula di mutui sia a tasso fisso che a tasso variabile. Il contratto di finanziamento BEI consente la scelta tra tasso fisso e tasso variabile, il cui importo sarà in entrambi i casi determinato da BEI in relazione al momento della richiesta di finanziamento e alle condizioni complessive di erogazione e restituzione
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Per quanto attiene al rischio di credito , al 31 dicembre 2021 il Gruppo presenta un grado di concentrazione del credito vantato nei confronti dei primi dieci clienti pari al 68% in forte crescita sia rispetto al 49% del 30 giugno 2021 che rispetto al 27% del 31 dicembre 2020. Ciò non rappresenta però proporzionalmente un aumento del rischio di credito in quanto trattasi di clienti vettori incentivati che maturano di conseguenza anche partite debitorie. E’ indubbio però che la crisi economico-finanziaria in atto ha aumentato il rischio di credito per la generale carenza di liquidità delle imprese di tutta la filiera e che per fronteggiare tali difficoltà il Gruppo ha concesso alcune dilazioni di pagamento ai clienti ed ha opportunamente tenuto conto del maggior rischio nell’accantonamento al fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2021 così come continuerà a monitorarlo e adeguarlo anche in funzione dell’andamento dei prossimi mesi. In generale, il rischio di credito è affrontato implementando specifiche procedure e strumenti di controllo e gestione del credito verso clienti oltre che attraverso un congruo accantonamento al fondo svalutazione crediti tenendo conto del maggior rischio collegato alla crisi in atto, secondo principi di prudenza e in coerenza con i principi contabili IFRS 15 e IFRS 9 che rafforzano l’approccio di analisi ex-ante, piuttosto che di recupero del credito già sorto, nei processi di valutazione del rischio di credito.
Le politiche commerciali poste in essere dal Gruppo, con l’obiettivo di limitare l’esposizione, prevedono:
- richiesta di pagamenti immediati per le transazioni effettuate con i consumatori finali o con controparti occasionali (i.e. parcheggi);
- richiesta di pagamenti anticipati ai vettori occasionali o senza un adeguato profilo di credito o senza garanzie collaterali;
- richiesta di garanzia fidejussoria ai clienti subconcessionari.
Con riferimento alle informazioni richieste dall’art.2428, c.2, n.6 bis si segnala che il Gruppo detiene alcuni strumenti finanziari tuttavia tenuto conto dei criteri che guidano la scelta degli investimenti quali:
- la minimizzazione del rischio rispetto alla restituzione del capitale investito;
- la differenziazione degli Istituti di Credito;
- la durata temporale normalmente inferiore a due anni;
- il rendimento offerto,
il Gruppo ritiene limitati i rischi finanziari intendendo con questi, i rischi di variazione di valore degli strumenti finanziari.
Per quanto riguarda il rischio di cambio il Gruppo non ne è soggetto in quanto non intrattiene rapporti in valuta.
Rischi derivanti dal conflitto in Ucraina
Gli impatti derivanti dal conflitto in Ucraina risultano solo parzialmente valutabili al momento, in quanto dipenderanno dell'estensione geografica e dalla gravità del conflitto, dalla durata e dalla magnitudo delle sanzioni e della chiusura dello spazio aereo.
Il Gruppo è esposto al rischio della perdita dei volumi di traffico verso i paesi dell’Est Europa per effetto del conflitto tra Russia e Ucraina attualmente in corso. Sono quindi possibili conseguenze negative sulla ripresa dei volumi di traffico nel breve termine in seguito alla pandemia, che però risultano al momento difficilmente valutabili. Attualmente, risultano sospesi per motivi legati alla guerra i collegamenti da Bologna con Kiev, Leopoli e Odessa in Ucraina, Chisinau in Moldavia e Mosca in Russia con un impatto stimato in termini di riduzione del traffico passeggeri da/verso queste destinazioni di circa 150-180 mila passeggeri per l’intera annualità 2022.
Tale conflitto potrebbe influenzare negativamente la fiducia dei consumatori, la propensione al viaggio ed in generale la ripresa economica, anche al di fuori dell'Europa orientale. Il conflitto in Ucraina potrebbe ulteriormente acuire la crescita dei prezzi delle materie prime, con impatto sui costi per utenze e sugli approvvigionamenti di alcuni materiali. Inoltre il rischio Cyber Security risulta ulteriormente acuito da una fase di conflitto a livello internazionale, in particolare per le infrastrutture critiche come gli aeroporti.
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Rischi relativi all’incidenza dei rapporti con Ryanair sui volumi di traffico
L’attività del Gruppo è legata in misura significativa ai rapporti intercorrenti con alcuni tra i principali vettori che operano presso l’Aeroporto e ai quali il Gruppo offre i propri servizi, tra i quali, in particolare, Ryanair. A causa della alta incidenza sul volume passeggeri totali dell’Aeroporto del vettore Ryanair, il Gruppo è esposto al rischio relativo alla contrazione o venir meno dell’operatività del vettore medesimo sullo scalo. Al 31 dicembre 2021, l’incidenza dei passeggeri Ryanair sui volumi di traffico registrati dall’Aeroporto è stata del 58,8%. AdB e Ryanair hanno peraltro rafforzato la partnership in data 27 ottobre 2016 concludendo un accordo pluriennale con scadenza a fine ottobre 2022 con il quale si sono impegnati ad incrementare il numero di destinazioni servite da e per lo scalo bolognese ed offrire un livello di servizio secondo standard qualitativi elevati grazie agli investimenti portati avanti dall’aeroporto ed al programma “Always getting better” del vettore. L’accordo prevede uno schema collegato alla policy di sviluppo traffico dell’aeroporto e l’impegno di Ryanair a rispettarlo così come un meccanismo di garanzie contrattuali che assicurano il raggiungimento degli obiettivi. Sebbene l’Aeroporto di Bologna rivesta, a giudizio del Gruppo, una rilevanza strategica per questo vettore, non è possibile escludere che Ryanair possa decidere di variare le tratte operate, ridurre significativamente la propria presenza o cessare i voli sull’Aeroporto ovvero che in futuro il predetto accordo possa non esser rinnovato in tutto o in parte ovvero contenere condizioni meno favorevoli per il Gruppo. L’eventuale diminuzione o cessazione dei voli da parte del predetto vettore ovvero la cessazione o variazione dei collegamenti verso alcune destinazioni contraddistinte da un elevato traffico di passeggeri potrebbero avere un impatto negativo, anche significativo, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Alla luce dell’attuale crisi dell’industria del trasporto aereo l’eventuale ridistribuzione del traffico passeggeri tra altre compagnie aeree risulta più complessa e incerta tuttavia la Capogruppo mantiene attivi i rapporti con tutti gli operatori del settore.
Rischio relativo all’influenza degli incentivi sulla marginalità dei ricavi
La Capogruppo è esposta al rischio della diminuzione della marginalità relativa sui ricavi della Business Unit Aviation in caso di aumento dei volumi di traffico da parte dei vettori che beneficiano degli incentivi.
La Società, nel rispetto della propria policy di incentivazione finalizzata allo sviluppo del traffico e delle rotte sull’Aeroporto, riconosce ad alcuni vettori, sia legacy carrier, sia low cost, incentivi legati al volume di traffico passeggeri e di nuove rotte. La suddetta policy prevede che gli incentivi non possano in nessun caso superare una misura tale per cui non vi sia un primo margine positivo con riferimento alle attività di ciascun vettore; tuttavia, ove il traffico passeggeri e le rotte operate dai vettori che godono degli incentivi si incrementassero nel tempo, il margine positivo registrato dalla Business Unit Aviation potrebbe ridursi proporzionalmente, con un impatto negativo, anche significativo, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Rispetto a tale rischio il Gruppo, pur a fronte di uno scenario di mercato nazionale, in particolare sui collegamenti domestici, caratterizzato da una presenza crescente del segmento low cost, è attivo nello sviluppo di traffico che generi un contributo marginale positivo. A fronte del protrarsi della crisi pandemica e di una condizione di significativa incertezza e perdurante discontinuità con la situazione di mercato precedente, la Capogruppo ha attivato per la Summer Season 2021 una policy ad hoc, finalizzata a sostenere la ripresa del traffico estivo, nell’interesse dell’utenza e del gestore, al fine di recuperare quanto più traffico possibile, nonostante la contingenza eccezionale. Successivamente la Società ha pubblicato una nuova policy di incentivazione annuale valida per la Winter 2021/2022 e per la Summer 2022, mirata alla promozione del traffico di lungo raggio/intercontinentale nonché di un traffico più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Rischio relativo alla diminuzione della marginalità di ricavi non aviation
A fronte della chiusura degli esercizi commerciali aeroportuali (con pochissime eccezioni e comunque con assenza di clientela) per il periodo di lockdown come decretato a livello nazionale e valutata la ripresa assai limitata del traffico anche nei successivi mesi del 2020, la Capogruppo ha acconsentito, in accoglimento delle istanze di alcune categorie di subconcessionari, alla revisione dei contratti con significativa rinuncia alla struttura composta da MAG (minimi annui garantiti) oltre a ROY (royalties) quali complemento prezzo a remunerazione delle migliori performances assicurate dai precedenti elevati livelli di traffico verso nuove condizioni basate su corrispettivi variabili.
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Ulteriori attività negoziali sono quindi state condotte, ulteriormente, per ridefinire gli accordi e contratti con gli operatori ed i subconcessionari aeroportuali alla luce delle prospettive attualizzate e con logiche di progressivo incremento dei corrispettivi in linea con la graduale ripresa del traffico presso lo scalo.
Alla data di redazione del presente documento, per alcune aree commerciali sono stati disdetti o non prorogati i contratti di subconcessione e l’offerta prevalente sullo scalo è rappresentata da punti vendita food & beverage.
Rischi relativi all’attuazione del Piano degli Interventi
La Capogruppo effettua gli investimenti nell’ambito dell’aeroporto in sua gestione totale sulla base del Piano degli Interventi approvato dall’ENAC. Il Piano degli Interventi è stato predisposto sulla base degli interventi pianificati nel Master Plan seguendo un criterio di modularità il cui driver principale è l’andamento del traffico aereo.
AdB potrebbe incontrare difficoltà nel porre in essere nei tempi previsti gli investimenti stabiliti nel Piano degli Interventi a causa di eventi imprevedibili, tra cui ad esempio ritardi nell’iter autorizzativo e/o realizzativo delle opere, ritardi nei processi di approvvigionamento in relazione ad alcuni materiali o componenti, con possibili effetti negativi sull’ammontare delle tariffe applicabili e possibili rischi di revoca o decadenza dalla Convenzione. La realizzazione degli interventi previsti potrebbe essere condizionata dalla non disponibilità di materie prime o dal loro costo fortemente in aumento. Le recenti tensioni geopolitiche internazionali hanno infatti determinato un aumento dei prezzi dei beni energetici giunti a livelli eccezionalmente elevati, a cui si accompagna un generale aumento dell’inflazione. Tali effetti, insieme ad una forte incertezza sulla disponibilità delle materie prime, potrebbero determinare criticità nell’approvvigionamento di alcuni materiali, un aumento dei costi operativi correlati al funzionamento delle infrastrutture aeroportuali ed un aumento dei costi di realizzazione di alcuni investimenti.
Un ulteriore e straordinario rischio profilatosi aggiuntivamente nel 2020 anche a tale riguardo è il cd. rischio pandemico, per gli impatti tutti (lato capacità e performance dell’organizzazione della società aeroportuale, possibili rallentamenti ulteriori dei procedimenti, rischio indisponibilità finanziaria, etc. etc.).
In data 30 settembre 2021 la Capogruppo ha ricevuto approvazione, da parte dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, della propria motivata proposta di sviluppare il Piano degli investimenti secondo nuove priorità e fasi esecutive, su tutte lo slittamento temporale dell’intervento di ampliamento dell’aerostazione. Ciò al fine di meglio rispondere alle nuove esigenze in termini di traffico, altresì assicurando un’adeguata remunerazione degli investimenti e la loro piena sostenibilità finanziaria, valutata l’emergenza sanitaria da Covid-19 ed i suoi significativi impatti sulle attività e sui risultati del Gruppo AdB S.p.A.
Il piano investimenti come rimodulato e fin qui formalmente autorizzato con orizzonte al 2023 sarà implementato, con risorse finanziarie già disponibili.
Rischi legati alla mancata garanzia del servizio agli utenti da parte di alcuni operatori aeroportuali
Le società di handling operanti sullo scalo, in risposta ad una crescente ed intensa pressione competitiva e al fine di garantire la sostenibilità economica delle proprie attività, hanno posto negli ultimi anni particolare attenzione al contenimento del costo del lavoro, essendo caratterizzate da un’occupazione di natura l abour intensive , nonché all’efficienza delle proprie operations, anche a discapito della qualità delle attività svolte. Le difficili condizioni di mercato in cui tali soggetti operano sono state poi ulteriormente esacerbate dalla crisi scoppiata in seguito alla diffusione della pandemia da Covid-19 che ha coinvolto tutto il settore aereo, rendendo ancor più precaria una condizione economico-finanziaria già fragile. Questa situazione potrebbe pertanto compromettere la qualità e la continuità dei servizi offerti al passeggero dagli handler sullo scalo di Bologna. La Capogruppo sta operando per definire un contingency plan finalizzato a garantire una continuità dei servizi, anche in caso di difficoltà da parte degli operatori aeroportuali che attualmente li svolgono.
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Rischi relativi al quadro normativo
Il Gruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna SpA, svolge la propria prevalente attività quale concessionario operante in virtù di diritti speciali esclusivi del sedime aeroportuale bolognese ed opera, per tale principale ragione, in un settore fortemente disciplinato da norme di livello nazionale, sovranazionale e, pure, internazionale. Eventuali mutamenti dell’attuale quadro normativo (e, in particolare, eventuali mutamenti in materia di rapporti con lo Stato, enti pubblici ed autorità di settore, determinazione dei diritti aeroportuali e dell’ammontare dei canoni di concessione, sistema di tariffazione aeroportuale, assegnazione degli slots , tutela ambientale ed inquinamento acustico) potrebbero avere un impatto sull’operatività e sui risultati economici della Società e del Gruppo ad essa facente capo.
Rischio relativo alla rilevanza delle attività immateriali sul totale dell'attivo patrimoniale e del patrimonio netto del Gruppo
In riferimento al rischio di non recuperabilità del valore di carico dei Diritti di Concessione iscritti tra le attività immateriali consolidate, al 31 dicembre 2021 per 199 milioni di Euro, ai sensi dello IAS 36, il Gruppo ha effettuato il test di impairment sulle più recenti proiezioni dei flussi finanziari approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo e basate su assunzioni ritenute ragionevoli e dimostrabili al fine di rappresentare la migliore stima delle condizioni economiche future che l’attuale situazione di incertezza consente.
Il test di impairment non ha evidenziato perdite durevoli di valore con riferimento agli importi contabilizzati tra i Diritti di Concessione al 31 dicembre 2021 e, conseguentemente, non sono state effettuate svalutazioni di tali attività (per approfondimenti si rimanda alla nota 1 – attività immateriali).
Sul tema della verificabilità della recuperabilità del valore delle attività si rimanda anche alla nota 4 altre attività finanziarie non correnti e alla nota 8 – crediti commerciali.
Stagionalità dei ricavi
A causa della natura ciclica del settore in cui il Gruppo opera, generalmente sono attesi ricavi e risultati operativi più elevati nel terzo trimestre dell’anno, piuttosto che nei primi e negli ultimi mesi. Le vendite più elevate si concentrano, infatti, nel periodo giugno-settembre, momento di picco delle vacanze estive, in cui si registra il massimo livello di utenza. A questo si aggiunge una forte componente di passeggeri business , per le caratteristiche del tessuto imprenditoriale del territorio e per la presenza di eventi fieristici di richiamo internazionale, che tempera i picchi stagionali dell’attività turistica. Pertanto, i dati economici e finanziari relativi a periodi infrannuali potrebbero non essere rappresentativi della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo su base annua.
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8 ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO
Si riportano di seguito le tabelle riepilogative dell’andamento economico, finanziario e patrimoniale della Capogruppo nel biennio in esame rimandando al commento esposto nel capitolo 3 vista la prevalenza dei valori della stessa sul Gruppo.
8.1 I RISULTATI ECONOMICI DELLA CAPOGRUPPO
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Var. ass. vs 2020
Var. % vs 2020
per l'esercizio chiuso al 31.12.2019
Var. % vs 2019
Ricavi per servizi aeronautici
25.396
18.209
7.187
39,5%
57.764
-56,0%
Ricavi per servizi non aeronautici
19.380
14.965
4.415
29,5%
43.721
-55,7%
Ricavi per servizi di costruzione
8.051
29.377
(21.326)
-72,6%
16.420
-51,0%
Altri ricavi e proventi della gestione
736
1.184
(448)
-37,8%
1.274
-42,2%
Ricavi
53.563
63.735
(10.172)
-16,0%
119.179
-55,1%
Materiali di consumo e merci
(878)
(914)
36
-3,9%
(1.084)
-19,0%
Costi per servizi
(14.480)
(14.119)
(361)
2,6%
(19.453)
-25,6%
Costi per servizi di costruzione
(7.667)
(27.978)
20.311
-72,6%
(15.639)
-51,0%
Canoni, noleggi e altri costi
(4.492)
(3.346)
(1.146)
34,2%
(8.523)
-47,3%
Oneri diversi di gestione
(3.096)
(2.898)
(198)
6,8%
(3.200)
-3,3%
Costo del personale
(20.743)
(19.192)
(1.551)
8,1%
(28.076)
-26,1%
Costi
(51.356)
(68.447)
17.091
-25,0%
(75.975)
-32,4%
Margine Operativo Lordo (EBITDA)
2.207
(4.712)
6.919
n.s.
43.204
-94,9%
Ammortamento / svalutazione diritti di concessione
(7.255)
(6.498)
(757)
11,6%
(6.045)
20,0%
Ammortamento altre attività immateriali
(881)
(1.397)
516
-36,9%
(1.561)
-43,6%
Ammortamento attività materiali
(2.148)
(2.449)
301
-12,3%
(2.637)
-18,5%
Ammortamenti e svalutazioni
(10.284)
(10.344)
60
-0,6%
(10.243)
0,4%
Accantonamento rischi su crediti
(493)
(502)
9
-1,8%
5
n.s.
Accantonamento fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
(646)
(2.309)
1.663
-72,0%
(2.814)
-77,0%
Accantonamento ad altri fondi rischi e oneri
(200)
(2)
(198)
9900,0%
(267)
-25,1%
Accantonamenti per rischi ed oneri
(1.339)
(2.813)
1.474
-52,4%
(3.076)
-56,5%
Totale Costi
(62.979)
(81.604)
18.625
-22,8%
(89.294)
-29,5%
Risultato Operativo
(9.416)
(17.869)
8.453
-47,3%
29.885
n.s.
Proventi finanziari
477
167
310
185,6%
129
269,8%
Oneri finanziari
(1.063)
(1.192)
129
-10,8%
(1.089)
-2,4%
Risultato ante imposte
(10.002)
(18.894)
8.892
-47,1%
28.925
n.s.
Imposte dell'esercizio
2.460
4.931
(2.471)
-50,1%
(8.857)
n.s.
Utile (perdita) d'esecizio
(7.542)
(13.963)
6.421
-46,0%
20.068
n.s.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 58
Nel triennio l’andamento del Margine Operativo Lordo rettificato del margine dei servizi di costruzione e dei ricavi per credito da Terminal Value sul Fondo di rinnovo (*) è stato il seguente:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Var. ass. vs 2020
Var. % vs 2020
per l'esercizio chiuso al 31.12.2019
Var. % vs 2019
Ricavi per servizi aeronautici
25.396
18.209
7.187
39,5%
57.764
-56,0%
Ricavi per servizi non aeronautici
19.380
14.965
4.415
29,5%
43.721
-55,7%
Altri ricavi e proventi della gestione
736
868
(132)
-15,2%
1.194
-38,4%
Ricavi rettificati
45.512
34.042
11.470
33,7%
102.679
-55,7%
Materiali di consumo e merci
(878)
(914)
36
-3,9%
(1.084)
-19,0%
Costi per servizi
(14.480)
(14.119)
(361)
2,6%
(19.453)
-25,6%
Canoni, noleggi e altri costi
(4.492)
(3.346)
(1.146)
34,2%
(8.523)
-47,3%
Oneri diversi di gestione
(3.096)
(2.898)
(198)
6,8%
(3.200)
-3,3%
Costo del personale
(20.743)
(19.192)
(1.551)
8,1%
(28.076)
-26,1%
Costi rettificati
(43.689)
(40.469)
(3.220)
8,0%
(60.336)
-27,6%
Margine Operativo Lordo Rettificato (EBITDA rettificato)
1.823
(6.427)
8.250
-128,4%
42.343
-95,7%
Ricavi per servizi di costruzione
8.051
29.377
(21.326)
-72,6%
16.420
-51,0%
Costi per servizi di costruzione
(7.667)
(27.978)
20.311
-72,6%
(15.639)
-51,0%
Margine Servizi di Costruzione
384
1.399
(1.015)
-72,6%
781
-50,8%
Ricavi per credito da Terminal Value su Fondi di Rinnovo
(0)
316
(316)
-100,0%
80
-100,0%
Margine Operativo Lordo (EBITDA)
2.207
(4.712)
6.919
-146,8%
43.204
-94,9%
(*) per approfondimenti sul Terminal Value si rimanda al commento sui principi contabili alla voce attività immateriali della nota
Si riporta nella seguente tabella l’andamento per trimestri del traffico passeggeri e del Margine Operativo Lordo rettificato del margine dei servizi di costruzione e del credito da Terminal Value sul Fondo di rinnovo.
TRIM 2021
Var % vs 2020
Var % vs 2019
TRIM 2021
Var % vs 2020
Var % vs 2019
3° TRIM 2021
Var % vs 2020
Var % vs 2019
4° TRIM 2021
Var % vs 2020
Var % vs 2019
Traffico Passeggeri
210.61 7
- 84,9%
- 89,3%
563.00 3
1320,6 %
- 77,3%
1.743.67 2
152,3 %
- 36,1%
1.586.52 4
317,8 %
- 28,9%
CONTO ECONOMICO (in migliaia di Euro)
RICAVI RETTIFICATI
4.709
- 72,4%
- 78,8%
7.425
228,5%
- 72,3%
16.842
101,5 %
- 42,8%
16.536
161,0 %
- 31,7%
Ricavi per servizi aeronautici
2.513
- 72,1%
- 79,5%
3.792
333,9%
- 75,3%
9.779
110,9 %
- 42,4%
9.312
153,4 %
- 29,4%
Ricavi per servizi non aeronautici
2.037
- 74,3%
- 79,0%
3.336
164,6%
- 70,1%
6.929
104,8 %
- 43,3%
7.078
194,1 %
- 33,6%
Altri ricavi e proventi della gestione
159
3,9%
- 32,9%
297
137,6%
- 16,1%
134
- 60,1%
- 42,7%
146
- 42,5%
- 60,4%
COSTI RETTIFICATI
-9.707
- 26,3%
- 32,2%
-9.864
26,6%
- 35,6%
-11.125
16,5%
- 24,0%
-12.993
30,5%
- 19,0%
Costo del personale
-4.748
- 23,5%
- 30,3%
-4.881
28,5%
- 34,5%
-4.950
10,9%
- 26,0%
-6.164
30,5%
- 13,5%
Altri costi operativi
-4.959
- 28,8%
- 34,0%
-4.983
24,9%
- 36,7%
-6.175
21,4%
- 22,3%
-6.829
30,5%
- 23,5%
MOL RETTIFICATO
-4.998
n.s.
n.s.
-2.439
-55,9%
n.s.
5.717
n.s.
- 61,4%
3.543
n.s.
- 56,7%
EBITDA MARGIN RETTIFICATO
- 106,1%
n.s.
n.s.
-32,8%
n.s.
n.s.
33,9%
n.s.
n.s.
21,4%
n.s.
n.s
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 59
8.2 I FLUSSI FINANZIARI DELLA CAPOGRUPPO
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
A
Disponibilità liquide
21.972
37.991
(16.019)
B
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
0
0
0
C
Altre attività finanziarie correnti
0
275
(275)
D
Liquidità (A+B+C)
21.972
38.266
(16.294)
E
Debiti finanziario corrente
(1.722)
(1.467)
(255)
F
Parte corrente del debito finanziario non corrente
(5.669)
(2.545)
(3.124)
G
Indebitamento finanziario corrente (E + F)
(7.391)
(4.012)
(3.379)
H
Indebitamento finanziario corrente netto (G – D)
14.581
34.254
(19.673)
I
Debito finanziario non corrente
(60.874)
(66.536)
5.662
J
Strumenti di debito
0
0
0
K
Debiti commerciali e altri debiti non correnti
(945)
(1.026)
81
L
Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)
(61.819)
(67.562)
5.743
M
Totale Indebitamento finanziario (H + L)
(47.238)
(33.308)
(13.930)
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 60
8.3 LA STRUTTURA PATRIMONIALE DELLA CAPOGRUPPO
Var.
I M P I E G H I
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Var. Ass.
%
-Crediti commerciali
19.590
5.687
13.903
244%
-Crediti tributari
45
1.116
(1.071)
-96%
- Altri Crediti
5.332
2.527
2.805
111%
-Rimanenze di magazzino
695
649
46
7%
Subtotale
25.662
9.979
15.683
157%
-Debiti commerciali
(18.643)
(12.859)
(5.784)
45%
-Debiti tributari
(1.000)
(480)
(520)
108%
-Altri debiti
(27.672)
(22.576)
(5.096)
23%
Subtotale
(47.315)
(35.915)
(11.400)
32%
Capitale circolante netto operativo
(21.653)
(25.936)
4.283
-17%
Immobilizzazioni
211.386
212.292
(906)
0%
-Imposte differite attive
12.807
10.428
2.379
23%
-Altre attività non correnti
15.618
15.336
282
2%
Totale immobilizzazioni
239.811
238.056
1.755
1%
- Fondi rischi, oneri e TFR
(16.430)
(16.780)
350
-2%
- Fondo imposte differite
(2.080)
(2.073)
(7)
0%
-Altre passività non correnti
(55)
(41)
(14)
34%
Subtotale
(18.565)
(18.894)
329
-2%
Capitale fisso operativo
221.246
219.162
2.084
1%
Totale Impieghi
199.593
193.226
6.367
3%
Var.
F O N T I
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Var. Ass.
%
Posizione finanziaria netta
(47.238)
(33.308)
(13.930)
42%
-Capitale Sociale
(90.314)
(90.314)
0
0%
-Riserve
(69.583)
(83.567)
13.984
-17%
-Risultato dell'esercizio
7.542
13.963
(6.421)
-46%
Totale Patrimonio Netto
(152.355)
(159.918)
(7.563)
-5%
Totale Fonti
(199.593)
(193.226)
(6.367)
3%
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 61
9 PROSPETTO DI RICONCILIAZIONE TRA PATRIMONIO NETTO E RISULTATO NETTO
Si riportano di seguito i prospetti di riconciliazione tra Patrimonio Netto e Risultato netto della Capogruppo e Patrimonio Netto e Risultato netto consolidato:
Patrimonio Netto
in migliaia di Euro
31.12.2021
Risultato Netto 31.12.2021
Patrimonio netto e risultato di Aeroporto G. Marconi S.p.A.
152.355
(7.542)
Patrimonio netto e risultato società consolidata Tag Bologna s.r.l.
2.617
548
Patrimonio netto e risultato società consolidata Fast Freight Marconi S.p.A.
5.973
278
Patrimonio netto e risultato aggregato
160.945
(6.717)
Valore di carico delle partecipazioni consolidate
(3.193)
0
Eliminazione e svalutazione partecipazioni in imprese consolidate
111
0
Effetti valutazione della società collegata con il metodo del patrimonio netto
0
0
Allineamento costi e ricavi delle controllate consolidate ai ricavi e costi della capogruppo
(1)
0
Eliminazione costi relativi al conferimento capitalizzati ad incremento della partecipazione in FFM
(66)
0
Patrimonio e risultato consolidato
157.798
(6.717)
Patrimonio netto e risultato netto di terzi
0
0
PATRIMONIO E RISULTATO NETTO DI GRUPPO
157.798
(6.717)
Patrimonio Netto
in migliaia di Euro
31.12.2020
Risultato Netto 31.12.2020
Patrimonio netto e risultato di Aeroporto G. Marconi S.p.A.
159.918
(13.963)
Patrimonio netto e risultato società consolidata Tag Bologna s.r.l.
2.071
(88)
Patrimonio netto e risultato società consolidata Fast Freight Marconi S.p.A.
5.695
462
Patrimonio netto e risultato aggregato
167.684
(13.590)
Valore di carico delle partecipazioni consolidate
(3.193)
0
Eliminazione e svalutazione partecipazioni in imprese consolidate
111
0
Effetti valutazione della società collegata con il metodo del patrimonio netto
0
0
Allineamento costi e ricavi delle controllate consolidate ai ricavi e costi della capogruppo
0
0
Eliminazione costi relativi al conferimento capitalizzati ad incremento della partecipazione in FFM
(66)
0
Patrimonio e risultato consolidato
164.538
(13.590)
Patrimonio netto e risultato netto di terzi
0
0
PATRIMONIO E RISULTATO NETTO DI GRUPPO
164.538
(13.590)
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 62
10 INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
Nella presente relazione sulla gestione vengono presentati alcuni indicatori di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria.
In merito a tali indicatori, il 3 dicembre 2015, Consob ha emesso la Comunicazione n. 92543/15 che rende applicabili gli Orientamenti emanati il 5 ottobre 2015 dall’European Security and Markets Authority (ESMA) circa la loro presentazione nelle informazioni regolamentate diffuse o nei prospetti pubblicati a partire dal 3 luglio 2016. Questi Orientamenti, che aggiornano la precedente Raccomandazione CESR (CESR/05-178b), sono volti a promuovere l’utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell’ambito d’applicazione della Direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l’affidabilità e la comprensibilità.
Nel seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopra citate, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori:
EBITDA : Earnings Before Interest, Taxation Depreciation, and Amortization, è definito dal management come risultato prima delle imposte dell’esercizio, dei proventi e oneri finanziari, dei proventi e oneri da partecipazione, degli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni. Nello specifico coincide pertanto con il Margine Operativo Lordo (MOL). Si precisa che l’EBITDA non è identificato come misura contabile nell’ambito degli IFRS, pertanto deve essere considerato una misura alternativa per la valutazione dell’andamento economico del Gruppo. Poiché la determinazione di tale misura non è regolamentata dai principi contabili di riferimento per la predisposizione dei bilanci consolidati del Gruppo, il criterio applicato per la relativa determinazione e misurazione potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi e pertanto tale dato potrebbe non essere comparabile con quello presentato da tali gruppi;
EBITDA Rettificato: misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l’andamento operativo ed economico del Gruppo. È calcolato sottraendo all’EBITDA:
o il margine calcolato come differenza tra i ricavi di costruzione e i costi di costruzione che il Gruppo realizza in qualità di gestore dell’Aeroporto e
o dall’esercizio 2019, i ricavi da credito da Terminal Value su Fondo di Rinnovo intendendo con tale posta il corrispettivo, pari al valore attuale del credito per Terminal Value, che il gestore aeroportuale ha il diritto di vedersi riconoscere al termine della concessione dal gestore subentrante per gli interventi di rinnovo sui beni in concessione che, a tale data, non risultino completamente ammortizzati applicando le regole della contabilità regolatoria (art.703 cod. navigazione così come modificato dall’art.15 quinquies, comma 1, D.L. n.148/2017 convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 dicembre 2017, n.172).
Indebitamento Finanziario Netto: la composizione dell’Indebitamento Finanziario Netto è rappresentata in accordo con quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2011/81 e ESMA32-382-1138 del 4 marzo 2021.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 63
11 GARANZIE PRESTATE
Nella seguente tabella è riportata la situazione riepilogativa delle garanzie prestate dal Gruppo nel biennio in esame.
Al 31 dicembre 2021, le garanzie rilasciate dal Gruppo ammontano a 22,4 milioni di Euro e si riferiscono a:
- fideiussioni di cui le principali:
o a favore di Enac prevista dalla Convenzione di Gestione Totale: trattasi di 1,6 milioni di Euro contro 5,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2020 per effetto della minore base imponibile collegata all’ultimo canone di concessione aeroportuale pagato che, essendo del 2020, ha subito una forte riduzione dovuta al crollo del traffico;
o a favore dell’Agenzia delle Dogane di Bologna per il contenzioso doganale che ha coinvolto la controllata FFM (rif. Capitolo Contenzioso) per 5,8 milioni di Euro e per depositi doganali vari sempre di FFM per ulteriori 0,1 milioni di Euro. Su tali garanzie esiste il co-obbligo della controllante Aeroporto G. Marconi di Bologna Spa.
- pegno sullo Strumento Finanziario Partecipativo emesso da Marconi Express Spa, sottoscritto e versato dalla Capogruppo per il valore nominale di 10,87 milioni di Euro a garanzia delle obbligazioni di Marconi Express nei confronti degli Istituti di Credito finanziatori del progetto People Mover. L’accordo di Pegno di Strumenti Finanziari Partecipativi è stato sottoscritto in data 30 settembre 2016;
- lettera di patronage relativa al mutuo concesso alla controllata Tag Bologna Srl dalla Banca Agricola Mantovana (ora Monte dei Paschi di Siena) pari al capitale residuo che, alla data di chiusura del periodo, risulta pari a 2,2 milioni di Euro.
12 INFORMATIVA SULLE AZIONI PROPRIE IN PORTAFOGLIO
Ai sensi dell’articolo 2428, comma n. 2, n. 3 e n. 4, del Codice Civile si atto che Adb e il Gruppo non possiedono azioni proprie alla data del 31 dicembre 2021.
13 AZIONI DETENUTE DA AMMINISTRATORI E SINDACI
Sulla base delle comunicazioni effettuate ai sensi di legge, gli Amministratori ed i Sindaci di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa, che alla data del 31 dicembre 2020 possiedono direttamente e/o indirettamente azioni della società sono:
- l’amministratore esecutivo Nazareno Ventola n° 2.750 azioni.
14 REGIME DI OPT-OUT
In data 13 aprile 2015, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, ai sensi degli articoli 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti ha deliberato di aderire al regime di opt-out previsto dai predetti articoli avvalendosi della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall’Allegato 3B del Regolamento Emittenti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
[IMAGE]
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 64
15 FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Dopo la chiusura dell’esercizio non si sono verificati eventi tali da giustificare modifiche alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria esposta in bilancio e quindi da richiedere rettifiche e/o annotazioni integrative al documento di bilancio con riferimento ai valori esposti al 31 dicembre.
Andamento del traffico
In gennaio la ripresa dei contagi legati alla variante Omicron e le nuove restrizioni ai voli (sia nazionali, che internazionali) hanno frenato la ripartenza del traffico che si era registrata nei mesi estivi ed autunnali del 2021.
Il mese di gennaio si è chiuso infatti per lo scalo di Bologna con 316.583 passeggeri, in calo del 50,6% sul gennaio 2019 (ultimo anno pre-Covid), ma in crescita del 307,6% sul gennaio dello scorso anno, in piena “seconda ondata”. Nel dettaglio, a gennaio 2022 si sono registrati 110.214 passeggeri su voli nazionali (- 24,2% sul 2019, ma +207,8% sul 2021) e 206.369 passeggeri su voli internazionali (-58,4% sul 2019, +392,8% sul 2021). I movimenti aerei sono stati 3.529, in calo del 34,3% sul 2019 (+208,5% sul 2021), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 3.223 tonnellate, in decrescita del 2,6% sul 2019, ma +8,1% sul 2021.
A febbraio 2022 lo scalo di Bologna ha registrato 394.031 passeggeri, in calo del 33,1% sul febbraio 2019 (ultimo anno pre-Covid) e in aumento del 550,0% sullo stesso mese dello scorso anno. Nel dettaglio, a febbraio 2022 si sono registrati 128.381 passeggeri su voli nazionali (-7,0% sul 2019, ma +475,5% sul 2021) e 265.650 passeggeri su voli internazionali (-41,1% sul 2019, +593,4 sul 2021). I movimenti aerei sono stati 3.509, in calo del 30,0% sul 2019 (+308,5% sul 2021), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 3.405 tonnellate, in aumento del 6,7% sul 2019 e del 23,6% sul 2021.
La classifica delle mete “più gettonate” di febbraio ha visto ancora 4 aeroporti italiani nella “top ten”, ma cresce la Spagna con 3 destinazioni. Ai primi tre posti troviamo Catania, Palermo e Madrid. Seguono: Barcellona, Bari, Brindisi, Tirana, Parigi Charles de Gaulle, Valencia e Amsterdam.
I dati progressivi, relativi al numero di passeggeri e di voli nei primi due mesi del 2022, evidenziano ancora una differenza negativa sul 2019, ma una crescita importante rispetto al 2021. Il segmento cargo è invece in aumento anche sul 2019. Nel dettaglio, il primo bimestre dell’anno ha registrato 710.614 passeggeri (-42,2% sul 2019 e +413,8% sul 2021), 7.038 movimenti (-32,2% sul 2019 e +251,4% sul 2021) e 6.628 tonnellate di merce trasportate (+2,0% sul 2019 e +15,6% sul 2021).
Se il Covid sembra avere allentato la presa, con un drastico calo dei contagi ed effetti positivi sul traffico aereo, ora a preoccupare è la guerra in Ucraina che, oltre alla terribile perdita di vite umane e alla distruzione di case e città, sta provocando lo stop al traffico aereo in un’ampia area del continente e un clima di forte preoccupazione per i possibili sviluppi del conflitto. Attualmente, risultano sospesi per motivi legati alla guerra i collegamenti da Bologna con Kiev, Leopoli e Odessa in Ucraina, Chisinau in Moldavia e Mosca in Russia.
Andamento economico-finanziario e prevedibile evoluzione della gestione
Le prospettive per il 2022 si confermano di forte incertezza, con una ripresa per il settore che sarà condizionata dalle eventuali ulteriori ondate di contagi, dall’efficacia e distribuzione dei vaccini e dalle mutate abitudini dei passeggeri (es. propensione al viaggio, possibilità di spesa, motivazione business/leisure ecc.).
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Da analisi sull’evoluzione della pandemia e sul relativo impatto sul trasporto aereo, alcuni studi di settore ipotizzano, nei prossimi anni, una ripresa non graduale e lineare del traffico, quanto piuttosto un andamento più altalenante dei volumi, che potrebbero risentire di una situazione disomogenea nella diffusione dei contagi nei singoli paesi e di un altrettanto disomogenea positiva incidenza delle campagne vaccinali. Allo stato attuale vi è una generale convergenza su un’ipotesi di recupero completo del traffico pre-Covid19 non prima del 2024-25.
Al momento risulta complesso stimare l'impatto del conflitto Russia-Ucraina sul trend di ripresa del traffico aereo. Secondo IATA risulta improbabile che questo conflitto abbia un impatto sulla crescita a lungo termine del trasporto aereo, che si è sempre dimostrato resiliente agli shock. Sono invece possibili conseguenze negative nel breve termine, in particolare per i mercati direttamente esposti al conflitto, che però risultano al momento difficilmente valutabili. Gli impatti dipenderanno dell'estensione geografica e dalla gravità del conflitto, dalla durata e dalla magnitudo delle sanzioni e della chiusura dello spazio aereo. Questi impatti si faranno sentire più gravemente in Russia, Ucraina e nelle aree limitrofe. Prima della pandemia da Covid-19, la Russia era l'undicesimo mercato più grande per i servizi di trasporto aereo in termini di numero di passeggeri, compreso il suo grande mercato interno, mentre l'Ucraina era al quarantottesimo posto. Sempre secondo IATA è probabile che la fiducia dei consumatori e l'attività economica subiscano un impatto anche al di fuori dell'Europa orientale (Fonte: IATA, Air Passenger Numbers to Recover in 2024, 1 marzo 2022).
Per il 2022 ACI Europe stima un possibile recupero che varia dal 61% all’80% dei volumi annuali di traffico pre-Covid19, con una maggiore ripresa stimata per il secondo semestre dell’anno. La Capogruppo stima che la ripresa dei volumi sullo scalo di Bologna sia sostanzialmente allineata a tali previsioni anche se il 2022 continuerà ad essere influenzato dalla capacità di resilienza e di ripresa dei vari stakeholder (vettori, subconcessionari, handler, ecc.).
Il comparto non aviation potrebbe continuare a risentire negativamente della crisi per effetto della ripresa dei volumi di traffico non ancora completa, su cui si fonda la componente variabile dei contratti, nel frattempo ridefiniti con sostanziale azzeramento della componente di minimo garantito.
Il Gruppo manterrà in atto, per quanto possibile, le misure di contenimento costi, tenendo conto dell’esigenza di mantenere la piena operatività dello scalo pur con minori volumi di traffico.
Dal punto di vista della sostenibilità sociale, e del correlato impatto sui costi del personale, la Capogruppo potrà contare sulla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria attivata dal 1 febbraio 2022 e con durata massima di 12 mesi. In una situazione di profonda incertezza di mercato e in una fase ancora di pandemia, il Governo ha previsto per il settore aeroportuale la possibilità di avvalersi di una speciale CIGS per “evento improvviso ed imprevisto” legato agli effetti dell’ultima variante del Covid (c.d. Omicron), che negli ultimi mesi ha ridotto sensibilmente il traffico aereo.
Nel 2022 il Gruppo sarà impegnato a superare i limiti della capacità infrastrutturale di alcuni sottosistemi, in un’ottica proattiva rivolta al miglioramento della qualità del servizio. Questo in un contesto di pieno funzionamento dell’infrastruttura e dei processi operativi, pur se con volumi di traffico inferiori al 2019. Inoltre, lavorerà all’implementazione di iniziative programmate in termini di sostenibilità e trasformazione digitale.
In data 7 marzo 2022 ENAC ha comunicato l’erogazione di trecento milioni di Euro alle società di gestione aeroportuale, come anticipo del 50% rispetto alle richieste di ristoro avanzate per i danni causati dall’emergenza sanitaria da Covid-19, secondo quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2021.
L’ENAC, in attesa della definizione delle attività istruttorie, al fine di consentire alle società di gestione aeroportuale di fronteggiare le difficoltà finanziarie in cui sono venute a trovarsi, ha deciso, una volta verificato il non superamento della disponibilità complessiva del fondo, di accordare un’anticipazione nella misura del 50% della richiesta di ristoro del danno da ciascuna società formulata.
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La Capogruppo, in data 8 marzo 2022 ha ricevuto il pagamento di 10,45 milioni di Euro quale anticipo del 50% dell’importo richiesto.
Infine, dal lato finanziario l’ottenimento del finanziamento BEI, unitamente al flusso derivante dal fondo di compensazione, crea le condizioni affinché il Gruppo possa proseguire senza indugio nello sviluppo delle infrastrutture e servizi, a beneficio dei clienti e del territorio.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Bologna, 14 marzo 2022
[IMAGE]
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Bilancio Consolidato per l’esercizio chiuso al 31 Dicembre 2021
Prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
Conto Economico consolidato
Conto Economico Complessivo consolidato
Rendiconto finanziario consolidato
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato
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Prospetto della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata
in migliara di euro
Note
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Diritti di concessione
199.364
198.470
Altre attività immateriali
914
1.569
Attività immateriali
1
200.278
200.039
Terreni, immobili, impianti e macchinari
11.293
12.686
Investimenti Immobiliari
4.732
4.732
Attività materiali
2
16.025
17.418
Partecipazioni
3
44
44
Altre attività finanziarie non correnti
4
13.306
12.946
Imposte differite attive
5
13.093
10.732
Altre attività non correnti
6
210
272
Altre attività non correnti
26.653
23.994
Attività non correnti
242.956
241.451
Rimanenze di magazzino
7
735
676
Crediti commerciali
8
19.977
6.279
Altre attività correnti
9
5.393
3.793
Attività finanziarie correnti
10
0
275
Cassa e altre disponibilità liquide
11
28.215
43.658
Attività correnti
54.320
54.681
Attività destinate alla vendita
0
0
Totale attività
297.276
296.132
Capitale sociale
90.314
90.314
Riserve
74.201
87.814
Risultato dell'esercizio
(6.717)
(13.590)
Patrimonio netto di gruppo
12
157.798
164.538
Patrimonio netto di terzi
0
0
Totale patrimonio netto
12
157.798
164.538
TFR e altri fondi relativi al personale
13
3.841
4.251
Imposte differite passive
14
2.691
2.618
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
15
10.097
10.316
Fondi per rischi e oneri futuri
16
1.517
1.399
Passività finanziarie non correnti
17
63.526
69.785
Strumenti finanziari derivati
0
0
Altri debiti non correnti
55
41
Passività non correnti
81.727
88.410
Debiti commerciali
18
19.035
13.612
Altre passività
19
29.094
23.434
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
15
1.676
1.578
Fondi per rischi e oneri
16
23
23
Passività finanziarie correnti
17
7.923
4.537
Passività correnti
57.751
43.184
Totale passività
139.478
131.594
Totale patrimonio netto e passività
297.276
296.132
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Conto Economico Consolidato
in migliaia di euro
Note
per l'esercizio
chiuso al
31.12.2021
per l'esercizio
chiuso al
31.12.2020
Ricavi per servizi aeronautici
29.820
21.548
Ricavi per servizi non aeronautici
19.917
15.426
Ricavi per servizi di costruzione
8.051
29.415
Altri ricavi e proventi della gestione
701
1.101
Ricavi
20
58.489
67.490
Materiali di consumo e merci
(1.976)
(1.359)
Costi per servizi
(15.553)
(15.387)
Costi per servizi di costruzione
(7.667)
(28.015)
Canoni, noleggi e altri costi
(4.569)
(3.422)
Oneri diversi di gestione
(3.137)
(2.942)
Costo del personale
(22.058)
(20.287)
Costi
21
(54.960)
(71.412)
Ammortamento diritti di concessione
(7.440)
(6.688)
Ammortamento altre attività immateriali
(890)
(1.409)
Ammortamento attività materiali
(2.225)
(2.531)
Ammortamenti e svalutazioni
22
(10.555)
(10.628)
Accantonamento rischi su crediti
(504)
(508)
Accantonamento fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
(671)
(2.306)
Accantonamento ad altri fondi rischi e oneri
(168)
(30)
Accantonamenti per rischi ed oneri
23
(1.343)
(2.844)
Totale costi
(66.858)
(84.884)
Risultato operativo
(8.369)
(17.394)
Proventi finanziari
24
499
198
Oneri finanziari
24
(1.079)
(1.218)
Proventi e oneri non ricorrenti
-
-
Risultato ante imposte
(8.949)
(18.414)
Imposte dell'esercizio
25
2.232
4.824
Risultato netto delle attività destinate alla vendita
Utile (Perdita) dell'esercizio
(6.717)
(13.590)
Utile (Perdita) dell'esercizio - Terzi
-
-
Utile (Perdita) dell'esercizio - Gruppo
(6.717)
(13.590)
Utile/ (perdita) Base per azione (in unità di Euro)
(0,19)
(0,38)
Utile/ (perdita) Diluito per azione (in unità di Euro)
(0,19)
(0,38)
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Conto Economico Complessivo Consolidato
in migliaia di euro
per l'esercizio
chiuso al
31.12.2021
per l'esercizio
chiuso al
31.12.2020
Utile (perdita) di esercizio (A)
(6.717)
(13.590)
Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati nel risultato netto di periodo
0
0
Totale altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati nel risultato netto di periodo, al netto delle imposte (B1)
0
0
Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati nel risultato netto di periodo
Utili (perdite) attuariali su TFR e altri fondi relativi al personale
(29)
(66)
Effetto imposte su utili (perdite) attuariali su TFR e altri fondi relativi al personale
5
18
(24)
(48)
Totale altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati nel risultato netto di periodo, al netto delle imposte (B2)
(24)
(48)
Totale altri utili / (perdite) al netto delle imposte (B1 + B2) = B
Totale utile / (perdita) complessivo al netto delle imposte (A + B)
(6.740)
(13.638)
di cui Terzi
0
0
di cui Gruppo
(6.740)
(13.638)
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Rendiconto Finanziario Consolidato
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Gestione reddituale caratteristica
Risultato di esercizio ante imposte
(8.949)
(18.414)
Rettifiche voci senza effetto sulla liquidità
- Margine da servizi di costruzione
(384)
(1.400)
+ Ammortamento e perdita durevole di valore di immobili impianti e macchinari e attività per diritto d'uso
10.555
10.628
+ Accantonamento fondi
1.343
2.844
+ Oneri per interessi che non comportano uscite di cassa
(435)
465
+/- Interessi attivi e oneri finanziari di competenza
1.015
555
+/- Minusvalenze / Plusvalenze e altri costi / ricavi non monetari
507
(171)
+/- Accantonamento TFR e altri costi del personale
112
142
Flusso di cassa generato / (assorbito) dalle attività operative prima delle variazioni di capitale circolante
3.764
(5.351)
Variazione rimanenze di magazzino
(59)
(54)
(Incremento)/decremento nei crediti commerciali
(14.344)
10.029
(Incremento)/decremento di altri crediti e attività correnti non finanziarie
(1.530)
2.172
Incremento/(decremento) nei debiti commerciali
5.423
(4.925)
Incremento/(decremento) di altre passività, varie e finanziarie
6.093
(6.672)
Interessi pagati
(1.268)
(827)
Interessi incassati
2
80
Imposte pagate
0
(2.252)
TFR pagato
(572)
(244)
Utilizzo fondi per pagamenti
(821)
(5.924)
Flusso di cassa generato / (assorbito) dalle attività operative nette
(3.314)
(13.968)
Acquisto di attività materiali
(426)
(1.025)
Corrispettivo da cessione di attività materiali
0
3
Acquisto di attività immateriali/diritti di concessione
(8.469)
(27.557)
Corrispettivo da cessione di attività immateriali/diritti di concessione
0
0
Acquisto/aumento di Capitale Sociale partecipazioni
0
0
Corrispettivo da cessione di partecipazioni
0
0
Variazioni impieghi in attività finanziarie correnti e non correnti
274
207
Flusso di cassa generato / (assorbito) dall’attività di investimento
(8.621)
(28.372)
Incassi derivanti da emissione di azioni
0
0
Dividendi corrisposti
0
0
Finanziamenti ricevuti
0
63.900
Finanziamenti rimborsati
(3.076)
(6.793)
Pagamenti per passività per leasing
(432)
(362)
Flussi di cassa generato / (assorbito) dall’attività di finanziamento
(3.508)
56.745
Variazione finale di cassa
(15.443)
14.405
Disponibilità liquide inizio periodo
43.658
29.253
Variazione finale di cassa
(15.443)
14.405
Disponibilità liquide fine periodo
28.215
43.658
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Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato
In migliaia di euro
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo emissione azioni
Riserva legale
Altre Riserve
Riserva di rivalutazione e riallineamen to
Riserve FTA
Utili/perdite portati a nuovo
Riserva OCI
Risultato dell'eserciz io
PATRIMO NIO NETTO DI GRUPPO
TOTALE PATRIMO NIO NETTO
Flow Analysis
#Error, no current connection.
#Error, no current connection.
#Error, no current connectio n.
#Error, no current connection.
#Error, no current connection.
#Error, no current connectio n.
#Error, no current connection.
#Error, no current connectio n.
#Error, no current connectio n.
#Error, no current connectio n.
#Error, no current connectio n.
Patrimonio netto al 31.12.2019
90.314
25.683
7.170
37.029
(3.272)
(988)
1.387
20.852
178.175
178.175
Attribuzione del risultato esercizio 2019
0
0
1.009
19.626
0
0
0
217
(20.852)
0
0
Aumento Capitale Sociale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Dividenti distribuiti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale utile (perdita) complessiva
0
0
0
0
0
0
(48)
0
(13.590)
(13.638)
(13.638)
Patrimonio netto al 31.12.2020
90.314
25.683
8.179
56.655
(3.272)
(1.036)
1.604
(13.590)
164.538
164.538
Attribuzione del risultato esercizio 2020
0
0
0
461
0
0
0
(14.049)
13.590
0
0
Aumento Capitale Sociale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Dividenti distribuiti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale utile (perdita) complessiva
0
0
0
0
0
0
(24)
0
(6.717)
(6.740)
(6.740)
Patrimonio netto al 31.12.2021
90.314
25.683
8.179
57.116
(3.272)
(1.060)
(12.445)
(6.717)
157.798
157.798
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 73
Note esplicative al Bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al
31 dicembre 2021
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 74
Informazioni sull’attività del Gruppo
Il Gruppo opera nell’area di business relativa alla gestione aeroportuale. In particolare:
la Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. (di seguito AdB o Capogruppo) è gestore totale dell’Aeroporto di Bologna in base alla Concessione di Gestione Totale n. 98 del 12 luglio 2004 e successivi Atti Aggiuntivi, approvati con Decreto del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e dell’Economia e delle Finanze del 15 marzo 2006, per una durata quarantennale decorrente dal 28 dicembre 2004 e scadenza nel dicembre 2046 vista la proroga di due anni disposta dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77 che ha convertito l’art.102, comma 1-bis del decreto legge 19 maggio n.34 (cd. Decreto Rilancio) al fine di contenere gli effetti economici dell’emergenza COVID-19. Ha la sede legale in Via del Triumvirato 84, Bologna ed è iscritta nel Registro delle Imprese di Bologna.
la Società Fast Freight Marconi S.p.A. (di seguito FFM) è operativa nel business dell’ handling merce e posta sull’aeroporto di Bologna. Ha la sede legale in Via del Triumvirato 84, Bologna ed è iscritta nel Registro delle Imprese di Bologna. E’ soggetta all’attività di direzione e coordinamento della società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A..
la Società TAG Bologna S.r.l. (di seguito TAG) è attiva nel business dell’aviazione generale come handler e come gestore delle relative infrastrutture dell’aeroporto di Bologna. Ha la sede legale in Via del Triumvirato 84, Bologna ed è iscritta nel Registro delle Imprese di Bologna. E’ soggetta all’attività di direzione e coordinamento della società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A..
Principi Contabili adottati nella Redazione del Bilancio consolidato al 31 Dicembre 2021
Criteri di redazione
Il presente bilancio consolidato del Gruppo si riferisce all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e include i dati comparativi relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 (di seguito “il bilancio consolidato del Gruppo” o “bilancio consolidato”).
Il bilancio consolidato è stato redatto sulla base del costo storico, ad eccezione delle eventuali attività finanziarie destinate alla vendita e degli eventuali Intangible Asset costituiti da Certificati Energetici, che sono iscritti al fair value , nonché sul presupposto della continuità aziendale.
Informativa relativa agli impatti della pandemia Covid-19 e continuità aziendale
Come illustrato nella Relazione sulla gestione, l’andamento del gruppo per il secondo anno consecutivo è stato fortemente impattato dagli effetti della crisi conseguente alla diffusione a più riprese della pandemia Covid-19; il 2021 è iniziato in totale continuità con la fine del 2020, tuttavia, il 2021 è stato anche contraddistinto dalle campagne di vaccinazione, fattore determinante per le prospettive di ripresa a livello globale unitamente all’introduzione del Green Pass a livello europeo; l a ripresa dei volumi di traffico si è concretizzata a partire dal mese di giugno. Il secondo e terzo trimestre hanno fatto registrare oltre 1,6 milioni di passeggeri in più rispetto allo stesso periodo del 2020 ma nel mese di dicembre, per effetto dell’ulteriore ondata di contagi derivante dalla variante Omicron e per il conseguente ripristino di alcune misure restrittive alla mobilità, il traffico ha subito un rallentamento. Complessivamente, nel 2021 il traffico passeggeri sull’aeroporto di Bologna ha registrato una crescita del 63,7% rispetto al 2020 anche se il calo rispetto al 2019 pre-Covid è rimasto molto alto (-56,4%).
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Vista la ripresa, seppur altalenante del traffico, considerate le misure di sostegno a livello governativo ed europeo come si esporrà più approfonditamente nel prosieguo e tenuto conto di tutte le informazioni attualmente disponibili sul futuro, il Gruppo ritiene che non sussistano significative incertezze (come definite dal par. 25 del Principio IAS 1) sulla continuità aziendale in quanto le misure già messe in atto e le ulteriori in via di attuazione consentiranno nel medio periodo di superare questa crisi che, pur se di portata ed impatto dirompente, deve comunque ritenersi di carattere eccezionale e durata temporanea. I risultati del Gruppo del 2021 anche se in perdita evidenziano la ripresa in atto che si auspica non compromessa dalle ombre che incombono sul futuro a causa del conflitto in Ucraina.
Il Gruppo ha basato le valutazioni sulla continuità aziendali su diversi elementi esposti più in dettaglio nel prosieguo ed ha tenuto in considerazione gli effetti esistenti e ragionevolmente ipotizzabili dell’epidemia su tutte le attività aziendali.
Le informazioni sul futuro disponibili fino alla data di approvazione del presente documento sono:
piano economico-finanziario 2022-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo il 7 febbraio 2022 i cui parametri di crescita del traffico su tale orizzonte temporale sono basati sulle stime dei principali studi di settore; il Gruppo, sulla base delle previsioni di traffico, ricavi, costi e investimenti aggiornate alla data di presentazione del presente bilancio che tengono conto delle più recenti informazioni disponibili, conferma la ragionevolezza di tali stime;
strategia di sviluppo infrastrutturale post Covid-19: il Masterplan 2016-2030 approvato da Enac nel febbraio 2021 prevede la realizzazione per fasi di una serie di interventi di sviluppo delle infrastrutture in linea con la crescita del traffico e la piena sostenibilità;
misure a sostegno del settore quali il trattamento di integrazione salariale in deroga per i dipendenti (CIG in deroga) dal 22 marzo fino al 26 dicembre 2021 e apertura della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per un periodo massimo di 12 mesi (1° febbraio 2022 30 gennaio 2023) con modalità flessibili in base all’evoluzione della pandemia e al conseguente andamento del traffico aereo;
tra le misure di sostegno al settore la più importante è senz’altro il fondo di compensazione dei danni subiti a causa del Covid-19 (art.128-bis della Legge di Bilancio 2021 e Decreto Legge 25 maggio 2021 n.73 (GU Serie Generale n.123 del 25 maggio 2021) di complessivi 800 milioni di Euro, di cui 735 milioni di Euro destinati ai gestori aeroportuali e 65 milioni di Euro alle società di assistenza a terra. A fine luglio 2021 la Commissione Europea ha approvato tale sostegno finanziario ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato e in data 28 dicembre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Attuativo (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile 25 novembre 2021) che ha dato termine al 27 gennaio 2022 per la presentazione delle domande di accesso al fondo. La domanda è stata presentata nei termini dalla Capogruppo e dalla controllata TAG mentre per FFM è stato valutato di non procedere in quanto dall’istruttoria preliminare effettuata è emerso che i potenziali benefici non avrebbero superato i costi;
la sottoscrizione in data 16 dicembre 2021 di un contratto di finanziamento BEI (Banca Europea per gli Investimenti) fino all’importo massimo di 90 milioni di Euro a sostegno del piano di sviluppo infrastrutturale oltre alle disponibilità liquide al 31 dicembre 2021 e la linea di credito disponibile e al momento non utilizzata di 5 milioni di Euro assicurano solidità finanziaria del Gruppo anche considerando una situazione di crisi e di traffico molto contratto per l’evoluzione della pandemia da Covid-19 ancora per i prossimi anni anche se in misura minore;
ulteriori azioni attivabili per preservare la liquidità (es. eventuale ulteriore rimodulazione del piano investimenti).
In sintesi, il Gruppo ritiene che le misure suesposte nonché la propria solidità patrimoniale consentiranno il superamento della crisi in atto e l’assolvimento degli impegni finanziari, contrattuali e concessori che il Gruppo Aeroporto di Bologna ha in essere.
Si rimanda per approfondimenti relativi ai fattori di rischio, alle assunzioni effettuate ed alle incertezze identificate all’apposito paragrafo della Relazione sulla gestione.
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Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro, che è anche la valuta funzionale del Gruppo, e anche tutti i valori della presente Nota sono arrotondati alle migliaia di Euro se non diversamente indicato.
Espressione di conformità agli IAS/IFRS e ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 38/2005
Il bilancio consolidato del Gruppo è stato predisposto nel rispetto degli International Financial Reporting Standards (“IFRS”) emessi dall’ International Accounting Standards Board (“IASB”) adottati dall’Unione Europea ed in vigore alla data di redazione del bilancio nonché sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 38/2005 (Delibere Consob n. 15519 e 15520 del 27 luglio 2006).
Nel 2014 il Gruppo ha optato volontariamente per la predisposizione del bilancio consolidato in conformità ai Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’ International Accounting Standards Board (“IASB”).
I principi ed i criteri contabili utilizzati sono quelli utilizzati per la redazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2020 ad eccezione dei nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni entrati in vigore a partire dal gennaio 2021, applicati per la prima volta dal Gruppo dalla data di efficacia obbligatoria e riepilogati nel prosieguo del presente documento al paragrafo “Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall’Unione Europea adottati dal Gruppo”. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emessi ma non ancora in vigore.
La pubblicazione del bilancio consolidato di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. e delle sue società controllate (il Gruppo) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2022.
Contenuto e forma del bilancio consolidato
Il Gruppo ha optato per gli schemi di Conto Economico Separato e Complessivo, indicati come preferibili nel principio contabili e IAS 1, ritenendoli più efficaci nel rappresentare i fenomeni aziendali. In particolare, nella rappresentazione della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata è stato utilizzato lo schema che suddivide attività e passività correnti e non correnti.
Un’attività è corrente quando:
si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo;
è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio;
è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio.
Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.
Una passività è corrente quanto:
è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio; o
l’entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio.
Il Gruppo classifica tutte le altre passività come non correnti.
Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
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Nella rappresentazione del Conto Economico Consolidato è stato utilizzato lo schema che attribuisce proventi e oneri per natura e nella rappresentazione del Rendiconto Finanziario Consolidato è stato utilizzato il metodo indiretto che suddivide i flussi finanziari tra attività operativa, di investimento e di finanziamento.
Principi di consolidamento
Il Bilancio Consolidato include il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, il prospetto del conto economico consolidato, il prospetto del conto economico complessivo consolidato, il rendiconto finanziario consolidato ed il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato.
Il Gruppo ha optato per la redazione del conto economico complessivo che include, oltre al risultato del periodo, anche le variazioni di patrimonio netto pertinenti a poste di natura economica che, per espressa previsione dei principi contabili internazionali, sono rilevate tra le componenti del patrimonio netto.
Il bilancio consolidato è stato predisposto sulla base dei bilanci della società e delle società da essa controllate, direttamente ed indirettamente, approvati dalle rispettive assemblee o dagli organi direttivi deputati, opportunamente rettificati per renderli conformi agli IFRS.
Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.
Un’impresa è in grado di esercitare il controllo se è esposta o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l’entità oggetto d’investimento e, nel frattempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Specificatamente, un’impresa è in grado di esercitare il controllo se, e solo se, ha:
- il potere sull’entità oggetto d’investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell’entità oggetto d’investimento);
- l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto d’investimento;
- la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere sull’ammontare dei suoi rendimenti.
Quando una società del gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili) di una partecipata considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l’entità oggetto di investimento, inclusi:
- accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
- diritti derivanti da accordi contrattuali;
- diritti di voto e diritti di voto potenziali del gruppo.
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata e se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi e i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell’esercizio sono incluse nel conto economico complessivo dalla data in cui il gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il gruppo non esercita più il controllo sulla società.
Il risultato dell’esercizio e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuiti ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, sono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi e i costi, e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Quando la quota di patrimonio netto detenuto dalla controllante cambia, senza che questo si traduca in una perdita di controllo, tale cambiamento deve essere contabilizzato a patrimonio netto. Se il gruppo perde il controllo, deve:
- eliminare le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata;
- eliminare il valore contabile di tutte le quote di minoranza;
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- eliminare le differenze cambio cumulate, rilevate a patrimonio netto;
- rilevare il fair value del corrispettivo ricevuto;
- rilevare il fair value della quota di partecipazione eventualmente mantenuta;
- rilevare l’utile o la perdita nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio;
- riclassificare la quota di competenza della controllante per le componenti in precedenza rilevate nel prospetto consolidato delle altre componenti di conto economico complessivo a conto economico o tra gli utili a nuovo, come richiesto dagli specifici principi contabili, come se il Gruppo avesse provveduto direttamente alla cessione delle attività o passività correlate.
La tabella seguente riepiloga, con riferimento alle società controllate le informazioni al 31 dicembre 2021 e 2020, relative a denominazione e quota di capitale sociale detenuta direttamente e indirettamente dal Gruppo.
% Possesso
SOCIETA’ CONTROLLATE (in migliaia di Euro)
Capitale Sociale
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Fast Freight Marconi S.p.a. Società Unipersonale
520
100,00%
100,00%
Tag Bologna S.r.l. Società Unipersonale
316
100,00%
100,00%
Criteri di Valutazione
Aggregazioni aziendali e avviamento
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione. Il costo di un’acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell’importo della partecipazione di minoranza nell’acquisita. Per ogni aggregazione aziendale il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell’esercizio e classificati tra le spese amministrative.
Quando il Gruppo acquisisce un business classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.
Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l’eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico. Esso viene quindi considerato nella determinazione del goodwill .
L’eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall’acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l’appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L’avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall’eccedenza dell’insieme del corrispettivo corrisposto e dell’importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l’insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
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Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore ( impairment ), l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa è incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita della dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari.
Partecipazioni in società collegate e joint-venture
Una società collegata è una società su cui il Gruppo esercita un’influenza significativa e che non è classificabile come controllata o joint venture . Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto.
Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo e il valore contabile è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione.
L’avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento né ad una singola verifica di riduzione durevole di valore ( impairment ).
Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio della società collegata. Nel caso in cui una società collegata rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza e ne rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Profitti e perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e la collegata, sono eliminati in proporzione alla partecipazione nella collegata.
La quota di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio della società collegata è rilevata nel conto economico. La quota di pertinenza rappresenta il risultato della collegata attribuibile agli azionisti; si tratta quindi del risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata.
La data di chiusura del bilancio della collegata deve corrispondere alla data di chiusura del bilancio della capogruppo. Il bilancio della collegata deve essere redatto utilizzando principi contabili uniformi per operazioni e fatti simili in circostanze similari.
Successivamente all’applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se ci siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita durevole di valore. Se ciò è avvenuto, il Gruppo calcola l’ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata ed il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio.
Una volta persa l’influenza notevole sulla collegata, il Gruppo valuta e rileva qualsiasi partecipazione residua al fair value . Qualsiasi differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell’influenza notevole ed il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti deve essere rilevato a conto economico.
Conversione delle poste in valuta
Operazioni e saldi
Le operazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell’operazione.
Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio. L’utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a conto economico.
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Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite usando i tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L’utile o la perdita che emerge dalla riconversione di poste non monetarie è trattato in linea con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico).
Attività immateriali
Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabile, controllate dall’impresa ed in grado di produrre benefici economici futuri, nonché quelle derivanti da operazioni di aggregazione aziendale.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione o, se derivano da operazioni di aggregazione di imprese, sono capitalizzate al fair value alla data di acquisizione; esse sono inclusive degli oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro residua possibilità di utilizzazione secondo quanto previsto dallo IAS 36 e sottoposte a test di impairment ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore.
Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all’acquisto dell’attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l’attività. Gli amministratori rivedono la stima della vita utile dell’immobilizzazione immateriale a ogni chiusura di esercizio.
Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate in un’apposita voce di conto economico.
Il Gruppo non ha individuato immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita tra le proprie attività immateriali.
La vita utile di un’attività immateriale derivante da diritti contrattuali o da altri diritti legali è determinata sulla base del periodo minore tra la durata dei diritti contrattuali o legali (durata della concessione) ed il periodo di utilizzo dell’attività stessa. La recuperabilità del valore di iscrizione decurtato dell’ammortamento è verificata annualmente adottando i criteri dell’ impairment test .
Gli utili o le perdite derivanti dall’eliminazione di un’attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell’attività immateriale, e sono rilevate nel conto economico nell’esercizio in cui avviene l’eliminazione.
La voce “Diritti di concessione” accoglie il valore rilevato tra le attività immateriali a fronte delle infrastrutture aeroportuali possedute in relazione al diritto di concessione acquisito per la gestione delle stesse infrastrutture in contropartita al diritto ad addebitare gli utenti per l’utilizzo delle medesime infrastrutture, nell’espletamento di pubblico servizio, conformemente a quanto disposto dall’IFRIC 12 - Accordi per Servizi in Concessione.
La Concessione, in base alla quale opera il Gruppo, soddisfa i requisiti secondo cui il concessionario costruisce e gestisce l’infrastruttura per conto del concedente; di conseguenza non ha titolo per iscriverla nel proprio bilancio come bene materiale.
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Il Gruppo appalta a terzi l’attività di costruzione/miglioramento dell’infrastruttura, pertanto gli incrementi ai “Diritti di concessione” sono al costo pari al fair value del corrispettivo per i servizi di costruzione/miglioramento resi dal Gruppo e pari al fair value del corrispettivo del servizio di costruzione/miglioramento prestato da terzi maggiorato di un mark up rappresentativo dei costi interni sostenuti per l’attività di pianificazione e coordinamento lavori svolta da un’apposita struttura interna.
I costi esterni sostenuti per la prestazione del servizio di costruzione vengono pertanto rilevati alla voce Costi per servizi di costruzione del conto economico.
Contestualmente alla rilevazione di tali costi il Gruppo rileva un incremento della voce Diritti di Concessione per un importo pari al fair value del servizio prestato, con contropartita la voce ricavi da servizi di costruzione.
I Diritti di Concessione così determinati sono assoggettati ad un processo di ammortamento a quote costanti durante l’intera vita della Concessione a partire dal momento di entrata in funzione del relativo bene realizzato per conto del concedente.
In base a quanto previsto dall’art. 703 del codice della navigazione (art. 15-quinquies, comma 1, D.L. 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla L. 4 dicembre 2017, n. 172) Adb, in quanto gestore aeroportuale, riceverà, alla scadenza della concessione dal subentrante, un corrispettivo pari al valore residuo, qualora positivo, (c.d. Terminal Value) degli investimenti realizzati sulle aree in concessione al netto degli ammortamenti, calcolato secondo le regole della contabilità regolatoria. Nel corso del 2019 la Capogruppo ha effettuato diversi approfondimenti della normativa sul Terminal Value sia dal punto di vista legale che contabile-bilancistico a seguito dei quali ha applicato tale normativa a partire dal bilancio annuale 2019.
A partire dal gennaio 2019, di conseguenza, un credito è rilevato per la quota parte dei corrispettivi per i servizi di costruzione/miglioramento resi dal Gruppo relativi agli investimenti che avranno un Terminal Value alla scadenza della concessione, calcolato secondo le regole della contabilità regolatoria. Il valore del Terminal Value è attualizzato ed iscritto tra le attività finanziarie non correnti. Per quanto riguarda i diritti di concessione già iscritti al 31 dicembre 2018 e che avranno Terminal Value al 2046, tale valore rimane acquisito alla categoria delle immobilizzazioni immateriali “diritti di concessione”, ma non entra nel piano ammortamenti per coincidere al 31 dicembre 2046 con il valore netto contabile residuo dei diritti di concessione.
Inoltre, la normativa sul Terminal Value è applicabile anche agli interventi effettuati sul fondo di rinnovo, altresì calcolato con le regole della contabilità regolatoria. Tale Terminal Value rappresenta un’integrazione del corrispettivo per performance obligation , ai sensi dell’IFRS 15, relativi al contratto di concessone.
Conseguentemente si rilevano attività finanziarie non correnti con contropartita la voce Altri ricavi e proventi del conto economico. Successivamente alla prima iscrizione, il credito da Terminal Value è valutato al costo ammortizzato in un modello di business “Hold to Collect”; per maggiori dettagli si rimanda ai criteri di valutazione delle attività finanziarie. Infine, sempre relativamente al credito da Terminal Value, quest’ultimo è soggetto a impairment test ai sensi dell’IFRS 9 tenendo conto del rischio default della controparte Stato.
La voce “Software, licenze e diritti simili” si riferisce principalmente ai costi per l’implementazione e la personalizzazione del software gestionale oltre che all’acquisto di licenze software ammortizzate all’aliquota del 33%.
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Attività materiali
Le attività materiali sono inizialmente rilevate al costo di acquisto o di realizzazione; il valore comprende il prezzo pagato per acquistare o costruire l’attività (al netto di sconti e abbuoni) e gli eventuali costi direttamente attribuibili all’acquisizione e necessari alla messa in funzione del bene.
I terreni, sia liberi da costruzioni, sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti cumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene. Quando l’attività materiale è costituita da più componenti significativi aventi vite utili differenti, l’ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Non sono oggetto di ammortamento i terreni e le attività materiali destinate alla cessione che sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il loro fair value al netto degli oneri di dismissione.
Le aliquote di ammortamento annue utilizzate sono le seguenti:
Fabbricati e costruzioni leggere: dal 3% al 10%;
Macchinari, attrezzature e impianti: dal 10% al 31,5%;
Mobili, macchine d’ufficio e mezzi di trasporto: dal 12% al 25%.
Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.
Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall’uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l’eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell’anno della suddetta eliminazione.
Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell’esercizio in cui sono sostenute; in caso contrario vengono capitalizzate.
Investimenti immobiliari
Il Gruppo classifica tra gli investimenti immobiliari i terreni acquisiti al fine di realizzare investimenti immobiliari non ancora definiti.
La rilevazione iniziale dei suddetti terreni è al costo di acquisto, le valutazioni successive seguono il criterio del costo.
Tali attività materiali non sono sottoposte ad ammortamento in quanto afferenti terreni. Il Gruppo monitora attraverso perizie tecniche l’evoluzione del relativo fair value al fine di identificare l’eventuale perdita durevole di valore.
Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando sono ceduti o quando l’investimento è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua cessione. Eventuali utili o perdite derivanti dal ritiro o dismissione di un investimento immobiliare sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui avviene il ritiro o dismissione.
Perdite di valore delle attività non finanziarie
I valori contabili delle attività non finanziarie sono oggetto di valutazione ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni o esterni all’impresa che indichino la possibilità del venir meno del valore dell’attività o di un gruppo di esse (definite come Unità Generatrici di Cassa o CGU ).
Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell’attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività.
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Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d’uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell’attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono effettuati utilizzando opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono pubblicamente negoziati, e altri indicatori di fair value disponibili.
Perdite di valore su attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell’attività che ha evidenziato la perdita di valore.
Per le attività diverse dall’avviamento, ad ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta inoltre l’eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile. Il valore di un’attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato successivamente alla rilevazione dell’ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l’immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di perdite di valore relative a specifiche tipologie di attività:
Diritti di Concessione
Il Gruppo sottopone il valore iscritto tra i Diritti di concessione a verifica per perdite di valore su base annua durante il processo di chiusura del bilancio d’esercizio o più frequentemente se eventi o cambiamenti nelle circostanze indicano che il valore contabile potrebbe essere soggetto a perdita di valore (ogniqualvolta dovessero emergere indicatori di impairment) .
La perdita di valore sulla suddetta attività immateriale è determinata valutando il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari) a cui la stessa è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari) è minore del valore contabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari) a cui le attività immateriali sono state allocate, una perdita di valore è rilevata.
Ai fini dell’effettuazione dell’ impairment test il Gruppo ha identificato un’unica CGU (unità generatrice di flussi finanziari) che coincide con il Gruppo Aeroporto G. Marconi di Bologna S.p.A..
L’ impairment test avviene confrontando il valore contabile dell’attività o della unità generatrice di flussi finanziari ( C.G.U. ) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali oneri di vendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall’attività o dalla C.G.U. .
Ciascuna unità o gruppo di unità a cui viene allocato l’intangibile specifico rappresenta il livello più basso all’interno del Gruppo in cui lo stesso è monitorato a fini di gestione interna.
Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un’attività in precedenza svalutata applicate dal Gruppo, escludendo comunque qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell’avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.
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Attività finanziarie
L’IFRS 9 prevede un unico approccio per l’analisi e la classificazione di tutte le attività finanziarie, incluse quelle contenenti derivati incorporati. La classificazione e la relativa valutazione è effettuata considerando sia il modello di gestione dell’attività finanziaria, sia le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa ottenibili dall’attività.
L’attività finanziaria è valutata con il metodo del costo ammortizzato qualora entrambe le seguenti condizioni siano soddisfatte:
- il modello di gestione dell’attività finanziaria consiste nella detenzione della stessa con la sola finalità di incassare i relativi flussi finanziari; e
- l’attività finanziaria genera, a date predeterminate contrattualmente, flussi finanziari rappresentativi esclusivamente del rendimento dell’attività finanziaria stessa e rimborso del capitale.
L’attività finanziaria è valutata al fair value , con rilevazione degli effetti nel conto economico complessivo, se gli obiettivi del modello di gestione sono di detenere l’attività finanziaria al fine di ottenerne i relativi flussi di cassa contrattuali oppure di venderla.
E’ prevista, infine, la categoria residuale delle attività finanziarie valutate al fair value con rilevazione degli effetti nel conto economico, che include le attività detenute per la loro negoziazione.
Un’attività finanziaria che soddisfi i requisiti per essere classificata e valutata al costo ammortizzato può, in sede di rilevazione iniziale, essere designata come attività finanziaria al fair value , con rilevazione degli effetti nel conto economico, se tale contabilizzazione consente di eliminare o ridurre significativamente l’asimmetria nella valutazione o nella rilevazione (c.d. “accounting mismatch”), che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili o perdite su basi differenti.
Inoltre, nel caso di investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali, pertanto, non risulti possibile l’iscrizione e la valutazione al costo ammortizzato, qualora si tratti di investimenti azionari non detenuti per finalità di trading, bensì di tipo strategico, l’IFRS 9 prevede che in sede di rilevazione iniziale l’entità possa scegliere irrevocabilmente di valutare gli stessi al fair value , con rilevazione delle successive variazioni nel conto economico complessivo senza riversamento a conto economico dell’eventuale plusvalenza o minusvalenza nel caso di cessione.
Quando le attività finanziarie possedute rispondono unicamente all’esigenza del Gruppo di effettuare investimenti temporanei di liquidità allo scopo di raccolta dei flussi finanziari contrattuali esse sono classificate nella categoria “Held to collect – HTC”.
Nel caso in cui le attività finanziarie rispondano all’obiettivo del Gruppo sia di raccolta dei flussi finanziari contrattuali che di eventuale futura vendita esse sono classificate nella categoria “Held to collect and sell HTC&S”.
Il Gruppo non detiene e non ha detenuto nel corso del biennio strumenti finanziari derivati.
Finanziamenti e crediti
I finanziamenti, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell’incasso alle scadenze contrattuali e generano flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ( principal ) ed interessi. Date le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di questi strumenti posseduti dal Gruppo, essi rispettano i criteri per la valutazione al costo ammortizzato in accordo con l’IFRS 9.
Il costo ammortizzato è calcolato prendendo in considerazione ogni sconto o premio di acquisto e include le commissioni che sono una parte integrante del tasso di interesse effettivo e dei costi di transazione. I crediti commerciali a breve termine non sono attualizzati poiché l’effetto dell’attualizzazione dei flussi finanziari è irrilevante. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
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Fair value
Il Gruppo fornisce in nota integrativa il fair value degli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività non finanziarie, quali gli investimenti immobiliari.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
(a) nel mercato principale dell’attività o passività; o
(b) in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l’attività o passività.
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.
Il fair value di un’attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell’attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.
Una valutazione del fair value di un’attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value , massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l’uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value , come di seguito descritta:
Livello 1 - i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l’entità può accedere alla data di valutazione;
Livello 2 – Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l’attività o per la passività;
Livello 3 – tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l’attività o per la passività.
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l’input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull’input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Perdita di valore su attività finanziarie
L’IFRS 9 definisce un nuovo modello di impairment delle attività finanziarie, con l’obiettivo di fornire informazioni utili agli utilizzatori del bilancio in merito alle relative perdite attese. Il modello, in particolare, richiede di verificare e rilevare le eventuali perdite attese in ogni momento della vita dello strumento e di aggiornare l’ammontare di perdite attese ad ogni data di bilancio, per riflettere le variazioni nel rischio di credito dello strumento; non è quindi più necessario che si verifichi un particolare evento (“trigger event”) per dover procedere alla verifica e alla rilevazione delle perdite su crediti.
I test di impairment devono essere applicati a tutti gli strumenti finanziari, ad eccezione di quelli valutati al fair value con rilevazione degli effetti nel conto economico.
Il Gruppo applica l’approccio semplificato della Provision Matrix e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo una matrice per lo stanziamento basata sull’esperienza storica relativamente alle perdite su crediti, rettificata per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all’ambiente economico (concetto di Expected Credit Loss – ECL).
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Il valore contabile dell’attività viene ridotto mediante l’utilizzo di un fondo accantonamento e l’importo della perdita viene rilevato a conto economico.
I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica che essi sono irrecuperabili.
Cancellazione attività finanziarie
Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale- finanziaria) quando:
i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti, o
il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività o ha assunto l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Attività non correnti detenute per la vendita ed attività cessate
Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita devono essere valutate al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita. Sono classificate come tali se il loro valore contabile sarà recuperato con un’operazione di vendita anziché tramite il suo uso continuativo. Si considera rispettata questa condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l’attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.
Nel conto economico consolidato e del periodo di confronto dell’anno precedente, gli utili e le perdite delle attività operative cessate sono rappresentate separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell’utile dopo le imposte, anche quando il Gruppo mantiene dopo la vendita una quota di minoranza nella controllata. L’utile o la perdita risultanti, al netto delle imposte, sono esposti separatamente nel conto economico.
Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non devono più essere ammortizzati.
Contratti di costruzione e servizi in corso di esecuzione
I contratti di costruzione in corso di esecuzione sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza in relazione all’avanzamento dei lavori mediante il criterio della percentuale di completamento, determinato attraverso la metodologia della misurazione fisica dei lavori eseguiti, così da attribuire i ricavi ed il risultato economico della commessa ai singoli esercizi di competenza in proporzione allo stato di avanzamento lavori. La differenza positiva o negativa tra il valore eseguito dei contratti e quello degli acconti ricevuti è iscritta rispettivamente nell’attivo o nel passivo della situazione patrimoniale - finanziaria, tenuto anche conto delle eventuali svalutazioni effettuate a fronte dei rischi connessi al mancato riconoscimento dei lavori eseguiti per conto dei committenti.
I ricavi di commessa, oltre ai corrispettivi contrattuali, includono le varianti, le revisioni dei prezzi, nonché eventuali claims nella misura in cui è probabile che essi rappresentino effettivi ricavi che possano essere determinati con attendibilità.
Nel caso in cui dall’espletamento delle attività di commessa sia prevista una perdita, questa è immediatamente iscritta in bilancio per intero, indipendentemente dallo stato di avanzamento della commessa.
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Con specifico riferimento ai servizi di costruzione a favore del concedente afferenti al contratto di concessione di cui è titolare AdB, anche questi sono rilevati nel conto economico in base allo stato di avanzamento dei lavori, cioè la valutazione dei progressi verso l'adempimento completo dell'obbligazione di fare è adempiuta nel corso del tempo (“ over time ”). In particolare, i ricavi per i servizi di costruzione e/o miglioria, che rappresentano il corrispettivo spettante per l’attività effettuata, sono valutati al fair value , determinato sulla base del totale dei costi sostenuti, costituiti principalmente dai costi per i servizi esterni e dai costi dei benefici per i dipendenti dedicati a tali attività.
La contropartita di tali ricavi per servizi di costruzione è rappresentata da un’attività finanziaria o dalla concessione aeroportuale iscritta tra i Diritti concessori delle attività immateriali, come illustrato in tale paragrafo.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dall’ammontare che l’impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell’attività. Il costo delle rimanenze è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
Cassa e disponibilità liquide
Le disponibilità liquide (considerati anche i mezzi equivalenti) comprendono i valori numerari, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell’assenza di spese per la riscossione.
Benefici per i dipendenti
I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (Trattamento di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine (quali a titolo esemplificativo, Patti di Non concorrenza e Piani di Incentivazione a lungo termine) sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto.
La passività relativa, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza, coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici; la valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti, utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito.
L’importo riflette non solo i debiti maturati alla data di chiusura del bilancio consolidato, ma anche i futuri incrementi salariali e le correlate dinamiche statistiche.
Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell’effetto del massimale delle attività, esclusi gli interessi netti (non applicabile al Gruppo) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della situazione patrimoniale- finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di conto economico complessivo nell’esercizio in cui si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a conto economico negli esercizi successivi.
Il costo relativo alle prestazioni di lavoro passate è rilevato a conto economico alla data più remota tra le seguenti:
(a) la data in cui si verifica una modifica o la riduzione del piano; e
(b) la data in cui il Gruppo rileva i costi di ristrutturazione correlati.
Gli interessi netti sulla passività /attività netta per benefici definiti devono essere determinati moltiplicando la passività /attività netta per il tasso di sconto. Il Gruppo rileva le seguenti variazioni dell’obbligazione netta per benefici definiti nel costo del venduto, nelle spese amministrative e nei costi di vendita e distribuzione nel conto economico consolidato (per natura):
Costi per prestazioni di lavoro, comprensivi di costi per prestazioni di lavoro correnti e passate, utili e perdite su riduzioni ed estinzioni non di routine;
Interessi attivi o passivi netti.
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In seguito alle modifiche apportate al TFR dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) e successivi Decreti e Regolamenti, il TFR delle società italiane con più di 50 dipendenti maturato dal gennaio 2007 o dalla data di scelta dell’opzione da esercitarsi da parte dei dipendenti è incluso nella categoria dei piani a contribuzione definita, sia nel caso di opzione per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al Fondo di Tesoreria presso l’INPS. Il TFR maturato sino al 31 dicembre 2006 è contabilizzato come beneficio definito.
I contributi da versare ad un piano a contribuzione definita in cambio di quella prestazione lavorativa sono contabilizzati come passività (debito), dopo aver dedotto eventuali contributi già versati e come costo.
Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile, che, alla data di chiusura del presente bilancio consolidato, sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando:
(i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
(ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso;
(iii) l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima, a volte con il supporto di esperti, dell’ammontare che l’impresa pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”.
Quando la passività è relativa ad attività materiali (demolizione cespiti), il fondo è rilevato in contropartita all’attività a cui si riferisce; l’imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento.
I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività materiali, in contropartita all’attività a cui si riferisce.
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
Il Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali, coerentemente con gli obblighi convenzionali in essere, accoglie, alla data di fine esercizio, gli accantonamenti relativi alle manutenzioni straordinarie, ripristini e sostituzioni da effettuare in futuro e finalizzate ad assicurare la dovuta funzionalità e sicurezza dell’infrastruttura aeroportuale. Gli accantonamenti a tale fondo sono calcolati in funzione del grado di utilizzo delle infrastrutture indirettamente riflesso nella data prevista per la loro sostituzione/rinnovo. La determinazione dei valori che movimentano questa posta di bilancio tiene debitamente conto anche di una componente finanziaria, da applicarsi in funzione dei tempi intercorrenti tra i diversi cicli di rinnovo, che ha la finalità di garantire l’adeguatezza dei fondi stanziati. La stima del fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali richiede pertanto un giudizio tecnico professionale complesso, in particolare in relazione alla natura dei costi da sostenere, al loro ammontare e alla tempistica degli interventi previsti.
Debiti commerciali e altre passività non finanziarie
I debiti commerciali a breve termine, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, sono iscritti al costo (il loro valore nominale) e non sono attualizzati poiché l’effetto dell’attualizzazione dei flussi finanziari è irrilevante
Le altre passività non finanziarie sono iscritte al loro costo (identificato dal valore nominale).
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Finanziamenti
Le altre passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono inizialmente rilevate al costo, corrispondente al fair value della passività al netto dei costi di transazione che sono direttamente attribuibili all’emissione della passività stessa.
A seguito della rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato).
Ogni utile o perdita è contabilizzata a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Garanzie finanziarie passive
Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell’inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value , incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all’emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell’esborso richiesto per far fronte all’obbligazione garantita alla data di bilancio e l’ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Cancellazione passività finanziarie
Una passività finanziaria viene cancellata quando l’obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un’altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio di eventuali differen ze tra i valori contabili.
Rilevazione dei ricavi
I ricavi sono rilevati per un importo che riflette il corrispettivo a cui l’entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente ed è determinato attraverso le seguenti cinque fasi:
1. Identificazione del contratto;
2. Identificazione delle performance obligation presenti nel contratto;
3. Determinazione del prezzo di vendita;
4. Allocazione del prezzo della transazione a ciascuna performance obligation individuata;
5. Rilevazione dei ricavi al momento del soddisfacimento della performance obligation.
Tale rilevazione avviene nel momento in cui sono state adempiute le obbligazioni contrattuali ed in particolare quando il controllo viene trasferito al cliente. Inoltre, nella determinazione della misura del ricavo occorre tenere conto della probabilità di ottenimento e/o incasso dei benefici economici legati al provento.
Il Gruppo ha identificato le seguenti revenue stream :
1. Diritti aeroportuali
2. Subconcessioni/Locazioni commerciali e non
3. Parcheggi
4. Servizi di Costruzione
5. Altri.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni, premi e oneri promozionali direttamente correlati ai ricavi di vendita, nonché delle imposte direttamente connesse.
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Gli sconti commerciali, portati in diretta diminuzione dei ricavi, sono determinati sulla base dei contratti stipulati con le compagnie aeree e con i tour operator .
Le royalties sono contabilizzate per competenza secondo la sostanza degli accordi contrattuali e in ottemperanza all’IFRS 15.
In ottemperanza all’IFRS 16 i proventi da leasing derivanti da leasing operativi per i quali il Gruppo riveste il ruolo di locatore sono rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra i ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. I canoni o affitti variabili sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.
Gli interessi attivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza temporale, su una base che tenga conto del tasso effettivo di rendimento dell’attività a cui si riferiscono.
I dividendi sono rilevati quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
Rilevazione dei costi e delle spese
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nel periodo o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi.
Gli interessi passivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza temporale, su una base che tenga conto del tasso effettivo di rendimento della passività a cui si riferiscono. Gli interessi passivi direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso.
Imposte sul reddito
Imposte correnti
Le imposte correnti per l’esercizio in corso sono valutate all’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura del bilancio consolidato. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel conto economico. Gli Amministratori periodicamente valutano la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Si evidenzia che nel 2021 è stato rinnovato, per il triennio 2021-2023, il contratto di Consolidato Fiscale Nazionale, ai sensi degli articoli da 117 a 129 del D.P.R. n.917 del 26 dicembre 1986 (T.U.I.R), istituto a cui hanno aderito tutte le società del Gruppo e che permette la tassazione Ires a livello di Gruppo. Al 31 dicembre 2021 le società FFM e TAG hanno rilevato un debito Ires verso la controllante per effetto del risultato positivo di periodo.
Imposte differite
Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto " liability method " sulle differenze temporanee risultanti alla data del presente bilancio consolidato fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati nel bilancio consolidato. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione:
- della rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull’utile del periodo calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
- il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture , può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.
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Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le perdite fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui
- l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un’attività o passività in una transazione che non è un’aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull’utile del periodo calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
- nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture , le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee.
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l’utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell’esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch’esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l’elemento cui si riferiscono.
Imposte differite attive e imposte differite passive sono compensate laddove esista un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive, e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente e alla stessa autorità fiscale.
I benefici fiscali acquisiti a seguito di un’aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L’aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell’avviamento (fino a concorrenza del valore dell’avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.
Le aliquote utilizzate per il calcolo della fiscalità differita, che riflettono quelle prospettiche sulla base della legislazione nazionale vigente, sono le seguenti:
- IRES 24%
- IRAP 4,2% (in vigore nei confronti delle società di gestione aeroportuale)
- IRAP 3,9%.
Imposte indirette
I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l’imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:
l’imposta applicata all’acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell’attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
i crediti e i debiti commerciali includono l’imposta indiretta applicabile.
L’ammontare netto delle imposte indirette da recuperare o da pagare all’Erario è incluso nel bilancio tra i crediti ovvero tra i debiti.
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Utile per azione
Base
L’utile/(perdita) per azione è calcolato quale rapporto tra il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie.
Diluito
L’utile/(perdita) diluito per azione è calcolato quale rapporto tra il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo, mentre il risultato economico del Gruppo è rettificato per tenere conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione.
Dividendi e distribuzione di attività diverse dalle disponibilità liquide
Il Gruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L’ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
Le distribuzioni di attività diverse dalle disponibilità liquide sono valutate al fair value delle attività da distribuire; le rideterminazioni del fair value sono rilevate direttamente nel patrimonio netto.
Nel momento in cui si procede al regolamento del dividendo pagabile, l’eventuale differenza tra il valore contabile delle attività distribuite e il valore contabile del dividendo pagabile viene rilevata nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio.
Rendiconto Finanziario
Il Gruppo presenta il proprio rendiconto finanziario utilizzando il metodo indiretto come consentito dallo IAS 7 e ha riconciliato l’utile ante imposte con i flussi di cassa netti dalle attività operative. Lo IAS 7 al par.33 consente di classificare gli interessi attivi e passivi come attività operative o di finanziamento sulla base di quella che è la presentazione ritenuta rilevante dall’impresa; il gruppo classifica gli interessi attivi incassati e gli interessi passivi pagati come flussi di cassa da attività operative.
P rincipi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall’Unione Europea adottati dal Gruppo
A partire dal gennaio 2021, sono entrati in vigore i seguenti nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, rivisti dallo IASB, che non hanno avuti impatto sul bilancio consoli dato del Gruppo:
Modifiche agli IFRS 4, IFRS 7, IFRS 9, IFRS 16 e IAS 39: Interest Rate Benchmark Reform – Phase 2
In data 27 agosto 2020 lo IASB ha portato delle modifiche all’IFRS 4, IFRS 7, IFRS 9, IFRS 16 e allo IAS 39, per tenere conto delle conseguenze dell’effettiva sostituzione di indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistenti con tassi di riferimento alternativi sostanzialmente privo di rischio (Risk Free Rate- RFR). Le modifiche includono i seguenti espedienti pratici :
Un espediente pratico che consente di considerare e trattare i cambiamenti contrattuali, od i cambiamenti nei flussi di cassa che sono direttamente richiesti dalla riforma, come variazioni di un tasso di interesse variabile, equivalente ad un movimento di un tasso di interesse nel mercato;
Permettere che i cambiamenti, richiesti dalla riforma IBOR, da apportare alla documentazione per la designazione della relazione di copertura senza che la relazione di copertura debba essere discontinuata;
Fornisce temporaneo sollievo alle entità nel dover rispettare i requisiti di identificazione separata quando un RFR viene designato come copertura di una componente di rischio. Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio del Gruppo.
Il Gruppo intende usare tali espedienti pratici nei periodi futuri in c ui gli stessi saranno applicabili.
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Modifiche all’IFRS 16: Leases: Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021
Lo IASB ha pubblicato in data 31 marzo 2021 una modifica al presente principio che prolunga per un anno l’emendamento di maggio 2020 che chiariva la circostanza per cui il locatario, come espediente pratico, può valutare che specifiche riduzioni delle rate (come conseguenza diretta del Covid-19) possano non essere considerate come modifiche contrattuali, e vengano dunque contabilizzate di conseguenza. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell’IFRS 16. Il nuovo emendamento si applica a partire dal 1° aprile 2021.
Modifica all’IFRS 4: Insurance Contracts deferral of IFRS 9.
Lo IASB ha pubblicato in data 25 giugno 2020 un emendamento all’IFRS 4 con il quale è stata differita l’applicazione dell’IFRS 9 per le compagnie assicurative al gennaio 2023, allineando tale data rispetto a quella di prima applicazione dell’IFRS 17. Questo princip io non si applica al Gruppo.
Nuovi principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione della presente relazione finanziaria, erano già stati emanati, ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi ed interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore. Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tali principi ed emendamenti.
Modifiche allo IAS 1: Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current and Classification of Liabilities as Current or Non-current
Il 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento allo IAS 1 che mira a chiarire uno dei criteri dello IAS 1 per la classificazione di una passività come non corrente ovvero il requisito che l’entità deve avere il diritto di differire il regolamento della passività per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento del bilancio. La modifica include:
l’indicazione che il diritto di differire il regolamento deve esis tere alla data di Bilancio;
un chiarimento in merito al fatto che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management circa la possibilità di utilizzare il diritto di differi mento;
un chiarimento su come le condizioni del finanziamento infl uenzano la classificazione e;
un chiarimento sui requisiti per la classificazione di passività che una entità intende regolare o potrebbe regolare mediante emissione di propri strumenti di capitale.
Il nuovo emendamento si applica a partire dal gennaio 2023 o successivamente, e dovrà essere applicato retroattivamente. Il Gruppo sta al momento valutando eventuali impatti di tali modifiche.
Modifica all’IFRS 3 - “Business combinations”, allo IAS 16 “Property, Plant and Equipment”, allo IAS 37 “Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets” e Annual Improvements 2018-2020 Cycle
Lo IASB ha pubblicato in data 14 maggio 2020 un pacchetto di emendamenti che chiariscono e apportano modifiche minori agli IFRS di seguito riportati, mentre gli Annual Improvements 2018-2020 Cycle hanno come oggetto l’IFRS 1, l’IFRS 9, lo IAS 41 ed esempi illustrativi allegati all’IFRS 16:
IFRS 3: aggiornamento di riferimenti al Conceptual Framework dello IAS (nessun cambiamento nel trattamento contabile delle business combinations );
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IAS 16: l’emendamento chiarisce l’impossibilità per una società di dedurre dai costi delle immobilizzazioni materiali ogni ricavo derivante dalla vendita di prodotti venduti nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie affinché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Al contrario, i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, ed i costi per produrre gli stessi, vanno iscritti separatamente nel conto economico;
IAS 37: l’emendamento fornisce un chiarimento sui costi da includere nella valutazione delle perdite generate da un contratto e quindi per valutare se lo stesso sia da considerarsi oneroso o in perdita. La modifica prevede l’applicazione di un approccio denominato directly related cost approach ”. I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto.
Annual Improvements 2018-2020 Cycle:
o Modifica all’IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards Subsidiary as a first-time adopter ”. Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica al presente principio che permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell’IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell’IFRS 1;
o Modifica all’IFRS 9 Financial Instruments Fees in the “10 per cent” test for derecognition of financial liabilities ”: lo IASB ha pubblicato una modifica all’IFRS 9 che chiarisce le fee che una entità deve includere nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, comprese le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un’entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui applica per la prima volta la modifica;
o IAS 41 Agriculture: lo IASB ha pubblicato una modifica al presente principio che rimuove il requisito previsto dal paragrafo 22 dello IAS 41 secondo il quale le entità escludono flussi di cassa per le imposte nella valutazione del fair value delle attività nell'ambito dello IAS 41 qualora venga applicato il metodo del Net Present Value . Questo principio non si applica al Gruppo.
I nuovi emendamenti si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2022 o successivi.
Modifica allo IAS 1: Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting policies
Lo IASB ha pubblicato in data 12 febbraio 2021 una modifica al presente principio al fine di supportare le società nella scelta di quali principi contabili comunicare nel proprio bilancio. La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023, è permessa l’applicazione anticipata.
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Modifica allo IAS 8: Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates
Lo IASB ha pubblicato in data 12 febbraio 2021 una modifica al presente principio al fine di introdurre una nuova definizione di stima contabile e chiarire la distinzione tra cambiamenti nelle stime contabili, cambiamenti nei principi contabili ed errori. La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al gennaio 2023, è permessa l’applicazione anticipata.
Modifica allo IAS 12: Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction
Lo IASB ha pubblicato in data 7 maggio 2021 una modifica al presente principio, il quale richiede alle società di riconoscere imposte differite attive e passive su particolari transazioni che, al momento dell’iniziale iscrizione, danno origine a differenze temporanee equivalenti (imponibili e deducibili) un esempio sono le transazioni relative a contratti di leasing. La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al gennaio 2023, è permessa l’applicazione anticipata.
IFRS 17: Insurance Contracts
Lo IASB ha pubblicato in data 18 maggio 2017 il nuovo standard, nonché degli emendamenti in data 25 giugno 2020, che sostituisce l’IFRS 4, emesso nel 2004. Il nuovo principio mira a migliorare la comprensione da parte degli investitori, ma non solo, dell’esposizione al rischio, della redditività e della posizione finanziaria degli assicuratori. L’IFRS 17 si applicherà a partire dal gennaio 2023; è tuttavia consentita l’applicazione anticipata. Questo principio non si applica al Gruppo.
Modifiche all’IFRS 17: Insurance Contracts: Initial application of IFRS 17 and IFRS 9 Comparative information
Lo IASB ha pubblicato in data 9 dicembre 2021 una modifica al presente principio. La modifica è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate in sede di prima applicazione dell'IFRS 17. La modifica ha lo scopo di aiutare le entità ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività dei contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per utilizzatori di rendiconti finanziari. La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023. Questo principio non si applica al Gruppo.
Valutazioni discrezionali e stime contabili significative
La preparazione del bilancio del Gruppo richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l’informativa a questi relativa, nonché l’indicazione di passività potenziali. L’incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.
IAS 8 Correzioni di stime ed errori contabili
Alcuni elementi del bilancio non possono essere valutati con precisione e sono dunque oggetto di stime che dipendono dalle future ed incerte condizioni di svolgimento dell’attività aziendale. Tali stime sono destinate nel tempo a subire revisioni per tenere conto dei dati e delle informazioni che si rendono successivamente disponibili. L’effetto del cambiamento di stime contabili deve essere rilevato prospetticamente nell’esercizio in cui si è verificato, includendolo nel risultato economico dell’esercizio e degli esercizi futuri, laddove il cambiamento influisca anche su questi ultimi. La rilevazione prospettica degli effetti della stima significa che il cambiamento è applicato alle operazioni che si sono verificate a partire dalla variazione della stima stessa. La revisione o il cambiamento delle stime contabili è originato da nuove informazioni o da nuovi sviluppi di operazioni di gestione e per tali motivi non rappresentano una correzione di errori.
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Gli errori di esercizi precedenti sono omissioni e errate misurazioni di voci nel bilancio dell’entità per uno o più esercizi derivanti dal non utilizzo o dall’utilizzo erroneo di informazioni attendibili che erano disponibili quando i bilanci di quegli esercizi erano autorizzati all’emissione e si poteva ragionevolmente supporre che fossero state ottenute e utilizzate nella redazione e presentazione di quei bilanci. Tali errori includono gli effetti di errori aritmetici, errori nell’applicazione di principi contabili, sviste o interpretazioni distorte di fatti, e frodi. Il bilancio non è conforme agli IFRS se questo contiene errori rilevanti ovvero irrilevanti se commessi intenzionalmente per ottenere una particolare presentazione della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico o dei flussi finanziari dell’entità. Errori potenziali dell’esercizio corrente, rilevati nel medesimo esercizio, sono corretti prima che il bilancio sia autorizzato alla pubblicazione. Gli errori scoperti negli esercizi successivi, se ritenuti rilevanti e se la correzione è ritenuta fattibile, devono essere corretti nell’informativa comparativa presentata nel bilancio per l’esercizio successivo, rideterminando i valori di apertura di attività, passività e patrimonio netto ( restatement ).
Il restatement non è applicato è l’errore è rilevato con la modalità prospettica qualora gli errori e le omissioni siano ritenuti non rilevanti.
Omissioni od errate misurazioni di voci sono rilevanti se, individualmente o nel complesso, potrebbero influenzare le decisioni economiche che gli utilizzatori prendono sulla base del bilancio. La rilevanza dipende dalla dimensione e dalla natura dell’omissione o errata misurazione valutata a seconda delle circostanze.
Stime e assunzioni
La redazione del bilancio richiede l’elaborazione di stime e valutazioni che si riflettono nei valori contabili della attività e delle passività nonché nelle informazioni fornite nelle note illustrative anche in relazione alle attività e passività potenziali alla data di chiusura del bilancio. I risultati effettivi del periodo rilevati successivamente potrebbero differire da tali stime; peraltro le stime e le assunzioni sono riviste e aggiornate periodicamente e gli effetti derivanti da ogni loro variazione sono immediatamente riflessi in bilancio. Il Gruppo ha basato le proprie stime ed assunzioni su parametri disponibili al momento della preparazione del bilancio consolidato. Tuttavia, le attuali circostanze ed assunzioni sui futuri sviluppi potrebbero modificarsi a causa di cambiamenti nel mercato o di accadimenti non controllabili dal Gruppo, quali un’ulteriore fase di aggravamento della pandemia Covid-19 e le conseguenze dell’attuale conflitto in Ucraina.
Contributo del fondo di compensazione dei danni subiti a causa del Covid-19
Il fondo di compensazione dei danni subiti a causa del Covid-19 (art.128-bis della Legge di Bilancio 2021 e Decreto Legge 25 maggio 2021 n.73 (GU Serie Generale n.123 del 25 maggio 2021) destinato ai gestori aeroportuali e alle società di assistenza a terra, ha avuto un lungo iter approvativo finalizzato il 28 dicembre 2021 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Attuativo (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile 25 novembre 2021) che ha dato termine 30 giorni (27 gennaio 2022) per la presentazione delle domande di accesso al fondo stesso.
Il Gruppo ha approfondito il tema della contabilizzazione di tale contributo, ai sensi del principio contabile IAS 20, e ritiene di iscrivere il contributo e il corrispondente credito nel bilancio 2022 quando l’iter approvativo troverà conclusione tramite il provvedimento di accoglimento/rigetto delle domande a cura della Direzione Generale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Il Gruppo ritiene infatti che l’iter previsto dalla normativa abbia carattere sostanziale principalmente per le seguenti considerazioni: la domanda da presentare entro il termine del 27 gennaio 2022 doveva essere corredata dalla relazione redatta da un esperto indipendente altrimenti non sarebbe stata ammissibile e il ricevimento di tale relazione era fuori dal controllo del Gruppo ed è avvenuto in data 23 gennaio 2022, così come l’ottenimento del provvedimento di accoglimento delle domande a cura della Direzione Generale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili è fuori dal controllo di AdB ed è ottenibile solo nel 2022. La domanda è stata presentata nei termini sia dalla Capogruppo che dalla controllata Tag, entrambe corredate dalla relazione redatta da un esperto indipendente che ha certificato la perdita complessiva subita dal Gruppo nel periodo 1° marzo-30 giugno 2020.
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In data 8 marzo 2022 Adb ha ricevuto da Enac il pagamento dell’anticipo del 50%, pari a 10,45 milioni di Euro, dell’importo richiesto (20,9 milioni di Euro), in conseguenza della decisione di Enac di procedere all’erogazione di trecento milioni di Euro alle società di gestione aeroportuale, come anticipo del 50% rispetto alle richieste di ristoro avanzate ed in attesa della definizione delle attività istruttorie, al fine di consentire a queste ultime di fronteggiare le difficoltà finanziarie in cui sono venute a trovarsi.
Riduzioni di valore di attività non finanziarie
Si rimanda a quanto indicato in precedenza nel principio “perdite di valore delle attività non finanziarie” e a quanto indicato nel seguito alla Nota 1-Attività Immateriali.
Fair value degli investimenti immobiliari
Il Gruppo contabilizza i propri investimenti immobiliari al costo; valore che approssima il fair value degli investimenti immobiliari data la particolare natura degli stessi (assenza di un mercato attivo comparabile).
Fair value degli strumenti finanziari
Il Gruppo fornisce in Nota il fair value degli strumenti finanziari. Quando il fair value di un’attività o passività finanziaria non può essere misurato basandosi sulle quotazioni in un mercato attivo, il fair value viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i valori equi. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti delle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.
IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di chiusura del bilancio
Il Gruppo, nella valutazione di fatti intervenuti dopo la data di chiusura del bilancio analizza le condizioni per le quali si dovrebbe pervenire ad una variazione opportuna sulla contabilità e sulla relativa informativa, a seconda che si tratti di fatti intervenuti dopo la data di chiusura del bilancio riferiti:
- ad operazioni esistenti alla data di chiusura ma di cui è necessaria la rettifica in bilancio ( adjusting events );
- ad operazioni che hanno avuto origine dopo la chiusura del bilancio e per le quali non è necessaria alcuna rettifica nel bilancio stesso ( non adjusting events ).
Informativa relativa ai Settori Operativi
Il Gruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, in applicazione all’IFRS 8, ha identificato i propri settori operativi nelle aree di business che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione della performance e delle decisioni in merito all’allocazione delle risorse e per i quali sono disponibili informazioni di bilancio separate.
I settori operativi del Gruppo ai sensi dell’IFRS 8 – Operating Segment identificate dal gruppo sono:
- Aviation;
- Non Aviation;
- Altro.
E’ opportuno precisare che l’informativa relativa ai settori operativi viene illustrata per le Continuing Operations in modo da riflettere il futuro assetto organizzativo del Gruppo e, separatamente, per le attività destinate alla vendita.
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Per quanto attiene i settori operativi il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base dei ricavi per passeggero distinguendo quelli riconducibili al settore aviation rispetto a quelli riconducibili al settore non aviation.
La voce “Altro”, in via residuale comprende quanto non direttamente attribuibile ai settori individuati.
Nella gestione del Gruppo proventi ed oneri finanziari e imposte non sono allocati ai singoli settori operativi.
Le attività di settore sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in modo ragionevole in funzione della sua attività caratteristica.
Le attività di settore presentate sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato del Gruppo.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021 Aviation
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021 Non Aviation
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021 Altro
Totale per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
Ricavi
36.635
21.854
0
58.489
Costi
(43.861)
(11.099)
0
(54.960)
Margine Operativo Lordo
(7.226)
10.755
0
3.529
Ammortamenti e svalutazioni
(7.210)
(3.345)
0
(10.555)
Accantonamenti
(1.050)
(293)
0
(1.343)
Risultato operativo
(15.486)
7.117
0
(8.369)
Proventi finanziari
0
0
499
499
Oneri finanziari
0
0
(1.079)
(1.079)
Risultato ante imposte
(15.486)
7.117
(580)
(8.949)
Imposte dell'esercizio
0
0
2.232
2.232
Utile (perdita) d'esercizio
(15.486)
7.117
1.652
(6.717)
Utile (perdita) di terzi
0
0
0
0
Utile (perdita) di gruppo
0
0
0
(6.717)
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020 Aviation
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020 Non Aviation
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020 Altro
Totale per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Ricavi
42.491
24.999
0
67.490
Costi
(50.835)
(20.577)
0
(71.412)
Margine Operativo Lordo
(8.344)
4.422
0
(3.922)
Ammortamenti e svalutazioni
(6.904)
(3.724)
0
(10.628)
Accantonamenti
(2.307)
(537)
0
(2.844)
Risultato operativo
(17.555)
161
0
(17.394)
Proventi finanziari
0
0
198
198
Oneri finanziari
0
0
(1.218)
(1.218)
Risultato ante imposte
(17.555)
161
(1.020)
(18.414)
Imposte dell'esercizio
0
0
4.824
4.824
Utile (perdita) d'esercizio
(17.555)
161
3.804
(13.590)
Utile (perdita) di terzi
0
0
0
0
Utile (perdita) di gruppo
0
0
0
(13.590)
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Di seguito si riportano le tabelle relative alla segment information dell’attivo:
in migliaia di euro
al 31.12.2021 Aviation
al 31.12.2021 Non Aviation
al 31.12.2021 Altro
Consolidato al 31.12.2021
Attività non correnti
178.018
38.375
26.563
242.956
Attività immateriali
173.922
26.356
0
200.278
Diritti di concessione
173.313
26.051
0
199.364
Altre attività immateriali
609
305
0
914
Attività materiali
4.018
12.007
0
16.025
Terreni, immobili, impianti e macchinari
4.018
7.275
0
11.293
Investimenti immobiliari
0
4.732
0
4.732
Altre attività non correnti
78
12
26.563
26.653
Partecipazioni
0
0
44
44
Altre attività finanziarie non correnti
0
0
13.306
13.306
Imposte differite attive
0
0
13.093
13.093
Altre attività non correnti
78
12
120
210
Attività correnti
22.032
3.597
28.691
54.320
Rimanenze di magazzino
457
278
0
735
Crediti commerciali
17.001
2.976
0
19.977
Altre attività correnti
4.574
343
476
5.393
Attività finanziarie correnti
0
0
0
0
Cassa e altre disponibilità liquide
0
0
28.215
28.215
Totale attività
200.050
41.972
55.254
297.276
in migliaia di euro
al 31.12.2020 Aviation
al 31.12.2020 Non Aviation
al 31.12.2020 Altro
Consolidato al 31.12.2020
Attività non correnti
176.938
40.608
23.905
241.451
Attività immateriali
173.029
27.010
0
200.039
Diritti di concessione
172.260
26.210
0
198.470
Altre attività immateriali
769
800
0
1.569
Attività materiali
3.847
13.571
0
17.418
Terreni, immobili, impianti e macchinari
3.847
8.839
0
12.686
Investimenti immobiliari
0
4.732
0
4.732
Altre attività non correnti
62
27
23.905
23.994
Partecipazioni
0
0
44
44
Altre attività finanziarie non correnti
0
0
12.946
12.946
Imposte differite attive
0
0
10.732
10.732
Altre attività non correnti
62
27
183
272
Attività correnti
6.567
2.524
45.590
54.681
Rimanenze di magazzino
360
316
0
676
Crediti commerciali
4.380
1.899
0
6.279
Altre attività correnti
1.827
309
1.657
3.793
Attività finanziarie correnti
0
0
275
275
Cassa e altre disponibilità liquide
0
0
43.658
43.658
Totale attività
183.505
43.132
69.495
296.132
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 100
L’informativa di settore afferente ai settori operativi identificati viene predisposta come di seguito più ampiamente descritto.
Aviation : comprende attività di natura aeronautica che rappresentano il core business dell’attività aeroportuale. Questo aggregato comprende i diritti di approdo, decollo e sosta degli aeromobili, i diritti di imbarco dei passeggeri, i diritti di imbarco e sbarco merci, nonché i diritti sulla sicurezza per il controllo dei passeggeri e del bagaglio a mano e il controllo dei bagagli da stiva. Inoltre, le attività di handling merci, sdoganamento e fueling . Sono infine ricomprese in questo settore tutte le infrastrutture centralizzate ed i beni di uso esclusivo: le infrastrutture centralizzate rappresentano gli introiti percepiti in relazione alle infrastrutture la cui gestione è affidata in via esclusiva alla società di gestione aeroportuale, per ragioni di safety, security o per ragioni di impatto economico. I beni di uso esclusivo rappresentano invece i banchi check-in , i gates e gli spazi affittati agli operatori aeroportuali per svolgere la loro attività.
Non Aviation : rappresenta quelle attività non direttamente connesse al business aeronautico. Queste si esplicitano nelle attività di subconcessione retail, ristorazione, autonoleggi e nella gestione dei parcheggi, della Marconi Business Lounge e della pubblicità.
La suddivisione di ricavi e costi tra la SBU Aviation e quella Non Aviation segue le linee guida indicate da Enac per la predisposizione dei dati della rendicontazione analitica/regolatoria delle società di gestione aeroportuale coerentemente con quanto previsto dall’art. 11 decies della legge 248/05 e l'Atto di Indirizzo del Ministro dei Trasporti del 31 dicembre 2006.
Le voci residuali escluse dalla rendicontazione regolatoria sono state successivamente allocate secondo criteri gestionali.
Riportiamo di seguito le principali differenze:
- voci considerate non pertinenti ai fini della contabilità regolatoria che vengono allocate tramite un esame specifico della singola voce di costo/ricavo;
- ricavi e costi per servizi di costruzione allocati sulla base della suddivisione analitica degli investimenti dell’esercizio tra le due SBU secondo criteri regolatori;
- incentivi per lo sviluppo del traffico aereo allocati interamente alla SBU Aviation coerentemente con quanto effettuato nei prospetti di bilancio.
Informativa in merito ai Clienti Principali
Nell’esercizio 2021 il Gruppo ha realizzato il proprio fatturato principalmente verso i clienti esposti nella tabella di seguito a confronto con l’esercizio 2020:
31/12/2021
31/12/2020
RYANAIR DAC
WIZZ AIR HUNGARY LTD
EMIRATES
HEINEMANN ITALIA SRL
SOCIETE' AIR FRANCE S.A.
VECCHIA MALGA NEGOZI SRL
EUROPEAN AIR TRANSPORT LEIPZIG GMBH
TURKISH AIRLINES
KLM CITYHOPPER B.V.
VOLOTEA S.L.
RYANAIR DAC
WIZZ AIR HUNGARY LTD
ALITALIA SAI SPA
BRITISH AIRWAYS PLC
EMIRATES
HEINEMANN ITALIA SRL
SOCIETE' AIR FRANCE S.A.
GH BOLOGNA SPA
EUROPEAN AIR TRANSPORT LEIPZIG GMBH
LUFTHANSA LINEE AEREE GERMANICHE
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 101
Dal confronto del biennio si confermano Ryanair e Wizz Air come primi clienti del Gruppo, essendo i vettori che hanno trasportato il maggior numero di passeggeri.
Alitalia che nel 2020 aveva il terzo posto nella graduatoria dei passeggeri trasportati da/per Bologna e nel relativo fatturato, come noto ha cessato l’attività di volo a ottobre 2020 e, di conseguenza, nel 2021 ha lasciato il posto alla compagnia Emirates che, oltre al trasporto passeggeri, ha una forte componente cargo.
Rispetto al 2020 si evidenzia, infine, l’ingresso nei primi 10 del cliente Vecchia Malga, subconcessionario di alcuni punti Food & Beverage del Terminal che nell’esercizio precedente, per effetto della pandemia e della riduzione del traffico che ne è derivata, è stato chiuso per diversi mesi.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 102
ANALISI DELLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA
ATTIVITÁ
1. Attività Immateriali
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle attività immateriali al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Diritti di concessione
199.364
198.470
894
Software, licenze e diritti simili
404
1.027
(623)
Altre attività immateriali
50
55
(5)
Altre attività immateriali in corso
460
487
(27)
TOTALE ATTIVITA' IMMATERIALI
200.278
200.039
239
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 103
La tabella seguente mostra la movimentazione relativa alle attività immateriali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 con relativo confronto con l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 per singola categoria di attività immateriale.
31.12.2020
Movimentazione del periodo
al 31.12.2021
in migliaia di euro
Costo storico
Fondo Ammortamento
Valore di Bilancio
Incrementi/ Acquisizioni
Ammortamenti
Decrementi/ Cessioni/ Svalutazioni
Decremento Fondo
Costo storico
Fondo Ammortamento
Valore di Bilancio
Diritti di concessione
246.554
(48.084)
198.470
8.619
(7.141)
(584)
0
254.589
(55.225)
199.364
Software, licenze e diritti simili
14.270
(13.243)
1.027
262
(885)
0
0
14.532
(14.128)
404
Altre attività immateriali
250
(195)
55
0
(5)
0
0
250
(200)
50
Certificati Energetici
0
0
0
130
0
(130)
0
0
0
0
Altre attività immateriali in corso
487
0
487
(27)
0
0
0
460
0
460
TOTALE ATTIVITA' IMMATERIALI
261.561
(61.522)
200.039
8.984
(8.031)
(714)
0
269.831
(69.553)
200.278
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 104
Al 31 dicembre 2021, la voce Diritti di concessione registra un incremento di 8,6 milioni di Euro di cui 8,2 milioni (pari al fair value dei servizi di costruzione prestati nel corso del periodo) principalmente dovuto ai lavori di realizzazione:
di un nuovo edificio cargo con relative pertinenze per un operatore specializzato del settore;
di un nuovo piazzale di sosta per aeromobili;
del nuovo impianto de icing;
e i lavori di rifacimento della rete di collettamento principale delle acque meteoriche.
Tra gli incrementi nella voce Diritti di Concessione per la Capogruppo rientrano 567 mila Euro di anticipi a fornitori per lavori.
L’ammortamento dei Diritti di concessione del periodo in esame ammonta 7,1 milioni di Euro ed è effettuato sulla base della durata residua della concessione; sono state, inoltre, effettuate svalutazioni di progettazioni non più utilizzabili per 0,3 milioni di Euro.
La voce Software, licenze e diritti simili, registra un incremento di 262 mila Euro che riguarda principalmente l’implementazione del sistema applicativo SAP riguardante la fatturazione elettronica sia attiva che passiva.
Le Altre attività immateriali in corso accolgono importi sostenuti per sviluppi software non conclusi al 31 dicembre 2021.
Verifica della recuperabilità del valore delle attività o di gruppi di attività
I Diritti di Concessione sono sottoposti a impairment test almeno una volta l’anno in corrispondenza dell’approvazione del bilancio e anche periodicamente al verificarsi di indicatori interni ed esterni di riduzione del valore di tali attività al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore.
Relativamente all’intera annualità 2021 il Gruppo ha aggiornato il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento agli importi contabilizzati tra i Diritti di Concessione al 31 dicembre 2021 pari a 199 milioni di Euro (corrispondente al 67,06% sul totale attività).
Il test, così come definito dallo IAS 36, avviene confrontando il valore contabile ( carrying value ) dell’attività o del gruppo di attività componenti l’unità generatrice di flussi finanziari (C.G.U.) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali oneri di vendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall’attività o dal gruppo di attività componenti la C.G.U. (valore d’uso).
Ai fini dell’esecuzione del test di impairment il Gruppo ha determinato un’unica CGU coincidente con il Gruppo Aeroporto G. Marconi di Bologna S.p.A.. La metodologia e le assunzioni relative al test di impairment sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione del 21 febbraio 2022.
Per l’elaborazione del test sono state utilizzate delle previsioni economico-finanziarie esplicite per il periodo 2022-2046 e la metodologia comprensiva del “terminal Value” quale flusso di cassa previsto dallo IAS 36 par.39 lett c) per la dismissione delle attività al termine della concessione cui il Gruppo ha diritto su base normativa (art.703 del Codice della Navigazione).
Il metodo utilizzato si basa sul presupposto che il valore del capitale economico di un’azienda ad una certa data, nel presente caso il 31 dicembre 2021, sia rappresentato dalla somma algebrica dei seguenti elementi:
valore “operativo”, pari al valore attuale dei flussi di cassa prodotti dalla gestione operativa dell’azienda in un arco di tempo definito compreso il flusso di cassa attualizzato del credito da Terminal Value derivante dall’incasso del credito per Terminal Value stimato al termine della concessione (periodo di proiezione esplicita; nel presente caso esso coincide con la fine della concessione aeroportuale prevista per il 2046);
valore delle attività accessorie non strategiche o strumentali alla data di riferimento. Si precisa che non vi sono attività accessorie non strategiche o non strumentali incluse nelle proiezioni.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 105
Si sintetizzano nel seguito le principali assunzioni alla base delle previsioni economico-finanziarie 2022-2046 che sono state determinate tenendo conto dell’attuale crisi da Covid-19, dei risultati storici della gestione e delle principali analisi e studi di settore, utilizzando altresì delle crescite coerenti con questi ultimi e non eccedenti quelle previste per il settore di appartenenza.
L’andamento del traffico passeggeri nel quinquennio 2022-2026 è stato stimato ipotizzando una ripresa significativa dei volumi a partire dalla Summer 2022 e sulla base delle previsioni di traffico elaborate dai principali studi di settore per il quadriennio successivo. Il Gruppo prevede un tempo di recupero dei volumi pre-Covid in 3 anni. Per il medio-lungo termine sono state effettuate stime del traffico passeggeri leggermente più prudenti rispetto alla crescita del traffico prevista nei principali studi di settore e tenendo conto degli effetti degli investimenti realizzati dalla Capogruppo per ampliare ulteriormente la capacità infrastrutturale.
I ricavi aeronautici alla base del calcolo dei flussi di cassa ai fini dell’impairment test, sono stati calcolati a partire da tariffe simulate sulla base di un aggiornamento degli interventi previsti nel Contratto di Programma 2020-2023 con il modello regolatorio attuale e, a partire dal 2024 per due periodi regolatori, sulla base di prime simulazioni del nuovo modello regolatorio che entrerà in vigore dal 2023 e che viene applicato agli investimenti previsti nel Masterplan. Per gli anni successivi è stato applicato un adeguamento all’inflazione alla dinamica tariffaria.
Per i Ricavi Non Aeronautici e gli Altri Ricavi è stato stimato un progressivo recupero in base alla crescita del traffico del periodo 2022-2026 con ipotesi di ritorno ai ricavi registrati nel 2019 entro la fine del periodo. Per il successivo periodo 2027-2046 sono state effettuate previsioni sulla base dei trend storici tenendo in considerazione le ipotesi in merito alla crescita del traffico, all’incremento della spesa da parte dei passeggeri e degli spazi commerciali a disposizione. Relativamente al contributo del fondo per la compensazione dei danni del settore aereo di cui alla Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (cd. Legge di Bilancio 2021) è stata inserita la competenza economica e il relativo flusso di cassa nell’anno 2022.
I flussi di cassa di natura operativa sono stati attualizzati mediante l’utilizzo del UDCF ( Unlevered Discounted Cash Flow ) ad un tasso pari alla media ponderata del costo del debito e dei mezzi propri (WACC - Weighted Average Cost of Capital ) determinato mediante l’applicazione del metodo del Capital Asset Pricing Model (“CAPM”) con:
Risk free rate Italiano pari a 1,00%;
Equity risk premium pari al 6,5%;
Beta medio unlevered dei peer ( panel di società aeroportuali quotate) pari a 0,73.
Il costo del capitale di terzi è stato calcolato come media ponderata del costo dei finanziamenti esistenti al netto dell’effetto fiscale (24%), pari all’1,56%.
L’attribuzione del peso del capitale proprio e del capitale di debito pari a rispettivamente a 66,1% e 33,9% è stata effettuato sulla base di un gearing medio dei peer settoriali pari a 51,4%.
È stato infine attribuito un premio sul rischio aggiuntivo pari a 1,0% tenuto conto dei seguenti fattori:
grado di rischiosità insito nelle Previsioni Economico-finanziarie 2022-2046, in particolare considerazione alle previsioni relative ad un arco temporale così ampio quale il periodo 2027-2046;
minore dimensione della Società rispetto alle società quotate del campione preso a riferimento.
Sulla base di quanto in precedenza esposto la Società ha, quindi, determinato un WACC del 6,20%.
Il test di impairment effettuato non ha evidenziato perdite durevoli di valore con riferimento agli importi contabilizzati tra i Diritti di Concessione per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e, conseguentemente, non sono state effettuate svalutazioni di tali attività.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 106
Il Gruppo ha ritenuto opportuno svolgere alcune analisi di sensitività al fine di verificare gli impatti sul recoverable amount derivanti da variazioni ritenute ragionevolmente possibili dei seguenti parametri ritenuti significativi:
- EBITDA margin: -10%;
- WACC: +2,5%
ed analizzando gli impatti che tale variazione ha in relazione al differenziale con il valore del Capitale Investito Netto (“CIN”) e con la voce Attività Immateriali.
Entrambe le sensitivity non hanno rilevato evidenze di impairment loss .
Il valore dell’EBITDA margin dell’arco piano utilizzato per il test di impairment che rende il valore della CGU pari al valore contabile del Capitale Investito Netto è pari al 28,08%.
Il valore del WACC che rende il valore della CGU pari al valore contabile del Capitale Investito Netto è 9,78%.
Il Gruppo non ha ritenuto necessario l’ottenimento di fairness opinion specifiche sull’ impairment test effettuato sui Diritti di Concessione iscritti tra le Attività Immateriali, anche in considerazione del criterio di contabilizzazione sulla base dei costi sostenuti e non sulla base di specifici valori di mercato o fair value di tali immobilizzazioni immateriali.
2. Attività Materiali
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle attività materiali al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Terreni
2.763
2.763
0
Fabbricati e costruzioni leggere e migliorie
3.151
3.487
(336)
Macchinari, attrezzature e impianti
2.085
2.716
(631)
Mobili, macchine per ufficio, mezzi di trasporto
1.405
1.925
(520)
Immobili impianti e macchinari in corso e acconti
487
346
141
Investimenti Immobiliari
4.732
4.732
0
TOTALE ATTIVITA' MATERIALI
14.623
15.969
(1.346)
Terreni in leasing
855
1.252
(397)
Fabbricati e costruzioni leggere e migliorie in leasing
0
0
0
Macchinari, attrezzature e impianti in leasing
397
8
389
Mobili, macchine per ufficio, mezzi di trasporto in leasing
150
189
(39)
TOTALE ATTIVITA' MATERIALI IN LEASING
1.402
1.449
(47)
TOTALE ATTIVITA' MATERIALI COMPLESSIVO
16.025
17.418
(1.393)
[IMAGE]
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 107
La tabella seguente mostra la movimentazione relativa alle attività materiali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 con relativo confronto per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 per singola categoria di attività materiale.
31.12.2020
Movimentazione del periodo
al 31.12.2021
in migliaia di euro
Costo storico
Fondo Ammortamento
Valore di Bilancio
Incrementi/ Acquisizioni
Ammortamenti
Decrementi/Ces sioni/Riclassifica zioni
Decremento Fondo
Costo storico
Fondo Ammortamento
Valore di Bilancio
Terreni
2.763
0
2.763
0
0
0
0
2.763
0
2.763
Fabbricati e costruzioni leggere e migliorie
8.581
(5.094)
3.487
44
(380)
0
0
8.625
(5.474)
3.151
Macchinari, attrezzature e impianti
15.930
(13.214)
2.716
119
(750)
0
0
16.049
(13.964)
2.085
Mobili, macchine per ufficio, mezzi di trasporto
10.516
(8.591)
1.925
104
(622)
(22)
20
10.598
(9.193)
1.405
Immobilizzazioni materiali in corso
346
0
346
159
0
(18)
0
487
0
487
Investimenti Immobiliari
4.732
0
4.732
0
0
0
0
4.732
0
4.732
TOTALE ATTIVITA' MATERIALI
42.868
(26.899)
15.969
426
(1.752)
(40)
20
43.254
(28.631)
14.623
Terreni in leasing
1.957
(705)
1.252
(59)
(338)
0
0
1.898
(1.043)
855
Fabbricati e costruzioni leggere e migliorie in Leasing
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Macchinari, attrezzature e impianti in leasing
81
(73)
8
407
(18)
0
0
488
(91)
397
Mobili, macchine per ufficio, mezzi di trasporto in leasing
385
(196)
189
60
(99)
0
0
445
(295)
150
TOTALE ATTIVITA' MATERIALI IN LEASING
2.423
(974)
1.449
408
(455)
0
0
2.831
(1.429)
1.402
TOTALE ATTIVITA' MATERIALI COMPLESSIVO
45.291
(27.873)
17.418
834
(2.207)
(40)
20
46.085
(30.060)
16.025
[IMAGE]
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 108
Al 31 dicembre 2021 l’incremento complessivo di questa categoria ammonta a 834 mila Euro e riguarda prevalentemente l’acquisto di arredi, computer, attrezzature per controlli di sicurezza, oltre a investimenti in corso di realizzazione. La categoria in esame include il diritto d’uso di beni di terzi in leasing, rilevato ai sensi dell’IFRS 16, che il Gruppo AdB rileva in qualità di locatario principalmente per la locazione a lungo termine di terreni adibiti a parcheggi, di autovetture a uso promiscuo per dipendenti, di un mezzo De Icer utilizzato per attività operative in piazzale e di qualche attrezzatura. Il valore iscritto al 31 dicembre 2021 corrisponde al valore attuale delle rate di noleggio a scadere che trova corrispondenza nelle passività finanziarie correnti e non correnti per leasing.
La voce Investimenti immobiliari accoglie il valore complessivo dei terreni di proprietà del Gruppo destinati alla realizzazione di investimenti immobiliari; sono stati iscritti inizialmente al costo di acquisto e valutati successivamente con il metodo del costo.
Tali terreni non sono soggetti ad ammortamento ma, come indicato dallo IAS 40, viene effettuata una perizia tecnica a supporto della valutazione del fair value . La perizia tecnica effettuata internamente dalla Capogruppo conferma che il valore di costo di iscrizione approssima, per natura e strategicità dell’investimento, il fair value del medesimo. Alla data di redazione del bilancio non si sono ravvisati indicatori di impairment su tali asset .
3. Partecipazioni
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle Altre Partecipazioni al 31 dicembre 2021 invariato rispetto ai dati al 31 dicembre 2020:
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Incrementi / Acquisizioni
Decrementi / Cessioni
Svalutazioni
al 31.12.2021
Altre partecipazioni
44
0
0
0
44
TOTALE PARTECIPAZIONI
44
0
0
0
44
La composizione della voce in esame è la seguente:
in migliaia di euro
Quota
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Consorzio Energia Fiera District
14,3%
3
3
0
CAAF dell’Industria Spa
0,07%
0
0
0
Bologna Welcome Srl
10%
41
41
0
TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI
44
44
0
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 109
4. Altre attività finanziarie non correnti
La tabella di seguito riportata presenta la movimentazione delle altre attività finanziarie non correnti per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Incrementi/
Acquisizioni
Decrementi / Riclassifiche
Svalutazioni
al 31.12.2021
Credito da Terminal Value
1.043
344
0
0
1.387
Strumenti Finanziari Partecipativi
10.873
0
0
0
10.873
Altre attività finanziarie
1.030
0
0
0
1.046
TOTALE ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI
12.946
344
0
0
13.306
Al 31 dicembre 2021 la voce “Altre attività finanziarie non correnti” è formata da:
- 1,4 milioni di Euro dal credito da Terminal Value per la quota parte dei corrispettivi per i servizi di costruzione/miglioramento resi dal Gruppo relativi agli investimenti in diritti di concessione nonché un’integrazione del corrispettivo per performance obligation , ai sensi dell’IFRS 15, sugli interventi effettuati sul fondo di rinnovo delle infrastrutture aeroportuali. Tale credito, iscritto al valore attuale, deriva dall’applicazione della normativa sul Terminal Value di cui all’art.703 cod. nav. che stabilisce che, per gli investimenti in diritti di concessione, il gestore aeroportuale riceverà dal subentrante, alla scadenza della concessione, un importo, pari al valore residuo a tale data dell’investimento stesso così come degli interventi effettuati sul fondo di rinnovo, entrambi calcolati secondo le regole della contabilità regolatoria.
- 10,9 milioni di Euro di strumento finanziario partecipativo in Marconi Express Spa, società concessionaria della realizzazione e gestione dell’infrastruttura di collegamento rapido su rotaia tra Aeroporto e Stazione Centrale di Bologna denominato People Mover. Tale strumento finanziario, sottoscritto dalla Capogruppo in data 21 gennaio 2016 per un valore complessivo di 10,9 milioni di Euro, è iscritto per tale valore, corrispondente all’importo effettivamente versato ovvero al costo sostenuto a tale data. L’investimento in esame, oltre all’interesse strategico-operativo legato al miglioramento dell’accessibilità all’aeroporto, risponde all’obiettivo del Gruppo sia di raccolta dei flussi finanziari contrattuali che di eventuale futura vendita dell’attività finanziaria. Ai sensi del principio contabile IFRS 9, trattandosi di strumento partecipativo di capitale, l’attività finanziaria è valutata al fair value through profit or loss. Nel caso di specie, considerata la difficoltà di misurazione del fair value di tale Strumento Finanziario Partecipativo, le valutazioni successive di tale SFP avvengono al costo quale miglior stima di fair value e le eventuali riduzioni di valore, quantificate confrontando il valore contabile con il valore attuale dei flussi finanziari attesi attualizzati al tasso di mercato per strumenti simili, sono imputate a Conto Economico. Relativamente alla valutazione al 31 dicembre 2021 dello Strumento Finanziario Partecipativo, non è stata apportata nessuna variazione rispetto al 31 dicembre 2020 alla luce delle misure anticrisi indicate da di Marconi Express Spa quali l’aggiornamento del piano economico-finanziario con la ridefinizione del piano di ammortamento del debito bancario e l’allungamento della Concessione deliberato dal Comune di Bologna per ulteriori tre anni; sulla base di questi ed altri elementi il Gruppo ritiene che non vi siano evidenze di impairment loss da rilevare sul valore dello strumento partecipativo al 31 dicembre 2021.
- 1 milione di Euro di un prodotto di capitalizzazione acquistato nel 2019, di durata 10 anni e scadenza nel 2029. Ai sensi del principio IFRS 9 tale attività è classificata nella categoria degli “Held to collect HTC”, in quanto risponde all’esigenza del Gruppo di effettuare investimenti temporanei di liquidità allo scopo di raccolta dei flussi finanziari contrattuali. Tuttavia nel caso di specie la scadenza è definita contrattualmente ma il rendimento è legato all’andamento di una gestione patrimoniale e quindi questi strumento finanziario è valutato al fair value through profit or loss.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 110
5. Imposte differite attive
La tabella di seguito riportata presenta la movimentazione complessiva delle imposte differite attive per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Accantonamenti
Utilizzi/Rettifiche
al 31.12.2021
IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE
10.732
3.339
(978)
13.093
Le principali differenze temporanee su cui sono iscritte le imposte anticipate riguardano:
fondi fiscalmente deducibili in esercizi successivi quali fondo rinnovo beni in concessione, fondo rischi ed oneri e fondo svalutazione crediti;
costi di manutenzione di cui all’art. 107 del TUIR, deducibili in esercizi successivi;
perdite fiscali portate a nuovo;
rettifiche connesse all’applicazione dei principi contabili internazionali;
componenti negativi di reddito deducibili in esercizi successivi.
L’incremento registrato nel 2021 è ascrivibile principalmente (2,1 milioni di Euro) allo stanziamento del credito per imposte anticipate sulla perdita fiscale al 31 dicembre 2021 per la quale sussiste la ragionevole certezza del futuro recupero considerati i risultati economici previsionali del Gruppo. La recuperabilità delle imposte anticipate si basa sulle previsioni economico-finanziarie 2022-2026 approvate dal Consiglio di Amministrazione del 7 febbraio 2022.
Ires
Imponibile
Imposta
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
1) Altri costi a deducibilità IRES differita
7.546
1.705
(2.319)
6.932
1.889
409
(634)
1.664
2) Fondo svalutazione crediti
970
725
(148)
1.547
233
174
(36)
371
3) Accantonamenti IRES a fiscalità differita
1.175
198
0
1.373
282
47
0
329
4) Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
10.941
2.013
(501)
12.453
2.641
483
(137)
2.987
5) Ammort. Diritti di concessione da Accordo ENAC - ENAV
193
0
(13)
180
48
0
(4)
44
6) Attualizzazione fondo TFR+ altri costi personale
679
162
(196)
645
141
39
(50)
130
7) Ammort. Costi di impianto e ampliamento
16
0
(2)
14
4
0
(1)
3
8) Perdite fiscali recuperabili
20.467
8.919
(273)
29.113
4.913
2.141
(66)
6.988
Totale Ires
41.987
13.722
(3.452)
52.257
10.151
3.293
(928)
12.516
Irap
Imponibile
Imposta
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
Accantonamenti IRAP a fiscalità differita
340
24
0
364
14
1
0
15
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
11.943
539
(660)
11.822
500
23
(27)
496
Ammortamento costi impianto ampliamento FTA
16
0
(2)
14
1
0
0
1
Ammort.Diritti di concessione Accordo ENAC - ENAV
121
0
(13)
108
5
0
(1)
4
Attualizzazione altri costi personale a Lungo Termine
209
115
(100)
224
9
5
(4)
10
Totale Irap
12.629
678
(775)
12.532
529
29
(32)
526
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Nella tabella seguente, invece, vengono riportati i crediti d’imposta, in capo ad AdB, per la fruizione dei benefici fiscali in relazione agli interventi di riqualifica energetica.
Altri
Credito d’Imposta
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Increm.ti
Utilizzi/Rettifiche
al 31.12.2021
Altri Crediti
52
17
(18)
51
Totale “Altri Crediti”
52
17
(18)
51
6. Altre attività non correnti
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Ratei e risconti attivi non correnti
50
89
(39)
Depositi cauzionali
93
89
4
Crediti tributari non correnti
67
94
(27)
ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI
210
272
(62)
Non si rilevano variazioni significative tra i due periodi. La voce “crediti tributari non correnti” accoglie il credito d’imposta esigibile oltre l’esercizio successivo per investimenti in beni strumentali della Capogruppo di cui alla L. 160/2019 art. 1, co. da 184 a 197 e alla L. 178/2020 art. 1, co. Da 1051 a 1063.
7. Rimanenze di magazzino
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle rimanenze di magazzino al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Rimanenze di Materie prime, sussidiarie e di consumo
562
572
(10)
Rimanenze di Prodotti finiti
173
104
69
RIMANENZE DI MAGAZZINO
735
676
59
Le rimanenze di materie sussidiarie e di consumo si riferiscono principalmente a giacenze di materiali di officina e di consumo quali cancelleria, stampati e divise oltre a gasolio da riscaldamento e liquido antigelo per lo sbrinamento della pista mentre le rimanenze di prodotti finiti si riferiscono al liquido antigelo per lo sbrinamento degli aeromobili. La crescita delle rimanenze al 31 dicembre 2021 è dovuta a quest’ultimo.
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8. Crediti commerciali
La tabella che segue mostra la composizione dei crediti commerciali e dei relativi fondi rettificativi:
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Crediti commerciali
21.616
7.271
14.345
Fondo svalutazione
(1.639)
(992)
(647)
CREDITI COMMERCIALI
19.977
6.279
13.698
Al 31 dicembre 2021 i crediti commerciali lordi, che includono gli stanziamenti per fatture e note di credito da emettere, ammontano a 21,6 milioni di Euro ed evidenziamo un aumento di 14,3 milioni di Euro per la crescita dei volumi di traffico e quindi del fatturato oltre che per il rallentamento nei pagamenti di alcuni clienti prevalentemente del settore aviation. Tra questi il principale è Alitalia che, come noto, ha cessato l’attività di volo nell’autunno 2021 senza onorare completamente i propri debiti verso il Gruppo.
Si riporta di seguito una analisi per anzianità dei crediti commerciali del Gruppo, in essere al 31 dicembre 2021, confrontato con il 2020:
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto
Totale al 31.12.2021
Crediti commerciali per fatture/note di credito emesse
7.110
14.099
21.210
Crediti commerciali per fatture/note di credito da emettere
406
0
406
TOTALE CREDITI COMMERCIALI
7.516
14.099
21.616
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto 0-30
Scaduto 30-60
Scaduto 60-90
Scaduto oltre 90
Totale
CREDITI COMMERCIALI
7.110
5.046
3.844
2.004
3.205
21.210
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto
Totale al 31.12.2020
Crediti commerciali per fatture/note di credito emesse
2.087
4.618
6.705
Crediti commerciali per fatture/note di credito da emettere
566
0
566
TOTALE CREDITI COMMERCIALI
2.653
4.618
7.271
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto 0-30
Scaduto 30-60
Scaduto 60-90
Scaduto oltre 90
Totale
CREDITI COMMERCIALI
2.087
1.127
1.005
355
2.131
6.705
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 113
Come si evince dal confronto con la tabella che espone l’ageing dei crediti al 31 dicembre 2020, nell’anno in esame si registra un miglioramento dell’anzianità dei crediti non in termini assoluti ma percentuali a conferma della diminuzione dei tempi medi di incasso dei crediti commerciali dopo il forte rallentamento del 2020. In particolare i crediti scaduti da oltre 90 giorni passano dal 32% del totale crediti al 31 dicembre 2020 al 15% del 31 dicembre 2021 e i crediti più recenti, quelli scaduti entro 30 giorni, rappresentano il 24% rispetto al 17% del 31 dicembre 2020. Ciò indica che la ripresa dell’attività ha innescato la graduale ripresa dei flussi finanziari di pagamento dei clienti anche se i giorni medi di incasso sono ancora lontani della media degli anni pre-Covid (40 giorni al 31 dicembre 2019). Nel 2021 i giorni medi di incasso sono infatti diminuiti dai 97 giorni al 31 dicembre 2020 a 79 giorni al 31 dicembre 2021 ( dato 2020 rielaborato in base alle sole partite clienti emesse senza fatture da emettere).
Si consideri a questo proposito che oltre al rallentamento dovuto alle difficoltà finanziarie degli operatori del settore, alcune dilazioni di pagamento sono state concesse dal Gruppo nel 2020 con impatti anche nei primi mesi del 2021.
I crediti commerciali lordi sono esposti al netto del fondo rettificativo svalutazione crediti: quest’ultimo è cresciuto sia per le svalutazioni effettuate sulla base di analisi specifiche delle pratiche in sofferenza e/o contenzioso, sia per le svalutazioni applicate sulla massa creditoria residuale, suddivisa in categorie di clienti e per classi di scaduto, in applicazione del metodo parametrico semplificato consentito dall’IFRS9 alle società con un portafoglio clienti diversificato e parcellizzato ( Provision Matrix) .
Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti del periodo ammontano a 0,8 milioni di Euro, di cui 0,2 milioni portati a diretta riduzione dei relativi ricavi in quanto trattasi di importi maturati nel periodo ritenuti non incassabili.
La movimentazione del Fondo Svalutazione Crediti nel corso dei due periodi è stata la seguente:
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Accantonamenti
Utilizzi
Rilasci
al 31.12.2021
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI COMMERCIALI
(992)
(816)
111
58
(1.639)
in migliaia di euro
al 31.12.2019
Accantonamenti
Utilizzi
Rilasci
al 31.12.2020
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI COMMERCIALI
(1.836)
(644)
1.482
6
(992)
Nei primi due mesi del 2022 i crediti commerciali esposti al 31 dicembre 2021 sono stati incassati per oltre il 57%.
9. Altre attività correnti
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle altre attività correnti al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Credito IVA
88
1.266
(1.178)
Crediti per imposte dirette
54
15
39
Altri crediti tributari
0
18
(18)
Crediti verso il personale
53
58
(5)
Altri crediti
5.198
2.436
2.762
ALTRE ATTIVITA' CORRENTI
5.393
3.793
1.600
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La crescita di questa categoria è dovuta prevalentemente all’aumento dei crediti non commerciali collegati alla crescita del traffico ed in parte compensata dalla diminuzione del credito Iva dovuto anch’esso dalla ripresa dell’attività e quindi del fatturato.
La voce “crediti per imposte dirette” attiene al credito esigibile a breve termine per investimenti su beni strumentali di cui alla L.160/2019 art., co.184 a 197, e alla L. n. 178/2020 art.1 co.1051 a 1063; il corrispondente contributo è iscritto alla voce “contributi in conto esercizio e conto capitale” della categoria “altri ricavi e proventi”.
Di seguito la tabella di dettaglio della voce “altri crediti”:
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Crediti per addizionale ai diritti di imbarco passeggeri
5.279
2.443
2.836
Crediti per Iresa
341
156
185
Fondo svalutazione altri crediti correnti
(1.584)
(1.062)
(522)
Ratei e Risconti attivi
761
445
316
Anticipi a fornitori
7
22
(15)
Crediti vs Istituti di Previdenza e Sicurezza Sociale
77
127
(50)
Altri crediti correnti
317
305
12
TOTALE ALTRI CREDITI
5.198
2.436
2.762
Il credito verso vettori per l’addizionale ai diritti di imbarco dei passeggeri, istituita dall’art. 2, comma 11, della L. 350/2003 e successive integrazioni e modifiche, è correlato direttamente al traffico; il Gruppo, incassata l’addizionale, la versa negli appositi capitoli di entrata del bilancio dello Stato e all’Inps rispettivamente nella misura di Euro 1,50 e Euro 5,00 per passeggero imbarcato. Anche nel 2021 non sono intervenute modifiche tariffarie dell’addizionale quindi la crescita è legata prevalentemente all’aumento del fatturato aviation .
Il credito per Iresa è legato all’introduzione, a far data del gennaio 2020, del nuovo tributo regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili che il Gruppo addebita ai vettori in base al noise certificate e all’orario di decollo/approdo degli aeromobili e riversa, una volta incassato, alla Regione Emilia Romagna.
La posta indicata come “fondo svalutazione altri crediti correnti” accoglie il fondo svalutazione dei crediti per l’addizionale ai diritti di imbarco dei passeggeri e per l’Iresa, ottenuto per riclassifica nell’attivo patrimoniale, a deconto del rispettivo credito, dell’addizionale e dell’Iresa addebitata ai vettori che nel frattempo sono stati assoggettati a procedura concorsuale o che contestano l’addebito. Questa posta che riveste un carattere esclusivamente patrimoniale, è classificata a deconto dei rispettivi crediti per dare evidenza della elevata improbabilità di recupero e si è movimentata come illustrato nella tabella seguente:
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Accantonamenti /Incrementi
Utilizzi
Rilasci
al 31.12.2021
Fondo svalutazione crediti per addizionale comunale/Iresa
(1.062)
(564)
41
1
(1.584)
TOTALE FONDO SVALUTAZIONE ALTRI CREDITI
(1.062)
(564)
41
1
(1.584)
La voce “Ratei e risconti attivi” accoglie costi rilevati anticipatamente nell’esercizio in esame per premi assicurativi, canoni elaborazione dati ed altri servizi fatturati in via anticipata. La voce comprende 384 mila Euro di commissioni Sace sui finanziamenti accesi dalla Capogruppo nel 2020, pagate anticipatamente.
10. Attività Finanziarie Correnti
La voce “attività finanziarie correnti” si è azzerata al 31 dicembre 2021 in quanto la polizza di capitalizzazione iscritta al 31 dicembre 2020 per 274 mila Euro è stata regolarmente incassata alla scadenza contrattuale (maggio 2021).
.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 115
11. Cassa e altre disponibilità liquide
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Depositi bancari e postali
28.180
43.625
(15.445)
Denaro e valori in cassa
35
33
2
CASSA E ALTRE DISPONIBILITA' LIQUIDE
28.215
43.658
(15.443)
La voce “depositi bancari e postali” è rappresentata dai saldi dei conti correnti bancari. Per il commento sull’assorbimento di risorse liquide del periodo si rimanda al cap.3.2 della Relazione della Gestione.
Oltre ai conti correnti bancari la Capogruppo dispone di una linea di credito non utilizzata di 5 milioni di Euro.
Indebitamento Finanziario Netto
La seguente tabella riporta la composizione dell’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020, in accordo con quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2011/81 e ESMA32-382-1138 del 4 marzo 2021:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
A
Disponibilità liquide
28.215
43.658
B
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
0
0
C
Altre attività finanziarie correnti
0
275
D
Liquidità (A+B+C)
28.215
43.933
E
Debito finanziario corrente
(1.732)
(1.473)
F
Parte corrente dell'indebitamento non corrente
(6.191)
(3.064)
G
Indebitamento finanziario corrente (E + F)
(7.923)
(4.537)
H
Indebitamento finanziario corrente netto (G - D)
20.292
39.396
I
Debito finanziario non corrente
(62.577)
(68.759)
J
Strumenti di debito
0
0
K
Debiti commerciali e altri debiti non correnti
(949)
(1.026)
L
Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)
(63.526)
(69.785)
M
Totale indebitamento finanziario (H + L )
(43.234)
(30.389)
La voce A è pari alla voce “cassa ed altre disponibilità liquide”; si rimanda alla nota 11 per maggiori dettagli.
La voce G è pari al saldo della voce “passività finanziarie correnti”; si rimanda alla nota 17 per maggiori dettagli.
La voce L è pari al saldo della voce “passività finanziarie non correnti”; si rimanda sempre alla nota 17 per maggiori dettagli.
Per un’analisi di dettaglio in relazione all’evoluzione dell’indebitamento finanziario netto nel biennio 2020 – 2021, si rimanda a quanto esposto dagli amministratori nella relazione sulla gestione.
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PASSIVITÁ
12. Patrimonio netto
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Capitale sociale
90.314
90.314
0
Riserve
74.201
87.814
(13.613)
Risultato dell'esercizio
(6.717)
(13.590)
6.873
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
157.798
164.538
(6.740)
i. Capitale sociale
Il Capitale Sociale della Capogruppo al 31 dicembre 2021 ammonta a Euro 90.314.162, risulta interamente versato ed è formato da n. 36.125.665 azioni ordinarie prive di valore nominale.
Si riportano di seguito le informazioni alla base del calcolo dell’utile base e diluito per azione:
in unità di euro
per l’esercizio chiuso al 31.12.2021
per l’esercizio chiuso al 31.12.2020
Utile/(Perdita) di periodo del Gruppo (* )
(6.739.017)
(13.639.104)
Numero medio di azioni in circolazione
36.125.665
36.125.665
Utile/(Perdita) Base per azione
(0,19)
(0,38)
Utile/(Perdita) Diluito per azione
(0,19)
(0,38)
(*) da Prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato
Si precisa che per il Gruppo AdB l’utile/(perdita) per azione base e l’utile/(perdita) per azione diluito al 31 dicembre 2021 così come al 31 dicembre 2020 coincidono per assenza di strumenti potenzialmente diluitivi.
ii. Riserve
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle Riserve al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Riserva sovrapprezzo emissione azioni
25.683
25.683
0
Riserva legale
8.179
8.179
0
Riserva straordinaria
57.116
56.655
461
Riserve FTA
(3.272)
(3.272)
0
Utili/perdite portati a nuovo
(12.445)
1.604
(14.049)
Riserva OCI
(1.060)
(1.036)
(24)
TOTALE RISERVE
74.201
87.814
(13.613)
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La riserva sovrapprezzo emissione azioni è stata costituita quanto a:
o 14,35 milioni di Euro a seguito dell’operazione di aumento a pagamento del capitale sociale deliberata dall’Assemblea dei Soci del 20 febbraio 2006;
o 11,33 milioni di Euro a seguito dell’OPVS del luglio 2015.
Ai sensi dell’art. 2431 del Codice Civile tale riserva è disponibile ma non distribuibile fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il limite stabilito dall’art. 2430 del Codice Civile.
La riserva straordinaria risulta incrementata per effetto della destinazione dell’utile dell’esercizio 2020 della controllata FFM.
La riserva Utili/perdite portati a nuovo si movimenta per effetto:
degli utili/perdite derivanti dalle scritture Ias delle società controllate;
della destinazione della perdita dell’esercizio precedente della controllata Tag e della Capogruppo.
La riserva OCI rileva le variazioni derivanti dall’attualizzazione del TFR secondo quanto previsto dallo IAS 19 revised (nota 13) , al netto del relativo effetto fiscale come da tabella di seguito riportata:
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Utili/perdite attuariali IAS 19
(1.395)
(1.366)
(29)
Imposte differite su utili/perdite attuariali IAS 19
335
330
5
RISERVA OCI
(1.060)
(1.036)
(24)
di cui di terzi
0
0
0
di cui del gruppo
(1.060)
(1.036)
(24)
13. TFR e altri fondi relativi al personale
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio del TFR e altri fondi relativi al personale al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
TFR
3.616
4.041
(425)
Altri fondi relativi al personale
225
210
15
TOTALE TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE
3.841
4.251
(410)
La tabella di seguito riporta la movimentazione dell’esercizio dei fondi in esame:
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Costo del servizio
Interessi netti
Benefici pagati
Utili (perdite) attuariali
al 31.12.2021
TFR
4.041
19
21
(511)
46
3.616
Altri fondi relativi al personale
210
93
1
(61)
(18)
225
TOTALE TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE
4.251
112
21
(572)
29
3.841
La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia dei “benefici maturati” ed è stata effettuata con il supporto di esperti attuari.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 118
Si riepilogano di seguito le principali assunzioni effettuate per il processo di stima attuariale del fondo trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato per gli esercizi esposti in tabella:
a) tasso di attualizzazione: 0,98% per la valutazione al 31.12.2021 e 0,34% per la valutazione al 31.12.2020;
b) tasso di inflazione: 1,75% per la valutazione al 31.12.2021 e 0,80% per la valutazione al 31.12.2020;
c) basi demografiche (mortalità/invalidità): per la mortalità sono state utilizzate le tavole di mortalità RG 48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato. Con riferimento all’invalidità è stata utilizzata una tavola INPS differenziata in funzione dell’età e del sesso;
d) tasso di turnover del personale: 1%.
Come per qualsiasi valutazione attuariale, i risultati dipendono dalle basi tecniche adottate quali, tra le altre, il tasso di interesse, il tasso di inflazione e il turnover atteso. Nella tabella seguente si riporta la sensitivity per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell’esercizio, evidenziando gli effetti delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili a tale data, in termini assoluti.
Parametro valutativo
in migliaia di euro
+1% sul tasso di turnover
-1% sul tasso di turnover
+ 0,25% sul tasso annuo di inflazione
- 0,25% sul tasso annuo di inflazione
+ 0,25% sul tasso annuo di attualizzazione
- 0,25% sul tasso annuo di attualizzazione
TFR
3.587
3.648
3.670
3.563
3.531
3.704
A completamento dell’informativa si riporta nel seguito la tabella con le erogazioni previste dal piano in un arco temporale di 5 anni:
Anni
Erogazioni future stimate
(in migliaia di euro)
1
156
2
193
3
211
4
231
5
225
Gli altri fondi relativi al personale riguardano la passività al 31 dicembre 2021 relativa al piano di incentivazione a lungo termine ed al patto di non concorrenza dell’Amministratore Delegato/Direttore Generale della Capogruppo come disciplinato dalla Politica per la Remunerazione commentata nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, cui si rimanda per maggiori approfondimenti.
La valutazione attuariale al 31 dicembre 2021 del piano di incentivazione a lungo termine e del patto di non concorrenza dell’Amministratore Delegato/Direttore Generale è stata effettuata con il supporto di esperti attuari con la metodologia dei “benefici maturati” in base allo IAS 19 (paragrafi 67-69) mediante il criterio “Project Unit Credit”. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all’epoca in cui la valutazione stessa è realizzata.
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I principali parametri valutativi sono stati:
a) tasso di attualizzazione: 0,98% per la valutazione al 31.12.2021 (0,34% per la valutazione al 31.12.2020) della passività per il patto di non concorrenza pari al rendimento avente durata comparabile alla durata del collettivo dei lavoratori del settore e -0,17% per la valutazione al 31.12.2021 (-0,27% per la valutazione al 31.12.2020) delle passività per l’incentivazione a lungo termine, rendimento in linea con la durata dei piani in esame;
b) basi demografiche (mortalità/invalidità): per la mortalità sono state utilizzate le tavole di mortalità RG 48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato.
c) frequenza dimissioni volontarie e cessazione del rapporto causa azienda: 1%;
d) probabilità di raggiungimento degli obiettivi pari al 50-100% a seconda dei cicli.
Si riporta, infine, la sensitivity che evidenzia gli effetti sugli altri fondi relativi al personale, in particolare sul fondo relativo al patto di non concorrenza, in caso di cessazione del rapporto con probabilità al 10%:
Si riporta, infine, la sensitivity che evidenzia gli effetti sugli altri fondi relativi al personale, in particolare sul fondo relativo al patto di non concorrenza, in caso di cessazione del rapporto con probabilità al 10%:
in migliaia di euro
Costo del servizio
Altri fondi relativi al personale
45
14. Imposte Differite Passive
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle imposte differite passive al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Accantonamenti
Utilizzi
al 31.12.2021
IMPOSTE DIFFERITE PASSIVE
2.618
73
0
2.691
Il fondo imposte differite ammonta a 2,7 milioni di Euro. Le imposte differite sono state iscritte in sede di transizione agli IFRS a seguito dell’applicazione dell’IFRIC 12 “accordi per servizi in concessione” , come dettagliato nella nota relativa alla Transizione ai Principi Contabili Internazionali IFRS del Bilancio 2014. Anche l’incremento dell’esercizio è da attribuire all’applicazione dell’IFRIC 12 sugli investimenti in diritti di concessione senza rilevanza fiscale.
Aliquota Ires 24%
Imponibile
Imposta
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
Ammortamento Diritti di concessione
9.382
265
0
9.647
2.251
63
0
2.314
Totale Ires
9.382
265
0
9.647
2.251
63
0
2.314
Aliquota Irap 4,2%
Imponibile
Imposta
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
Ammortamento Diritti di concessione
8.720
234
0
8.954
367
10
0
377
Totale Irap
8.720
234
0
8.954
367
10
0
377
Totale
2.618
73
0
2.691
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15. Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali (non corrente e corrente)
Il fondo di rinnovo infrastrutture aeroportuali accoglie lo stanziamento destinato alla copertura delle spese di manutenzione conservativa e di ripristino dei beni in concessione che il Gruppo è tenuto a restituire al termine della concessione in perfetto stato di funzionamento.
La tabella di seguito riportata presenta la movimentazione del fondo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, suddiviso nella quota non corrente e corrente.
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Accantonamenti
Utilizzi
Riclassifiche
al 31.12.2021
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali non corrente
10.316
539
0
(758)
10.097
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali corrente
1.578
0
(660)
758
1.676
TOTALE FONDO RINNOVO INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI
11.894
539
(660)
0
11.773
La movimentazione del periodo è dovuta:
all’accantonamento (671 mila Euro) al netto dell’aggiornamento del tasso di attualizzazione dei flussi finanziari che ha determinato un impatto positivo di 131 mila Euro;
agli utilizzi (660 mila Euro) per interventi che riguardano principalmente il ripristino di ascensori, di gruppi refrigeratori, di porte automatiche e portoni e il rifacimento della pavimentazione presso un hangar operativo.
I decrementi per riclassifiche sono relativi alla periodica riclassifica tra le passività correnti della quota di oneri il cui esborso è previsto nel corso delle dodici mensilità successive al periodo di riferimento.
Al 31 dicembre 2021 il fondo rinnovo infrastrutture complessivo ammonta a 11,8 milioni di Euro pressoché invariato rispetto all’esercizio precedente.
A completamento dell’informativa richiesta si espone nella tabella seguente la sensitivity effettuata sui tassi di interesse applicati per l’attualizzazione del fondo di rinnovo infrastrutture aeroportuali al 31 dicembre 2021:
in migliaia di euro
Saldo esercizio (oneri)/
proventi finanziari
Sensitivity Analysis (+0,5%)
Sensitivity Analysis (-0,1%)
Fondo di rinnovo infrastrutture
131
79
142
La curva di discounting utilizzata per la valutazione è comprensiva del rischio paese di riferimento. Nel caso specifico sono stati utilizzati quali dati di input i rendimenti dei titoli di Stato zero coupon bond con scadenza a breve, medio e lungo termine (da 3 mesi a 30 anni), rilevati dall’ information provider Bloomberg.
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16. Fondi per rischi e oneri (non corrente e corrente)
La tabella di seguito riportata presenta la movimentazione dei fondi per rischi ed oneri non correnti e correnti per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021:
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Accantonamenti
Utilizzi/Altri decrementi
al 31.12.2021
Fondo rischi per contenziosi in corso
976
52
(50)
978
Altri fondi rischi e oneri
423
149
(33)
539
FONDO PER RISCHI ED ONERI FUTURI NON CORRENTI
1.399
201
(83)
1.517
Fondo arretrati lavoro dipendente
23
0
0
23
FONDO PER RISCHI ED ONERI FUTURI CORRENTI
23
0
0
23
TOTALE FONDI PER RISCHI ED ONERI FUTURI
1.422
201
(83)
1.540
La voce “fondi per rischi ed oneri futuri” è stata movimentata prevalentemente a fronte del procedimento con il Comune di Bologna relativo alla richiesta di diversa classificazione catastale di alcuni immobili ed il conseguente effetto in relazione all’IMU afferente detti immobili, degli ultimi esercizi.
Nel dettaglio tale fondo è stato costituito in conseguenza all’atto di notifica dell’invito del Comune di Bologna, ricevuto dapprima in data 28 novembre 2018 e poi reiterato con modifiche, in data 10 febbraio 2020, ad un diverso classamento catastale di alcuni immobili (procedura ex L.311/2004) rispetto a quanto accatastato presso l’Agenzia del Territorio sin dal 2007. Tale primo accatastamento era stato eseguito, in coordinamento con l’Agenzia del Territorio e in conformità alle disposizioni della Legge 262/2006 e delle circolari 4/T 2006 e 4/T 2007, tutt’ora valide.
Su questo punto si evidenza che nel corso del secondo semestre 2021 e nei primi mesi del corrente 2022 è addivenuti all’avvio della fase conclusiva, nonché definitoria, mediante possibile proposta di accertamento con adesione nei confronti del Comune di Bologna in ambito IMU, a seguito del provvedimento di attribuzione catastale avvenuto d’Ufficio, come da comunicazione del 13 dicembre 2021 ad opera dell’Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Bologna - Ufficio Provinciale Territorio Area Servizi Catastali e Cartografici, avendo la stessa provveduto d’ufficio ex L.311/04.
Il Gruppo provvederà, pertanto, ad addivenire ad una definizione con adesione, della proposta formulata senza che ciò costituisca acquiescenza, ma al solo fine di evitare le potenziali controversie con la Parte ed onde evitare un contenzioso la cui prosecuzione sarebbe, in qualunque caso, eccessivamente onerosa ed antieconomica per il Gruppo, avuto riguardo alla richiesta di disapplicazione delle sanzioni. Detta richiesta pare legittima alla luce di quanto stabilito dalla Legge 212/2000 (Statuto del Contribuente).
In esito alla proposta di adesione con il Comune di Bologna il fondo in esame, rispetto all’esercizio precedente in cui ammontava a 226 mila Euro, è stato aggiornato ed adeguato al rischio atteso con un incremento complessivo netto di 116 mila Euro. Tale fondo quindi ammonta al termine dell’esercizio complessivamente a 342 mila Euro che includono l’onere di competenza sulle unità immobiliari oggetto di impugnativa per l’annualità 2021 oltre alla stima delle spese legali e di assistenza tecnica.
Il Gruppo proseguirà a far valere le proprie ragioni avverso il classamento, ciò nonostante corrisponderà le imposte IMU su dette unità immobiliari per le annualità 2021 e successive sino al giudicato definitivo in sede contenziosa.
Infine, il fondo arretrati lavoro dipendente riguarda la controllata FFM e, in particolare, la stima della parte economica del rinnovo del CCNL degli Handler, scaduto il 30 giugno 2017.
Sulla base dell’avanzamento dei contenziosi alla data di redazione del presente documento, supportato dall’aggiornamento dei consulenti a mandato, il Gruppo ritiene che i fondi stanziati in bilancio siano congrui e rappresentino la miglior stima delle passività per rischi e oneri.
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Passività potenziali
In relazione al contenzioso doganale che ha coinvolto la controllata FFM nel corso del 2021 e descritto nell’apposita sezione “contenziosi” della Relazione sulla gestione a cui si rinvia per ogni dettaglio, si atto dell’insorgenza recente di un rischio in capo alla medesima società operante nel settore cargo. La garanzia per 5,8 milioni di Euro emessa da primario istituto a favore dell’Agenzia della Dogane su richiesta di FFM, per il provvedimento sospensivo dei verbali di accertamento notificati alla Società, prevede una co-obbligazione da parte di AdB. I legali incaricati, valutato il dossier documentale inerente alla posizione e la giurisprudenza in materia, ritengono possibile ma non probabile la soccombenza.
In relazione, infine, alla procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia il Gruppo ha valutato la passività potenziale legata al rischio di revocatoria sui crediti incassati nei sei mesi antecedenti la procedura, per un importo pari a 1,49 milioni di Euro al netto dell’addizionale comunale ai diritti di imbarco dei passeggeri. Alla data di redazione del presente documento, e specificatamente tenuto conto delle informazioni note e degli elementi di difesa eccepibili a fronte dell’azione avanzata, gli Amministratori hanno ritenuto di darne opportuna informativa in Nota senza procedere, data l’insussistenza nel caso di specie dei presupposti in fatto ed in diritto per l’azione da parte del creditore, ad alcun accantonamento e nel contempo di proseguire nella propria azione di difesa.
17. Passività finanziarie non correnti e correnti
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle passività finanziarie non correnti e correnti al 31 dicembre 2021 confrontate con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Mutui - parte non corrente
62.577
68.759
(6.182)
Passività finanziarie non correnti per leasing
949
1.026
(77)
PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI
63.526
69.785
(6.259)
Mutui – parte corrente
6.191
3.064
3.127
Passività finanziarie correnti per leasing
597
544
53
Debiti per addizionale diritti d’imbarco e Iresa
1.112
896
216
Altri debiti finanziari correnti
23
33
(10)
PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI
7.923
4.537
3.386
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE
71.449
74.322
(2.873)
Le passività finanziarie al 31 dicembre 2021 ammontano a 71,4 milioni di Euro in calo di 2,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 principalmente per il pagamento delle rate dei mutui in scadenza nel periodo (3,1 milioni di Euro).
Al 31 dicembre 2021 la voce presa in esame è composta da:
- mutuo con garanzia SACE con scadenza 2026 erogato da Intesa Sanpaolo Spa nel luglio 2020 per Euro 33,9 milioni per supportare il piano di sviluppo infrastrutturale e fronteggiare la riduzione del traffico derivante dall’emergenza Covid-19. Tale finanziamento che prevede un periodo di preammortamento di 3 anni, è classificato per 33,9 milioni di Euro tra le passività finanziarie non correnti;
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- mutuo con garanzia SACE con scadenza 2026 erogato da Unicredit Spa nel luglio 2020 per Euro 25 milioni per supportare il piano di sviluppo infrastrutturale e fronteggiare la riduzione del traffico derivante dall’emergenza Covid-19. Tale finanziamento che prevede un periodo di preammortamento di 2 anni, è classificato per 21,9 milioni di Euro tra le passività finanziarie non correnti e per 3,1 milioni di Euro, pari alla quota capitale da restituire nei prossimi 12 mesi, tra i mutui parte corrente;
- mutuo quindicennale con scadenza 2026 per un residuo complessivo al 31 dicembre 2021 di 2,2 milioni di Euro (2,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2020), erogato dal Monte dei Paschi di Siena (ex Banca Agricola Mantovana) a sostegno dei costi di realizzazione del Terminal Aviazione Generale. Tale debito è classificato per 1,7 milioni di Euro tra i mutui parte non corrente (2,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2020), e per 0,5 milioni di Euro, pari alla quota capitale da restituire nei prossimi dodici mesi, tra i mutui parte corrente (0,5 milioni di Euro anche al 31 dicembre 2020);
- mutuo decennale con scadenza dicembre 2024, in essere al 31 dicembre 2021 per 7,7 milioni di Euro (10,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2020) erogato da Intesa Sanpaolo Spa, finalizzato alla realizzazione degli investimenti infrastrutturali. Tale finanziamento è classificato per 5,1 milioni di Euro tra i mutui parte non corrente e per 2,5 milioni di Euro, pari alla quota capitale da restituire nei prossimi 12 mesi, tra i mutui – parte corrente.
Al fine di garantire la necessaria liquidità per supportare il piano degli investimenti e sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale, la Capogruppo ha sottoscritto un finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Il contratto di finanziamento consentirà ad AdB una flessibilità adeguatamente allineata agli avanzamenti dell’aggiornato piano di sviluppo infrastrutturale ed all’effettivo fabbisogno finanziario, assicurando un periodo di disponibilità delle erogazioni fino a 48 mesi dalla stipula e tranches plurime, in ogni caso per un importo complessivo non superiore al 50% dei costi stimati dell’intero progetto. Ciò unitamente alla flessibilità dell’opzione di scelta tra un tasso fisso e un tasso variabile, il cui importo sarà in entrambi i casi determinato da parte di BEI in relazione al momento della richiesta di finanziamento e alle condizioni complessive di erogazione e restituzione. L’ultima data di rimborso di ogni tranche cadrà non prima di quattro anni e non oltre diciotto anni dalla relativa data di erogazione, ferma la possibilità per AdB di procedere a rimborsi anticipati volontari. Il contratto presenta negative pledges e covenant anche informativi tipici per similari fattispecie, tra cui un obbligo di rimborso anticipato in caso di acquisizione del controllo di AdB.
Dettaglio Mutui:
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Mutui - parte non corrente
62.577
68.759
(6.182)
Mutui - parte corrente
6.191
3.064
3.127
TOTALE MUTUI
68.768
71.823
(3.055)
Riportiamo di seguito le condizioni contrattuali dei mutui in essere al 31 dicembre 2021:
Istituto Finanziario erogante
Debito
Tasso di interesse applicato
Rate
Scadenza
Covenant
Intesa San Paolo S.p.A.
Mutuo
Tasso fisso del 3%
Semestrali
2024
Si
Monte dei Paschi di Siena (ex Banca Agricola Mantovana)
Mutuo
Tasso variabile Euribor 3 mesi + spread 0,9%
Trimestrali
2026
No
Unicredit Spa garanzia Sace
Mutuo
Tasso fisso del 0,77%
Trimestrali
2026
Si
Intesa San Paolo Spa garanzia Sace
Mutuo
Tasso variabile Euribor 3 mesi + spread 1,29%
Trimestrali
2026
No
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Relativamente ai due finanziamenti bancari con garanzia Sace accesi nel 2020, al costo nominale annuo presente nella tabella suesposta, si aggiunge il costo della garanzia SACE che ammonta allo 0,5% il primo anno, 1% il secondo e terzo anno e 2% dal quarto al sesto anno della quota di debito garantito, pari al 90% del finanziamento.
Si precisa che i mutui non sono coperti da garanzie reali.
Con riferimento alle clausole di cross default presenti nei contratti di finanziamento del Gruppo, si rappresenta che gli stessi prevedono che sia causa di decadenza dal beneficio del termine il fatto che la Società finanziata sia inadempiente a obbligazioni di natura creditizia o finanziaria, ovvero di garanzie assunte nei confronti di qualsiasi soggetto. Si segnala che al 31 dicembre 2021 il Gruppo non ha ricevuto alcuna comunicazione di applicazione delle clausole di cross default da parte dei propri finanziatori in quanto il Gruppo è adempiente rispetto agli impegni contrattuali in essere.
Relativamente all’eventuale mancato rispetto, a causa del peggioramento dei margini dovuti alla crisi in atto, dei covenant la cui verifica ha cadenza annuale e relativi al mutuo stipulato precedentemente alla pandemia Covid-19 con Banca Intesa, quest’ultima ha comunicato in data 31 agosto 2020 la sospensione degli stessi per gli esercizi 2020 e 2021. Relativamente al mutuo Unicredit finalizzato nel mese di luglio 2020, i covenant annuali previsti contrattualmente si applicheranno a partire dal bilancio 2022.
Si riporta di seguito una sensitivity effettuata sui tassi di interesse applicati ai mutui a tasso variabile in essere al 31 dicembre 2020.
in migliaia di Euro
Istituto Finanziario erogante
Tipologia di finanziamento
Tasso di interesse applicato
Saldo 31.12.2021
Saldo esercizio interessi
Sensitivity Analysis (+0,5%)
Sensitivity Analysis
(-0,1%)
Monte dei Paschi di Siena (ex Banca Agricola Mantovana)
Bancario
Euribor 3 mesi/360 + 0,9
2.231
9
22
7
Intesa San Paolo Spa garanzia Sace
Bancario
Euribor 3 mesi/360 + 1.29%
33.900
258
387
232
Nella tabella seguente si espongono le passività per leasing, in accordo al principio contabile IFRS 16, rappresentative dell’obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti contrattualmente per il diritto d’uso dei beni iscritti nell’attivo immobilizzato alla nota 2.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Passività finanziarie per leasing non correnti
949
1.026
(77)
Passività finanziare correnti per leasing
597
544
53
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE PER LEASING
1.546
1.570
(24)
Il Gruppo ha, infatti, sia contratti attivi di leasing ed agisce quindi in qualità di locatore quando subconcede aree e spazi aeroportuali ai propri clienti, sia contratti passivi di leasing quindi agisce in qualità di locatario per attrezzature, impianti, macchinari, automezzi e terreni.
La tabella suesposta si riferisce a queste ultime obbligazioni suddivise in passività finanziarie per leasing:
- non correnti: per circa un milione di Euro relativi ai canoni contrattualmente dovuti con scadenza oltre i 12 mesi successivi
- correnti: per 0,6 milioni di Euro relativi ai canoni in scadenza entro il corrente anno.
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Si riporta la tabella richiesta dallo IAS 7 - Rendiconto Finanziario al fine di una migliore informativa sulla movimentazione delle passività finanziarie.
in migliaia di euro
31/12/2020
Flussi di cassa
Nuovi contratti
Interessi/Altro/
Riclassifiche
31/12/2021
Finanziamenti - quota corrente
3.064
(3.076)
0
6.203
6.191
Passività per leasing - quota corrente
544
(432)
149
336
597
Finanziamenti - quota non corrente
68.759
0
0
(6.202)
62.557
Passività per leasing - quota non corrente
1.026
0
319
(396)
949
Totale
73.393
(3.508)
468
(59)
70.294
Infine, la voce debiti per addizionale sui diritti di imbarco passeggeri e per Iresa della prima tabella della nota in esame attiene alla quota incassata dai vettori al 31 dicembre 2021 e riversata agli Enti creditori nel mese di gennaio.
18. Debiti commerciali
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
DEBITI COMMERCIALI
19.035
13.612
5.423
I debiti commerciali si riferiscono agli acquisti di beni e servizi, compresi gli investimenti e sono principalmente verso fornitori nazionali; la voce evidenzia una crescita rispetto al 31 dicembre 2020 in linea con il riavvio delle attività dopo il pesante rallentamento del 2020.
Di seguito si riporta la suddivisione dei debiti commerciali al 31 dicembre 2021 ed al 31 dicembre 2020 per fasce di scaduto:
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto
Totale al 31.12.2021
Fatture/note di credito ricevute
5.112
1.148
6.260
Fatture/note di credito da ricevere
12.775
0
12.775
TOTALE DEBITI COMMERCIALI
17.887
1.148
19.035
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto 0-30
Scaduto 30- 60
Scaduto 60-90
Scaduto oltre 90
Totale
DEBITI COMMERCIALI
5.112
646
102
93
307
6.260
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto
Totale al 31.12.2020
Fatture/note di credito ricevute
4.319
2.772
7.091
Fatture/note di credito da ricevere
6.521
0
6.521
TOTALE DEBITI COMMERCIALI
10.840
2.772
13.612
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto 0-30
Scaduto 30- 60
Scaduto 60-90
Scaduto oltre 90
Totale
DEBITI COMMERCIALI
4.319
1.634
565
106
466
7.091
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Come si evince dalle tabelle suesposte l’anzianità dei debiti commerciali è diminuita al 31 dicembre 2021 rispetto al 31 dicembre 2020; al termine dell’esercizio in esame, infatti, i debiti a scadere ammontava al 61% del totale debiti contro l’82% al 31 dicembre 2020 e, di contro, i debiti già scaduti sono scesi dal 39% al 18%. A conferma di ciò i giorni medi di pagamento non evidenziano significative variazioni tra i due esercizi a confronto (da 49 giorni del 2020 a 54 giorni medi del 2021) (d ato 2020 rielaborato in base alle sole partite fornitori ricevute senza fatture da ricevere).
19. Altre Passività
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle passività correnti al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Debiti tributari correnti
1.062
511
551
Debiti verso personale e istituti di previdenza correnti
3.873
2.470
1.403
ENAC per canone di concessione e altri debiti verso stato
18.971
17.891
1.080
Altri debiti correnti, ratei e risconti passivi
5.188
2.562
2.626
TOTALE ALTRE PASSIVITA' CORRENTI
29.094
23.434
5.660
Si riportano di seguito i commenti alle principali variazioni:
i. Debiti Tributari correnti
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei debiti tributari correnti al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Debito IVA
133
0
133
Debiti per imposte dirette
16
0
16
Altri debiti tributari
913
511
402
TOTALE DEBITI TRIBUTARI CORRENTI
1.062
511
551
La crescita dei debiti tributari è dovuta principalmente dall’aumento del debito Irpef sul lavoro dipendente quale conseguenza della crescita del relativo costo.
ii. Debiti verso il personale e istituti di previdenza correnti
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei debiti verso il personale e istituti di previdenza correnti al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Debiti verso il personale per retribuzioni
1.038
896
142
Debiti verso il personale per retribuzioni differite
1.790
934
856
Debiti verso istituti di previdenza
1.045
640
405
DEBITI VERSO IL PERSONALE E ISTITUTI DI PREVIDENZA CORRENTI
3.873
2.470
1.403
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I debiti verso il personale e istituti di previdenza evidenziano un aumento legato alla crescita del costo del personale al cui commento si rimanda per approfondimenti.
iii. Enac per canone di concessione e altri debiti verso lo Stato
La voce di debito verso Enac per canoni di concessione e altri debiti verso lo Stato comprende principalmente:
17,1 milioni di Euro (15,6 milioni nel 2020) in relazione al debito relativo al servizio antincendio così come disciplinato dall’art.1 comma 1328 della Legge Finanziaria 2007, modificato dall’art. 4 comma 3bis della Legge 2/2009. Per approfondimenti si rimanda al capitolo Contenziosi della Relazione sulla Gestione;
1,9 milioni di Euro quale debito per canone variabile di concessione aeroportuale relativo al secondo acconto e conguaglio dell’anno 2021. Il debito è diminuito rispetto all’esercizio precedente (2,2 milioni al 31 dicembre 2020) nonostante l’aumento del canone in conseguenza della crescita del traffico del 2021. Questo in quanto l’anno precedente Enac aveva disposto la proroga del pagamento del conguaglio canone 2019 e del canone per l’intero anno 2020 quale misura a sostegno del settore, dapprima al 31 gennaio 2021 ed in seguito, al 30 aprile 2021.
iv. Altri debiti correnti, ratei e risconti passivi
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio degli altri debiti correnti, ratei e risconti passivi al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Debiti per addizionale ai diritti d’imbarco e Iresa
4.035
1.539
2.496
Altri debiti correnti
1.068
952
116
Ratei e risconti passivi correnti
85
71
14
TOTALE ALTRI DEBITI CORRENTI, RATEI E RISCONTI PASSIVI
5.188
2.562
2.626
La voce principale è costituita dal debito per addizionale ai diritti d’imbarco dei passeggeri e, dal gennaio 2020 per Iresa, relativo ai crediti verso vettori non ancora incassati al 31 dicembre, per 4 milioni di Euro. La parte del debito per addizionale comunale e per Iresa relativa ai crediti incassati dai vettori, ma non ancora versata agli enti creditori viene invece classificata tra le passività finanziarie correnti (Nota 17). Il rilevante aumento di questa voce è dovuto alla crescita del fatturato aviation dopo il crollo del traffico avvenuto nel 2020.
La voce “altri debiti correnti” include i depositi cauzionali e gli anticipi ricevuti dai clienti oltre ai ricavi anticipati e debiti diversi; tale voce non presenta scostamenti significativi tra i due esercizi.
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NOTE ESPLICATIVE ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
RICAVI
20. Ricavi
Si riportano le tabelle di dettaglio dei ricavi per i due esercizi a confronto, in relazione all’andamento dei quali si rimanda a quanto più analiticamente commentato dagli Amministratori nella Relazione sulla Gestione.
Complessivamente si rilevano ricavi consolidati per 58,5 milioni di Euro con una variazione negativa rispetto al 2020 di 9 milioni di Euro (-13,3%) dovuta ai minori “ricavi per servizi di costruzione”; tale voce dipende dagli investimenti in diritti di concessione realizzati nell’esercizio che sono stati significativamente minori nel 2021 (8,1 milioni di Euro contro 29,4 milioni di Euro del 2020). Al netto dei ricavi per servizi di costruzione, i ricavi dell’anno in esame evidenziano infatti una crescita del 33,6% passando da 37,8 milioni del 2020 a 50,4 milioni dell’esercizio in esame.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Ricavi per servizi aeronautici
29.820
21.548
8.272
Ricavi per servizi non aeronautici
19.917
15.426
4.491
Ricavi per servizi di costruzione
8.051
29.415
(21.364)
Altri ricavi e proventi della gestione
701
1.101
(400)
TOTALE RICAVI
58.489
67.490
(9.001)
La riclassificazione dei ricavi del Gruppo secondo le famiglie di ricavi definite dall’IFRS 15, cioè ricavi derivanti da contratti con i clienti, è esposta nella seguente tabella:
in migliaia di euro
per l’esercizio chiuso al 31.12.2021
per l’esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Diritti aeroportuali
24.718
17.476
7.242
Parcheggi
6.987
4.583
2.404
Ricavi per servizi di costruzione
8.051
29.415
(21.364)
Altri
7.639
7.065
574
TOTALE RICAVI DA REVENUE STREAM IFRS 15
47.395
58.539
(11.144)
La riconciliazione tra ricavi per revenue stream IFRS 15 e ricavi totali è esposta nella seguente tabella:
in migliaia di euro
per l’esercizio chiuso al 31.12.2021
per l’esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Diritti aeroportuali
24.718
17.476
7.242
Parcheggi
6.987
4.583
2.404
Ricavi per servizi di costruzione
8.051
29.415
(21.364)
Altro
7.639
7.065
574
TOTALE RICAVI DA REVENUE STREAM IFRS 15
47.395
58.539
(11.144)
Subconcessioni locali commerciali e non
11.043
8.870
2.173
TOTALE RICAVI DA REVENUE STREAM NO IFRS 15
11.043
8.870
2.173
Ricavi NO IFRS 15
51
81
(30)
TOTALE RICAVI
58.489
67.490
(9.001)
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 129
i. Ricavi per servizi aeronautici
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei ricavi per servizi aeronautici per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
Questa categoria di ricavi presenta la crescita maggiore tra tutte le categorie, pari al 38,4%, essendo la componente direttamente correlata al traffico (+63,7% traffico passeggeri). Sulla crescita dei ricavi di questa categoria ha inciso negativamente l’aumento più che proporzionale degli incentivi per lo sviluppo traffico a causa della variazione del mix di traffico che ha visto un significativo aumento della componente low cost .
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Ricavi da infrastrutture centralizzate/altri servizi aeroportuali
577
339
238
Ricavi da corrispettivi/beni uso esclusivo
628
570
58
Ricavi da diritti aeroportuali
36.149
22.858
13.291
Ricavi da corrispettivo PRM
2.760
1.678
1.082
Incentivi per lo sviluppo del traffico aereo
(14.334)
(7.164)
(7.170)
Servizi di handling
2.087
1.769
318
Altri ricavi aeronautici
1.977
1.498
479
Riduzione ricavi per servizi aeronautici a Fondo Svalutazione Crediti
(24)
0
(24)
TOTALE RICAVI PER SERVIZI AERONAUTICI
29.820
21.548
8.272
Di seguito un dettaglio dei Ricavi da diritti aeroportuali:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Diritti di imbarco passeggeri
15.321
9.154
6.167
Diritti di approdo, decollo e sosta
13.444
9.162
4.282
Diritti per sicurezza passeggeri
4.977
2.987
1.990
Diritti per controllo bagagli stiva
1.840
982
858
Diritti di imbarco e sbarco merci
777
692
85
Riduzione diritti a Fondo Svalutazione Crediti/Altro
(210)
(119)
(91)
TOTALE RICAVI DA DIRITTI AEROPORTUALI
36.149
22.858
13.291
ii. Ricavi per servizi non aeronautici
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei ricavi per servizi non aeronautici per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
Questa classe di ricavi presenta una crescita del 29,1% dovuta alla ripresa del servizio parcheggi strettamente collegato all’andamento del traffico e dei ricavi da subconcessione dei locali e delle aree anch’essi collegati alle variazioni di fatturato e quindi di traffico.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Subconcessione locali e aree
9.566
7.345
2.221
Parcheggi
6.987
4.583
2.404
Altri ricavi commerciali
3.368
3.498
(130)
Riduzione ricavi per servizi non aeronautici a Fondo Svalutazione Crediti
(4)
0
(4)
TOTALE RICAVI PER SERVIZI NON AERONAUTICI
19.917
15.426
4.491
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 130
Gli altri ricavi commerciali, suddivisi come dettagliato, evidenziano una contrazione per i servizi di pubblicità il cui settore non ha mostrato segnali di ripresa nel 2021 e, in misura minore, per i servizi della Marconi Business Lounge vista la persistente drastica riduzione dei viaggi di lavoro e delle fiere.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Marconi Business Lounge
611
634
(23)
Pubblicità
948
1.082
(134)
Ricavi commerciali diversi
1.809
1.782
27
TOTALE ALTRI RICAVI COMMERCIALI
3.368
3.498
(130)
Infine, la voce “ricavi commerciali diversi” che comprende tra gli altri i ricavi per servizi di sicurezza, per manutenzioni dei mezzi operativi, per corsi di formazione e addestramento del personale aeroportuale e per accessi viari al Terminal, risulta sostanzialmente allineata ai risultati del 2020.
iii. Ricavi per i servizi di Costruzione
I ricavi per servizi di costruzione sono relativi alla valorizzazione dei servizi di costruzione prestati dal Gruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. a favore dell’Ente concedente ENAC per la realizzazione degli investimenti in precedenza commentati in relazione ai Diritti di Concessione nella Nota 1.
Tali ricavi sono pari a 8,1 milioni di Euro contro 29,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2020 per i minori investimenti sulle infrastrutture aeroportuali in concessione per i dettagli dei quali si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
iv. Altri Ricavi e Proventi
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio degli altri ricavi e proventi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Indennizzi, rimborsi e proventi diversi
549
700
(151)
Contributi conto esercizio e conto impianti
162
84
78
Ricavo da Terminal Value Fondo di Rinnovo
0
316
(316)
Plusvalenze patrimoniali
0
1
(1)
Riduzione altri ricavi a Fondo Svalutazione Crediti
(10)
0
(10)
TOTALE ALTRI RICAVI E PROVENTI
701
1.101
(400)
Il decremento di questa categoria di ricavi (-36,3%) è dovuto sostanzialmente all’assenza di “Ricavi da Credito Terminal Value Fondo di Rinnovo”, voce che accoglie la contropartita economica del credito da Terminal Value calcolato sugli interventi ad utilizzo del fondo di rinnovo effettuati nell’esercizio; questi ultimi, ammortizzati extracontabilmente in base alle aliquote della contabilità regolatoria non hanno maturato un residuo da Terminal Value.
Anche la voce “indennizzi, rimborsi e proventi diversi” evidenzia un calo dovuto prevalentemente alle minori vendite di certificati di efficienza energetica ed ai minori addebiti ai subconcessionari dei costi per “oneri condominiali”.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 131
Infine, la voce “contributi in conto esercizio e conto impianti” attiene principalmente i contributi a fondo perduto in favore degli operatori economici di cui al cd. Decreto Sostegni e Decreto Sostegni Bis per 103 mila Euro di cui ha beneficiato la controllata TAG, oltre a 16,5 mila Euro a titolo di contributo per credito d’imposta sulle spese per sanificazione e acquisto di DPI di cui all’art. 32 del DL 73/2021 a beneficio di AdB e per 17 mila Euro alla fruizione del credito d’imposta ACE (Aiuto alla Crescita Economica) ai sensi dell’art. 19 D.L. n.73/2021 (cd. Decreto Sostegni Bis) in capo ad FFM . I nfine è inclusa la quota di competenza dei contributi in conto impianti per investimenti in beni strumentali nuovi di cui alla L.160/2019 art. 1, co. da 184 a 197 (9 mila Euro) e di cui alla L. 178/2020 art. 1, co. Da 1051 a 1063 (5 mila Euro) registrati dalla Capogruppo.
COSTI
I costi complessivi del 2021 evidenziano una contrazione del 23% sul 2020 dovuta ai minori investimenti effettuati in diritti di concessione riflessi nella voce “costi per servizi di costruzione”; se si isola questa voce i costi rettificati presentano una crescita del 9% rispetto al 2020 principalmente dovuta all’aumento del canone di concessione aeroportuale e del costo del personale.
21. Costi
i. Materiali di consumo e merci
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei costi per materiali di consumo e merci per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Beni e materiali di consumo
776
792
(16)
Materiali di manutenzione
121
121
0
Carburanti e gasolio
1.079
446
633
TOTALE COSTI PER MATERIALE DI CONSUMO E MERCI
1.976
1.359
617
Questa categoria di costi evidenzia una crescita del 45,4% prevalentemente collegata all’acquisto di maggior carburante per il servizio di rifornimento aeromobili di Aviazione Generale.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 132
ii. Costi per Servizi
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei costi per servizi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Spese di manutenzione
4.198
4.203
(5)
Utenze
1.777
1.832
(55)
Pulizie e servizi assimilati
1.717
1.564
153
Prestazioni di terzi
4.519
4.457
62
Servizi MBL
113
105
8
Pubblicità, promozione e sviluppo
377
326
51
Assicurazioni
868
863
5
Prestazioni professionali e consulenze
1.243
1.427
(184)
Compensi e rimborsi organi statutari
571
535
36
Altri costi per servizi
170
75
95
TOTALE COSTI PER SERVIZI
15.553
15.387
166
Questa categoria presenta costi sostanzialmente in linea con il 2020 (+1,1%); alcune voci quali i costi di manutenzione, i costi per servizi MBL ed i costi assicurativi sono rimasti pressoché invariati mentre la crescita dei costi per servizi di sicurezza, di pulizia, sgombero neve e servizio PRM è stata assorbita dai risparmi nelle consulenze e prestazioni professionali e nei facchinaggi/trasporti . Il costo delle utenze è leggermente diminuito nel 2021 nonostante i forti rincari tariffari della fine dell’anno grazie al fixing delle tariffe fissato contrattualmente.
Di seguito un dettaglio delle spese di manutenzione sostanzialmente allineate ai costi del 2020:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Spese di manutenzione beni di proprietà
971
960
11
Spese di manutenzione infrastrutture aeroportuali
2.999
2.878
121
Spese di manutenzione beni di terzi
228
365
(137)
TOTALE SPESE DI MANUTENZIONE
4.198
4.203
(5)
Di seguito un dettaglio delle prestazioni di terzi, leggermente aumentate:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Sgombero neve
350
312
38
Facchinaggi, trasporti e prestazioni di terzi
39
172
(133)
Servizio assistenza PRM
539
483
56
Servizio de-icing e altri oneri servizio pubblico
323
358
(35)
Servizio di sicurezza
1.632
1.213
419
Altre prestazioni di terzi
1.636
1.919
(283)
TOTALE PRESTAZIONI DI TERZI
4.519
4.457
62
In merito all’informativa richiesta dall’art.38 comma 1 lett. o) del D.Lgs.127/91 si segnala che i compensi spettanti all’unico amministratore Adb che svolge tale funzione anche nel Consiglio di Amministrazione della controllata FFM ammontano a 102,5 mila Euro (rispettivamente 92,5 mila Euro in Adb e 10 mila in FFM).
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 133
Si riportano nella seguente tabella i corrispettivi spettanti al Collegio Sindacale ed alla Società di Revisione:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Compensi Collegio Sindacale
157
158
(1)
Compensi Società di Revisione
141
141
0
Totale
298
299
(1)
I compensi alla Società di Revisione sono così dettagliati:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Revisione contabile (*)
124
125
(1)
Servizi di attestazione
6
6
0
Altri servizi (**)
11
10
1
Totale
141
141
0
(*) Compresa revisione Dichiarazione Non Finanziaria
(**) Certificazione contabilità regolatoria
iii. Costi per Servizi di costruzione
I costi per servizi di costruzione sono relativi alla valorizzazione dei costi di costruzione sostenuti dal Gruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. per la realizzazione degli investimenti in precedenza commentati in relazione ai Diritti di Concessione nella Nota 1.
iv. Canoni, noleggi e altri costi
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei costi per canoni, noleggio e altri costi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Canoni di concessione
2.842
1.684
1.158
Canoni di noleggio
176
123
53
Affitti passivi
4
23
(19)
Canoni servizio elaborazione dati
1.547
1.588
(41)
Altri costi per godimento beni di terzi
0
4
(4)
TOTALE CANONI, NOLEGGI E ALTRI COSTI
4.569
3.422
1.147
La crescita di questa categoria di costi (+33,5%) è dovuta principalmente ai maggiori volumi di traffico in base ai quali sono calcolati i canoni di concessione e di sicurezza.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 134
v. Oneri diversi di gestione
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei costi per oneri diversi di gestione per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020 per i quali non si rilevano variazioni significative.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Oneri tributari
1.179
1.151
28
Contributo servizio antincendio
1.476
1.399
77
Minusvalenze patrimoniali
1
17
(16)
Altri oneri e spese di gestione
481
375
106
TOTALE ONERI DIVERSI DI GESTIONE
3.137
2.942
195
La categoria degli oneri diversi di gestione evidenzia una crescita del 6,6% dovuta ad alcune delle voci suesposte; in particolare la voce “altri oneri e spese di gestione” accoglie i costi dell’ Aviation Event organizzato a Bologna nell’agosto 2021 a cura dell’aeroporto di Bologna con parziale recupero dei costi grazie a rimborsi iscritti trai ricavi.
vi. Costo del personale
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio del costo del personale per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Salari e stipendi
14.693
13.643
1.050
Oneri sociali
4.391
4.223
168
Trattamento fine rapporto
1.236
1.300
(64)
Trattamento di quiescenza e simili
193
199
(6)
Altri costi del personale
1.545
922
623
TOTALE COSTO DEL PERSONALE
22.058
20.287
1.771
La crescita dell’8,7% del costo del personale nonostante la riduzione di organico medio rispetto all’esercizio precedente e l’attenzione al contenimento di tale costo tramite varie azioni tra cui lo smaltimento delle ferie arretrate ed il blocco del lavoro straordinario, deriva da alcuni fattori. Tra questi i principali sono il minore utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni per la parziale ripresa delle attività, la reintroduzione della componente variabile della retribuzione assente nell’esercizio precedente e maggiori costi per incentivi all’esodo.
La voce “altri costi del personale” è dettagliata nella tabella seguente:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Mensa dipendenti
371
351
20
Spese per aggiornamento e formazione del personale
101
98
3
Spese missioni dipendenti
41
44
(3)
Spese varie per il personale
940
307
633
Altri accantonamenti del personale
92
122
(30)
TOTALE ALTRI COSTI DEL PERSONALE
1.545
922
623
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 135
L’organico medio suddiviso per qualifica delle annualità in esame è così rappresentato:
Organico medio (n. risorse)
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Dirigenti
9
9
0
Impiegati
379
395
(16)
Operai
85
88
(3)
TOTALE PERSONALE
473
492
(19)
L’organico suddiviso per qualifica al termine dei due esercizi a confronto è il seguente:
Organico (n. risorse)
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Dirigenti
8
9
(1)
Impiegati
379
379
0
Operai
88
83
5
TOTALE PERSONALE
475
471
4
22. Ammortamenti e svalutazioni
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio degli ammortamenti per i periodi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Ammortamento/svalutazione Diritti di concessione
7.440
6.688
752
Ammortamento altre attività immateriali
890
1.409
(519)
Ammortamento/svalutazione attività materiali
2.225
2.531
(306)
TOTALE AMMORTAMENTI
10.555
10.628
(73)
La voce Ammortamenti è coerente con l’avanzamento del piano ammortamenti per effetto della progressiva entrata in funzione degli investimenti nel corso delle ultime dodici mensilità (rif. Capitolo Investimenti della Relazione sulla Gestione e nota 1 e 2). Relativamente ai diritti di concessione si segnala da un lato la crescita degli ammortamenti per effetto dei nuovi investimenti effettuati nell’esercizio quasi completamente all’interno di questa categoria e dall’altro all’effetto della proroga della durata della concessione aeroportuale disposta dal cd. Decreto Rilancio dal luglio 2020 con conseguente riparametrizzazione delle aliquote alla nuova scadenza della concessione aeroportuale (dicembre 2046).
Gli ammortamenti delle attività materiali includono 455 mila di Euro di ammortamento dei diritti d’uso di beni in leasing ai sensi dell’IFRS 16.
La categoria in esame, infine, include 299 mila Euro di svalutazioni per stralcio di progettazioni non più utilizzabili.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 136
23. Accantonamenti per rischi ed oneri
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio degli accantonamenti per rischi ed oneri per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Accantonamento rischi su crediti
504
508
(4)
Accantonamento fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
671
2.306
(1.635)
Accantonamento ad altri fondi rischi e oneri
168
30
138
TOTALE ACCANTONAMENTI
1.343
2.844
1.501
Questa categoria di costi evidenzia una contrazione dovuta al minor accantonamento al fondo rinnovo delle infrastrutture aeroportuali che rappresenta la quota di competenza del periodo per le spese di ripristino e sostituzione delle infrastrutture aeroportuali da restituire ad Enac al termine della concessione in stato di efficienza e piena operatività. Il minore accantonamento è conseguente allo slittamento temporale di alcuni lavori non effettuati nell’esercizio in esame ed alla conseguente revisione del piano decennale degli interventi di ripristino e sostituzione.
Per quel che riguarda il fondo svalutazione crediti, gli accantonamenti sono effettuati per tener conto del rischio percepito di perdita attesa di ciascun credito e forfettariamente, come previsto dall’IFRS 9; non si rilevano variazioni significative tra i due esercizi. Infine, in entrambe le annualità rilevano anche le quote di stanziamento a fondo svalutazione crediti portate a diretto deconto dei ricavi in quanto relative a crediti maturati nei rispettivi esercizi: si rimanda alla sezione dei ricavi per il dettaglio.
Gli accantonamenti ad altri fondi per rischi e oneri riguardano principalmente gli stanziamenti a fronte di maggior IMU richiesta dal Comune di Bologna a seguito di variazione catastale di alcuni immobili aeroportuali per cui si rimanda alla nota 16.
24. Proventi finanziari e oneri finanziari
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Proventi da titoli
19
26
(7)
Proventi finanziari diversi dai precedenti
4
94
(90)
Proventi da attualizzazione fondi
476
78
398
TOTALE PROVENTI FINANZIARI
499
198
301
Interessi passivi e oneri bancari
(747)
(578)
(169)
Oneri da attualizzazione fondi
(41)
(538)
497
Interessi passivi da attualizzazione passività per leasing
0
(6)
6
Altri oneri finanziari
(291)
(96)
(195)
TOTALE ONERI FINANZIARI
(1.079)
(1.218)
139
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI
(580)
(1.020)
440
La gestione finanziaria chiude con un saldo negativo di 0,6 milioni di Euro in miglioramento rispetto al milione di Euro del 2020 per effetto principalmente dell’andamento dei tassi di attualizzazione dei fondi. La voce “altri oneri finanziari” è composta principalmente dai costi della garanzia Sace dei finanziamenti accesi nel 2020 dalla Capogruppo.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 137
25. Imposte dell’esercizio
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle imposte sul risultato economico al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Imposte correnti
50
(340)
390
Imposte differite (attive) e passive
(2.282)
(4.484)
2.202
TOTALE IMPOSTE DELL'ESERCIZIO
(2.232)
(4.824)
2.592
% imposte correnti sul risultato ante imposte
n.s.
n.s.
n.s.
% imposte dell'esercizio sul risultato ante imposte
n.s.
n.s.
n.s.
Le imposte sul reddito sono una componente positiva di conto economico per 2,2 milioni di Euro (4,8 nel nell’anno precedente) principalmente per la stima della fiscalità differita attiva in relazione alle perdite fiscali di periodo.
Riconciliazione aliquota effettiva/aliquota teorica IRES
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Risultato ante imposte
(8.949)
(18.414)
9.465
Aliquota ordinaria
24%
24%
0,00%
Addizionale Ires
3,5%
3,5%
0,00%
Onere / (recupero) fiscale teorico 24%
(2.148)
(4.419)
2.271
Effetto delle variazioni in aumento e diminuzione rispetto all'aliquota ordinaria
Accantonamenti tassati deducibili in esercizi successivi
991
854
137
Costi deducibili in esercizi successivi
3.135
2.909
226
Altri costi indeducibili
924
839
85
Utilizzo fondi tassati in esercizi precedenti
(264)
(1.570)
1.306
Costi non dedotti in esercizi precedenti
(2.810)
(2.883)
73
Altre differenze
(1.701)
(1.734)
33
Imposte differite attive/ differite passive IAS
(245)
(195)
(50)
Totale variazioni in aumento/diminuzione
30
(1.780)
1.810
Imponibile fiscale
(8.919)
(20.194)
11.275
Imposte anticipate Ires su perdita fiscale 24%
(2.141)
(4.847)
2.706
Aliquota effettiva IRES
23,92%
26,32%
-2,4%.
Di seguito, infine, il dettaglio delle imposte correnti dei due periodi:
Dettaglio delle imposte correnti dell’esercizio
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Addizionale Ires
2
0
2
Irap
30
12
18
Imposte esercizi precedenti
18
(352)
370
TOTALE
50
(340)
390
La voce “Imposte esercizi precedenti” è relativa essenzialmente allo stralcio dei crediti verso l’erario, per investimenti cd. di “riqualifica energetica” effettuati dalla Capogruppo, per la quota di competenza dell’esercizio in chiusura non detraibile, tenuto conto della perdita fiscale registrata nell’esercizio in chiusura.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 138
26. Operazioni con parti correlate
Per la definizione di “Parti Correlate” si fa riferimento, al principio contabile internazionale IAS 24, approvato dal Regolamento CE n. 1725/2003.
Le operazioni infragruppo sono realizzate nell’ambito dell’ordinaria gestione e a normali condizioni di mercato. I rapporti con parti correlate si riferiscono prevalentemente ad operazioni di natura commerciale e finanziaria nonché all’adesione al consolidato fiscale. Nessuno di essi assume particolare rilievo economico o strategico per la Capogruppo in quanto non presentano un’incidenza percentuale significativa sui valori totali del bilancio
Il socio Camera Di Commercio di Bologna è stato identificato come Government, determinando pertanto l’esenzione dall’informativa prevista in relazione alle parti correlate definite dallo IAS 24. La qualificazione della Camera Di Commercio di Bologna quale Government ha pertanto limitato l’estensione delle verifiche finalizzate all’identificazione delle parti correlate alla sola individuazione della Camera Di Commercio di Bologna. Non si riporta inoltre alcuna ulteriore informazione in bilancio in merito ai rapporti intrattenuti dalla società con il socio Camera di Commercio di Bologna, in quanto non sussistono operazioni significative con tale socio.
Relativamente alle operazioni rilevate nell’esercizio con le società controllate si rimanda alla nota n.26 del bilancio della Capogruppo mentre si espongono nel paragrafo seguente i rapporti con altre parte correlate.
Rapporti con altre parti correlate
Nel 2021 la Capogruppo ha intrattenuto rapporti commerciali con società controllate dal socio Atlantia Spa così sintetizzabili:
Autostrade spa: in forza del contratto di affitto valido fino al 31 dicembre 2024 di un terreno ad uso parcheggio, la Capogruppo ha iscritto asset in leasing del valore netto di 232 mila Euro al 31 dicembre 2021 (311 mila Euro al 31 dicembre 2020) oltre a passività correnti per leasing per 70 mila Euro e non correnti per 142 mila Euro (rispettivamente 141 mila e 87 mila Euro al 31 dicembre 2020). Sul lato economico si rilevano costi di ammortamento del terreno in leasing per 78 mila Euro pressoché invariati rispetto all’esercizio precedente. La Capogruppo ha infine iscritto in precedenti esercizi un fondo oneri contrattuali di 43 mila Euro per gli impegni di ripristino del terreno al temine del contratto;
Telepass Spa: in forza del contratto di fornitura di servizi di pagamento elettronico della sosta nei parcheggi con sistema Telepass, la Capogruppo ha sostenuto costi per 82 mila Euro contro 55 mila del 2020. Sul lato patrimoniale risultano iscritti debiti commerciali per 45 mila Euro contro 17 mila al 31 dicembre 2020;
Autostrade Tech: in forza del contratto di manutenzione degli impianti di cui al punto precedente la Capogruppo ha sostenuto costi per 16 mila Euro (15 mila Euro nel 2020) e debiti commerciali per 4 mila Euro (2 mila al 31 dicembre 2020);
Infoblu Spa: in forza del contratto di fornitura di servizi di info viabilità multimediali la Capogruppo ha sostenuto costi per 9 mila Euro invariati rispetto al 2020 e risultano debiti commerciali per 11 mila Euro al 31 dicembre 2020 (9 mila al 31 dicembre 2020).
27. Impegni e rischi
Impegni da investimenti ambientali
La Capogruppo, attraverso l'Accordo Territoriale per la Decarbonizzazione dell'Aeroporto, sottoscritto con gli Enti territoriali nel 2015 ed aggiornato a gennaio 2020, si è impegnata alla realizzazione di alcune opere per un importo complessivo massimo di 9,3 milioni di Euro di investimenti che saranno effettuati in un arco temporale coerente rispetto alle tempistiche di realizzazione degli interventi contenuti nel Master Plan aeroportuale.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 139
A giugno 2021 si è conclusa la progettazione esecutiva della fascia boscata e relativo percorso ciclabile la cui realizzazione è prevista a nord dell’aeroporto entro la fine del 2023. Si tratta della principale opera di compensazione ambientale, costituita da un’area a bosco di estensione pari a circa 40 ettari e di una pista ciclabile di lunghezza pari a circa 3,5 km che collegherà la zona Bargellino con l’abitato di Lippo di Calderara di Reno.
Tipologia e gestione degli altri rischi
Con riferimento alle informazioni relative alla tipologia e modalità di gestione dei rischi finanziari richiesti dall’art.2428, c.2, n.6 bis si rimanda all’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione così come per il commento agli altri rischi cui il Gruppo è soggetto.
28. Legge 124/2017 art.1 commi 125-129 – Disciplina della trasparenza delle erogazioni pubbliche
Nell’esercizio 2021 il Gruppo ha usufruito dei cd. “Aiuti di Stato” beneficiando di contributi a fondo perduto in favore degli operatori economici di cui all’art. 1 D.L. n. 41/2021 (cd. Decreto Sostegni) e di contributi a fondo perduto automatico art. 1 co.1-4 D.L. n. 73/2021 (cd. Decreto Sostegni Bis) per complessivi 103 mila Euro, oltre a 16,5 mila Euro a titolo di contributo per credito d’imposta sulle spese per sanificazione e acquisto di DPI di cui all’art. 32 del DL 73/2021.
Per ulteriori informazioni e per altri "aiuti di stato" ricevuti, si rinvia al sito internet relativo al Registro nazionale degli aiuti di Stato di cui all'articolo 52 della Legge 24 dicembre 2012, n. 234.
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Dopo la chiusura dell’esercizio non si sono verificati eventi tali da giustificare modifiche alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria esposta in bilancio e quindi da richiedere rettifiche e/o annotazioni integrative al documento di bilancio con riferimento ai valori esposti al 31 dicembre.
Si rimanda alla Relazione sulla Gestione per approfondimenti sull’evoluzione prevedibile della gestione.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Bologna, 14 marzo 2022
[IMAGE]
[IMAGE]
Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi art.154-bis comma 5 T.U.F
.
1.
I
sottoscritti,
Nazareno
Ventola,
in
qualità
di
Amministratore
Delegato,
e
Patrizia
Muffato,
in
qualità
di
Dirigente
Preposto
alla
redazione
dei
documenti
contabili
societari
di
Aeroporto
Guglielmo
Marconi
di
Bologna
SpA.,
attestano,
tenuto
anche
conto
di
quanto
previsto
dall'art
.
154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998
,
n.
58
:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa
e
l
'
effettiva
applicazione
delle
procedure
amministrative
e
contabili
per
la
formazione
del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio al 31 dicembre
202
1.
2.
La
valutazione
dell'adeguatezza
delle
procedure
amministrative
e
contabili
per
la
formazione
del
bilancio
consolidato
al
31
dicembre
2021
si
è
basata
su
di
un
processo
definito
da
Aeroporto
Guglielmo
Marconi
di
Bologna
S
.
p
.
A.
,
in
coerenza
con
il
modello
Internal
Control­
lntegrated
Framework
emesso
dal
Committee
of
Sponsoring
Organizations
of
the
Treadway
Commission
,
che
rappresenta
lo
standard
di
riferimento
generalmente accettato a livello
i
n
t
e
r
n
a
z
i
o
n
a
l
e
.
3.
Si attesta, inoltre,
c
h
e
:
3.1
il bilancio consolidato al 31 dicembre
2
0
2
1
:
a)
è
redatto
in
conformità
ai
principi
contabili
internazionali
applicabili
riconosciuti
nella
Comunità
Europea
ai
sensi
del
regolamento
(CE)
n
.
1606/2002
del
Parlamento
Europeo e del Consiglio
,
del 19 luglio
2002;
b)
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture
contabili;
c)
è
idoneo
a
fornire
una
rappresentazione
veritiera
e
corretta
della
situazione
p
a
t
r
i
m
o
n
i
a
l
e
,
economica
e
finanziaria
dell
'
emittentee
dell'insieme
delle
imprese
incluse nel consolidamento
.
3.2
La relazione sulla gestione comprende un
'
analisi attendibile dell'andamento e
del
risultato
della
gestione
,
nonché
della
situazione
dell'emittente
e
dell'insieme
delle
imprese
incluse
nel
consolidamento,
unitamente
alla
descrizione
dei
principali
rischi
e incertezze cui sono esposti.
Bologna
,
14 Marzo 2022
Amministratore Delegato
Nazar
Dirigente preposto alla redazione
dei
documenti contabili societari
Patrizia Muffato
[IMAGE]
[IMAGE]
Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell’art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/ 2014
[IMAGE]
EY S.p.A. Via Massimo D'Azeglio, 34 40123 Bologna
Tel: +39 051 278311 Fax: +39 051 236666 ey.com
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell’art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/ 2014
Agli Azionisti della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A.
Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato
Giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. (la “Società”) e sue controllate (il “Gruppo” o “Gruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna”), costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2021, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto per l’esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.
Elementi alla base del giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Aspetti chiave della revisione contabile Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell’ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell’ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
EY S.p.A. Sede Legale: Via Meravigli, 12 – 20123 Milano Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 – 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all’Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997
A member firm of Ernst & Young Global Limited
[IMAGE]
Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:
Aspetti chiave
Risposte di revisione
Impairment test a seguito degli impatti
derivanti
dalla pandemia Covid-19 sul business
del Gruppo
L’andamento del Gruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna nell’esercizio 2021 è risultato fortemente condizionato dalle restrizioni imposte al traffico aereo ai fini del contenimento della pandemia Covid- 19. Complessivamente, nel 2021 il volume dei passeggeri transitati sullo scalo di Bologna ha registrato una crescita del 63,7% rispetto al 2020, ma il calo rispetto al 2019 pre- Covid è rimasto elevato (-56,4%). Il calo di traffico e la contrazione dei ricavi del Gruppo per effetto delle restrizioni imposte dalla pandemia Covid-19 rappresentano un indicatore di impairment ai sensi dello IAS 36. In considerazione della significatività degli impatti derivanti dal fenomeno appena descritto abbiamo ritenuto che tale tematica rappresentasse un aspetto chiave per la revisione.
Le nostre procedure di revisione in risposta all’aspetto chiave hanno riguardato, tra l’altro:
l’analisi della metodologia di valutazione adottata dal Gruppo; l’analisi delle assunzioni alla base della predisposizione del Piano economico- finanziario da parte del Gruppo; l’analisi della coerenza delle ipotesi con il contesto macroeconomico di riferimento; discussioni con il management circa le modalità di costruzione del modello di impairment test ; la verifica della coerenza del tasso di sconto applicato ( WACC ).
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell’ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile.
L’informativa di bilancio relativa all’ impairment test è riportata nella nota esplicativa 1. “Attività Immateriali”. L’informativa di bilancio relativa agli impatti del Covid-19 sull’esercizio 2021 è riportata nella sezione “Principi Contabili adottati nella Redazione del Bilancio consolidato al 31 Dicembre 2021” nel paragrafo “Informativa relativa agli impatti della pandemia Covid-19 e continuità aziendale”.
Infine, abbiamo esaminato l’adeguatezza dell’informativa fornita nelle note esplicative del bilancio in relazione all’aspetto chiave.
Stima del fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
Il fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali (il “Fondo”) iscritto nel bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021 ammonta ad Euro 11,8 milioni ed include gli accantonamenti relativi alle spese di manutenzioni straordinarie, ripristini e sostituzioni dei beni in concessione che il Gruppo stima di dover sostenere coerentemente con gli obblighi convenzionali in essere. I processi e le modalità di valutazione e di determinazione di tale stima sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura
Le nostre procedure di revisione in risposta all’aspetto chiave hanno riguardato, tra l’altro:
l’analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dal Gruppo; la comprensione dell’accordo di concessione che origina l’obbligazione; l’analisi della relazione tecnica preparata dalle funzioni competenti del Gruppo; l’esecuzione di procedure di validità su un
2
[IMAGE]
implicano il ricorso al giudizio degli amministratori in particolare con riferimento alla natura degli interventi da effettuare, alla tempistica prevista degli stessi, alla quantificazione dei relativi costi e alla componente finanziaria, da applicarsi in funzione dei tempi di intervento. In considerazione del giudizio richiesto agli amministratori per valutare la natura degli interventi, la tempistica degli stessi e la quantificazione dei relativi costi abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
campione di utilizzi del Fondo intervenuti nell’esercizio; l’analisi delle principali variazioni intervenute nel Fondo rispetto all’esercizio precedente; l’analisi critica delle assunzioni alla base del calcolo del Fondo, nonché la coerenza delle stesse rispetto al piano aziendale 2022- 2026 approvato dagli amministratori; la verifica della ragionevolezza del tasso di attualizzazione utilizzato e dell’accuratezza del calcolo del Fondo stanziato.
Infine, abbiamo esaminato l’adeguatezza dell’informativa fornita nelle note esplicative del bilancio in relazione all’aspetto chiave.
L’informativa di bilancio relativa alla valutazione del fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali è inclusa nella sezione “Criteri di Valutazione” nel paragrafo “Fondi per rischi e oneri”, nonché nella nota esplicativa 15. “Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali (non corrente e corrente)”.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell’informativa finanziaria del Gruppo.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una
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revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.
Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno; abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno del Gruppo; abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa; siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un’entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un’entità in funzionamento; abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell’incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
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Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell’ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
Altre informazioni comunicate ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/ 2014 L’assemblea degli azionisti della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. ci ha conferito in data 20 maggio 2015 l’incarico di revisione legale del bilancio d’esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell’art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell’esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell’art. 11 del citato Regolamento.
Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari
Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE)
2019/ 815 Gli amministratori della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. sono responsabili per l’applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio consolidato, da includere nella relazione finanziaria annuale. Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato. A nostro giudizio, il bilancio consolidato è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Giudizio ai sensi dell’art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 Gli amministratori della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna al 31 dicembre 2021, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge. Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del Gruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna al 31 dicembre 2021 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
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A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna al 31 dicembre 2021 e sono redatte in conformità alle norme di legge. Con riferimento alla dichiarazione di cui all’art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell’attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Dichiarazione ai sensi dell’art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254 Gli amministratori della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. sono responsabili per la predisposizione su base volontaria della dichiarazione non finanziaria ai sensi dell’art. 7 del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l’avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria. Ai sensi dell’art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Bologna, 31 marzo 2022
EY S.p.A.
Alberto Rosa (Revisore Legale)
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Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 148
Bilancio per l’esercizio chiuso al 31 Dicembre 2021
Prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria
Conto Economico
Conto Economico Complessivo
Rendiconto finanziario
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 149
Prospetto della Situazione Patrimoniale-Finanziaria
in unità di euro
Note
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Diritti di concessione
194.754.612
193.676.872
Altre attività immateriali
913.916
1.560.895
Attività immateriali
1
195.668.528
195.237.767
Terreni, immobili, impianti e macchinari
10.985.216
12.321.496
Investimenti immobiliari
4.732.016
4.732.016
Attività materiali
2
15.717.232
17.053.512
Partecipazioni
3
3.189.098
3.189.098
Altre attività finanziarie non correnti
4
12.259.914
11.915.476
Imposte differite attive
5
12.807.321
10.428.260
Altre attività non correnti
6
169.328
231.546
Altre attività non correnti
28.425.661
25.764.380
ATTIVITA' NON CORRENTI
239.811.421
238.055.659
Rimanenze di magazzino
7
694.423
649.213
Crediti commerciali
8
19.590.124
5.687.761
Altre attività correnti
9
5.376.609
3.643.056
Attività finanziarie correnti
10
0
274.630
Cassa e altre disponibilità liquide
11
21.972.457
37.990.527
ATTIVITA' CORRENTI
47.633.613
48.245.187
TOTALE ATTIVITA'
287.445.034
286.300.846
in unità di euro
Note
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Capitale sociale
90.314.162
90.314.162
Riserve
69.583.556
83.567.481
Risultato dell'esercizio
(7.542.354)
(13.963.341)
TOTALE PATRIMONIO NETTO
12
152.355.364
159.918.302
TFR e altri fondi relativi al personale
13
3.474.412
3.863.789
Imposte differite passive
14
2.080.175
2.072.521
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
15
10.008.996
10.138.656
Fondi per rischi e oneri
16
1.390.231
1.239.889
Passività finanziarie non correnti
17
61.819.269
67.562.298
Altri debiti non correnti
55.490
40.539
PASSIVITA' NON CORRENTI
78.828.573
84.917.692
Debiti commerciali
18
18.643.390
12.859.707
Altre passività
19
28.671.560
23.054.503
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
15
1.556.266
1.538.000
Fondi per rischi e oneri
0
0
Passività finanziarie correnti
17
7.389.881
4.012.642
PASSIVITA' CORRENTI
56.261.097
41.464.852
TOTALE PASSIVITÀ
135.089.670
126.382.544
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
287.445.034
286.300.846
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 150
Conto Economico
per l'esercizio chiuso al
per l'esercizio chiuso al
in unità di euro
Note
31.12.2021
31.12.2020
Ricavi per servizi aeronautici
25.396.113
18.208.332
Ricavi per servizi non aeronautici
19.381.987
14.963.815
Ricavi per servizi di costruzione
8.050.779
29.376.924
Altri ricavi e proventi della gestione
736.054
1.185.135
Ricavi
20
53.564.933
63.734.206
Materiali di consumo e merci
(878.500)
(915.196)
Costi per servizi
(14.479.528)
(14.118.242)
Costi per servizi di costruzione
(7.667.409)
(27.978.023)
Canoni, noleggi e altri costi
(4.491.232)
(3.345.619)
Oneri diversi di gestione
(3.096.288)
(2.898.095)
Costo del personale
(20.742.879)
(19.193.646)
Costi
21
(51.355.836)
(68.448.821)
Ammortamento/svalutazione Diritti di concessione
(7.255.273)
(6.497.873)
Ammortamento altre attività immateriali
(880.954)
(1.396.726)
Ammortamento attività materiali
(2.148.537)
(2.447.400)
Ammortamenti e svalutazioni
22
(10.284.764)
(10.341.999)
Accantonamento rischi su crediti
(493.451)
(502.040)
Accantonamento fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
(646.428)
(2.309.052)
Accantonamento ad altri fondi rischi e oneri
(200.344)
(2.164)
Accantonamenti per rischi ed oneri
23
(1.340.223)
(2.813.256)
Totale Costi
(62.980.823)
(81.604.076)
Risultato operativo
(9.415.890)
(17.869.870)
Proventi finanziari
24
477.010
167.420
Oneri finanziari
24
(1.063.712)
(1.192.280)
Risultato ante imposte
(10.002.592)
(18.894.730)
Imposte dell'esercizio
25
2.460.238
4.931.389
Utile (perdita) d'esercizio
(7.542.354)
(13.963.341)
Utile/ (perdita) Base per azione (in unità di Euro)
(0,21)
(0,39)
Utile/ (perdita) Diluito per azione (in unità di Euro)
(0,21)
(0,39)
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 151
Conto Economico Complessivo
in unità di euro
per l’esercizio chiuso al 31.12.2021
per l’esercizio chiuso al 31.12.2020
Utile (perdita) di esercizio (A)
(7.542.354)
(13.963.341)
Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati nel risultato netto di periodo
0
0
Totale altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati nel risultato netto di periodo, al netto delle imposte (B1)
0
0
Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati nel risultato netto di periodo
Utili (perdite) attuariali su TFR e altri fondi relativi al personale
(26.118)
(59.980)
Effetto imposte su utili (perdite) attuariali su TFR e altri fondi relativi al personale
5.532
14.812
Totale altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati nel risultato netto di periodo, al netto delle imposte (B2)
(20.586)
(45.168)
Totale altri utili / (perdite) al netto delle imposte (B1 + B2) = B
(20.586)
(45.168)
Totale utile / (perdita) complessivo al netto delle imposte (A + B)
(7.562.939)
(14.008.509)
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 152
Rendiconto Finanziario
in unità di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Gestione reddituale caratteristica
Risultato di esercizio ante imposte
(10.002.592)
(18.894.730)
Rettifiche voci senza effetto sulla liquidità
- Margine da servizi di costruzione
(383.370)
(1.398.901)
+ Ammortamenti
10.284.764
10.341.999
+ Accantonamento fondi
1.340.223
2.813.256
+ Oneri/(Proventi) per interessi da attualizzazione fondi e TFR
(438.180)
456.217
+/- Interessi attivi e oneri finanziari di competenza
1.024.882
568.643
+/- Minusvalenze / Plusvalenze e altri costi / ricavi non monetari
506.937
(169.956)
+/- Accantonamento TFR e altri costi del personale
92.967
122.513
Flussi di cassa generato / (assorbito) dalle attività operative prima delle variazioni di capitale circolante
2.425.631
(6.160.959)
Variazione rimanenze di magazzino
(45.210)
(63.564)
(Incremento)/decremento nei crediti commerciali
(14.543.204)
9.844.376
(Incremento)/decremento di altri crediti e attività correnti/ non correnti
(1.541.948)
2.128.782
Incremento/(decremento) nei debiti commerciali
5.783.682
(5.190.698)
Incremento/(decremento) di altre passività, varie e finanziarie
6.065.451
(6.628.121)
Interessi pagati
(1.257.536)
(810.368)
Interessi incassati
1.925
76.827
Imposte pagate
0
(2.231.466)
TFR e altri fondi del personale pagati
(527.832)
(232.947)
Utilizzo fondi
(784.605)
(5.889.955)
Flussi di cassa generato / (assorbito) dalle attività operative netto
(4.423.645)
(15.158.093)
Acquisto di attività materiali
(418.639)
(857.800)
Corrispettivo da cessione di attività materiali
0
0
Acquisto di attività immateriali/Diritti di concessione
(8.468.617)
(27.520.277)
Corrispettivo da cessione di attività materiali
0
0
Acquisto/aumento di Capitale Sociale partecipazioni
0
0
Corrispettivo da cessione di partecipazioni
0
0
Variazioni impieghi in attività finanziarie correnti e non correnti
273.980
(362.696)
Flussi di cassa generato / (assorbito) dell’attività di investimento
(8.613.277)
(28.740.773)
Incassi derivanti da emissione di azioni o altri titoli rappresentativi di capitale
0
0
Dividendi corrisposti
0
0
Finanziamenti ricevuti
0
63.900.000
Finanziamenti rimborsati
(2.555.556)
(6.277.778)
Pagamento quota capitale leasing
(425.592)
(341.897)
Flussi di cassa generato / (assorbito) dell’attività di finanziamento
(2.981.148)
57.280.325
Variazione finale di cassa
(16.018.070)
13.381.459
Disponibilità liquide inizio periodo
37.990.527
24.609.068
Variazione finale di cassa
(16.018.070)
13.381.459
Disponibilità liquide fine periodo
21.972.457
37.990.527
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 153
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
in unità di euro
Capitale sociale
Riserva Sovrapprezzo Azioni
Riserva Legale
Altre
Riserve
Riserva FTA
Riserva Utili/(Perdite) attuariali
Utili/ (Perdite) portati a nuovo
Risultato d'esercizio
Patrimonio Netto
Patrimonio netto al 31.12.2019
90.314.162
25.683.134
7.030.673
32.970.465
(3.205.671)
(925.489)
1.991.758
20.067.779
173.926.812
Attribuzione del risultato esercizio 2019
0
0
1.003.389
19.064.390
0
0
0
(20.067.779)
0
Aumento Capitale Sociale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Dividendi distribuiti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale utile (perdita) complessiva
0
0
0
0
0
(45.168)
0
(13.963.341)
(14.008.509)
Patrimonio netto al 31.12.2020
90.314.162
25.683.134
8.034.062
52.034.855
(3.205.671)
(970.657)
1.991.758
(13.963.341)
159.918.302
Attribuzione del risultato esercizio 2020
0
0
0
0
0
0
(13.963.341)
13.963.341
0
Aumento Capitale Sociale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Dividendi distribuiti
0
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0
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0
0
0
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Totale utile (perdita) complessiva
0
0
0
0
0
(20.586)
0
(7.542.354)
(7.562.940)
Patrimonio netto al 31.12.2021
90.314.162
25.683.134
8.034.062
52.034.855
(3.205.671)
(991.243)
(11.971.583)
(7.542.354)
152.355.364
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 154
Note esplicative al Bilancio per l’esercizio chiuso al
31 dicembre 2021
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 155
Informazioni sull’attività della Società
La Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. (di seguito “AdB” o la “Società”) è gestore totale dell’Aeroporto di Bologna in base alla Concessione di Gestione Totale n. 98 del 12 luglio 2004 e successivi Atti Aggiuntivi, approvati con Decreto del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e dell’Economia e delle Finanze del 15 marzo 2006, per una durata quarantennale decorrente dal 28 dicembre 2004 e scadenza nel dicembre 2046 vista la proroga di due anni disposta dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77 che ha convertito l’art.102, comma 1-bis del decreto legge 19 maggio n.34 (cd. Decreto Rilancio) al fine di contenere gli effetti economici dell’emergenza COVID-19. Ha la sede legale in Via del Triumvirato 84, Bologna ed è iscritta nel Registro delle Imprese di Bologna.
Principi Contabili adottati nella Redazione del Bilancio al 31 Dicembre 2021
Criteri di redazione
Il presente bilancio della Società si riferisce all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e include i dati comparativi relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 (di seguito “il bilancio della Società”, “bilancio separato” o “bilancio”).
Il bilancio è stato redatto sulla base del costo storico, ad eccezione delle attività finanziarie destinate alla vendita e degli eventualli Intangible Asset costituiti dai Certificati Energetici, che sono iscritti al fair value , nonché sul presupposto della continuità aziendale.
Informativa relativa agli impatti della pandemia Covid-19 e continuità aziendale
Come illustrato nella Relazione sulla gestione, l’andamento della Società per il secondo anno consecutivo è stato fortemente impattato dagli effetti della crisi conseguente alla diffusione a più riprese della pandemia Covid-19; il 2021 è iniziato in totale continuità con la fine del 2020, tuttavia, è stato anche contraddistinto dalle campagne di vaccinazione, fattore determinante per le prospettive di ripresa a livello globale unitamente all’introduzione del Green Pass a livello europeo; l a ripresa dei volumi di traffico si è concretizzata a partire dal mese di giugno. Il secondo e terzo trimestre hanno fatto registrare oltre 1,6 milioni di passeggeri in più rispetto allo stesso periodo del 2020 ma nel mese di dicembre, per effetto dell’ulteriore ondata di contagi derivante dalla variante Omicron e per il conseguente ripristino di alcune misure restrittive alla mobilità, il traffico ha subito un rallentamento. Complessivamente, nel 2021 il traffico passeggeri ha registrato una crescita del 63,7% rispetto al 2020 anche se il calo rispetto al 2019 pre-Covid è rimasto molto alto (-56,4%).
Vista la ripresa, seppur altalenante del traffico, considerate le misure di sostegno a livello governativo ed europeo come si esporrà più approfonditamente nel prosieguo e tenuto conto di tutte le informazioni attualmente disponibili sul futuro, la Società ritiene che non sussistano significative incertezze (come definite dal par. 25 del Principio IAS 1) sulla continuità aziendale in quanto le misure già messe in atto e le ulteriori in via di attuazione consentiranno nel medio periodo di superare questa crisi che, pur se di portata ed impatto dirompente, deve comunque ritenersi di carattere eccezionale e durata temporanea. I risultati della Società del 2021 anche se in perdita evidenziano la ripresa in atto che si auspica non compromessa dalle ombre che incombono sul futuro a causa del conflitto in Ucraina.
AdB ha basato le valutazioni sulla continuità aziendali su diversi elementi esposti più in dettaglio nel prosieguo ed ha tenuto in considerazione gli effetti esistenti e ragionevolmente ipotizzabili dell’epidemia su tutte le attività aziendali.
Le informazioni sul futuro disponibili fino alla data di approvazione del presente documento sono:
piano economico-finanziario 2022-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società il 7 febbraio 2022 i cui parametri di crescita del traffico su tale orizzonte temporale sono basati sulle stime dei principali studi di settore. Adb, sulla base delle previsioni di traffico, ricavi, costi e investimenti aggiornate alla data di presentazione del presente bilancio che tengono conto delle più recenti informazioni disponibili, conferma la ragionevolezza di tali stime;
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strategia di sviluppo infrastrutturale post Covid-19: il Masterplan 2016-2030 approvato da Enac nel febbraio 2021 prevede la realizzazione per fasi di una serie di interventi di sviluppo delle infrastrutture in linea con la crescita del traffico e la piena sostenibilità;
misure a sostegno del settore quali il trattamento di integrazione salariale in deroga per i dipendenti (CIG in deroga) dal 22 marzo fino al 26 dicembre 2021 e apertura della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per un periodo massimo di 12 mesi (1° febbraio 2022 30 gennaio 2023) con modalità flessibili in base all’evoluzione della pandemia e al conseguente andamento del traffico aereo;
tra le misure di sostegno al settore la più importante è senz’altro il fondo di compensazione dei danni subiti a causa del Covid-19 (art.128-bis della Legge di Bilancio 2021 e Decreto Legge 25 maggio 2021 n.73 (GU Serie Generale n.123 del 25 maggio 2021)) di complessivi 800 milioni di Euro, di cui 735 milioni di Euro destinati ai gestori aeroportuali e 65 milioni di Euro alle società di assistenza a terra. A fine luglio 2021 la Commissione Europea ha approvato tale sostegno finanziario ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato e in data 28 dicembre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Attuativo (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile 25 novembre 2021) che ha dato termine al 27 gennaio 2022 per la presentazione delle domande di accesso al fondo. AdB ha presentato la propria domanda nei termini;
la sottoscrizione in data 16 dicembre 2021 di un contratto di finanziamento BEI (Banca Europea per gli Investimenti) fino all’importo massimo di 90 milioni di Euro a sostegno del piano di sviluppo infrastrutturale oltre alle disponibilità liquide al 31 dicembre 2021 e la linea di credito disponibile e al momento non utilizzata di 5 milioni di Euro assicurano solidità finanziaria della Società anche considerando una situazione di crisi e di traffico molto contratto per l’evoluzione della pandemia da Covid-19 ancora per i prossimi anni anche se in misura minore;
ulteriori azioni attivabili per preservare la liquidità (es. eventuale ulteriore rimodulazione del piano investimenti).
In sintesi, la Società ritiene che le misure suesposte nonché la propria solidità patrimoniale consentiranno il superamento della crisi in atto e l’assolvimento degli impegni finanziari, contrattuali e concessori che Adb ha in essere.
Si rimanda per approfondimenti relativi ai fattori di rischio, alle assunzioni effettuate ed alle incertezze identificate all’apposito paragrafo della Relazione sulla gestione.
Il bilancio è presentato in Euro, che è anche la valuta funzionale della Società, e tutti i valori della presente Nota sono arrotondati alle migliaia di Euro se non diversamente indicato.
Espressione di conformità agli IAS/IFRS e ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 38/2005
Il presente bilancio è stato predisposto nel rispetto degli International Financial Reporting Standards (“IFRS”) emessi dall’ International Accounting Standards Board (“IASB”) adottati dall’Unione Europea ed in vigore alla data di redazione del bilancio nonché sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 38/2005 (Delibere Consob n. 15519 e 15520 del 27 luglio 2006).
Nel 2014 la Società ha optato volontariamente per la predisposizione del bilancio consolidato e del bilancio separato in conformità ai Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’ International Accounting Standards Board (“IASB”).
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I principi ed i criteri contabili utilizzati sono quelli utilizzati per la redazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2020 ad eccezione dei nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni entrati in vigore a partire dal gennaio 2021, applicati per la prima volta dalla Società dalla data di efficacia obbligatoria e riepilogati nel prosieguo del presente documento al paragrafo “Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall’Unione Europea adottati dalla Società”.
La Società non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emessi ma non ancora in vigore.
La pubblicazione del bilancio di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2022.
Contenuto e forma del bilancio
La Società ha optato per gli schemi di Conto Economico Separato e Complessivo, indicati come preferibili nel principio contabile IAS 1, ritenendoli più efficaci nel rappresentare i fenomeni aziendali.
In particolare, nella rappresentazione della Situazione Patrimoniale e Finanziaria è stato utilizzato lo schema che suddivide attività e passività correnti e non correnti.
Un’attività è corrente quando:
si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo;
è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio;
è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio.
Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.
Una passività è corrente quanto:
è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio o
l’entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio.
La Società classifica tutte le altre passività come non correnti.
Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Nella rappresentazione del Conto Economico è stato utilizzato lo schema che attribuisce proventi e oneri per natura e nella rappresentazione del Rendiconto Finanziario è stato utilizzato il metodo indiretto che suddivide i flussi finanziari tra attività operativa, di investimento e di finanziamento.
Informazioni in merito alle partecipazioni in Società controllate e collegate
Di seguito le informazioni al 31 dicembre 2021 e 2020 relative a denominazione, Capitale Sociale e percentuale di partecipazione in relazione alle società controllate:
% Possesso
in migliaia di euro
Valuta
Capitale Sociale
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Fast Freight Marconi S.p.a. Società Unipersonale
Euro
520
100,00%
100,00%
Tag Bologna S.r.l. Società Unipersonale
Euro
316
100,00%
100,00%
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Criteri di Valutazione
Aggregazioni aziendali e avviamento
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione. Il costo di un’acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell’importo della partecipazione di minoranza nell’acquisita. Per ogni aggregazione aziendale la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell’esercizio e classificati tra le spese amministrative.
Quando la Società acquisisce un business classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.
Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l’eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico. Esso viene quindi considerato nella determinazione del goodwill .
L’eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall’acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l’appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L’avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall’eccedenza dell’insieme del corrispettivo corrisposto e dell’importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l’insieme del corrispettivo corrisposto, la Società verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore ( impairment) , l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede benefici delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa è incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita della dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari.
Partecipazioni in società controllate, collegate e joint-venture
Una società controllata è una società su cui un’impresa può esercitare il controllo.
Nella fattispecie se e solo se ha:
- il potere sull’entità oggetto d’investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell’entità oggetto d’investimento);
- l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto d’investimento;
- la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere sull’ammontare dei suoi rendimenti.
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Quando una società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili) di una partecipata considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l’entità oggetto di investimento, inclusi:
- accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
- diritti derivanti da accordi contrattuali;
- diritti di voto e diritti di voto potenziali.
La Società riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata e se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.
Le partecipazioni della Società in società controllate sono valutate al costo, rettificato in caso di perdita durevole di valore ( impairment ).
Una società collegata è una società su cui un’impresa esercita un’influenza significativa e che non è classificabile come controllata o joint venture .
Le partecipazioni della Società in società collegate sono valutate al costo, rettificato in caso di perdita durevole di valore ( impairment ).
Conversione delle poste in valuta
Operazioni e saldi
Le operazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell’operazione.
Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio. L’utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a conto economico.
Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite usando i tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L’utile o la perdita che emerge dalla riconversione di poste non monetarie è trattato in linea con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico).
Attività immateriali
Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabile, controllate dall’impresa ed in grado di produrre benefici economici futuri, nonché quelle derivanti da operazioni di aggregazione aziendale.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione o, se derivano da operazioni di aggregazione di imprese, sono capitalizzate al fair value alla data di acquisizione; esse sono inclusive degli oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro residua possibilità di utilizzazione secondo quanto previsto dallo IAS 36 e sottoposte a test di impairment ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore.
Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all’acquisto dell’attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l’attività. Gli amministratori rivedono la stima della vita utile dell’immobilizzazione immateriale a ogni chiusura di esercizio.
Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate in un’apposita voce di conto economico.
La Società non ha individuato immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita tra le proprie attività immateriali.
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La vita utile di un’attività immateriale derivante da diritti contrattuali o da altri diritti legali è determinata sulla base del periodo minore tra la durata dei diritti contrattuali o legali (durata della concessione) ed il periodo di utilizzo dell’attività stessa. La recuperabilità del valore di iscrizione decurtato dell’ammortamento è verificata annualmente adottando i criteri dell’impairment test.
Gli utili o le perdite derivanti dall’eliminazione di un’attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell’attività immateriale, e sono rilevate nel conto economico nell’esercizio in cui avviene l’eliminazione.
La voce “Diritti di concessione” accoglie il valore rilevato tra le attività immateriali a fronte delle infrastrutture aeroportuali possedute in relazione al diritto di concessione acquisito per la gestione delle stesse infrastrutture in contropartita al diritto ad addebitare gli utenti per l’utilizzo delle medesime infrastrutture, nell’espletamento di pubblico servizio, conformemente a quanto disposto dall’IFRIC 12 - Accordi per Servizi in Concessione.
La Concessione, in base alla quale opera la Società, soddisfa i requisiti secondo cui il concessionario costruisce e gestisce l’infrastruttura per conto del concedente; di conseguenza non ha titolo per iscriverla nel proprio bilancio come bene materiale.
La Società appalta a terzi l’attività di costruzione/miglioramento dell’infrastruttura; pertanto gli incrementi ai “diritti di concessione” sono al costo pari al fair value del corrispettivo per i servizi di costruzione/miglioramento resi dalla Società e pari al fair value del corrispettivo del servizio di costruzione/miglioramento prestato da terzi maggiorato di un mark up rappresentativo dei costi interni sostenuti per l’attività di pianificazione e coordinamento lavori svolta da un’apposita struttura interna.
I costi esterni sostenuti per la prestazione del servizio di costruzione vengono pertanto rilevati alla voce Costi per servizi di costruzione del conto economico.
Contestualmente alla rilevazione di tali costi la Società rileva un incremento della voce Diritti di Concessione per un importo pari al fair value del servizio prestato, con contropartita la voce ricavi da servizi di costruzione.
I Diritti di Concessione così determinati sono assoggettati ad un processo di ammortamento a quote costanti durante l’intera vita della Concessione a partire dal momento di entrata in funzione del relativo bene realizzato per conto del concedente.
In base a quanto previsto dall’art. 703 del codice della navigazione (art. 15-quinquies, comma 1, D.L. 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla L. 4 dicembre 2017, n. 172) Adb, in quanto gestore aeroportuale, riceverà, alla scadenza della concessione dal subentrante, un corrispettivo pari al valore residuo, qualora positivo, (c.d. Terminal Value) degli investimenti realizzati sulle aree in concessione al netto degli ammortamenti, calcolato secondo le regole della contabilità regolatoria. Nel corso del 2019 la Capogruppo ha effettuato diversi approfondimenti della normativa sul Terminal Value sia dal punto di vista legale che contabile-bilancistico a seguito dei quali ha applicato tale normativa a partire dal bilancio annuale 2019.
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Il credito da Terminal Value è rilevato per la quota parte dei corrispettivi per i servizi di costruzione/miglioramento resi dalla Società relativi agli investimenti che avranno un Terminal Value alla scadenza della concessione, calcolato secondo le regole della contabilità regolatoria. Il valore del Terminal Value è poi attualizzato ed iscritto tra le attività finanziarie non correnti. Per quanto riguarda i diritti di concessione già iscritti al 31 dicembre 2018 e che avranno Terminal Value alla scadenza della concessione, tale valore rimane acquisito alla categoria delle immobilizzazioni immateriali “diritti di concessione”, ma non entra nel piano ammortamenti per coincidere al 31 dicembre 2046 con il valore netto contabile residuo dei diritti di concessione.
La normativa sul Terminal Value è applicabile anche agli interventi effettuati sul fondo di rinnovo, altresì calcolato con le regole della contabilità regolatoria. Tale Terminal Value rappresenta un’integrazione del corrispettivo per performance obligation , ai sensi dell’IFRS 15, relativi al contratto di concessone. Conseguentemente si rilevano attività finanziarie non correnti con contropartita la voce Altri ricavi e proventi del conto economico. Successivamente alla prima iscrizione, il credito da Terminal Value è valutato al costo ammortizzato in un modello di business “Hold to Collect”; per maggiori dettagli si rimanda ai criteri di valutazione delle attività finanziarie. Relativamente al credito da Terminal Value, quest’ultimo è soggetto a impairment test ai sensi dell’IFRS 9 tenendo conto del rischio default della controparte Stato.
La voce “Software, licenze e diritti simili” si riferisce principalmente ai costi per l’implementazione e la personalizzazione del software gestionale oltre che all’acquisto di licenze software ammortizzate all’aliquota del 33%.
Attività materiali
Le attività materiali sono inizialmente rilevate al costo di acquisto o di realizzazione; il valore comprende il prezzo pagato per acquistare o costruire l’attività (al netto di sconti e abbuoni) e gli eventuali costi direttamente attribuibili all’acquisizione e necessari alla messa in funzione del bene.
I terreni, sia liberi da costruzioni, sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti cumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene. Quando l’attività materiale è costituita da più componenti significativi aventi vite utili differenti, l’ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Non sono oggetto di ammortamento i terreni e le attività materiali destinate alla cessione che sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il loro fair value al netto degli oneri di dismissione.
Le aliquote di ammortamento annue utilizzate sono le seguenti:
Fabbricati e costruzioni leggere: dal 3% al 10%;
Macchinari, attrezzature e impianti: dal 10% al 31,5%;
Mobili, macchine d’ufficio e mezzi di trasporto: dal 12% al 25%.
Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.
Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall’uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l’eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell’anno della suddetta eliminazione.
Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell’esercizio in cui sono sostenute; in caso contrario vengono capitalizzate.
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Investimenti immobiliari
La Società classifica tra gli investimenti immobiliari i terreni acquisiti al fine di realizzare investimenti immobiliari non ancora definiti.
La rilevazione iniziale dei suddetti terreni è al costo di acquisto, le valutazioni successive seguono il criterio del costo.
Tali attività materiali non sono sottoposte ad ammortamento in quanto afferenti terreni. La Società monitora attraverso perizie tecniche l’evoluzione del relativo fair value al fine di identificare l’eventuale perdita durevole di valore.
Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando sono ceduti o quando l’investimento è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua cessione. Eventuali utili o perdite derivanti dal ritiro o dismissione di un investimento immobiliare sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui avviene il ritiro o dismissione.
Perdite di valore delle attività non finanziarie
I valori contabili delle attività non finanziarie sono oggetto di valutazione ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni o esterni all’impresa che indichino la possibilità del venir meno del valore dell’attività o di un gruppo di esse (definite come Unità Generatrici di Cassa o CGU ).
Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell’attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività.
Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d’uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell’attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono effettuati utilizzando opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono pubblicamente negoziati, e altri indicatori di fair value disponibili.
Perdite di valore su attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell’attività che ha evidenziato la perdita di valore.
Per le attività diverse dall’avviamento, ad ogni chiusura di bilancio la Società valuta inoltre l’eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile. Il valore di un’attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato successivamente alla rilevazione dell’ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l’immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di perdite di valore relative a specifiche tipologie di attività:
Diritti di concessione
La Società sottopone il valore iscritto tra i Diritti di concessione a verifica per perdite di valore su base annua durante il processo di chiusura del bilancio d’esercizio o più frequentemente se eventi o cambiamenti nelle circostanze indicano che il valore contabile potrebbe essere soggetto a perdita di valore (ogniqualvolta dovessero emergere indicatori di impairment) .
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La perdita di valore sulla suddetta attività immateriale è determinata valutando il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari) a cui la stessa è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari) è minore del valore contabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo unità generatrici di flussi finanziari) a cui le attività immateriali sono state allocate, una perdita di valore è rilevata.
Ai fini dell’effettuazione dell’ impairment test la Società ha identificato un’unica CGU (unità generatrice di flussi finanziari) che coincide con la entità Aeroporto G. Marconi di Bologna S.p.A..
L’ impairment test avviene confrontando il valore contabile dell’attività o della unità generatrice di flussi finanziari (CGU) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali oneri di vendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall’attività o dalla CGU.
Ciascuna unità o gruppo di unità a cui viene allocato l’intangibile specifico rappresenta il livello più basso all’interno del gruppo in cui lo stesso è monitorato a fini di gestione interna.
Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un’attività in precedenza svalutata applicate dalla Società, escludendo comunque qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell’avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.
Attività finanziarie
L’IFRS 9 prevede un unico approccio per l’analisi e la classificazione di tutte le attività finanziarie, incluse quelle contenenti derivati incorporati. La classificazione e la relativa valutazione è effettuata considerando sia il modello di gestione dell’attività finanziaria, sia le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa ottenibili dall’attività.
L’attività finanziaria è valutata con il metodo del costo ammortizzato qualora entrambe le seguenti condizioni siano soddisfatte:
- il modello di gestione dell’attività finanziaria consiste nella detenzione della stessa con la sola finalità di incassare i relativi flussi finanziari; e
- l’attività finanziaria genera, a date predeterminate contrattualmente, flussi finanziari rappresentativi esclusivamente del rendimento dell’attività finanziaria stessa e rimborso del capitale.
L’attività finanziaria è valutata al fair value , con rilevazione degli effetti nel conto economico complessivo, se gli obiettivi del modello di gestione sono di detenere l’attività finanziaria al fine di ottenerne i relativi flussi di cassa contrattuali oppure di venderla.
È prevista, infine, la categoria residuale delle attività finanziarie valutate al fair value con rilevazione degli effetti nel conto economico, che include le attività detenute per la loro negoziazione.
Un’attività finanziaria che soddisfi i requisiti per essere classificata e valutata al costo ammortizzato può, in sede di rilevazione iniziale, essere designata come attività finanziaria al fair value , con rilevazione degli effetti nel conto economico, se tale contabilizzazione consente di eliminare o ridurre significativamente l’asimmetria nella valutazione o nella rilevazione (c.d. “accounting mismatch”), che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili o perdite su basi differenti.
Inoltre, nel caso di investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali, pertanto, non risulti possibile l’iscrizione e la valutazione al costo ammortizzato, qualora si tratti di investimenti azionari non detenuti per finalità di trading, bensì di tipo strategico, l’IFRS 9 prevede che in sede di rilevazione iniziale l’entità possa scegliere irrevocabilmente di valutare gli stessi al fair value , con rilevazione delle successive variazioni nel conto economico complessivo senza riversamento a conto economico dell’eventuale plusvalenza o minusvalenza nel caso di cessione.
Quando le attività finanziarie possedute rispondono unicamente all’esigenza della Società di effettuare investimenti temporanei di liquidità allo scopo di raccolta dei flussi finanziari contrattuali esse sono classificate nella categoria “Held to collect – HTC”.
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Nel caso in cui le attività finanziarie rispondano all’obiettivo della Società sia di raccolta dei flussi finanziari contrattuali che di eventuale futura vendita esse sono classificate nella categoria “Held to collect and sell HTC&S”.
La Società non detiene e non ha detenuto nel corso del biennio strumenti finanziari derivati.
Finanziamenti e crediti
I finanziamenti, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell’incasso alle scadenze contrattuali e generano flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ( principal ) ed interessi. Date le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di questi strumenti posseduti dalla Società, essi rispettano i criteri per la valutazione al costo ammortizzato in accordo con l’IFRS 9.
Il costo ammortizzato è calcolato prendendo in considerazione ogni sconto o premio di acquisto e include le commissioni che sono una parte integrante del tasso di interesse effettivo e dei costi di transazione. I crediti commerciali a breve termine non sono attualizzati poiché l’effetto dell’attualizzazione dei flussi finanziari è irrilevante. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Fair value
La Società fornisce in nota integrativa il fair value degli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività non finanziarie, quali gli investimenti immobiliari.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
(a) nel mercato principale dell’attività o passività; o
(b) in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l’attività o passività.
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.
Il fair value di un’attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell’attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.
Una valutazione del fair value di un’attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value , massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l’uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value , come di seguito descritta:
Livello 1 - i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l’entità può accedere alla data di valutazione;
Livello 2 – Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l’attività o per la passività;
Livello 3 – tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l’attività o per la passività.
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l’input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione
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Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull’input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Perdita di valore su attività finanziarie
L’IFRS 9 definisce un nuovo modello di impairment delle attività finanziarie, con l’obiettivo di fornire informazioni utili agli utilizzatori del bilancio in merito alle relative perdite attese. Il modello, in particolare, richiede di verificare e rilevare le eventuali perdite attese in ogni momento della vita dello strumento e di aggiornare l’ammontare di perdite attese ad ogni data di bilancio, per riflettere le variazioni nel rischio di credito dello strumento; non è quindi più necessario che si verifichi un particolare evento (“trigger event”) per dover procedere alla verifica e alla rilevazione delle perdite su crediti.
I test di impairment devono essere applicati a tutti gli strumenti finanziari, ad eccezione di quelli valutati al fair value con rilevazione degli effetti nel conto economico.
La Società applica l’approccio semplificato della Provision Matrix e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo una matrice per lo stanziamento basata sull’esperienza storica relativamente alle perdite su crediti, rettificata per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all’ambiente economico (concetto di Expected Credit Loss – ECL).
Il valore contabile dell’attività viene ridotto mediante l’utilizzo di un fondo accantonamento e l’importo della perdita viene rilevato a conto economico.
I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica che essi sono irrecuperabili.
Cancellazione attività finanziarie
Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale- finanziaria) quando:
i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti, o
la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività o ha assunto l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Attività non correnti detenute per la vendita ed attività cessate
Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita devono essere valutate al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita. Sono classificate come tali se il loro valore contabile sarà recuperato con un’operazione di vendita anziché tramite il suo uso continuativo. Si considera rispettata questa condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l’attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.
Nel conto economico e del periodo di confronto dell’anno precedente, gli utili e le perdite delle attività operative cessate sono rappresentate separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell’utile dopo le imposte, anche quando la Società mantiene dopo la vendita una quota di minoranza nella controllata. L’utile o la perdita risultanti, al netto delle imposte, sono esposti separatamente nel conto economico.
Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non devono più essere ammortizzati.
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Contratti di costruzione e servizi in corso di esecuzione
I contratti di costruzione in corso di esecuzione sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza in relazione all’avanzamento dei lavori mediante il criterio della percentuale di completamento, determinato attraverso la metodologia della misurazione fisica dei lavori eseguiti, così da attribuire i ricavi ed il risultato economico della commessa ai singoli esercizi di competenza in proporzione allo stato di avanzamento lavori. La differenza positiva o negativa tra il valore eseguito dei contratti e quello degli acconti ricevuti è iscritta rispettivamente nell’attivo o nel passivo della situazione patrimoniale - finanziaria, tenuto anche conto delle eventuali svalutazioni effettuate a fronte dei rischi connessi al mancato riconoscimento dei lavori eseguiti per conto dei committenti.
I ricavi di commessa, oltre ai corrispettivi contrattuali, includono le varianti, le revisioni dei prezzi, nonché eventuali claims nella misura in cui è probabile che essi rappresentino effettivi ricavi che possano essere determinati con attendibilità.
Nel caso in cui dall’espletamento delle attività di commessa sia prevista una perdita, questa è immediatamente iscritta in bilancio per intero, indipendentemente dallo stato di avanzamento della commessa.
Con specifico riferimento ai servizi di costruzione a favore del concedente afferenti al contratto di concessione di cui è titolare la Società, anche questi sono rilevati nel conto economico in base allo stato di avanzamento dei lavori, cioè la valutazione dei progressi verso l'adempimento completo dell'obbligazione di fare è adempiuta nel corso del tempo (“ over time ”). In particolare, i ricavi per i servizi di costruzione e/o miglioria, che rappresentano il corrispettivo spettante per l’attività effettuata, sono valutati al fair value , determinato sulla base del totale dei costi sostenuti, costituiti principalmente dai costi per i servizi esterni e dai costi dei benefici per i dipendenti dedicati a tali attività.
La contropartita di tali ricavi per servizi di costruzione è rappresentata da un’attività finanziaria o dalla concessione aeroportuale iscritta tra i Diritti concessori delle attività immateriali, come illustrato in tale paragrafo.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dall’ammontare che l’impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell’attività. Il costo delle rimanenze è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
Cassa e disponibilità liquide
Le disponibilità liquide (considerati anche i mezzi equivalenti) comprendono i valori numerari, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell’assenza di spese per la riscossione.
Benefici per i dipendenti
I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (Trattamento di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine (quali a titolo esemplificativo, Patti di Non concorrenza e Piani di Incentivazione a lungo termine) sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto.
La passività relativa, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza, coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici; la valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti, utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito.
L’importo riflette non solo i debiti maturati alla data di chiusura del bilancio d’esercizio, ma anche i futuri incrementi salariali e le correlate dinamiche statistiche.
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Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell’effetto del massimale delle attività, esclusi gli interessi netti (non applicabile alla Società) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della situazione patrimoniale- finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di conto economico complessivo nell’esercizio in cui si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a conto economico negli esercizi successivi.
Il costo relativo alle prestazioni di lavoro passate è rilevato a conto economico alla data più remota tra le seguenti:
(a) la data in cui si verifica una modifica o la riduzione del piano; e
(b) la data in cui la Società rileva i costi di ristrutturazione correlati.
Gli interessi netti sulla passività /attività netta per benefici definiti devono essere determinati moltiplicando la passività /attività netta per il tasso di sconto. La Società rileva le seguenti variazioni dell’obbligazione netta per benefici definiti nel costo del venduto, nelle spese amministrative e nei costi di vendita e distribuzione nel conto economico (per natura):
Costi per prestazioni di lavoro, comprensivi di costi per prestazioni di lavoro correnti e passate, utili e perdite su riduzioni ed estinzioni non di routine;
Interessi attivi o passivi netti.
In seguito alle modifiche apportate al TFR dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) e successivi Decreti e Regolamenti, il TFR delle società italiane con più di 50 dipendenti maturato dal gennaio 2007 o dalla data di scelta dell’opzione da esercitarsi da parte dei dipendenti è incluso nella categoria dei piani a contribuzione definita, sia nel caso di opzione per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al Fondo di Tesoreria presso l’INPS. Il TFR maturato sino al 31 dicembre 2006 è contabilizzato come beneficio definito.
I contributi da versare ad un piano a contribuzione definita in cambio di quella prestazione lavorativa sono contabilizzati come passività (debito), dopo aver dedotto eventuali contributi già versati e come costo.
Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile, che, alla data di chiusura del presente bilancio, sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza.
Gli accantonamenti sono rilevati quando:
(i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
(ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso;
(iii) l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima, a volte con il supporto di esperti, dell’ammontare che l’impresa pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce “Proventi e (Oneri) finanziari”.
Quando la passività è relativa ad attività materiali (demolizione cespiti), il fondo è rilevato in contropartita all’attività a cui si riferisce; l’imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento.
I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività materiali, in contropartita all’attività a cui si riferisce.
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Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
Il Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali, coerentemente con gli obblighi convenzionali in essere, accoglie, alla data di fine esercizio, gli accantonamenti relativi alle manutenzioni straordinarie, ripristini e sostituzioni da effettuare in futuro e finalizzate ad assicurare la dovuta funzionalità e sicurezza dell’infrastruttura aeroportuale. Gli accantonamenti a tale fondo sono calcolati in funzione del grado di utilizzo delle infrastrutture indirettamente riflesso nella data prevista per la loro sostituzione/rinnovo. La determinazione dei valori che movimentano questa posta di bilancio tiene debitamente conto anche di una componente finanziaria, da applicarsi in funzione dei tempi intercorrenti tra i diversi cicli di rinnovo, che ha la finalità di garantire l’adeguatezza dei fondi stanziati. La stima del fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali richiede pertanto un giudizio tecnico professionale complesso, in particolare in relazione alla natura dei costi da sostenere, al loro ammontare e alla tempistica degli interventi previsti.
Debiti commerciali e altre passività non finanziarie
I debiti commerciali a breve termine, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, sono iscritti al costo (il loro valore nominale) e non sono attualizzati poiché l’effetto dell’attualizzazione dei flussi finanziari è irrilevante
Le altre passività non finanziarie sono iscritte al loro costo (identificato dal valore nominale).
Finanziamenti
Le altre passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono inizialmente rilevate al costo, corrispondente al fair value della passività al netto dei costi di transazione che sono direttamente attribuibili all’emissione della passività stessa.
A seguito della rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato).
Ogni utile o perdita è contabilizzata a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Garanzie finanziarie passive
Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell’inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value , incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all’emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell’esborso richiesto per far fronte all’obbligazione garantita alla data di bilancio e l’ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Cancellazione passività finanziarie
Una passività finanziaria viene cancellata quando l’obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un’altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio di eventuali differen ze tra i valori contabili.
Rilevazione dei ricavi
I ricavi sono rilevati per un importo che riflette il corrispettivo a cui l’entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente ed è determinato attraverso le seguenti cinque fasi:
1. Identificazione del contratto;
2. Identificazione delle performance obligation presenti nel contratto;
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3. Determinazione del prezzo di vendita;
4. Allocazione del prezzo della transazione a ciascuna performance obligation individuata;
5. Rilevazione dei ricavi al momento del soddisfacimento della performance obligation.
Tale rilevazione avviene nel momento in cui sono state adempiute le obbligazioni contrattuali ed in particolare quando il controllo viene trasferito al cliente. Inoltre, nella determinazione della misura del ricavo occorre tenere conto della probabilità di ottenimento e/o incasso dei benefici economici legati al provento.
La Società ha identificato le seguenti revenue stream :
1. Diritti aeroportuali
2. Subconcessioni/Locazioni commerciali e non
3. Parcheggi
4. Servizi di Costruzione
5. Altri.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni, premi e oneri promozionali direttamente correlati ai ricavi di vendita, nonché delle imposte direttamente connesse.
Gli sconti commerciali, portati in diretta diminuzione dei ricavi, sono determinati sulla base dei contratti stipulati con le compagnie aeree e con i tour operator .
Le royalties sono contabilizzate per competenza secondo la sostanza degli accordi contrattuali e in ottemperanza all’IFRS 15.
In ottemperanza all’IFRS 16 i proventi da leasing derivanti da leasing operativi per i quali la Società riveste il ruolo di locatore sono rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra i ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. I canoni o affitti variabili sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.
Gli interessi attivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza temporale, su una base che tenga conto del tasso effettivo di rendimento dell’attività a cui si riferiscono.
I dividendi sono rilevati quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
Rilevazione dei costi e delle spese
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nel periodo o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi.
Gli interessi passivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza temporale, su una base che tenga conto del tasso effettivo di rendimento della passività a cui si riferiscono. Gli interessi passivi direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso.
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Imposte sul reddito
Imposte correnti
Le imposte correnti per l’esercizio in corso sono valutate all’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura del bilancio d’esercizio. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel conto economico. Gli Amministratori periodicamente valutano la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Si evidenzia che nel 2021 è stato rinnovato, per il triennio 2021-2023, il contratto di Consolidato Fiscale Nazionale, ai sensi degli articoli da 117 a 129 del D.P.R. n.917 del 26 dicembre 1986 (T.U.I.R), istituto a cui hanno aderito tutte le società del Gruppo e che permette la tassazione Ires a livello di Gruppo. Al 31 dicembre 2021 le società FFM e TAG hanno rilevato un debito Ires verso AdB per effetto del risultato positivo di periodo delle controllate.
Imposte differite
Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto " liability method " sulle differenze temporanee risultanti alla data del presente bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati nel bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione:
- della rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull’utile del periodo calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
- il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le perdite fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui
- l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un’attività o passività in una transazione che non è un’aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull’utile del periodo calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
- nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture , le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee.
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l’utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell’esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
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Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch’esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l’elemento cui si riferiscono.
Imposte differite attive e imposte differite passive sono compensate laddove esista un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive, e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente e alla stessa autorità fiscale.
I benefici fiscali acquisiti a seguito di un’aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L’aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell’avviamento (fino a concorrenza del valore dell’avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.
Le aliquote utilizzate per il calcolo della fiscalità differita, che riflettono quelle prospettiche sulla base della legislazione nazionale vigente, sono le seguenti:
- IRES 24%
- IRAP 4,2% (in vigore nei confronti delle società di gestione aeroportuale).
Imposte indirette
I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l’imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:
l’imposta applicata all’acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell’attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
i crediti e i debiti commerciali includono l’imposta indiretta applicabile.
L’ammontare netto delle imposte indirette da recuperare o da pagare all’Erario è incluso nel bilancio tra i crediti ovvero tra i debiti.
Utile per azione
Base
L’utile/(perdita) per azione è calcolato quale rapporto tra il risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie.
Diluito
L’utile/(perdita) diluito per azione è calcolato quale rapporto tra il risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo, mentre il risultato economico della Società è rettificato per tenere conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione.
Dividendi e distribuzione di attività diverse dalle disponibilità liquide
La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L’ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
Le distribuzioni di attività diverse dalle disponibilità liquide sono valutate al fair value delle attività da distribuire; le rideterminazioni del fair value sono rilevate direttamente nel patrimonio netto.
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Nel momento in cui si procede al regolamento del dividendo pagabile, l’eventuale differenza tra il valore contabile delle attività distribuite e il valore contabile del dividendo pagabile viene rilevata nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall’Unione Europea adottati dalla Società
A partire dal gennaio 2021, sono entrati in vigore i seguenti nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, rivisti dallo IASB, che non hanno avuti impatto sul bilancio dell a Società:
Modifiche agli IFRS 4, IFRS 7, IFRS 9, IFRS 16 e IAS 39: Interest Rate Benchmark Reform – Phase 2
In data 27 agosto 2020 lo IASB ha portato delle modifiche all’IFRS 4, IFRS 7, IFRS 9, IFRS 16 e allo IAS 39, per tenere conto delle conseguenze dell’effettiva sostituzione di indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistenti con tassi di riferimento alternativi sostanzialmente privo di rischio (Risk Free Rate- RFR). Le modifiche includono i seguenti espedienti pratici :
Un espediente pratico che consente di considerare e trattare i cambiamenti contrattuali, od i cambiamenti nei flussi di cassa che sono direttamente richiesti dalla riforma, come variazioni di un tasso di interesse variabile, equivalente ad un movimento di un tasso di interesse nel mercato;
Permettere che i cambiamenti, richiesti dalla riforma IBOR, da apportare alla documentazione per la designazione della relazione di copertura senza che la relazione di copertura debba essere discontinuata;
Fornisce temporaneo sollievo alle entità nel dover rispettare i requisiti di identificazione separata quando un RFR viene designato come copertura di una componente di rischio. Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio della Società.
La Società intende usare tali espedienti pratici nei periodi futuri in cui gl i stessi saranno applicabili.
Modifiche all’IFRS 16: Leases: Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021
Lo IASB ha pubblicato in data 31 marzo 2021 una modifica al presente principio che prolunga per un anno l’emendamento di maggio 2020 che chiariva la circostanza per cui il locatario, come espediente pratico, può valutare che specifiche riduzioni delle rate (come conseguenza diretta del Covid-19) possano non essere considerate come modifiche contrattuali, e vengano dunque contabilizzate di conseguenza. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell’IFRS 16. Il nuovo emendamento si applica a partire dal 1° aprile 2021.
Modifica all’IFRS 4: Insurance Contracts deferral of IFRS 9.
Lo IASB ha pubblicato in data 25 giugno 2020 un emendamento all’IFRS 4 con il quale è stata differita l’applicazione dell’IFRS 9 per le compagnie assicurative al gennaio 2023, allineando tale data rispetto a quella di prima applicazione dell’IFRS 17. Questo princip io non si applica alla Società.
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Nuovi principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione della presente relazione finanziaria, erano già stati emanati, ma non erano ancora in vigore. La Società intende adottare questi principi ed interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore. Non ci si aspettano impatti materiali per la Società con riferimento a tali principi ed emendamenti.
Modifiche allo IAS 1: Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current and Classification of Liabilities as Current or Non-current
Il 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento allo IAS 1 che mira a chiarire uno dei criteri dello IAS 1 per la classificazione di una passività come non corrente ovvero il requisito che l’entità deve avere il diritto di differire il regolamento della passività per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento del bilancio. La modifica include:
l’indicazione che il diritto di differire il regolamento deve esis tere alla data di Bilancio;
un chiarimento in merito al fatto che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management circa la possibilità di utilizzare il diritto di differi mento;
un chiarimento su come le condizioni del finanziamento infl uenzano la classificazione e;
un chiarimento sui requisiti per la classificazione di passività che una entità intende regolare o potrebbe regolare mediante emissione di propri strumenti di capitale.
Il nuovo emendamento si applica a partire dal gennaio 2023 o successivamente, e dovrà essere applicato retroattivamente. La Società sta al momento valutando eventuali impatti di tali modifiche.
Modifica all’IFRS 3 - “Business combinations”, allo IAS 16 “Property, Plant and Equipment”, allo IAS 37 “Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets” e Annual Improvements 2018-2020 Cycle
Lo IASB ha pubblicato in data 14 maggio 2020 un pacchetto di emendamenti che chiariscono e apportano modifiche minori agli IFRS di seguito riportati, mentre gli Annual Improvements 2018-2020 Cycle hanno come oggetto l’IFRS 1, l’IFRS 9, lo IAS 41 ed esempi illustrativi allegati all’IFRS 16:
IFRS 3: aggiornamento di riferimenti al Conceptual Framework dello IAS (nessun cambiamento nel trattamento contabile delle business combinations );
IAS 16: l’emendamento chiarisce l’impossibilità per una società di dedurre dai costi delle immobilizzazioni materiali ogni ricavo derivante dalla vendita di prodotti venduti nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie affinché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Al contrario, i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, ed i costi per produrre gli stessi, vanno iscritti separatamente nel conto economico;
IAS 37: l’emendamento fornisce un chiarimento sui costi da includere nella valutazione delle perdite generate da un contratto e quindi per valutare se lo stesso sia da considerarsi oneroso o in perdita. La modifica prevede l’applicazione di un approccio denominato directly related cost approach ”. I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto.
Annual Improvements 2018-2020 Cycle:
o Modifica all’IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards Subsidiary as a first-time adopter ”. Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica al presente principio che permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell’IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati
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dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell’IFRS 1;
o Modifica all’IFRS 9 Financial Instruments Fees in the “10 per cent” test for derecognition of financial liabilities ”: lo IASB ha pubblicato una modifica all’IFRS 9 che chiarisce le fee che una entità deve includere nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, comprese le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un’entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui applica per la prima volta la modifica;
o IAS 41 Agriculture: lo IASB ha pubblicato una modifica al presente principio che rimuove il requisito previsto dal paragrafo 22 dello IAS 41 secondo il quale le entità escludono flussi di cassa per le imposte nella valutazione del fair value delle attività nell'ambito dello IAS 41 qualora venga applicato il metodo del Net Present Value . Questo principio non si applica alla Società.
I nuovi emendamenti si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2022 o successivi.
Modifica allo IAS 1: Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting policies
Lo IASB ha pubblicato in data 12 febbraio 2021 una modifica al presente principio al fine di supportare le società nella scelta di quali principi contabili comunicare nel proprio bilancio. La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023, è permessa l’applicazione anticipata.
Modifica allo IAS 8: Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates
Lo IASB ha pubblicato in data 12 febbraio 2021 una modifica al presente principio al fine di introdurre una nuova definizione di stima contabile e chiarire la distinzione tra cambiamenti nelle stime contabili, cambiamenti nei principi contabili ed errori. La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al gennaio 2023, è permessa l’applicazione anticipata.
Modifica allo IAS 12: Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction
Lo IASB ha pubblicato in data 7 maggio 2021 una modifica al presente principio, il quale richiede alle società di riconoscere imposte differite attive e passive su particolari transazioni che, al momento dell’iniziale iscrizione, danno origine a differenze temporanee equivalenti (imponibili e deducibili) un esempio sono le transazioni relative a contratti di leasing. La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al gennaio 2023, è permessa l’applicazione anticipata.
IFRS 17: Insurance Contracts
Lo IASB ha pubblicato in data 18 maggio 2017 il nuovo standard, nonché degli emendamenti in data 25 giugno 2020, che sostituisce l’IFRS 4, emesso nel 2004. Il nuovo principio mira a migliorare la comprensione da parte degli investitori, ma non solo, dell’esposizione al rischio, della redditività e della posizione finanziaria degli assicuratori. L’IFRS 17 si applicherà a partire dal gennaio 2023; è tuttavia consentita l’applicazione anticipata. Questo principio non si applica alla Società.
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Modifiche all’IFRS 17: Insurance Contracts: Initial application of IFRS 17 and IFRS 9 Comparative information
Lo IASB ha pubblicato in data 9 dicembre 2021 una modifica al presente principio. La modifica è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate in sede di prima applicazione dell'IFRS 17. La modifica ha lo scopo di aiutare le entità ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività dei contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per utilizzatori di rendiconti finanziari. La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023. Questo principio non si applica alla Società.
Valutazioni discrezionali e stime contabili significative
La preparazione del bilancio della Società richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l’informativa a questi relativa, nonché l’indicazione di passività potenziali. L’incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.
IAS 8 Correzioni di stime ed errori contabili
Alcuni elementi del bilancio non possono essere valutati con precisione e sono dunque oggetto di stime che dipendono dalle future ed incerte condizioni di svolgimento dell’attività aziendale. Tali stime sono destinate nel tempo a subire revisioni per tenere conto dei dati e delle informazioni che si rendono successivamente disponibili. L’effetto del cambiamento di stime contabili deve essere rilevato prospetticamente nell’esercizio in cui si è verificato, includendolo nel risultato economico dell’esercizio e degli esercizi futuri, laddove il cambiamento influisca anche su questi ultimi. La rilevazione prospettica degli effetti della stima significa che il cambiamento è applicato alle operazioni che si sono verificate a partire dalla variazione della stima stessa. La revisione o il cambiamento delle stime contabili è originato da nuove informazioni o da nuovi sviluppi di operazioni di gestione e per tali motivi non rappresentano una correzione di errori.
Gli errori di esercizi precedenti sono omissioni e errate misurazioni di voci nel bilancio dell’entità per uno o più esercizi derivanti dal non utilizzo o dall’utilizzo erroneo di informazioni attendibili che erano disponibili quando i bilanci di quegli esercizi erano autorizzati all’emissione e si poteva ragionevolmente supporre che fossero state ottenute e utilizzate nella redazione e presentazione di quei bilanci. Tali errori includono gli effetti di errori aritmetici, errori nell’applicazione di principi contabili, sviste o interpretazioni distorte di fatti, e frodi. Il bilancio non è conforme agli IFRS se questo contiene errori rilevanti ovvero irrilevanti se commessi intenzionalmente per ottenere una particolare presentazione della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico o dei flussi finanziari dell’entità. Errori potenziali dell’esercizio corrente, rilevati nel medesimo esercizio, sono corretti prima che il bilancio sia autorizzato alla pubblicazione. Gli errori scoperti negli esercizi successivi, se ritenuti rilevanti e se la correzione è ritenuta fattibile, devono essere corretti nell’informativa comparativa presentata nel bilancio per l’esercizio successivo, rideterminando i valori di apertura di attività, passività e patrimonio netto ( restatement ).
Il restatement non è applicato e l’errore è rilevato con la modalità prospettica qualora gli errori e le omissioni siano ritenuti non rilevanti.
Omissioni od errate misurazioni di voci sono rilevanti se, individualmente o nel complesso, potrebbero influenzare le decisioni economiche che gli utilizzatori prendono sulla base del bilancio. La rilevanza dipende dalla dimensione e dalla natura dell’omissione o errata misurazione valutata a seconda delle circostanze.
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Stime e assunzioni
Sono di seguito illustrate le assunzioni riguardanti il futuro e le altre principali cause d’incertezza nelle stime che, alla data di chiusura dell’esercizio, presentano il rischio rilevante di dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili delle attività e passività entro l’esercizio successivo. La Società ha basato le proprie stime ed assunzioni su parametri disponibili al momento della preparazione del bilancio d’esercizio. Tuttavia, le attuali circostanze ed assunzioni sui futuri sviluppi potrebbero modificarsi a causa di cambiamenti nel mercato o di accadimenti non controllabili dalla Società quali un’ulteriore fase di aggravamento della pandemia Covid-19 e le conseguenze dell’attuale conflitto in Ucraina.
Contributo del fondo di compensazione dei danni subiti a causa del Covid-19
Il fondo di compensazione dei danni subiti a causa del Covid-19 (art.128-bis della Legge di Bilancio 2021 e Decreto Legge 25 maggio 2021 n.73 (GU Serie Generale n.123 del 25 maggio 2021) destinato ai gestori aeroportuali e alle società di assistenza a terra, ha avuto un lungo iter approvativo finalizzato il 28 dicembre 2021 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Attuativo (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile 25 novembre 2021) che ha dato termine 30 giorni (27 gennaio 2022) per la presentazione delle domande di accesso al fondo stesso.
La Società ha approfondito il tema della contabilizzazione di tale contributo, ai sensi del principio contabile IAS 20, e ritiene di iscrivere il contributo e il corrispondente credito nel bilancio 2022 quando l’iter approvativo troverà conclusione tramite il provvedimento di accoglimento/rigetto delle domande a cura della Direzione Generale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. La Società ritiene infatti che l’iter previsto dalla normativa abbia carattere sostanziale principalmente per le seguenti considerazioni: la domanda da presentare entro il termine del 27 gennaio 2022 doveva essere corredata dalla relazione redatta da un esperto indipendente altrimenti non sarebbe stata ammissibile e il ricevimento di tale relazione era fuori dal controllo della Società ed è avvenuto in data 23 gennaio 2022, così come l’ottenimento del provvedimento di accoglimento delle domande a cura della Direzione Generale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili è fuori dal controllo di AdB ed è ottenibile solo nel 2022. La domanda è stata presentata il 26 gennaio 2022 unitamente alla relazione redatta da un esperto indipendente che ha certificato la perdita subita dalla Società nel periodo 1° marzo-30 giugno 2020.
In data 8 marzo 2022 Adb ha ricevuto da Enac il pagamento dell’anticipo del 50%, pari a 10,45 milioni di Euro, dell’importo richiesto (20,9 milioni di Euro), in conseguenza della decisione di Enac di procedere all’erogazione di trecento milioni di Euro alle società di gestione aeroportuale, come anticipo del 50% rispetto alle richieste di ristoro avanzate ed in attesa della definizione delle attività istruttorie, al fine di consentire a queste ultime di fronteggiare le difficoltà finanziarie in cui sono venute a trovarsi.
Riduzioni di valore di attività non finanziarie
Si rimanda a quanto indicato in precedenza nel principio “perdite di valore delle attività non finanziarie” e a quanto indicato nel seguito alla Nota 1-Attività Immateriali.
Fair value degli investimenti immobiliari
La Società contabilizza i propri investimenti immobiliari al costo; valore che approssima il fair value degli investimenti immobiliari data la particolare natura degli stessi (assenza di un mercato attivo comparabile).
Fair value degli strumenti finanziari
La Società fornisce in Nota il fair value degli strumenti finanziari. Quando il fair value di un’attività o passività finanziaria non può essere misurato basandosi sulle quotazioni in un mercato attivo, il fair value viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i valori equi. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti delle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.
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IAS 10_Fatti intervenuti dopo la data di chiusura del bilancio
La Società, nella valutazione di fatti intervenuti dopo la data di chiusura del bilancio analizza le condizioni per le quali si dovrebbe pervenire ad una variazione opportuna sulla contabilità e sulla relativa informativa, a seconda che si tratti di fatti intervenuti dopo la data di chiusura del bilancio riferiti:
- ad operazioni esistenti alla data di chiusura ma di cui è necessaria la rettifica in bilancio ( adjusting events );
- ad operazioni che hanno avuto origine dopo la chiusura del bilancio e per le quali non è necessaria alcuna rettifica nel bilancio stesso ( non adjusting events ).
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ANALISI DELLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
ATTIVITÁ
1. Attività Immateriali
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle attività immateriali al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Diritti di concessione
194.755
193.677
1.078
Software, licenze e diritti simili
405
1.021
(616)
Altre attività immateriali
50
55
(5)
Altre attività immateriali in corso
459
486
(27)
TOTALE ATTIVITA' IMMATERIALI
195.669
195.239
430
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La tabella seguente mostra la movimentazione relativa alle attività immateriali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 con relativo confronto con l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 per singola categoria di attività immateriale.
31.12.2020
Movimentazione del periodo
al 31.12.2021
in migliaia di euro
Costo storico
Fondo Ammortamento
Valore di Bilancio
Incrementi/ Acquisizioni
Ammortamenti
Decrementi/ Cessioni/ Svalutazioni/ Riclassifiche
Decremento Fondo
Costo storico
Fondo Ammortamento
Valore di Bilancio
Diritti di concessione
240.009
(46.332)
193.677
8.618
(6.956)
(584)
0
248.043
(53.288)
194.755
Software, licenze e diritti simili
14.037
(13.016)
1.021
260
(876)
0
0
14.297
(13.892)
405
Altre attività immateriali
100
(45)
55
0
(5)
0
0
100
(50)
50
Certificati energetici
0
0
0
130
0
(130)
0
0
0
0
Altre attività immateriali in corso
486
0
486
(27)
0
0
0
459
0
459
TOTALE ATTIVITA' IMMATERIALI
254.632
(59.393)
195.239
8.981
(7.837)
(714)
0
262.899
(67.230)
195.669
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Al 31 dicembre 2021, la voce Diritti di concessione registra un incremento di 8,6 milioni di Euro di cui 8,2 milioni (pari al fair value dei servizi di costruzione prestati nel corso del periodo) principalmente dovuto ai lavori di realizzazione di un nuovo edificio cargo con relative pertinenze per un operatore specializzato del settore, di un nuovo piazzale di sosta per aeromobili, di un nuovo impianto de icing oltre al rifacimento della rete di collettamento principale delle acque meteoriche e alla riqualifica, ampliamento ed ammodernamento degli uffici presso l’area check-in.
Tra gli incrementi nella voce Diritti di Concessione si rilevano 567 mila euro di anticipi a fornitori per lavori.
L’ammortamento dei Diritti di concessione del periodo in esame ammonta 6,9 milioni di Euro ed è effettuato sulla base della durata residua della concessione, la voce comprende anche svalutazioni di progettazioni non più utilizzabili per 0,3 milioni di Euro.
La voce Software, licenze e diritti simili, registra un incremento di 260 mila Euro che riguarda principalmente l’implementazione del sistema applicativo SAP riguardante la fatturazione elettronica sia attiva che passiva.
Le Altre attività immateriali in corso accolgono importi sostenuti per sviluppi software non conclusi al 31 dicembre 2021.
Verifica della recuperabilità del valore delle attività o di gruppi di attività
I Diritti di Concessione sono sottoposti a impairment test almeno una volta l’anno in corrispondenza dell’approvazione del bilancio e anche periodicamente al verificarsi di indicatori interni ed esterni di riduzione del valore di tali attività al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore.
Relativamente all’intera annualità 2021 la Società ha aggiornato il test di impairment al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento agli importi contabilizzati tra i Diritti di Concessione al 31 dicembre 2021; si riporta nel seguito una breve sintesi dell’argomento rimandando per approfondimenti alla nota 1 del Bilancio consolidato.
Il test, così come definito dallo IAS 36, avviene confrontando il valore contabile ( carrying value ) dell’attività o del gruppo di attività componenti l’unità generatrice di flussi finanziari (C.G.U.) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali oneri di vendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall’attività o dal gruppo di attività componenti la C.G.U. (valore d’uso).
Ai fini dell’esecuzione del test di impairment la Società ha determinato un’unica CGU coincidente con il Gruppo Aeroporto G. Marconi di Bologna S.p.A.. La metodologia e le assunzioni relative al test di impairment sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione del 21 febbraio 2022.
Per l’elaborazione del test sono state utilizzate delle previsioni economico-finanziarie esplicite per il periodo 2022-2046 e la metodologia comprensiva del “terminal Value” quale flusso di cassa previsto dallo IAS 36 par.39 lett c) per la dismissione delle attività al termine della concessione cui il Gruppo ha diritto su base normativa (art.703 del Codice della Navigazione).
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Il metodo utilizzato si basa sul presupposto che il valore del capitale economico di un’azienda ad una certa data, nel presente caso il 31 dicembre 2021, sia rappresentato dalla somma algebrica dei seguenti elementi:
valore “operativo”, pari al valore attuale dei flussi di cassa prodotti dalla gestione operativa dell’azienda in un arco di tempo definito compreso il flusso di cassa attualizzato del credito da Terminal Value derivante dall’incasso del credito per Terminal Value stimato al termine della concessione (periodo di proiezione esplicita; nel presente caso esso coincide con la fine della concessione aeroportuale prevista per il 2046);
valore delle attività accessorie non strategiche o strumentali alla data di riferimento. Si precisa che non vi sono attività accessorie non strategiche o non strumentali incluse nelle proiezioni.
I flussi di cassa di natura operativa sono stati attualizzati mediante l’utilizzo del UDCF ( Unlevered Discounted Cash Flow ) ad un tasso pari alla media ponderata del costo del debito e dei mezzi propri (WACC - Weighted Average Cost of Capital ), pari al 6,20%,
Il test di impairment effettuato non ha evidenziato perdite durevoli di valore con riferimento agli importi contabilizzati tra i Diritti di Concessione per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e, conseguentemente, non sono state effettuate svalutazioni di tali attività.
In relazione alla facoltà concessa dall’art. 110 commi 7, 8, 8bis del Decreto c.d. Agosto (n.104/2020) di riallineamento dei maggiori valori contabili dei diritti di concessione rispetto ai valori fiscali presenti nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2019 e generati per effetto della transizione ai principi contabili IAS/IFRS, la Società, ricorrendone le condizioni di legge, aveva l’intenzione di esercitare l’opzione nella dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio 2020 da presentare nel 2021. Per massima diligenza e cautela la Società ha presentato apposito interpello all’Agenzia delle Entrate in esito al quale quest’ultima ha espresso parere negativo; viene infatti negata la possibilità di avvalersi della disciplina del riallineamento, di cui alla citata legge, dell'asset immateriale "concessione", non essendo possibile, secondo l’Agenzia, “individuare l'esistenza di alcuna attività immateriale da riallineare rappresentata in conformità all'IFRIC 12”, ancorché extra legem e sulla base di argomentazioni non condivisibili e, ciononostante, ribadite anche in occasione di una recentissima Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 6/E del 1 marzo 2022.
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2. Attività Materiali
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle attività materiali al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Terreni
2.763
2.763
0
Fabbricati e costruzioni leggere e migliorie
3.154
3.490
(336)
Macchinari, attrezzature e impianti
1.931
2.532
(601)
Mobili, macchine per ufficio, mezzi di trasporto
1.258
1.744
(486)
Immobili impianti e macchinari in corso e acconti
487
347
140
Investimenti Immobiliari
4.732
4.732
0
TOTALE ATTIVITA' MATERIALI
14.325
15.608
(1.283)
Terreni in leasing
855
1.252
(397)
Fabbricati e costruzioni leggere e migliorie in leasing
0
0
0
Macchinari, attrezzature e impianti in leasing
388
7
381
Mobili, macchine per ufficio, mezzi di trasporto in leasing
149
186
(37)
TOTALE ATTIVITA' MATERIALI IN LEASING
1.392
1.445
(53)
TOTALE ATTIVITA' MATERIALI COMPLESSIVO
15.717
17.053
(1.336)
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La tabella seguente mostra la movimentazione relativa alle attività materiali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 con relativo confronto per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 per singola categoria di attività materiale.
31.12.2020
Movimentazione del periodo
al 31.12.2021
in migliaia di euro
Costo storico
Fondo Ammortamento
Valore di Bilancio
Incrementi/ Acquisizioni
Ammortamenti
Decrementi/ Cessioni/ Riclassificazioni
Decremento Fondo
Costo storico
Fondo Ammortamento
Valore di Bilancio
Terreni
2.763
0
2.763
0
0
0
0
2.763
0
2.763
Fabbricati e costruzioni leggere e migliorie
8.562
(5.072)
3.490
44
(380)
0
0
8.606
(5.452)
3.154
Macchinari, attrezzature e impianti
15.002
(12.470)
2.532
113
(714)
0
0
15.115
(13.184)
1.931
Mobili, macchine per ufficio, mezzi di trasporto
9.973
(8.229)
1.744
101
(587)
0
0
10.074
(8.816)
1.258
Immobilizzazioni materiali in corso e acconti
347
0
347
158
0
(18)
0
487
0
487
Investimenti Immobiliari
4.732
0
4.732
0
0
0
0
4.732
0
4.732
TOTALE ATTIVITA' MATERIALI
41.379
(25.771)
15.608
416
(1.681)
(18)
0
41.777
(27.452)
14.325
Terreni in leasing
1.957
(705)
1.252
(59)
(338)
0
0
1.898
(1.043)
855
Fabbricati e costruzioni leggere e migliorie in Leasing
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Macchinari, attrezzature e impianti in leasing
23
(16)
7
395
(14)
0
0
418
(30)
388
Mobili, macch.per ufficio, mezzi di trasporto in leasing
375
(189)
186
60
(97)
0
0
435
(286)
149
TOTALE ATTIVITA' MATERIALI IN LEASING
2.355
(910)
1.445
396
(449)
0
0
2.751
(1.359)
1.392
TOTALE ATTIVITA' MATERIALI COMPLESSIVO
43.734
(26.681)
17.053
812
(2.130)
(18)
0
44.528
(28.811)
15.717
[IMAGE]
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 184
Al 31 dicembre 2021 l’incremento complessivo di questa categoria ammonta a 812 mila Euro e riguarda prevalentemente l’acquisto di arredi, computer, attrezzature per controlli di sicurezza, oltre a investimenti in corso di realizzazione. La categoria in esame include il diritto d’uso di beni di terzi in leasing, rilevato ai sensi dell’IFRS 16, che la Società rileva in qualità di locatario principalmente per la locazione a lungo termine di terreni adibiti a parcheggi, di autovetture a uso promiscuo per dipendenti, di un mezzo De Icer utilizzato per attività operative in piazzale e attrezzature. Il valore iscritto al 31 dicembre 2021 corrisponde al valore attuale delle rate di noleggio a scadere che trova corrispondenza nelle passività finanziarie correnti e non correnti per leasing.
La voce Investimenti immobiliari accoglie il valore complessivo dei terreni di proprietà destinati alla realizzazione di investimenti immobiliari; sono stati iscritti inizialmente al costo di acquisto e valutati successivamente con il metodo del costo.
Tali terreni non sono soggetti ad ammortamento ma, come indicato dallo IAS 40, viene effettuata una perizia tecnica a supporto della valutazione del fair value . La perizia tecnica effettuata internamente dalla Società conferma che il valore di costo di iscrizione approssima, per natura e strategicità dell’investimento, il fair value del medesimo. Alla data di redazione del bilancio non si sono ravvisati indicatori di impairment su tali asset .
3. Partecipazioni
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle partecipazioni al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020; la voce non ha subito movimentazione nell’esercizio.
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Incrementi / Acquisizioni
Decrementi / Cessioni
Svalutazioni
al 31.12.2021
Partecipazioni in società controllate
3.147
0
0
0
3.147
Altre partecipazioni
42
0
0
0
42
TOTALE PARTECIPAZIONI
3.189
0
0
0
3.189
La seguente tabella mostra il dettaglio delle partecipazioni in società controllate al termine dei due esercizi a confronto:
in migliaia di euro
Quota
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Fast Freight Marconi Spa
100%
597
597
0
Tag Bologna Srl
100%
2.550
2.550
0
TOTALE PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ CONTROLLATE
3.147
3.147
0
Infine la seguente tabella mostra il dettaglio delle partecipazioni in altre società nei due esercizi a confronto:
in migliaia di euro
Quota
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Consorzio Energia Fiera District
7,14%
2
2
0
CAAF dell’Industria Spa
0,07%
0
0
0
Bologna Welcome Srl
10%
40
40
0
TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI
42
42
0
Si riporta di seguito il dettaglio delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2021, con indicazione della quota posseduta e del relativo valore di carico.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 185
in migliaia di euro
Sede
Valuta
Quota % Partecipazione
Capitale Sociale 31.12.2021
Utile (perdita) d'esercizio 2021
Patrimonio Netto 31.12.2021
Quota Patrimonio Netto 31.12.2021
Valore di Carico
Differenza
Fast Freight Marconi Spa
Bologna
Euro
100%
520
273
5.989
5.989
597
5.392
Tag Bologna Srl
Bologna
Euro
100%
316
323
1.071
1.071
2.550
(1.479)
TOTALE PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' CONTROLLATE
3.147
in migliaia di euro
Sede
Valuta
Quota % Partecipazione
Capitale Sociale 31.12.2021
Utile (perdita) d'esercizio 2021
Patrimonio Netto 31.12.2021
Quota Patrimonio Netto 31.12.2021
Valore di Carico
Differenza
Consorzio Energia Fiera District
Bologna
Euro
7,14%
33
0
33
2
2
0
CAAF dell’Industria Spa
Bologna
Euro
0,07%
378
1
671
0
0
0
Bologna Welcome Srl
Bologna
Euro
10%
310
(313)
272
27
40
(13)
TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI
42
Il differenziale negativo relativo alla controllata TAG Bologna S.r.l. ed alla collegata Bologna Welcome Srl non sono considerati perdite durevoli di valore.
I dati relativi al patrimonio netto e all'utile di esercizio di Bologna Welcome S.r.l. sono relativi all'esercizio 2020 (ultimo bilancio approvato).
I dati relativi al patrimonio netto e all'utile di esercizio di CAAF dell'Industria S.p.A. sono relativi all'esercizio chiuso al 31 agosto 2020.
4. Altre attività finanziarie non correnti
La tabella di seguito riportata presenta la movimentazione delle altre attività finanziarie non correnti per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Incrementi/
Acquisizioni
Decrementi /Riclassifiche
Svalutazioni
al 31.12.2021
Credito da Terminal Value
1.043
344
0
0
1.387
Strumenti Finanziari Partecipativi
10.873
0
0
0
10.873
TOTALE ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI
11.916
344
0
0
12.260
Al 31 dicembre 2021 la voce “Altre attività finanziarie non correnti” è formata da:
o 1 milione di Euro dal credito da Terminal Value per la quota parte dei corrispettivi per i servizi di costruzione/miglioramento resi dalla Società relativi agli investimenti in diritti di concessione nonché un’integrazione del corrispettivo per performance obligation , ai sensi dell’IFRS 15, sugli interventi effettuati sul fondo di rinnovo delle infrastrutture aeroportuali. Tale credito, iscritto al valore attuale, deriva dall’applicazione della normativa sul Terminal Value di cui all’art.703 cod. nav. che stabilisce che, per gli investimenti in diritti di concessione, il gestore aeroportuale riceverà dal subentrante, alla scadenza della concessione, un importo, pari al valore residuo a tale data dell’investimento stesso così come degli interventi effettuati sul fondo di rinnovo, entrambi calcolati secondo le regole della contabilità regolatoria.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 186
- 10,9 milioni di Euro di strumento finanziario partecipativo in Marconi Express Spa, società concessionaria della realizzazione e gestione dell’infrastruttura di collegamento rapido su rotaia tra Aeroporto e Stazione Centrale di Bologna denominato People Mover. Tale strumento finanziario, sottoscritto dalla Capogruppo in data 21 gennaio 2016 per un valore complessivo di 10,9 milioni di Euro, è iscritto per tale valore, corrispondente all’importo effettivamente versato ovvero al costo sostenuto a tale data. L’investimento in esame, oltre all’interesse strategico-operativo legato al miglioramento dell’accessibilità all’aeroporto, risponde all’obiettivo della Società sia di raccolta dei flussi finanziari contrattuali che di eventuale futura vendita dell’attività finanziaria. Ai sensi del principio contabile IFRS 9, trattandosi di strumento partecipativo di capitale, l’attività finanziaria è valutata al fair value through profit or loss. Nel caso di specie, considerata la difficoltà di misurazione del fair value di tale Strumento Finanziario Partecipativo, le valutazioni successive di tale SFP avvengono al costo quale miglior stima di fair value e le eventuali riduzioni di valore, quantificate confrontando il valore contabile con il valore attuale dei flussi finanziari attesi attualizzati al tasso di mercato per strumenti simili, sono imputate a Conto Economico. Relativamente alla valutazione al 31 dicembre 2021 dello Strumento Finanziario Partecipativo, non è stata apportata nessuna variazione rispetto al 31 dicembre 2020 alla luce delle misure anticrisi indicate da di Marconi Express Spa quali l’aggiornamento del piano economico-finanziario con la ridefinizione del piano di ammortamento del debito bancario e l’allungamento della Concessione deliberato dal Comune di Bologna per ulteriori tre anni; sulla base di questi ed altri elementi Adb ritiene che non vi siano evidenze di impairment loss da rilevare sul valore dello strumento partecipativo al 31 dicembre 2021.
5. Imposte differite attive
La tabella di seguito riportata presenta la movimentazione complessiva delle imposte differite attive per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Accantonamenti
Utilizzi/Rettifiche
al 31.12.2021
IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE
10.428
3.266
(887)
12.807
Le tabelle successive riportano un dettaglio degli imponibili fiscali che determinano l’iscrizione dei crediti per imposte differite attive, distinguendo tra IRES ed IRAP.
In particolare:
la voce “Altri costi a deducibilità differita” include principalmente i costi di manutenzione di cui all’art. 107 del TUIR, deducibili in esercizi successivi;
la voce “Accantonamenti a fiscalità differita” include principalmente, altri fondi per contenziosi e oneri futuri deducibili in esercizi successivi;
la voce “Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali”, la quota del fondo non dedotta ai fini IRES/IRAP, oltre alla quota deducibile ai fini IRES in esercizi successivi;
la voce “Perdite fiscali illimitatamente riportabili”, che rappresenta l’incremento più significativo registrato nel 2021, è relativa alle imposte anticipate sulla perdita fiscale IRES della Società per la quale sussiste la ragionevole certezza del futuro recupero considerati i flussi economici previsionali.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 187
La recuperabilità delle imposte anticipate si basa sulla previsione di imponibili fiscali così come desunti dalle previsioni economico-finanziarie 2022-2026 approvate dal Consiglio di Amministrazione del 7 febbraio 2022.
Ires
Imponibile
Imposta
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Increme nti
Utilizzi
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
Altri costi a deducibilità IRES differita
7.224
1.566
(2.256)
6.534
1.813
376
(619)
1.570
F.do svalutazione crediti
940
721
(145)
1.516
225
173
(35)
363
Accantonamenti IRES a fiscalità differita
1.115
119
1.234
268
28
296
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
10.765
2.013
(475)
12.303
2.600
483
(131)
2.952
Ammort.Diritti di concessione Accordo ENAC - ENAV
193
(13)
180
47
(4)
43
Attualizzazione Fondo TFR+ altri costi personale a Lungo Termine
650
158
(189)
619
130
38
(48)
120
Perdite fiscali illimitatamente riportabili
19.899
8.919
(1)
28.817
4.776
2.141
(1)
6.916
Totale Ires
40.786
13.496
(3.079)
51.203
9.859
3.239
(838)
12.260
Irap
Imponibile
Imposta
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Incre menti
Utilizzi
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
Accantonamenti IRAP a fiscalità differita
311
0
0
311
13
0
0
13
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
11.677
516
(628)
11.565
490
22
(26)
486
Ammort.Diritti di concessione Accordo ENAC - ENAV
121
0
(13)
108
5
0
(1)
4
Attualizzazione altri costi personale a Lungo Termine
209
115
(100)
224
9
5
(4)
10
Totale Irap
12.318
631
(741)
12.208
517
27
(31)
513
Nella tabella seguente, invece, viene riportato lo stralcio dei crediti verso l’erario, per la quota di competenza dell’esercizio in chiusura non detraibile, per investimenti cd. di “riqualifica energetica” effettuati nei precedenti esercizi, tenuto conto della perdita fiscale registrata nell’esercizio 2021.
Altri
Credito d’Imposta
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi/Rettifiche
al 31.12.2021
Altri Crediti
52
0
(18)
34
Totale “Altri Crediti”
52
0
(18)
34
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 188
6. Altre attività non correnti
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Depositi cauzionali
52
48
4
Ratei e risconti
50
89
(39)
Crediti tributari
67
94
(27)
ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI
169
231
(62)
Non si rilevano variazioni significative di questa voce tra i due esercizi. I crediti tributari accolgono, tra l’altro, il credito d’imposta esigibile oltre l’esercizio successivo per investimenti in beni strumentali nuovi di cui alla L. 160/2019 art. 1, commi da 184 a 197 e alla L. 178/2020 art. 1, commi da 1051 a 1063.
7. Rimanenze di magazzino
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle rimanenze di magazzino al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo
562
572
(10)
Rimanenze di Prodotti Finiti
133
77
56
RIMANENZE DI MAGAZZINO
695
649
46
Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono principalmente a giacenze di materiali di officina e materiali di consumo quali cancelleria, stampati e divise oltre a gasolio da riscaldamento e liquido antigelo per lo sbrinamento della pista mentre le rimanenze di prodotti finiti si riferiscono al liquido antigelo per lo sbrinamento degli aeromobili.
8. Crediti commerciali
La tabella che segue mostra la composizione dei crediti commerciali e dei relativi fondi rettificativi:
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Crediti commerciali
21.190
6.647
14.543
Fondo svalutazione
(1.600)
(960)
(640)
CREDITI COMMERCIALI
19.590
5.687
13.903
Al 31 dicembre 2021 i crediti commerciali lordi, che includono gli stanziamenti per fatture e note di credito da emettere, ammontano a 21,2 milioni di Euro ed evidenziamo un aumento di 14,5 milioni di Euro per la crescita dei volumi di traffico e quindi del fatturato oltre che per il rallentamento nei pagamenti di alcuni clienti prevalentemente del settore aviation. Tra questi il principale è Alitalia che, come noto, ha cessato l’attività di volo nell’autunno 2021 senza onorare completamente i propri debiti verso Adb.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 189
Le tabelle che seguono mostrano una analisi per anzianità dei crediti commerciali della Società in essere al 31 dicembre 2021 e 31 dicembre 2020:
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto
Totale al 31.12.2021
Crediti commerciali per fatture/note di credito emesse
6.939
13.776
20.715
Crediti commerciali per fatture/note di credito da emettere
475
0
475
TOTALE CREDITI COMMERCIALI
7.413
13.776
21.190
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto 0-30
Scaduto 30- 60
Scaduto 60-90
Scaduto oltre 90
Totale
CREDITI COMMERCIALI
6.939
4.758
3.775
2.036
3.207
20.715
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto
Totale al 31.12.2020
Crediti commerciali per fatture/note di credito emesse
1.722
4.206
5.927
Crediti commerciali per fatture/note di credito da emettere
720
0
720
TOTALE CREDITI COMMERCIALI
2.442
4.206
6.647
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto 0-30
Scaduto 30- 60
Scaduto 60-90
Scaduto oltre 90
Totale
CREDITI COMMERCIALI
1.722
743
917
338
2.208
5.927
Come si evince dal confronto con la tabella che espone l’ageing dei crediti al 31 dicembre 2020, nell’anno in esame si registra un miglioramento dell’anzianità dei crediti non in termini assoluti ma percentuali a conferma della diminuzione dei tempi medi di incasso dei crediti commerciali dopo il forte rallentamento del 2020. In particolare i crediti scaduti da oltre 90 giorni passano dal 37% del totale crediti al 31 dicembre 2020 al 15% del 31 dicembre 2021 e il totale credito scaduto scende dal 71% al 67% dell’anno in esame.
I tempi medi di pagamento dei clienti sono infatti diminuiti a 81 giorni dai 99 giorni al 31 dicembre 2020 ( dato 2020 rielaborato in base alle sole partite clienti emesse senza fatture da emettere ); in miglioramento, quindi, anche se ancora non paragonabili rispetto ai giorni medi di incasso dell’ultimo anno pre-Covid (44 giorni al 31 dicembre 2019).
Per quel che riguarda il fondo svalutazione crediti si registra una crescita sia per le svalutazioni effettuate sulla base di analisi specifiche delle pratiche in sofferenza e/o contenzioso, sia per le svalutazioni applicate sulla massa creditoria residuale, suddivisa in categorie di clienti e per classi di scaduto, in applicazione del metodo parametrico semplificato consentito dall’IFRS9 alle società con un portafoglio clienti diversificato e parcellizzato ( Provision Matrix) .
Gli accantonamenti del periodo ammontano a 806 mila Euro, di cui 254 mila portati a diretta riduzione dei relativi ricavi in quanto trattasi di importi fatturati nell’esercizio e ritenuti non incassabili.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 190
Per quanto sopra descritto, la movimentazione del Fondo Svalutazione Crediti nel corso dell’esercizio in esame e di quello precedente è stata la seguente:
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Accantonamenti
Utilizzi
Rilasci
al 31.12.2021
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI COMMERCIALI
(960)
(806)
107
59
(1.600)
in migliaia di euro
al 31.12.2019
Accantonamenti
Utilizzi
Rilasci
al 31.12.2020
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI COMMERCIALI
(1.785)
(637)
1.456
6
(960)
Nei primi due mesi del 2022 i crediti commerciali esposti al 31 dicembre 2021 sono stati incassati per circa il 57%.
9. Altre attività correnti
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle altre attività correnti al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Credito IVA
0
1.090
(1.090)
Crediti per imposte dirette
45
10
35
Altri crediti tributari
0
16
(16)
Crediti per consolidato fiscale
225
131
94
Crediti verso il personale
52
57
(5)
Altri crediti
5.055
2.339
2.716
ALTRE ATTIVITA' CORRENTI
5.377
3.643
1.734
La crescita di questa categoria è dovuta principalmente all’azzeramento della posizione di credito Iva conseguente alla ripresa del fatturato e, sempre in conseguenza di quest’ultimo, al notevole aumento del credito per addizionale ai diritti di imbarco dei passeggeri all’interno della voce “altri crediti” di cui si fornisce il dettaglio nella tabella seguente.
La voce “crediti per imposte dirette” attiene al credito esigibile a breve termine per investimenti su beni strumentali di cui alla L.160/2019 art., co.184 a 197, e alla L. n. 178/2020 art.1 co.1051 a 1063; il corrispondente contributo è iscritto alla voce “contributi in conto esercizio e conto capitale” della categoria “altri ricavi e proventi”.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Crediti per addizionale ai diritti di imbarco passeggeri
5.279
2.444
2.835
Crediti per Iresa
341
156
185
Fondo svalutazione altri crediti correnti
(1.584)
(1.062)
(522)
Ratei e Risconti attivi
676
430
246
Anticipi a fornitori
5
19
(14)
Crediti verso Istituti di Previdenza e Sicurezza Sociale
76
122
(46)
Altri crediti correnti
262
230
32
TOTALE ALTRI CREDITI
5.055
2.339
2.716
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 191
La posta indicata come “fondo svalutazione altri crediti correnti” accoglie il fondo svalutazione dei crediti per l’addizionale ai diritti di imbarco dei passeggeri e per l’Iresa, ottenuto per riclassifica nell’attivo patrimoniale, a deconto del rispettivo credito, dell’addizionale e dell’Iresa addebitata ai vettori che nel frattempo sono stati assoggettati a procedura concorsuale o che contestano l’addebito. Questa posta che riveste un carattere esclusivamente patrimoniale, è classificata a deconto dei rispettivi crediti per dare evidenza della elevata improbabilità di recupero e si è movimentata come illustrato nella tabella seguente:
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Accantonamenti /Incrementi
Utilizzi
Rilasci
al 31.12.2021
Fondo svalutazione crediti per addizionale comunale/Iresa
(1.062)
(564)
41
1
(1.584)
TOTALE FONDO SVALUTAZIONE ALTRI CREDITI
(1.062)
(564)
41
1
(1.584)
Infine i “Ratei e risconti attivi” accolgono voci di costo rilevate anticipatamente nell’esercizio in esame per premi assicurativi, canoni elaborazione dati ed altri servizi fatturati in via anticipata. La voce comprende 384 mila Euro di commissioni Sace sui finanziamenti pagate anticipatamente.
10. Attività Finanziarie Correnti
La voce “attività finanziarie correnti” si è azzerata al 31 dicembre 2021 in quanto la polizza di capitalizzazione iscritta al 31 dicembre 2020 per 274 mila Euro è stata regolarmente incassata alla scadenza contrattuale (maggio 2021).
11. Cassa e altre disponibilità liquide
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio della cassa e altre disponibilità liquide al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Depositi bancari e postali
21.946
37.969
(16.023)
Denaro e valori in cassa
26
22
4
CASSA E ALTRE DISPONIBILITA' LIQUIDE
21.972
37.991
(16.019)
La voce “depositi bancari e postali” è rappresentata dai saldi dei conti correnti bancari. Per il commento sull’assorbimento di risorse liquide del periodo si rimanda al cap.3.2 della Relazione della Gestione.
Oltre ai conti correnti bancari la Capogruppo dispone di una linea di credito non utilizzata di 5 milioni di Euro.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 192
Indebitamento Finanziario Netto
La seguente tabella riporta la composizione dell’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020, in accordo con quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2011/81 e ESMA32-382-1138 del 4 marzo 2021:
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
A
Disponibilità liquide
21.972
37.991
B
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
0
0
C
Altre attività finanziarie correnti
0
275
D
Liquidità (A+B+C)
21.972
38.266
E
Debiti finanziario corrente
(1.722)
(1.467)
F
Parte corrente del debito finanziario non corrente
(5.669)
(2.545)
G
Indebitamento finanziario corrente (E + F)
(7.391)
(4.012)
H
Indebitamento finanziario corrente netto (G – D)
14.581
34.254
I
Debito finanziario non corrente
(60.874)
(66.536)
J
Strumenti di debito
0
0
K
Debiti commerciali e altri debiti non correnti
(945)
(1.026)
L
Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)
(61.819)
(67.562)
M
Totale Indebitamento finanziario (H + L)
(47.238)
(33.308)
La voce A è pari alla voce “cassa ed altre disponibilità liquide”; si rimanda alla nota 11 per maggiori dettagli.
La voce G è pari alla voce “passività finanziarie correnti”; si rimanda alla nota 17 per maggiori dettagli.
La voce L è pari alla voce “passività finanziarie non correnti”; si rimanda sempre alla nota 17 per maggiori dettagli.
Per un’analisi di dettaglio in relazione all’evoluzione dell’indebitamento finanziario netto, si rimanda a quanto esposto dagli amministratori nella relazione sulla gestione.
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PASSIVITÁ
12. Patrimonio netto
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Capitale sociale
90.314
90.314
0
Riserve
69.583
83.567
(13.984)
Risultato dell'esercizio
(7.542)
(13.963)
6.421
PATRIMONIO NETTO
152.355
159.918
(7.563)
a. Capitale sociale
Il Capitale Sociale della Capogruppo al 31 dicembre 2021 ammonta a Euro 90.314.162, risulta interamente versato ed è formato da n. 36.125.665 azioni ordinarie prive di valore nominale.
Di seguito si riportano le informazioni alla base del calcolo dell’utile base e diluito per azione:
in unità di euro
per l’esercizio chiuso al 31.12.2021
per l’esercizio chiuso al 31.12.2020
Utile/(Perdita) di periodo (*)
(7.562.939)
(14.008.509)
Numero medio di azioni in circolazione
36.125.665
36.125.665
Utile/(Perdita) Base per azione
(0,21)
(0,39)
Utile/(Perdita) Diluito per azione
(0,21)
(0,39)
(*) da Prospetto di Conto Economico Complessivo
Si precisa che per AdB l’utile/(perdita) per azione base e l’utile/(perdita) per azione diluito al 31 dicembre 2021 così come al 31 dicembre 2020 coincidono per assenza di strumenti potenzialmente diluitivi.
b. Riserve
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle Riserve al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Riserva sovrapprezzo emissione azioni
25.683
25.683
0
Riserva legale
8.034
8.034
0
Riserva straordinaria
52.035
52.035
0
Riserve FTA
(3.206)
(3.206)
0
Utili/perdite portati a nuovo
(11.972)
1.992
(13.964)
Riserva OCI
(991)
(971)
(20)
TOTALE RISERVE
69.583
83.567
(13.984)
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La riserva sovrapprezzo emissione azioni è stata costituita quanto a:
o 14,35 milioni di Euro a seguito dell’operazione di aumento a pagamento del capitale sociale deliberata dall’Assemblea dei Soci del 20 febbraio 2006;
o 11,33 milioni di Euro a seguito dell’OPVS del luglio 2015.
Ai sensi dell’art. 2431 del Codice Civile tale riserva è disponibile ma non distribuibile fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il limite stabilito dall’art. 2430 del Codice Civile.
La riserva straordinaria è interamente costituita da utili di esercizi precedenti mentre le riserve di utili/perdite portati a nuovo si sono costituite, come le riserve FTA, in occasione del passaggio ai principi contabili IAS/IFRS; quest’ultima voce si è incrementata nell’esercizio del valore della perdita 2020 come deliberato dall’Assemblea dei Soci del 26 aprile 2021.
La riserva OCI rileva le variazioni derivanti dall’attualizzazione del TFR e degli altri fondi relativi al personale (Nota 13) secondo quanto previsto dallo IAS 19 revised , al netto del relativo effetto fiscale.
La tabella di seguito mostra il dettaglio della riserva OCI per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e relativo confronto:
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Utili/perdite attuariali IAS 19
(1.304)
(1.278)
(26)
Imposte differite su utili/perdite attuariali IAS 19
313
307
6
RISERVA OCI
(991)
(971)
(20)
13. TFR e altri fondi relativi al personale
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio della voce TFR e altri fondi relativi al personale al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
TFR
3.250
3.654
(404)
Altri fondi relativi al personale
225
210
15
TOTALE TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE
3.475
3.864
(389)
La tabella di seguito riporta la movimentazione dell’esercizio dei fondi in esame:
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Costo del servizio
Interessi netti
Benefici pagati
Utili (perdite) attuariali
al 31.12.2021
TFR
3.654
0
19
(467)
44
3.250
Altri fondi relativi al personale
210
93
1
(61)
(18)
225
TOTALE TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE
3.864
93
19
(528)
26
3.475
La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia dei “benefici maturati” ed è stata effettuata con il supporto di esperti attuari.
Si riepilogano di seguito le principali assunzioni effettuate per il processo di stima attuariale del fondo trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato per gli esercizi esposti in tabella:
a) tasso di attualizzazione: 0,98% per la valutazione al 31.12.2021 e 0,34% per la valutazione al 31.12.2020;
b) tasso di inflazione: 1,75% per la valutazione al 31.12.2021 e 0,80% per la valutazione al 31.12.2020;
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c) basi demografiche (mortalità/invalidità): per la mortalità sono state utilizzate le tavole di mortalità RG 48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato. Con riferimento all’invalidità è stata utilizzata una tavola INPS differenziata in funzione dell’età e del sesso;
d) tasso di turnover del personale: 1%.
Come per qualsiasi valutazione attuariale, i risultati dipendono dalle basi tecniche adottate quali, tra le altre, il tasso di interesse, il tasso di inflazione e il turnover atteso. Nella tabella seguente si riporta la sensitivity per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell’esercizio, evidenziando gli effetti delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili a tale data, in termini assoluti.
Parametro valutativo
in migliaia di euro
+1% sul tasso di turnover
-1% sul tasso di turnover
+ 0,25% sul tasso annuo di inflazione
- 0,25% sul tasso annuo di inflazione
+ 0,25% sul tasso annuo di attualizzazione
- 0,25% sul tasso annuo di attualizzazione
TFR
3.222
3.279
3.299
3.201
3.171
3.331
A completamento dell’informativa si riporta nel seguito la tabella con le erogazioni previste dal piano in un arco temporale di 5 anni:
Anni
Erogazioni future stimate (in migliaia di Euro)
1
102
2
162
3
181
4
202
5
181
Gli altri fondi relativi al personale riguardano la passività al 31 dicembre 2021 relativa al piano di incentivazione a lungo termine ed al patto di non concorrenza dell’Amministratore Delegato/Direttore Generale come disciplinato dalla Politica per la Remunerazione commentata nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, cui si rimanda per maggiori approfondimenti.
La valutazione attuariale al 31 dicembre 2021 del piano di incentivazione a lungo termine e del patto di non concorrenza dell’Amministratore Delegato/Direttore Generale è stata effettuata con il supporto di esperti attuari con la metodologia dei “benefici maturati” in base allo IAS 19 (paragrafi 67-69) mediante il criterio “Project Unit Credit”. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all’epoca in cui la valutazione stessa è realizzata.
I principali parametri valutativi sono stati:
a) tasso di attualizzazione: 0,98% per la valutazione al 31.12.2021 (0,34% per la valutazione al 31.12.2020) della passività per il patto di non concorrenza pari al rendimento avente durata comparabile alla durata del collettivo dei lavoratori del settore e -0,17% per la valutazione al 31.12.2021 (-0,27% per la valutazione al 31.12.2020) delle passività per l’incentivazione a lungo termine, rendimento in linea con la durata dei piani in esame;
b) basi demografiche (mortalità/invalidità): per la mortalità sono state utilizzate le tavole di mortalità RG 48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato.
c) frequenza dimissioni volontarie e cessazione del rapporto causa azienda: 1%;
d) probabilità di raggiungimento degli obiettivi pari al 50-100% a seconda dei cicli.
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Si riporta, infine, la sensitivity che evidenzia gli effetti sugli altri fondi relativi al personale, in particolare sul fondo relativo al patto di non concorrenza, in caso di cessazione del rapporto con probabilità al 10%:
in migliaia di euro
Costo del servizio
Altri fondi relativi al personale
45
14. Imposte Differite Passive
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle imposte differite passive al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Accantonamenti
Utilizzi
al 31.12.2021
IMPOSTE DIFFERITE PASSIVE
2.073
7
0
2.080
Aliquota Ires 24%
Imponibile
Imposta
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
Ammortamento Diritti di concessione
7.448
32
0
7.480
1.788
7
0
1.795
Totale Ires
7.448
32
0
7.480
1.788
7
0
1.795
Aliquota Irap 4,2%
Imponibile
Imposta
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Incrementi
Utilizzi
al 31.12.2021
Ammortamento Diritti di concessione
0
0
0
0
285
0
0
285
Totale Irap
0
0
0
0
285
0
0
285
Totale
2.073
7
0
2.080
Le imposte differite sono state iscritte in sede di transizione agli IFRS a seguito dell’applicazione dell’IFRIC 12 “accordi per servizi in concessione” , come dettagliato nella nota relativa alla Transizione ai Principi Contabili Internazionali IFRS del Bilancio 2014, transizione che ha determinato il disallineamento tra valori civilistici e fiscali dei diritti di concessione per il mark-up sui servizi di costruzione e la ridefinizione del piano di ammortamento in base alla durata della concessione.
L’incremento dell’imponibile fiscale dell’esercizio, esclusivamente ai fini IRES, che determina l’iscrizione del fondo per imposte differite passive, è da attribuire al margine dei servizi di costruzione ( mark up ) rilevato sugli investimenti in corso relativi di diritti di concessione senza rilevanza fiscale.
15. Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali (non corrente e corrente)
Il fondo di rinnovo infrastrutture aeroportuali accoglie lo stanziamento destinato alla copertura delle spese di manutenzione conservativa e di ripristino delle infrastrutture aeroportuali insistenti sulle aree ottenute in concessione che la Società è tenuta a restituire al termine della concessione in perfetto stato di funzionamento.
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La tabella di seguito riportata presenta la movimentazione del fondo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, suddiviso nella quota non corrente e corrente.
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Accantonamenti
Utilizzi
Riclassifiche
al 31.12.2021
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali non corrente
10.139
516
0
(646)
10.009
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali corrente
1.538
0
(628)
646
1.556
TOTALE FONDO RINNOVO INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI
11.677
516
(628)
0
11.566
La movimentazione dell’esercizio è dovuta:
all’accantonamento (646 mila Euro) al netto dell’aggiornamento del tasso di attualizzazione dei flussi finanziari che ha determinato un impatto positivo di 130 mila Euro;
agli utilizzi (628 mila Euro) per interventi che riguardano principalmente il ripristino di ascensori, di gruppi refrigeratori, di porte automatiche e portoni e il rifacimento della pavimentazione presso un hangar operativo.
Le riclassifiche sono relative alla periodica riclassifica tra le passività correnti della quota di oneri il cui esborso è previsto nel corso delle dodici mensilità successive al periodo di riferimento.
A completamento dell’informativa richiesta si espone nella tabella seguente la sensitivity effettuata sui tassi di interesse applicati per l’attualizzazione del fondo di rinnovo infrastrutture aeroportuali al 31 dicembre 2021:
in migliaia di euro
Saldo esercizio (oneri)/proventi finanziari
Sensitivity Analysis (+0,5%)
Sensitivity Analysis (-0,1%)
Fondo di rinnovo infrastrutture
130
79
140
La curva di discounting utilizzata per la valutazione è comprensiva del rischio paese di riferimento. Nel caso specifico sono stati utilizzati quali dati di input i rendimenti dei titoli di Stato zero coupon bond con scadenza a breve, medio e lungo termine (da 3 mesi a 30 anni), rilevati dall’ information provider Bloomberg.
16. Fondi per rischi e oneri (non correnti e correnti)
La seguente tabella presenta la movimentazione per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 dei fondi per rischi ed oneri:
in migliaia di euro
al 31.12.2020
Accantonamenti
Utilizzi/Altri decrementi
al 31.12.2021
Fondo rischi per contenziosi in corso
969
53
(50)
972
Altri fondi rischi e oneri
270
148
0
418
FONDO PER RISCHI ED ONERI FUTURI NON CORRENTI
1.239
201
(50)
1.390
Fondi rischi e oneri correnti
0
0
0
0
FONDO PER RISCHI ED ONERI FUTURI CORRENTI
0
0
0
0
TOTALE FONDI PER RISCHI ED ONERI FUTURI
1.239
201
(50)
1.390
La voce “fondi per rischi ed oneri futuri” è stata movimentata prevalentemente a fronte del procedimento con il Comune di Bologna relativo alla richiesta di diversa classificazione catastale di alcuni immobili e conseguente impatto sull’IMU degli ultimi esercizi.
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Nel dettaglio tale fondo è stato costituito in conseguenza all’atto di notifica dell’invito del Comune di Bologna, ricevuto, dapprima in data 28 Novembre 2018 e poi reiterato, con modifiche, in dara 10 febbraio 2020, ad un diverso classamento catastale di alcuni immobili (procedura ex L.311/2004) rispetto a quanto accatastato presso l’Agenzia del Territorio sin dal 2007, essendo il precedente accatastamento stato eseguito, ab origine, in coordinamento con l’Agenzia del Territorio e in conformità alle disposizioni della Legge 262/2006 e delle circolari 4/T 2006 e 4/T 2007, tutt’ora valide.
Su questo punto si evidenza che nel corso del secondo semestre 2021 e nei primi mesi del corrente 2022 è addivenuti all’avvio della fase conclusiva, nonché definitoria, mediante possibile proposta di accertamento con adesione nei confronti del Comune di Bologna in ambito IMU, a seguito del provvedimento di attribuzione catastale avvenuto d’Ufficio, come da comunicazione del 13.12.2021 ad opera dell’Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Bologna - Ufficio Provinciale Territorio Area Servizi Catastali e Cartografici, avendo la stessa provveduto d’ufficio ex L.311/04.
Adb provvederà, pertanto, ad addivenire ad una definizione, con adesione, della proposta formulata senza che ciò costituisca acquiescenza, ma al solo fine di evitare le potenziali controversie con la Parte ed onde evitare un contenzioso la cui prosecuzione sarebbe, in qualunque caso, eccessivamente onerosa ed antieconomica per la Società, avuto riguardo alla richiesta di disapplicazione delle sanzioni. Detta richiesta pare legittima alla luce di quanto stabilito dalla Legge 212/2000 (Statuto del Contribuente).
In esito alla proposta di adesione con il Comune di Bologna il fondo in esame, rispetto all’esercizio precedente quando ammontava a 73 mila Euro è stato aggiornato ed adeguato al rischio atteso con un incremento complessivo netto di 148 mila Euro. Tale fondo quindi ammonta al termine dell’esercizio a 222 mila Euro che includono l’onere di competenza sulle unità immobiliari oggetto di impugnativa per l’annualità 2021 oltre alla stima delle spese legali e di assistenza tecnica. La Società proseguirà a far valere le proprie ragioni avverso il classamento, ciò nonostante corrisponderà le imposte IMU su dette unità immobiliari per le annualità 2021 e successive sino al giudicato definitivo in sede contenziosa.
Passività potenziali
In relazione al contenzioso doganale che ha coinvolto la controllata FFM nel corso del 2021 e descritto nell’apposita sezione “contenziosi” della Relazione sulla gestione a cui si rinvia per ogni dettaglio, si atto dell’insorgenza recente di un rischio in capo alla medesima società operante nel settore cargo. La garanzia per 5,8 milioni di Euro emessa da primario istituto a favore dell’Agenzia della Dogane su richiesta di FFM, per il provvedimento sospensivo dei verbali di accertamento notificati alla Società, prevede una co-obbligazione da parte di AdB. I legali incaricati, valutato il dossier documentale inerente alla posizione e la giurisprudenza in materia, ritengono possibile ma non probabile la soccombenza.
In relazione, infine, alla procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia il Gruppo ha valutato la passività potenziale legata al rischio di revocatoria sui crediti incassati nei sei mesi antecedenti la procedura, per un importo pari a 1,49 milioni di Euro al netto dell’addizionale comunale ai diritti di imbarco dei passeggeri. Alla data di redazione del presente documento, e specificatamente tenuto conto delle informazioni note e degli elementi di difesa eccepibili a fronte dell’azione avanzata (rif. Relazione sulla gestione), gli Amministratori hanno ritenuto di darne opportuna informativa in Nota senza procedere, data l’insussistenza nel caso di specie dei presupposti in fatto ed in diritto per l’azione da parte del creditore, ad alcun accantonamento e nel contempo di proseguire la propria difesa.
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17. Passività finanziarie non correnti e correnti
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle passività finanziarie non correnti e correnti al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Mutui - parte non corrente
60.874
66.536
(5.662)
Passività finanziarie non correnti per leasing
945
1.026
(81)
PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI
61.819
67.562
(5.743)
Mutui – parte corrente
5.669
2.545
3.124
Passività finanziarie correnti per leasing
592
541
51
Debiti per addizionale diritti d’imbarco e Iresa
1.112
896
216
Altri debiti finanziari correnti
18
30
(12)
PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI
7.391
4.012
3.379
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE
69.210
71.574
(2.364)
La passività complessiva per mutui al 31 dicembre ammonta a 66,5 milioni di Euro, di cui 60,9 milioni non correnti e 5,7 milioni in scadenza nell’esercizio 2022.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Mutui - parte non corrente
60.874
66.536
(5.662)
Mutui – parte corrente
5.669
2.545
3.124
TOTALE MUTUI
66.543
69.081
(2.538)
La voce “mutui” è costituita da:
- mutuo con garanzia SACE con scadenza 2026 erogato da Intesa Sanpaolo Spa nel luglio 2020 per Euro 33,9 milioni per supportare il piano di sviluppo infrastrutturale e fronteggiare la riduzione del traffico derivante dall’emergenza Covid-19. Tale finanziamento che prevede un periodo di preammortamento di 3 anni, è classificato per 33,9 milioni di Euro tra le passività finanziarie non correnti;
- mutuo con garanzia SACE con scadenza 2026 erogato da Unicredit Spa nel luglio 2020 per Euro 25 milioni per supportare il piano di sviluppo infrastrutturale e fronteggiare la riduzione del traffico derivante dall’emergenza Covid-19. Tale finanziamento che prevede un periodo di preammortamento di 2 anni, è classificato per 21,9 milioni di Euro tra le passività finanziarie non correnti e per 3,1 milioni di Euro, pari alla quota capitale da restituire nei prossimi 12 mesi, tra i mutui parte corrente;
- mutuo decennale con scadenza dicembre 2024, in essere al 31 dicembre 2021 per 7,7 milioni di Euro (10,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2020) erogato da Intesa Sanpaolo Spa, finalizzato alla realizzazione degli investimenti infrastrutturali. Tale finanziamento è classificato per 5,1 milioni di Euro tra i mutui parte non corrente e per 2,5 milioni di Euro, pari alla quota capitale da restituire nei prossimi 12 mesi, tra i mutui – parte corrente.
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Al fine di garantire la necessaria liquidità per supportare il piano degli investimenti e sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale, AdB ha sottoscritto un finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Il contratto di finanziamento consentirà una flessibilità adeguatamente allineata agli avanzamenti dell’aggiornato piano di sviluppo infrastrutturale ed all’effettivo fabbisogno finanziario, assicurando un periodo di disponibilità delle erogazioni fino a 48 mesi dalla stipula e tranches plurime, in ogni caso per un importo complessivo non superiore al 50% dei costi stimati dell’intero progetto. Ciò unitamente alla flessibilità dell’opzione di scelta tra un tasso fisso e un tasso variabile, il cui importo sarà in entrambi i casi determinato da parte di BEI in relazione al momento della richiesta di finanziamento e alle condizioni complessive di erogazione e restituzione. L’ultima data di rimborso di ogni tranche cadrà non prima di quattro anni e non oltre diciotto anni dalla relativa data di erogazione, ferma la possibilità per AdB di procedere a rimborsi anticipati volontari. Il contratto presenta negative pledges e covenant anche informativi tipici per similari fattispecie, tra cui un obbligo di rimborso anticipato in caso di acquisizione del controllo della Società.
Riportiamo di seguito le condizioni contrattuali dei mutui in essere al 31 dicembre 2021:
Istituto Finanziario erogante
Debito
Tasso di interesse applicato
Rate
Scadenza
Covenant
Intesa San Paolo S.p.A.
Mutuo
Tasso fisso del 3%
Semestrali
2024
Si
Unicredit Spa garanzia Sace
Mutuo
Tasso fisso del 0,77%
Trimestrali
2026
Si
Intesa San Paolo Spa garanzia Sace
Mutuo
Tasso variabile Euribor 3 mesi + spread 1,29%
Trimestrali
2026
No
Relativamente ai due finanziamenti bancari con garanzia Sace accesi nel 2020, al costo nominale annuo presente nella tabella suesposta, si aggiunge il costo della garanzia SACE che ammonta allo 0,5% il primo anno, 1% il secondo e terzo anno e 2% dal quarto al sesto anno della quota di debito garantito, pari al 90% del finanziamento.
Si precisa che i mutui non sono coperti da garanzie reali.
Con riferimento alle clausole di cross default presenti nei contratti di finanziamento della Società, si rappresenta che gli stessi prevedono che sia causa di decadenza dal beneficio del termine il fatto che la Società finanziata sia inadempiente a obbligazioni di natura creditizia o finanziaria, ovvero di garanzie assunte nei confronti di qualsiasi soggetto. Si segnala che al 31 dicembre 2021 AdB non ha ricevuto alcuna comunicazione di applicazione delle clausole di cross default da parte dei propri finanziatori in quanto la Società è adempiente rispetto agli impegni contrattuali in essere.
Relativamente all’eventuale mancato rispetto, a causa del peggioramento dei margini dovuti alla crisi in atto, dei covenant la cui verifica ha cadenza annuale e relativi al mutuo stipulato precedentemente alla pandemia Covid-19 con Banca Intesa, quest’ultima ha comunicato in data 31 agosto 2020 la sospensione degli stessi per gli esercizi 2020 e 2021. Relativamente al mutuo Unicredit finalizzato nel mese di luglio 2020, i covenant annuali previsti contrattualmente si applicheranno a partire dal bilancio 2022.
in migliaia di Euro
Istituto Finanziario erogante
Tipologia di finanziamento
Tasso di interesse applicato
Saldo 31.12.2021
Saldo esercizio interessi
Sensitivity Analysis (+0,5%)
Sensitivity Analysis
(-0,1%)
Intesa San Paolo Spa garanzia Sace
Bancario
Euribor 3 mesi/360 + 1.29%
33.900
258
387
282
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 201
Le passività finanziarie per leasing, non correnti e correnti, al termine dei due esercizi sono le seguenti:
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Passività finanziarie per leasing non correnti
945
1.026
(81)
Passività finanziare correnti per leasing
592
541
51
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE PER LEASING
1.537
1.567
(30)
La Società ha sia contratti attivi di leasing ed agisce quindi in qualità di locatore quando subconcede aree e spazi aeroportuali ai propri clienti, sia contratti passivi di leasing quindi agisce in qualità di locatario per attrezzature, impianti, macchinari, automezzi e terreni.
La voce “passività finanziarie non correnti per leasing” per poco meno di 1 milione di Euro attiene ai canoni contrattualmente dovuti e con scadenza oltre i 12 mesi successivi, per il diritto d’uso di beni di terzi iscritti nell’attivo immobilizzato in applicazione dell’IFRS 16 (nota 2) mentre le passività finanziarie correnti per leasing riguardano la quota corrente dei canoni dovuti per il diritto d’uso di beni di terzi iscritti nell’attivo immobilizzato dal 1° gennaio 2019 in applicazione dell’IFRS 16.
Si riporta la tabella richiesta dallo IAS 7 - Rendiconto Finanziario al fine di una migliore informativa sulla movimentazione delle passività finanziarie:
in migliaia di euro
31/12/2020
Flussi di cassa
Nuovi contratti
Interessi/Altro/
Riclassifiche
31/12/2021
Finanziamenti - quota corrente
2.545
(2.555)
0
5.679
5.669
Passività per leasing - quota corrente
541
(426)
140
336
592
Finanziamenti - quota non corrente
66.536
0
0
(5.662)
60.874
Passività per leasing - quota non corrente
1.026
0
315
(396)
945
Totale
70.648
(2.981)
455
(42)
68.080
Infine, sempre relativamente alle passività finanziarie correnti, la voce debiti per addizionale ai diritti di imbarco passeggeri ed Iresa attiene alla quota incassata dai vettori a tale titolo e da riversare agli Enti creditori nel mese di gennaio.
18. Debiti commerciali
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
DEBITI COMMERCIALI
18.643
12.859
5.784
I debiti commerciali sono principalmente vantati nei confronti di fornitori nazionali e presentano una crescita rispetto al 31 dicembre 2021 in linea con la ripresa dell’anno in esame.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 202
Nella tabella seguente si evidenzia la suddivisione dei debiti commerciali al 31 dicembre 2021 ed al 31 dicembre 2020 per fasce di scaduto:
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto
Totale al 31.12.2021
Fatture/note di credito ricevute
4.865
986
5.851
Fatture/note di credito da ricevere
12.793
0
12.793
TOTALE DEBITI COMMERCIALI
17.658
986
18.643
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto 0-30
Scaduto 30- 60
Scaduto 60-90
Scaduto oltre 90
Totale
DEBITI COMMERCIALI
4.865
511
109
95
271
5.851
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto
Totale al 31.12.2020
Fatture/note di credito ricevute
3.914
2.668
6.582
Fatture/note di credito da ricevere
6.277
0
6.277
TOTALE DEBITI COMMERCIALI
10.191
2.668
12.859
in migliaia di euro
A scadere
Scaduto 0-30
Scaduto 30- 60
Scaduto 60-90
Scaduto oltre 90
Totale
DEBITI COMMERCIALI
3.914
1.570
558
106
434
6.582
L’ ageing dei debiti verso fornitori evidenzia un minor debito scaduto al 31 dicembre 2021 rispetto all’annualità precedente nella quale vi erano alcuni fornitori bloccati al pagamento in attesa della certificazione della regolarità contributiva. I giorni medi di pagamento sono sostanzialmente allineati ai valori 2020: 53 giorni nel 2021 e 48 nel 2020 ( dato 2020 rielaborato considerando le sole partite fornitori ricevute senza le fatture da ricevere).
19. Altre passività
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle altre passività al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Debiti tributari correnti
1.000
480
520
Debiti verso personale e istituti di previdenza correnti
3.688
2.321
1.367
ENAC per canone di concessione e altri debiti verso stato
18.970
17.891
1.079
Altri debiti correnti, ratei e risconti passivi
5.012
2.362
2.650
Debiti per consolidato fiscale
2
2
0
ALTRE PASSIVITA'
28.672
23.056
5.616
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 203
Si riportano di seguito i commenti alle principali variazioni:
i. Debiti Tributari correnti
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei debiti tributari correnti al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Debito Iva
133
0
133
Altri debiti tributari
867
480
387
DEBITI TRIBUTARI CORRENTI
1.000
480
520
La voce altri debiti tributari è formata principalmente da debito Irpef sul lavoro dipendente e autonomo, il primo in aumento quale conseguenza della crescita del costo del personale.
ii. Debiti verso il personale e istituti di previdenza correnti
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei debiti verso il personale e istituti di previdenza correnti al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Debiti verso il personale per retribuzioni
958
840
118
Debiti verso il personale per retribuzioni differite
1.738
882
856
Debiti verso istituti di previdenza
992
599
393
DEBITI VERSO PERSONALE E ISTITUTI DI PREVIDENZA CORRENTI
3.688
2.321
1.367
I debiti verso il personale e istituti di previdenza evidenziano un aumento al 31 dicembre 2021 dovuto alla crescita del costo del personale cui si rimanda.
iii. Enac per canone di concessione e altri debiti verso lo Stato
La voce di debito verso Enac per canoni di concessione e altri debiti verso lo Stato comprende principalmente:
17,1 milioni di Euro (15,6 milioni nel 2020) in relazione al debito relativo al servizio antincendio così come disciplinato dall’art.1 comma 1328 della Legge Finanziaria 2007, modificato dall’art. 4 comma 3bis della Legge 2/2009. Per approfondimenti si rimanda al capitolo Contenziosi della Relazione sulla Gestione;
1,9 milioni di Euro quale debito per canone variabile di concessione aeroportuale relativo al secondo acconto e conguaglio dell’anno 2021. Il debito è diminuito rispetto all’esercizio precedente (2,2 milioni al 31 dicembre 2020) nonostante l’aumento del costo, in quanto l’anno precedente Enac aveva disposto la proroga del pagamento del conguaglio 2019 e del canone per l’intero anno 2020, quale misura a sostegno del settore, dapprima al 31 gennaio 2021 e poi al 30 aprile 2021.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 204
iv. Altri debiti correnti, ratei e risconti passivi
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio degli altri debiti correnti, ratei e risconti passivi al 31 dicembre 2021 confrontato con i dati al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Debito per addizionale ai diritti di imbarco e Iresa
4.035
1.539
2.496
Altri debiti correnti
909
765
144
Ratei e risconti passivi correnti
68
58
10
TOTALE ALTRI DEBITI CORRENTI, RATEI E RISCONTI PASSIVI
5.012
2.362
2.650
La voce principale è costituita dal debito per addizionale ai diritti di imbarco passeggeri e, dal gennaio 2020 per Iresa, relativo ai crediti verso vettori non ancora incassati al 31 dicembre 2021, per 4 milioni di Euro. La parte del debito per addizionale ai diritti di imbarco e per Iresa relativa ai crediti incassati dai vettori da versare agli enti creditori viene invece classificata tra le passività finanziarie correnti (Nota 17). Il rilevante aumento di questa voce è dovuto alla ripresa del fatturato aviation dopo il crollo del traffico avvenuto nel 2020.
La voce “altri debiti correnti” include i depositi cauzionali e gli anticipi ricevuti dai clienti oltre ai ricavi anticipati e debiti diversi e come la voce “ratei e risconti passivi diversi” non presenta variazioni significative rispetto all’esercizio precedente.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 205
NOTE ESPLICATIVE ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
RICAVI
20. Ricavi
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei ricavi per categoria di attività per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020, in relazione all’andamento dei quali si rimanda a quanto più analiticamente commentato dagli Amministratori nella Relazione sulla Gestione.
Complessivamente si rilevano ricavi complessivi per 53,5 milioni di Euro con una variazione negativa rispetto al 2020 di oltre 10 milioni di Euro (-16%) dovuta ai minori ricavi per servizi di costruzione parzialmente compensati dalla crescita dei ricavi per servizi aeronautici e non aeronautici.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Ricavi per servizi aeronautici
25.396
18.209
7.187
Ricavi per servizi non aeronautici
19.380
14.965
4.415
Ricavi per servizi di costruzione
8.051
29.377
(21.326)
Altri ricavi e proventi della gestione
736
1.184
(448)
RICAVI
53.563
63.735
(10.172)
La riclassificazione dei ricavi della Società secondo le famiglie di ricavi definite dall’IFRS 15 , cioè ricavi derivanti da contratti con i clienti, è esposta nella seguente tabella:
in migliaia di euro
per l’esercizio chiuso al 31.12.2021
per l’esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Diritti aeroportuali
24.718
17.476
7.242
Parcheggi
6.988
4.584
2.404
Ricavi per servizi di costruzione
8.051
29.377
(21.326)
Altri
2.852
3.462
(610)
TOTALE RICAVI DA REVENUE STREAM IFRS 15
42.609
54.899
(12.290)
La riconciliazione tra ricavi per revenue stream IFRS 15 e ricavi totali è esposta nella seguente tabella:
in migliaia di euro
per l’esercizio chiuso al 31.12.2021
per l’esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Diritti aeroportuali
24.718
17.476
7.242
Parcheggi
6.988
4.584
2.404
Ricavi per servizi di costruzione
8.051
29.377
(21.326)
Altro
2.852
3.462
(610)
TOTALE RICAVI DA REVENUE STREAM IFRS 15
42.609
54.899
(12.290)
Subconcessioni locali commerciali e non
10.911
8.760
2.151
TOTALE RICAVI DA REVENUE STREAM NO IFRS 15
10.911
8.760
2.151
Ricavi NO IFRS 15
43
76
(33)
TOTALE RICAVI
53.563
63.735
(10.172)
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 206
i. Ricavi per servizi aeronautici
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei ricavi per servizi aeronautici per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020. Grazie alla ripresa del traffico questa categoria di ricavi presenta una crescita del 39,5%.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Ricavi da infr. centralizzate/altri serv. aeroportuali
143
104
39
Ricavi da corrispettivi/beni uso esclusivo
703
645
58
Ricavi da diritti aeroportuali
36.149
22.858
13.291
Ricavi da corrispettivo PRM
2.760
1.678
1.082
Incentivi per lo sviluppo del traffico aereo
(14.334)
(7.164)
(7.170)
Altri ricavi aeronautici
(1)
88
(89)
Riduzione altri ricavi aeronautici a Fondo Svalutazione Crediti
(24)
0
(24)
TOTALE RICAVI PER SERVIZI AERONAUTICI
25.396
18.209
7.187
Di seguito un dettaglio dei Ricavi da diritti aeroportuali:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Diritti di imbarco passeggeri
15.321
9.154
6.167
Diritti di approdo, decollo e sosta
13.444
9.162
4.282
Diritti per sicurezza passeggeri
4.977
2.987
1.990
Diritti per controllo bagagli stiva
1.840
982
858
Diritti di imbarco e sbarco merci
777
692
85
Riduzione diritti a FSC e varie
(210)
(119)
(91)
TOTALE RICAVI DA DIRITTI AEROPORTUALI
36.149
22.858
13.291
La voce “riduzione diritti a fondo svalutazione crediti e varie” attiene prevalentemente alla svalutazione di crediti per diritti aeroportuali maturati nel 2021 e ritenuti non incassabili.
ii. Ricavi per servizi non aeronautici
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei ricavi per servizi non aeronautici per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
La crescita del 29,5% è guidata dai parcheggi (+52,4%) e dai ricavi per la subconcessione dei locali e aree commerciali (+30,8%) questi ultimi per la chiusura degli esercizi commerciali nelle fasi più critiche della pandemia nel primo anno di diffusione. Gli altri ricavi commerciali evidenziano ancora una flessione rispetto al 2020 seppur contenuta (-5,9%) e dovuta prevalentemente ai proventi pubblicitari (-12,4%)
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Subconcessione locali e aree commerciali
9.363
7.160
2.203
Parcheggi
6.988
4.584
2.404
Altri ricavi commerciali
3.032
3.221
(189)
Riduzione subconcessioni locali e aree commerciali a FSC
(3)
0
(3)
TOTALE RICAVI PER SERVIZI NON AERONAUTICI
19.380
14.965
4.415
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 207
Gli altri ricavi commerciali sono suddivisi come dettagliato:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Marconi Business Lounge
611
634
(23)
Pubblicità
948
1.082
(134)
Ricavi commerciali diversi
1.473
1.495
(22)
Riduzione altri ricavi commerciali a FSC
0
10
(10)
TOTALE ALTRI RICAVI COMMERCIALI
3.032
3.221
(189)
iii. Ricavi per servizi di costruzione
I ricavi per servizi di costruzione sono relativi alla valorizzazione dei servizi di costruzione prestati dalla Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. a favore dell’Ente concedente ENAC per la realizzazione degli investimenti in precedenza commentati in relazione ai Diritti di concessione nella Nota 1.
Tali ricavi sono pari a 8,1 milioni contro 29,4 milioni nel 2020 per minori investimenti (21,3 milioni di Euro) sulle infrastrutture aeroportuali in concessione per i dettagli dei quali si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
iv. Altri Ricavi e Proventi
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio degli altri ricavi e proventi per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 a confronto con il 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Indennizzi, rimborsi e proventi diversi
704
829
(125)
Contributi conto esercizio e conto impianti
42
39
(3)
Ricavi da Terminal Value Fondo di Rinnovo
0
316
(316)
Riduzione altri ricavi e proventi a FSC
(10)
0
(10)
TOTALE ALTRI RICAVI E PROVENTI DELLA GESTIONE
736
1.184
(448)
Questa categoria di ricavi evidenzia una contrazione del 37,8% dovuta prevalentemente all’assenza di “ricavi da Credito Terminal Value Fondo di Rinnovo” contro 0,3 milioni di Euro del 2020. Tale voce, che accoglie la contropartita economica del credito da Terminal Value calcolato sugli interventi ad utilizzo del fondo di rinnovo effettuati nell’esercizio, non si è incrementata nel 2021 per esiguità del credito da terminal Value calcolato sugli interventi del 2021 a confronto degli importanti interventi effettuati in particolare sulla pista di volo nell’ambito della manutenzione straordinaria effettuata nei giorni di chiusura a settembre 2020.
Il decremento della voce “indennizzi, rimborsi e proventi diversi” è dovuto prevalentemente alle minori vendite di certificati di efficienza energetica.
Infine, la voce “contributi in conto esercizio e conto impianti” attiene principalmente (16,5 mila Euro) il credito d’imposta sulle spese per sanificazione e acquisto di DPI di cui all’art. 32 del DL 73/2021 oltre a 11,3 mila Euro di progetti di formazione finanziata. In questa voce, infine è inclusa la quota di competenza dei contributi in conto impianti per investimenti in beni strumentali nuovi di cui alla L.160/2019 art. 1, commi da 184 a 197 (9 mila Euro) e di cui alla L. 178/2020 art. 1, commi da 1051 a 1063 (5 mila Euro).
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 208
COSTI
21. Costi
I costi complessivi del 2020 evidenziano una contrazione del 25% passando da 68,4 milioni di Euro del 2020 a 51,4 milioni nell’anno in esame. Se si isola la voce “costi per servizi di costruzione” in calo del 2,6% per i minori investimenti in diritti di concessione, si rileva una crescita dei costi operativi del 7,4%.
i. Materiali di consumo e merci
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei costi per materiali di consumo e merci per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Beni e materiali di consumo
631
681
(50)
Materiali di manutenzione
121
121
0
Carburanti e gasolio
126
112
14
TOTALE COSTI PER MATERIALI DI CONSUMO E MERCI
878
914
(36)
Come evidenziato in tabella questa categoria di costi non presenta scostamenti significativi rispetto all’esercizio precedente (-3,9%); si rilevano minori costi per beni di consumo e minor consumo di liquido de-icing per aeromobili e una modesta crescita dei consumi di carburanti e gasolio.
ii. Costi per Servizi
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei costi per servizi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Spese di manutenzione
4.125
4.120
5
Utenze
1.701
1.763
(62)
Pulizie e servizi assimilati
1.682
1.530
152
Prestazioni di terzi
4.041
3.684
357
Servizi MBL
113
105
8
Pubblicità, promozione e sviluppo
376
326
50
Assicurazioni
740
766
(26)
Prestazioni professionali e consulenze
1.132
1.364
(232)
Compensi e rimborsi organi statutari
513
480
33
Altri costi per servizi
57
(19)
76
TOTALE COSTI PER SERVIZI
14.480
14.119
361
I costi per servizi presentano un aumento del 2,6% principalmente dovuto ai maggiori costi per pulizie, servizi di sicurezza e onere di servizio pubblico per la gestione del Magazzino di Temporanea Custodia da parte di una controllata (rif. paragrafo parti correlate) compensati da risparmi nelle consulenze e prestazioni professionali e nei costi di trasporto per la riduzione dei servizi con navetta da/per i parcheggi.
I costi delle utenze evidenziano un leggero risparmio rispetto al 2020, nonostante i maggiori costi soprattutto dell’energia elettrica degli ultimi mesi dell’esercizio 2021, grazie principalmente al fixing del prezzo di acquisto dell’energia elettrica, così come quello del gas metano, ad un periodo antecedente i forti rincari che hanno caratterizzato la seconda parte dell’anno. A ciò si è aggiunto il beneficio degli aiuti governativi (riduzione degli oneri di sistema e imposte varie in bolletta) che sono stati periodicamente varati dall’attuale governo e che hanno avuto effetto immediato.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 209
Di seguito un ulteriore dettaglio delle spese di manutenzione:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Spese di manutenzione Beni di proprietà
922
909
13
Spese di manutenzione Infrastrutture aeroportuali
2.975
2.847
128
Spese di manutenzione Beni di terzi
228
364
(136)
TOTALE SPESE DI MANUTENZIONE
4.125
4.120
5
Di seguito un dettaglio delle prestazioni di terzi:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Sgombero neve
350
312
38
Facchinaggi, trasporti e prestazioni di terzi
24
167
(143)
Servizio assistenza PRM
539
483
56
Servizio de-icing e altri oneri servizio pubblico
626
528
98
Servizio di sicurezza
1.576
1.158
418
Altre prestazioni di terzi
926
1.036
(110)
TOTALE PRESTAZIONI DI TERZI
4.041
3.684
357
iii. Costi per Servizi di costruzione
I costi per servizi di costruzione sono relativi alla valorizzazione dei costi di costruzione sostenuti dalla Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. per la realizzazione degli investimenti in precedenza commentati in relazione ai Diritti di concessione nella Nota 1.
iv. Canoni, noleggi e altri costi
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio di questa categoria di costi per servizi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Canoni di concessione
2.842
1.684
1.158
Canoni di noleggio
162
111
51
Affitti passivi
4
23
(19)
Canoni elaborazione dati
1.484
1.524
(40)
Altri costi per godimento beni di terzi
0
4
(4)
TOTALE CANONI, NOLEGGI E ALTRI COSTI
4.492
3.346
1.146
La crescita di questa categoria di costi (34,2%) è attribuibile quasi esclusivamente ai maggiori volumi di traffico in base ai quali sono calcolati i canoni di concessione e di sicurezza.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 210
v. Oneri diversi di gestione
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio degli oneri diversi di gestione per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020:
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Oneri tributari
1.146
1.113
33
Contributo servizio antincendio
1.476
1.399
77
Minusvalenze patrimoniali
1
17
(16)
Altri oneri e spese di gestione
473
369
104
TOTALE ONERI DIVERSI DI GESTIONE
3.096
2.898
198
Questa categoria di costi presenta una crescita del 6,8% dovuta prevalentemente a spese correlate al convegno internazionale sui temi dell’aviazione e del turismo, Aviation Event organizzato a Bologna a fine agosto 2021 a cura della Società che ha parzialmente recuperati i costi grazie a rimborsi iscritti trai ricavi.
vi. Costo del personale
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio del costo del personale per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Salari e stipendi
13.796
12.897
899
Oneri sociali
4.118
3.985
133
Trattamento fine rapporto
1.167
1.233
(66)
Trattamento di quiescenza e simili
92
188
(96)
Altri costi del personale
1.479
889
590
TOTALE COSTO DEL PERSONALE
20.743
19.192
1.460
La crescita dell’8,7% del costo del personale nonostante la riduzione di organico medio rispetto all’esercizio precedente è conseguenza di alcuni fattori tra cui il minore utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni per la parziale ripresa delle attività, la reintroduzione della componente variabile della retribuzione assente nell’esercizio precedente e maggiori costi per incentivi all’esodo.
L’organico medio 2021 è inferiore a quello del 2020 (-20 risorse) anche se al 31 dicembre l’organico del Gruppo eguaglia sostanzialmente quello al 31 dicembre 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Mensa dipendenti
348
332
16
Spese per aggiornamento e formazione del personale
84
87
(3)
Spese missioni dipendenti
40
43
(3)
Altri accantonamenti ai fondi del personale
915
122
793
Spese varie per il personale
92
305
(213)
TOTALE ALTRI COSTI DEL PERSONALE
1.479
889
590
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 211
L’organico medio suddiviso per qualifica delle annualità in esame è così rappresentato:
Organico medio (n.ro risorse)
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Dirigenti
9
9
0
Impiegati
355
370
(15)
Operai
79
84
(5)
TOTALE PERSONALE
443
463
(20)
L’organico suddiviso per qualifica al termine dei due esercizi a confronto è il seguente:
Organico (n.ro risorse)
al 31.12.2021
al 31.12.2020
Variazione
Dirigenti
8
9
(1)
Impiegati
355
355
0
Operai
81
79
2
TOTALE PERSONALE
444
443
1
22. Ammortamenti e svalutazioni
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio degli ammortamenti e svalutazioni per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Ammortamento/svalutazione diritti di concessione
7.255
6.498
757
Ammortamento altre attività immateriali
881
1.397
(516)
Ammortamento/svalutazione attività materiali
2.148
2.449
(301)
TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
10.284
10.344
(60)
Il costo della voce in esame è coerente con l’avanzamento del piano ammortamenti per effetto della progressiva entrata in funzione degli investimenti nel corso delle ultime dodici mensilità (rif. Capitolo Investimenti della Relazione sulla Gestione e nota 1 e 2) ed include 299 mila Euro di svalutazioni dei diritti di concessione e 18 mila Euro di svalutazioni di immobili, impianti e macchinari per stralcio progettazioni non più utilizzabili. La voce “ammortamento attività materiali”, infine, include 449 mila Euro di ammortamenti dei beni in leasing ai sensi del principio IFRS 16.
23. Accantonamenti per rischi ed oneri
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio degli accantonamenti per rischi ed oneri per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Accantonamento rischi su crediti
493
502
(9)
Accantonamento fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
646
2.309
(1.663)
Accantonamento ad altri fondi rischi e oneri
200
2
198
TOTALE ACCANTONAMENTI
1.339
2.813
(1.474)
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 212
Questa categoria di costi evidenzia una contrazione dovuta quasi esclusivamente al minor accantonamento al fondo rinnovo delle infrastrutture aeroportuali che rappresenta la quota di competenza del periodo per le spese di ripristino e sostituzione delle infrastrutture aeroportuali da restituire ad Enac al termine della concessione in stato di efficienza e piena operatività. Il minore accantonamento è conseguente allo slittamento di interventi programmati per l’esercizio in esame e rimandati agli esercizi successivi ed alla conseguente revisione del piano decennale degli interventi di ripristino e sostituzione.
Per quel che riguarda l’accantonamento al fondo svalutazione crediti, l’importo in tabella è composto da 551 mila Euro di accantonamenti al netto di 58 mila Euro di rilasci per cessazione del rischio su alcune posizioni cliente. La svalutazione complessiva dei crediti effettuata nell’esercizio a fronte del rischio di inesigibilità deriva dall’accantonamento di 493 mila Euro e dalla riduzione dei ricavi maturati nell’esercizio per ulteriori 254 mila.
24. Proventi finanziari e oneri finanziari
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio dei Proventi finanziari e degli oneri finanziari per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Proventi da titoli
2
5
(3)
Proventi finanziari diversi dai precedenti
0
83
(83)
Proventi da attualizzazione fondi
475
79
396
TOTALE PROVENTI FINANZIARI
477
167
310
Interessi passivi e oneri bancari
(737)
(562)
(175)
Oneri da attualizzazione fondi
(36)
(529)
493
Interessi passivi da attualizzazione passività per leasing
0
(6)
6
Altri oneri finanziari
(290)
(95)
(195)
TOTALE ONERI FINANZIARI
(1.063)
(1.192)
128
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI
(586)
(1.025)
439
La gestione finanziaria chiude con un saldo negativo di 586 mila Euro quasi dimezzato rispetto al 2020 nonostante l’aumento dell’indebitamento, con conseguente crescita degli interessi passivi e dei costi accessori quali i costi della garanzia Sace alla voce “altri oneri finanziari”. Il miglioramento rispetto all’esercizio passato è dovuto da un lato ai bassi oneri di attualizzazione dei fondi (36 mila contro 529 mila Euro del 2020) e dall’altro alla crescita della voce “proventi da attualizzazione fondi” (da 79 mila a 475 mila Euro).
25. Imposte dell’esercizio
La tabella di seguito riportata presenta il dettaglio delle imposte sul risultato economico al 31 dicembre 2021 e 2020.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Imposte correnti
(76)
(467)
391
Imposte differite e anticipate
(2.384)
(4.464)
2.080
TOTALE IMPOSTE DELL'ESERCIZIO
(2.460)
(4.931)
2.471
% imposte correnti sul risultato ante imposte
n.s.
n.s.
/
% imposte dell'esercizio sul risultato ante imposte
n.s.
n.s.
/
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 213
Anche nel 2021 le imposte dell’esercizio rappresentano una componente positiva di conto economico (2,5 milioni di Euro contro quasi 5 milioni di Euro del 2020) e riducono la perdita civilistica dell’esercizio principalmente per lo stanziamento delle imposte anticipate sulla perdita fiscale Ires dell’esercizio per 2,1 milioni di Euro (4,8 milioni nell’esercizio precedente).
Con riferimento alle imposte correnti, alla voce “proventi da consolidato fiscale” sono stati iscritti i benefici derivanti dall’adesione alla procedura del consolidato fiscale per 94 mila Euro interamente corrispondenti all’IRES a carico delle consolidate per l’anno 2021.
Da rilevare, infine, l’assenza di fiscalità IRAP anche per l’esercizio 2021 per la perdita fiscale in continuità per l’esercizio precedente.
Di seguito il dettaglio delle imposte correnti dei due periodi:
Dettaglio delle imposte dell'esercizio
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Provento da consolidato fiscale Ires
(94)
(129)
35
Imposte esercizi precedenti
18
(338)
356
TOTALE
(76)
(467)
391
La seguente tabella mostra la riconciliazione dell’aliquota effettiva Ires con quella teorica:
Riconciliazione aliquota effettiva/aliquota teorica IRES
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Risultato ante imposte
(10.002)
(18.894)
8.892
Aliquota ordinaria
24%
24%
0%
Addizionale Ires 3,5%
3,5%
3,5%
0%
Onere/(recupero) fiscale teorico 24%
(2.400)
(4.535).
2.135
Effetto delle variazioni in aumento o diminuzione rispetto all'aliquota ordinaria IRES:
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Variazione
Accantonamenti tassati deducibili in esercizi successivi
986
783
203
Costi deducibili in esercizi successivi
2.995
2.865
130
Altri costi indeducibili
899
806
93
Utilizzo fondi tassati in esercizi precedenti
(201)
(1.534)
1.333
Costi non dedotti in esercizi precedenti
(2.744)
(2.840)
96
Altre differenze
(1.244)
(1.623)
379
Totale variazioni in aumento/diminuzione
691
(1.543)
2.234
Imponibile fiscale
(9.311)
(20.437)
11.126
Imposta anticipata Ires su perdita fiscale dell'esercizio 24%
(2.141)
(4.776)
2.635
Provento da consolidato fiscale IRES
(94)
(129)
35
TOTALE
(2.235)
(4.905)
2.670
Aliquota effettiva
22,35%.
25,96%
3,62%
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 214
26. Operazioni con parti correlate
Per la definizione di “Parti Correlate” si fa riferimento, al principio contabile internazionale IAS 24, approvato dal Regolamento CE n. 1725/2003.
Le operazioni infragruppo sono realizzate nell’ambito dell’ordinaria gestione e a normali condizioni di mercato. I rapporti con parti correlate si riferiscono prevalentemente ad operazioni di natura commerciale e finanziaria nonché all’adesione al consolidato fiscale. Nessuno di essi assume particolare rilievo economico o strategico per la Capogruppo in quanto non presentano un’incidenza percentuale significativa sui valori totali del bilancio
Il socio Camera Di Commercio di Bologna è stato identificato come Government, determinando pertanto l’esenzione dall’informativa prevista in relazione alle parti correlate definite dallo IAS 24. La qualificazione della Camera Di Commercio di Bologna quale Government ha pertanto limitato l’estensione delle verifiche finalizzate all’identificazione delle parti correlate alla sola individuazione della Camera Di Commercio di Bologna. Non si riporta inoltre alcuna ulteriore informazione in bilancio in merito ai rapporti intrattenuti dalla società con il socio Camera di Commercio di Bologna, in quanto non sussistono operazioni significative con tale socio.
Nell’esercizio in esame sono state rilevate le seguenti operazioni con parti correlate:
Rapporti con società controllate
I rapporti commerciali tra la Capogruppo e la controllata Tag Bologna Srl, dal lato attivo, riguardano prevalentemente la subconcessione ventennale delle infrastrutture dedicate all’assistenza al traffico di Aviazione Generale, la fornitura di alcuni servizi amministrativi e legali, di distacco del personale ed il compenso, riversato al datore di lavoro Adb, degli amministratori dipendenti della Capogruppo, per complessivi 147 mila Euro (contro 99 mila Euro del 2020).
I contratti passivi di Adb nei confronti della controllata attengono prevalentemente a:
contributo in conto esercizio per la copertura dei costi relativi alla gestione e manutenzione delle infrastrutture del terminal Aviazione Generale finalizzate all’imbarco e sbarco dei passeggeri, a fronte del vantaggio patrimoniale derivante in capo ad Adb per via dell’inclusione di tali costi nella base di calcolo dei diritti di imbarco dei passeggeri;
contratto di presidio H24 affidato a TAG dal 1° aprile 2021;
quest’ultimo è alla base della crescita dei costi verso la controllata che nel 2021 ammontano a 386 mila Euro contro 174 mila al 31 dicembre 2020.
Tra i rapporti non commerciali verso Tag si evidenzia:
il contratto di consolidato fiscale rinnovato in virtù delle delibere dei Consigli di Amministrazione delle società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa del 25 gennaio 2021 (consolidante) e Tag Bologna Srl del 22 febbraio 2021 (consolidata) per gli esercizi 2021-2023;
lettera di patronage relativa al mutuo concesso alla controllata Tag Bologna Srl dalla Banca Agricola Mantovana (ora Monte dei Paschi di Siena) pari al capitale residuo che, alla data di chiusura del periodo, risulta pari a 2,2 milioni di Euro.
I rapporti commerciali tra la Capogruppo e la controllata Fast Freight Marconi S.p.A. si sostanziano nella fornitura da parte di AdB dei seguenti servizi:
subconcessione degli uffici, delle aree e locali operativi;
management e staffing che ricomprende i seguenti servizi di staff: contabilità, amministrazione, finanza, controllo di gestione, reporting direzionale, personale, legale, ICT, distacco di personale, competenze amministratori e Organismo di Vigilanza;
sicurezza per i controlli radiogeni dei colli e delle merci.
Nel complesso i ricavi dell’esercizio verso la controllata ammontano a 329 mila Euro contro 354 mila Euro del 2020.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 215
I contratti passivi nei confronti di FFM attengono al mandato all’incasso sottobordo dei diritti aeroportuali e il corrispettivo per l’onere di servizio pubblico legato alla gestione del Magazzino di Temporanea Custodia; il primo non è stato attivato nel 2021 nell’esercizio di confronto mentre per il secondo, nel 2021 sono maturati contributi a copertura della perdita della gestione del Magazzino di Temporanea Custodia per 128 mila Euro.
Tra i rapporti non commerciali verso FFM, si evidenzia il contratto di consolidato fiscale rinnovato in virtù delle delibere dei Consigli di Amministrazione delle società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa del 25 gennaio 2021 (consolidante) e FFM del 17 febbraio 2021 (consolidata) per gli esercizi 2021-2023 oltre al co-obbligo di Adb nella fidejussione di 5,8 milioni di Euro emessa da UnipolSai a favore dell’Agenzia delle Dogane su richiesta della controllata FFM per il contenzioso doganale in cui è coinvolta e per il quale si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
Rapporti con altre parti correlate
Nel 2021 la Capogruppo ha intrattenuto rapporti commerciali con società controllate dal socio Atlantia Spa così sintetizzabili:
Autostrade spa: in forza del contratto di affitto valido fino al 31 dicembre 2024 di un terreno ad uso parcheggio, la Capogruppo ha iscritto asset in leasing del valore netto di 232 mila Euro al 31 dicembre 2021 (311 mila Euro al 31 dicembre 2020) oltre a passività correnti per leasing per 70 mila Euro e non correnti per 142 mila Euro (rispettivamente 141 mila e 213 mila Euro al 31 dicembre 2020). Sul lato economico si rilevano costi di ammortamento del terreno in leasing per 78 mila Euro pressoché invariati rispetto all’esercizio precedente. La Capogruppo ha infine iscritto in precedenti esercizi un fondo oneri contrattuali di 43 mila Euro per gli impegni di ripristino del terreno al temine del contratto;
Telepass Spa: in forza del contratto di fornitura di servizi di pagamento elettronico della sosta nei parcheggi con sistema Telepass, la Capogruppo ha sostenuto costi per 82 mila Euro contro 55 mila del 2020. Sul lato patrimoniale risultano iscritti debiti commerciali per 45 mila Euro contro 17 mila al 31 dicembre 2020;
Autostrade Tech: in forza del contratto di manutenzione degli impianti di cui al punto precedente la Capogruppo ha sostenuto costi per 16 mila Euro (15 mila Euro nel 2020) e debiti commerciali per 4 mila Euro (2 mila al 31 dicembre 2020);
Infoblu Spa: in forza del contratto di fornitura di servizi di info viabilità multimediali la Capogruppo ha sostenuto costi per 9 mila Euro invariati rispetto al 2020 e risultano debiti commerciali per 11 mila Euro al 31 dicembre 2020 (9 mila al 31 dicembre 2020).
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 216
Le seguenti tabelle espongono i saldi delle operazioni con parti correlate contenuti nei saldi di bilancio.
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al
31.12.2021
per l'esercizio chiuso al
31.12.2020
Totale
di cui parti correlate
Totale
Totale
Diritti di concessione
194.755
0
193.677
0
Altre attività immateriali
914
0
1.562
0
Attività immateriali
195.669
0
195.239
0
Terreni, immobili, impianti e macchinari
10.985
232
12.321
311
Investimenti immobiliari
4.732
0
4.732
0
Attività materiali
15.717
232
17.053
311
Partecipazioni
3.189
0
3.189
0
Altre attività finanziarie non correnti
12.260
0
11.916
0
Imposte differite attive
12.807
0
10.428
0
Altre attività non correnti
169
0
231
0
Altre attività non correnti
28.425
0
25.764
0
ATTIVITA' NON CORRENTI
239.811
232
238.056
0
Rimanenze di magazzino
695
0
649
0
Crediti commerciali
19.590
597
5.687
361
Altre attività correnti
5.377
251
3.643
146
Attività finanziarie correnti
0
0
275
0
Cassa e altre disponibilità liquide
21.972
0
37.991
0
ATTIVITA' CORRENTI
47.634
849
48.245
507
TOTALE ATTIVITA'
287.445
1.081
286.301
818
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 217
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Totale
di cui parti correlate
Totale
di cui parti correlate
Capitale sociale
90.314
0
90.314
0
Riserve
69.583
0
83.567
0
Risultato dell'esercizio
(7.542)
0
(13.963)
0
TOTALE PATRIMONIO NETTO
152.355
0
159.918
0
TFR e altri fondi relativi al personale
3.475
0
3.864
0
Imposte differite passive
2.080
0
2.073
0
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
10.009
0
10.139
0
Fondi per rischi e oneri
1.390
43
1.239
43
Passività finanziarie non correnti
61.819
142
67.562
213
Altri debiti non correnti
55
0
41
0
PASSIVITA' NON CORRENTI
78.828
185
84.918
257
Debiti commerciali
18.643
270
12.859
148
Altre passività
28.672
3
23.056
(69)
Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
1.556
0
1.538
0
Fondi per rischi e oneri
0
0
0
0
Passività finanziarie correnti
7.391
70
4.012
141
PASSIVITA' CORRENTI
56.262
342
41.465
220
TOTALE PASSIVITÀ
135.090
528
126.383
477
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
287.445
528
286.301
477
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 218
in migliaia di euro
per l'esercizio chiuso al 31.12.2021
per l'esercizio chiuso al 31.12.2020
Totale
di cui parti correlate
Totale
di cui parti correlate
Ricavi per servizi aeronautici
25.396
75
18.209
75
Ricavi per servizi non aeronautici
19.380
236
14.965
243
Ricavi per servizi di costruzione
8.051
0
29.377
0
Altri ricavi e proventi della gestione
736
163
1.184
135
Ricavi
53.563
475
63.735
453
Materiali di consumo e merci
(878)
0
(914)
0
Costi per servizi
(14.480)
(606)
(14.119)
(241)
Costi per servizi di costruzione
(7.667)
0
(27.978)
0
Canoni, noleggi e altri costi
(4.492)
(9)
(3.346)
(9)
Oneri diversi di gestione
(3.096)
(4)
(2.898)
(2)
Costo del personale
(20.743)
(2)
(19.192)
(1)
Costi
(51.356)
(621)
(68.447)
(253)
Ammortamento/Svalutazione Diritti di concessione
(7.255)
0
(6.498)
0
Ammortamento altre attività immateriali
(881)
0
(1.397)
0
Ammortamento attività materiali
(2.148)
(78)
(2.449)
(77)
Ammortamenti e svalutazioni
(10.284)
(78)
(10.344)
(77)
Accantonamento rischi su crediti
(493)
0
(502)
0
Accantonamento fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
(646)
0
(2.309)
0
Accantonamento ad altri fondi rischi e oneri
(200)
0
(2)
0
Accantonamenti per rischi ed oneri
(1.339)
0
(2.813)
0
Totale Costi
(62.979)
(699)
(81.604)
(330)
Risultato operativo
(9.416)
0
(17.869)
0
Proventi finanziari
477
0
167
0
Oneri finanziari
(1.063)
0
(1.192)
0
Risultato ante imposte
(10.002)
0
(18.894)
0
Imposte dell'esercizio
2.460
0
4.931
0
Utile (perdita) d'esercizio
(7.542)
0
(13.963)
0
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 219
Si riportano di seguito le movimentazioni intervenute con le singole parti correlate rispettivamente negli esercizi 2021 e 2020.
2021
in migliaia di euro
Terreni, Immobili, impianti e macchinari
Crediti Commerciali
Altre attività correnti
Totale Attività Correnti
Totale Attività
Passività Finanziarie Non Correnti
Fondi per rischi e oneri
Debiti commerciali
Altre passività
Passività Finanziarie Correnti
Totale passività
Tag Bologna Srl
0
277
47
324
324
0
0
82
2
0
85
Fast Freight Marconi Spa
0
320
202
522
522
0
0
128
1
0
129
Autostrade Spa
232
0
0
0
232
142
43
0
0
70
255
Telepass Spa
0
0
0
0
0
0
0
45
0
0
45
Autostrade Tech
0
0
3
3
3
0
0
4
0
0
4
Infloblu Spa
0
0
0
0
0
0
0
11
0
0
11
Totale
232
597
251
849
1.081
142
43
270
3
70
528
2020
in migliaia di euro
Terreni, Immobili, impianti e macchinari
Crediti Commerciali
Altre attività correnti
Totale Attività Correnti
Totale Attività
Passività Finanziarie Non Correnti
Fondi per rischi e oneri
Debiti commerciali
Altre passività
Passività Finanziarie Correnti
Totale passività
Tag Bologna Srl
0
220
13
233
233
0
0
26
2
0
29
Fast Freight Marconi Spa
0
141
131
272
272
0
0
7
1
0
8
Autostrade Spa
311
0
0
0
311
213
43
87
(71)
141
414
Telepass Spa
0
0
0
0
0
0
0
17
0
0
17
Autostrade Tech
0
0
3
3
3
0
0
2
0
0
2
Infloblu Spa
0
0
0
0
0
0
0
9
0
9
Totale
311
361
147
508
818
213
43
148
(69)
141
477
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 220
2021
in migliaia di euro
Ricavi per servizi aeronautici
Ricavi per servizi non aeronautici
Altri ricavi e proventi della gestione
TOTALE RICAVI
Costi per servizi
Canoni, noleggi e altri costi
Oneri diversi di gestione
Costo del personale
TOTALE COSTI
Ammortamenti attività materiali
Tag Bologna Srl
0
69
77
147
(379)
0
(4)
(2)
(386)
0
Fast Freight Marconi Spa
75
167
86
329
(128)
0
0
0
(128)
0
Autostrade Spa
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(78)
Telepass Spa
0
0
0
0
(82)
0
0
0
(82)
0
Autostrade Tech
0
0
0
0
(16)
0
0
0
(16)
0
Infloblu Spa
0
0
0
0
0
(9)
0
0
(9)
0
Totale
75
236
163
475
(606)
(9)
(4)
(2)
(621)
(78)
2020
in migliaia di euro
Ricavi per servizi aeronautici
Ricavi per servizi non aeronautici
Altri ricavi e proventi della gestione
TOTALE RICAVI
Costi per servizi
Canoni, noleggi e altri costi
Oneri diversi di gestione
Costo del personale
TOTALE COSTI
Ammortamenti attività materiali
Tag Bologna Srl
0
64
35
99
(171)
0
(2)
(1)
(174)
0
Fast Freight Marconi Spa
75
179
100
354
0
0
0
0
0
0
Autostrade Spa
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(77)
Telepass Spa
0
0
0
0
(55)
0
0
0
(55)
0
Autostrade Tech
0
0
0
0
(15)
0
0
0
(15)
0
Infloblu Spa
0
0
0
0
0
(9)
0
0
(9)
0
Totale
75
243
135
453
(241)
(9)
(2)
(1)
(253)
(77)
Tutte le operazioni con parti correlate sopradescritte sono realizzate nell’ambito dell’ordinaria gestione ed a normali condizioni di mercato.
27.Impegni e rischi
Impegni da investimenti ambientali
La Capogruppo, attraverso l'Accordo Territoriale per la Decarbonizzazione dell'Aeroporto, sottoscritto con gli Enti territoriali nel 2015 ed aggiornato a gennaio 2020, si è impegnata alla realizzazione di alcune opere per un importo complessivo massimo di 9,3 milioni di Euro di investimenti che saranno effettuati in un arco
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 221
temporale coerente rispetto alle tempistiche di realizzazione degli interventi contenuti nel Master Plan aeroportuale.
A giugno 2021 si è conclusa la progettazione esecutiva della fascia boscata e relativo percorso ciclabile la cui realizzazione è prevista a nord dell’aeroporto entro la fine del 2023. Si tratta della principale opera di compensazione ambientale, costituita da un’area a bosco di estensione pari a circa 40 ettari e di una pista ciclabile di lunghezza pari a circa 3,5 km che collegherà la zona Bargellino con l’abitato di Lippo di Calderara di Reno.
Garanzie prestate
Per quanto riguarda le garanzie prestate si riporta nel seguito la tabella riepilogativa al 31 dicembre dei due esercizi a confronto. Nel dettaglio si riferiscono a:
- fideiussioni di cui la principale è relativa al co-obbligo di Adb nella fidejussione di 5,8 milioni di Euro emessa da UnipolSai a favore dell’Agenzia delle Dogane su richiesta della controllata FFM per il contenzioso doganale in cui è coinvolta (rif. capitolo contenziosi della Relazione sulla Gestione) oltre alla fidejussione a favore di Enac prevista dalla Convenzione di Gestione Totale (1,6 milioni di Euro);
- pegno sullo Strumento Finanziario Partecipativo emesso da Marconi Express Spa e sottoscritto dalla Società per un valore nominale di 10,87 milioni di Euro a garanzia delle obbligazioni di Marconi Express nei confronti degli Istituti di Credito finanziatori del progetto People Mover;
- lettera di patronage relativa al mutuo concesso alla controllata Tag Bologna Srl dalla Banca Agricola Mantovana (ora Monte dei Paschi di Siena) che, alla data di chiusura dell’esercizio, risulta pari a 2,2 milioni di Euro.
in migliaia di euro
31/12/2021
31/12/2020
Var.
Var. %
Fidejussioni
7.669
5.733
1.936
34%
Pegno su Strumento Finanziario Partecipativo
10.873
10.873
0
0%
Lettere di patronage
2.231
2.751
(649)
-23%
Totale garanzie prestate
20.773
19.357
1.286
7%
Tipologia e gestione degli altri rischi
Con riferimento alle informazioni relative alla tipologia e modalità di gestione dei rischi finanziari richiesti dall’art.2428, c.2, n.6 bis si rimanda all’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione così come per il commento agli altri rischi cui è soggetta la Società.
28 Legge 124/2017 art.1 commi 125-129 – Disciplina della trasparenza delle erogazioni pubbliche
Nell’esercizio 2021 AdB ha usufruito dei cd. “Aiuti di Stato” beneficiando del contributo per credito d’imposta sulle spese per sanificazione e acquisto di DPI di cui all’art. 32 del DL 73/2021 per 16,5 mila Euro.
Per ulteriori informazioni e per altri "aiuti di stato" ricevuti, si rinvia al sito internet relativo al Registro nazionale degli aiuti di Stato di cui all'articolo 52 della Legge 24 dicembre 2012, n. 234.
Società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. 222
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Dopo la chiusura dell’esercizio non si sono verificati eventi tali da giustificare modifiche alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria esposta in bilancio e quindi da richiedere rettifiche e/o annotazioni integrative al documento di bilancio con riferimento ai valori esposti al 31 dicembre.
Per il commento sull’evoluzione prevedibile della gestione si rimanda all’ultimo capitolo della Relazione sulla Gestione.
PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO
Signori Azionisti,
il bilancio 2021 della società Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa che sottoponiamo alla Vostra approvazione riporta una perdita di esercizio di Euro 7.542.353,77 che il Consiglio di Amministrazione propone di rinviare all’esercizio 2022.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Bologna, 14 marzo 2022
[IMAGE]
Attestazione del Bilancio d'Esercizio ai sensi art.154-bis comma 5 T.U.F.
1.
I
sottoscritti,
Nazareno
Ventola,
in
qualità
di
Amministratore
Delegato,
e
Patrizia
Muffato,
in
qualità
di
Dirigente
Preposto
alla
redazione
dei
documenti
contabili
societari
di
Aeroporto
Guglielmo
Marconi
di
Bologna
SpA.
,
a
t
t
e
s
t
a
n
o
,
tenuto
anche
conto
di
quanto
previsto
dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto
legislativo
24 febbraio 1998, n
.
5
8
:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa
e
l'effettiva
applicazione
delle
procedure
amministrative
e
contabili
per
la
formazione
del
bilancio
di
esercizio
nel
corso
dell'esercizio
al
31
dicembre
2021.
2.
La
valutazione
dell'adeguatezza
delle
procedure
amministrative
e
contabili
per
la
formazione
del
bilancio
d'esercizio
al
31
dicembre
2021
si
è
basata
su
di
un
processo
definito
da
Aeroporto
Guglielmo
Marconi
di
Bologna
S.p.A.,
in
coerenza
con
il
modello
Internal
Control­
lntegrated
Framework
emesso
dal
Committee
of
Sponsoring
Organizations
of
the
Treadway
Commission,
che
rappresenta
lo
standard
di
riferimento
generalmente accettato a livello
i
n
t
e
r
n
a
z
i
o
n
a
l
e
.
3.
Si attesta, inoltre,
che:
3.1
il bilancio d'esercizio al 31 dicembre
2021
:
a)
è
redatto
in
conformità
ai
principi
contabili
internazionali
applicabili
riconosciuti
nella
Comunità
Europea
ai
sensi
del
regolamento
(CE)
n.1606/2002
del
Parlamento
Europeo e del Consiglio, del 19 luglio
2002
;
b)
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture
contabili;
c)
è
idoneo
a
fornire
una
rappresentazione
veritiera
e
corretta
della
situazione
patrimoniale, economica e finanziaria
d
e
l
l
'
e
m
i
t
t
e
n
t
e
.
3.2
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell
'
andamento e
del
risultato
della
gestione
,
nonché
della
situazione
dell'emittente,
unitamente
alla
descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposta.
Bologna, 14 Marzo 2022
Dirigente preposto alla redazione
dei
documenti contabili societari
[IMAGE]
[IMAGE]
Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A.
Sede in Bologna
Capitale sociale Euro 90.314.162 i.v.
Iscritta al Registro Imprese di Bologna al n. 03145140376
R.E.A. BO - 268716
Relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea degli Azionisti
(ai sensi dell’art. 153 del d. lgs. 58/1998 e dell’art. 2429, comma 2, del codice civile)
Signori Azionisti,
la presente relazione, redatta ai sensi dell’art. 153 del d.lgs. n. 58/1998 (di seguito “TUF”) e dell’art. 2429, comma 2, del codice civile, illustra le attività di vigilanza svolte dal Collegio Sindacale nel corso dell’esercizio 2021 in coerenza con le indicazioni contenute nella Comunicazione Consob DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successive modifiche ed integrazioni.
Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti di vigilanza, quale organo apicale del complessivo sistema dei controlli societari, secondo quanto previsto dalla legge, dalle “Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate” emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle disposizioni CONSOB in materia di controlli societari e di attività del Collegio Sindacale e dalle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina.
Il Collegio Sindacale ha verificato, annualmente, il possesso da parte dei propri componenti dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dal DM 30 marzo 2000, n. 162, l’insussistenza di cause di decadenza e ineleggibilità previste dall’articolo 148, comma 3, del T.U.F. e il possesso dei medesimi requisiti di indipendenza richiesti per gli amministratori dal Codice di Autodisciplina.
Lo svolgimento dell’attività di controllo contabile e di revisione legale dei conti è demandato alla Società di Revisione EY S.p.A. (di seguito “Società di Revisione” o “EY”) il cui incarico, per gli esercizi 2015-2023, è stato conferito dall’Assemblea degli Azionisti del 20 maggio 2015.
Sulla base delle informazioni ricevute durante le riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari (Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, Comitato Remunerazioni), sia attraverso gli incontri con le strutture aziendali e in esito alle verifiche espletate si evidenzia quanto segue.
1
Operazioni di particolare rilevanza
Il Collegio Sindacale ritiene che siano state acquisite adeguate informazioni sulle operazioni di maggior rilievo economico, patrimoniale e finanziario effettuate dalla Società come rappresentate nei documenti che compongono il bilancio consolidato e il bilancio di esercizio e nella Relazione sulla Gestione.
Il 2021, a causa del perdurare della pandemia da Covid-19, è stato il secondo anno fortemente condizionato dalla persistente contrazione del traffico dovuta all’emergenza sanitaria, anche se in misura minore rispetto al 2020. Complessivamente, nel 2021 sono transitati sullo scalo di Bologna 4.103.816 passeggeri in crescita del 63,7% rispetto al 2020 ma in calo del 56,4% rispetto al 2019. Di conseguenza, anche il 2021 si chiude con un risultato economico negativo ma in miglioramento rispetto al 2020, come diffusamente illustrato nel bilancio 2021 della Società.
Tra le operazioni di particolare rilevanza si segnala:
- la sottoscrizione a dicembre 2021 di un contratto di finanziamento BEI (Banca Europea per gli Investimenti) fino all’importo massimo di 90 milioni di Euro a sostegno del piano di sviluppo infrastrutturale e per assicurare solidità finanziaria alla Società anche considerando la situazione di crisi e di traffico molto contratto per l’evoluzione della pandemia da Covid-19;
- l’attivazione di ulteriori misure a sostegno del settore quali il trattamento di integrazione salariale in deroga per i dipendenti (CIG in deroga) dal 22 marzo fino al 26 dicembre 2021;
- l’attività propedeutica alla presentazione della domanda di accesso al fondo di compensazione dei danni subiti a causa del Covid-19 (art.128-bis della Legge di Bilancio 2021 e Decreto Legge 25 maggio 2021 n.73 (GU Serie Generale n.123 del 25 maggio 2021), fondo con una dotazione di complessivi 800 milioni di Euro, di cui 735 milioni di Euro destinati ai gestori aeroportuali e 65 milioni di Euro alle società di assistenza a terra. A fine luglio 2021 la Commissione Europea ha approvato tale sostegno finanziario ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato e in data 28 dicembre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Attuativo (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile 25 novembre 2021) che ha dato termine al 27 gennaio 2022 per la presentazione delle domande. La domanda
2
è stata presentata nei termini e la Società ha ritenuto di iscrivere il ricavo nel bilancio 2022 quando l’iter approvativo troverà conclusione tramite il provvedimento di accoglimento/rigetto delle domande a cura della Direzione Generale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. La Società ritiene infatti che l’iter previsto dalla normativa abbia carattere sostanziale e motiva tale valutazione nel documento di Bilancio 2021.
Operazioni atipiche o inusuali
Dalle informazioni ricevute dagli Amministratori e dai colloqui con i rappresentanti della Società di Revisione non è emersa l’esistenza di operazioni atipiche o inusuali poste in essere nel corso dell’esercizio 2021 anche infragruppo o con parti correlate. Il Collegio non ha ricevuto comunicazioni dagli Organi di controllo delle società controllate o dalla Società di Revisione contenenti rilievi in proposito.
Operazioni con parti correlate o infragruppo
Le caratteristiche delle operazioni infragruppo poste in essere nell’esercizio, i soggetti coinvolti ed i relativi effetti economici sono adeguatamente indicati nelle Note esplicative al bilancio di esercizio della Società e al bilancio consolidato, nelle quali sono evidenziati anche i connessi rapporti di credito/debito e di costo/ricavo.
Le operazioni con parti correlate, attuate nel rispetto della vigente “Procedura per le operazioni con Parti Correlate”, adottata dal CDA nella seduta del 13 aprile 2015, sono di natura ordinaria e fanno perlopiù riferimento ad operazioni di natura commerciale e finanziaria nonché all’adesione al consolidato fiscale. Anche tali operazioni vengono elencate nelle Note esplicative al bilancio della società e al bilancio consolidato, nelle quali sono evidenziati anche i connessi rapporti di credito/debito e di costo/ricavo e la circostanza che tali operazioni vengono effettuate a normali condizioni di mercato.
Attività di vigilanza del Collegio Sindacale
Si conferma che l’Organo di controllo nell’esercizio delle funzioni proprie svolte ai sensi dell’art. 2403 del codice civile e dell’art. 149 del TUF:
ha vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo;
ha ottenuto dagli Amministratori in via continuativa informazioni sull’attività
3
svolta, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo economico, finanziario e patrimoniale realizzate dalla Società, anche per il tramite delle sue controllate, potendo ragionevolmente assicurare che le operazioni deliberate e poste in essere sono conformi alla legge e allo statuto sociale e non appaiono manifestamente imprudenti, azzardate o in conflitto d’interesse o in contrasto con le delibere assunte dall’Assemblea o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale;
ha ricevuto adeguate informazioni, in particolare, in merito:
alle iniziative adottate per assicurare attuazione al Regolamento UE n. 679/2016 (Regolamento generale sulla protezione dei dati personali “GDPR”) in termini di adeguamento di organizzazione e processi che appaiono appropriati;
alla contribuzione destinata ad alimentare il fondo di cui all’articolo 1, comma 1328, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, istituito per finanziare il servizio antincendi negli aeroporti nazionali su cui la Società ha promosso nel 2012 una specifica azione giudiziale presso il Tribunale Civile di Roma, davanti al quale si è svolta, in data 28. 10. 2020, l’udienza di precisazione delle conclusioni. Successivamente, in data 8 febbraio 2022, il Tribunale di Roma ha emesso la sentenza n. 2012/2022, acclarando giurisdizione del giudice tributario. La Società, al fine di ottenere, un diretto riconoscimento dei principi statuiti in maniera univoca dalla Corte di Cassazione e dalla CTP Roma, procederà a riassumere innanzi il giudice tributario i giudizi pendenti innanzi il Tribunale di Roma (RG n. 22375/12).
ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
ha vigilato sull’adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate ai sensi dell’art. 114, comma 2, del TUF, accertando che l’attività di coordinamento delle società controllate (Fast Freight Marconi S.p.A e TAG Bologna S.r.l.) è svolta anche tramite la presenza negli organi sociali di dirigenti della Capogruppo;
ha scambiato informazioni con i corrispondenti organi delle società controllate ai sensi dell’art. 151, comma 2, del TUF;
ha svolto incontri periodici con la Società di Revisione, anche in ossequio a quanto previsto dall’art. 19, comma 1, del d. lgs. n. 39/2010 e dall’art. 150, comma 3, del TUF, al fine di vigilare sul processo di informativa finanziaria e sulla sua adeguatezza e
4
integrità nonché sull’osservanza delle disposizioni di legge inerenti il processo di formazione del bilancio e della sua impostazione e struttura;
ha vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull’affidabilità dello stesso a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni e l’analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di Revisione. In allegato al bilancio di esercizio e al bilancio consolidato, è fornita l’attestazione di cui all’art. 154-bis, comma 5, del TUF, sottoscritta dall’Amministratore Delegato e dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, sull’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato;
ha acquisito conoscenza e vigilato sull’adeguatezza della struttura organizzativa della Società e del sistema di controllo interno, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità. Il Collegio ha esaminato la valutazione espressa dal Consiglio di Amministrazione nel corso della seduta del 14 marzo 2022, sulla scorta della relazione istruttoria svolta dal Comitato Controllo e Rischi, che ha ritenuto il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di AdB complessivamente adeguato rispetto alle caratteristiche della Società e al profilo di rischio assunto;
ha verificato l’attività del responsabile della funzione di internal audit , udendone le osservazioni nel corso delle verifiche periodiche ed esaminando i contenuti della relazione annuale relativa al 2021, nella quale si evidenzia che non sono emersi elementi tali da non far ritenere complessivamente idoneo, il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di AdB, a garantire una conduzione dell’impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati;
ha esaminato la relazione informativa annuale dell’Organismo di Vigilanza relativa all’aggiornamento del modello, al controllo sul funzionamento e all’osservanza del Modello ex d.lgs. n.231/2001 da cui non emergono fatti di rilievo;
ha esaminato la relazione del Comitato Etico e Anticorruzione (organismo collegiale che sostituisce la figura del RPCT) cui è affidato il compito di monitorare e verificare l’efficace attuazione della “Policy Anticorruzione” e preso atto delle attività svolte;
non ha ricevuto denunce ai sensi dell’art. 2408 del codice civile né sono stati
5
presentati esposti da parte di terzi;
ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare la sussistenza dei requisiti degli amministratori indipendenti e non ha osservazioni al riguardo da formulare;
ha vigilato sull’osservanza delle regole di governo societario dettate dal Codice di Corporate Governance delle società quotate, promosso da Borsa Italiana e approvato dal Comitato per la Corporate Governance, al quale la Società ha dichiarato di attenersi, confermando la compliance al medesimo. Il sistema di governance adottato dalla Società risulta dettagliatamente descritto nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari per l’esercizio 2021 approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 14 marzo 2022.
Il Collegio ha altresì vigilato sull’indipendenza della Società di Revisione EY S.p.A., ai sensi dell’art. 19 del d. lgs. 39/2010, ed ha accertato, nella sua concomitante veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, la compatibilità con le limitazioni previste dall’articolo 5 del Regolamento UE n. 537/2014, dei servizi diversi dalla revisione legale prestati alla Società. Nel corso dell’esercizio 2021, la Società ha corrisposto a EY S.p.A. per incarichi aventi ad oggetto i servizi di revisione e la verifica della contabilità regolatoria compensi per euro 95.103 mentre le controllate (Fast Freight Marconi S.p.A e TAG Bologna S.r.l.) hanno corrisposto per incarichi aventi ad oggetto servizi di revisione compensi per euro 19.067. Sono stati, altresì, conferiti dalla Capogruppo a EY S.p.A. i seguenti incarichi aventi ad oggetto servizi non di revisione: l’esame degli adempimenti inerenti la Dichiarazione di carattere non finanziario (euro 23.126) e le asseverazioni per le finalità previste dal d.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 (euro 6.000). La Società di Revisione ha reso la “Dichiarazione relativa all’indipendenza” in cui si attesta che non sono state riscontrate situazioni tali da compromettere l’indipendenza o cause di incompatibilità nei confronti di AdB. Anche tenuto conto della predetta dichiarazione, si segnala che non sono emersi aspetti critici che abbiano potuto compromettere l’indipendenza della Società di Revisione.
L’attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall’Assemblea dei Soci del 29 aprile 2019 e fino all’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021.
Il Consiglio di Amministrazione è composto da 9 membri.
Otto di tali amministratori sono non esecutivi, mentre cinque, tra questi ultimi, risultano
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in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall’art. 147-ter, comma 4, del T.U.F. e dal Codice di Autodisciplina.,
Nel corso dell’esercizio 2021 il Collegio ha partecipato:
all’Assemblea ordinaria degli Azionisti tenutasi in data 26 aprile 2021;
a n.10 riunioni del Consiglio di Amministrazione;
a n 7 riunioni del Comitato Controllo, Rischi e sostenibilità;
a n. 5 riunioni del Comitato per la Remunerazione.
Per tutte le riunioni svoltesi e sopra elencate lo scrivente Collegio Sindacale ha sempre avuto adeguate informazioni sull’attività svolta e sulle caratteristiche delle operazioni effettuate. Nel 2021 lo scrivente Collegio Sindacale ha tenuto n.6 riunioni; nel corso del 2022 (e fino alla data della presente relazione) il Collegio Sindacale è tornato a riunirsi n.1 volta.
Nel corso dell’attività di vigilanza svolta e sulla base delle informazioni ottenute dalla Società di Revisione, in occasione dei periodici incontri, ai sensi dell’art. 150, comma 3, del T.U.F., non sono emersi dati e informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati nella presente relazione sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o, comunque, fatti significativi tali da richiederne menzione.
Dichiarazione di carattere non finanziario
Ai sensi dell’art. 3, comma 7, del d.lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, si conferma che, con riferimento alla Dichiarazione volontaria di carattere non finanziario predisposta ai sensi degli artt. 4 e 7 del decreto stesso, il Collegio Sindacale ha vigilato, per quanto di competenza, sull’osservanza delle disposizioni stabilite nel citato decreto. La Società ha designato EY S.p.A, soggetto incaricato del controllo contabile, per lo svolgimento anche dei compiti di cui all’art. 3, comma 10, del citato decreto. La Società di Revisione ha rilasciato un’attestazione circa la conformità delle informazioni fornite nella Dichiarazione volontaria consolidata di carattere non finanziario rispetto a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del decreto e allo standard di rendicontazione adottato.
Bilancio d’esercizio e consolidato
Il Collegio Sindacale ha svolto le necessarie verifiche sull’osservanza delle norme inerenti la formazione del progetto di bilancio di esercizio e del bilancio consolidato di
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Gruppo al 31 dicembre 2021, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2022.
In particolare, atto che il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato sono stati redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea e che la Società ha applicato in materia di schemi di bilancio e di informativa societaria, quanto stabilito dalla CONSOB. E’ stata verificata l’osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della Relazione sulla Gestione e, a tale riguardo, non vi sono osservazioni da avanzare. Con riferimento ai suoi contenuti rileviamo che la Relazione sulla Gestione illustra adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria, nonché l’andamento della gestione nel corso dell’esercizio e fornisce dati significativi concernenti le Società rientranti nell’area di consolidamento, fornendo altresì indicazioni in merito ai principali rischi ed incertezze cui la Società è esposta.
La Società di Revisione EY S.p.A. ha emesso in data 31 marzo 2022 le relazioni ai sensi dell’art. 14 del d.lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell’art. 10 del Regolamento UE n. 537/2014, nelle quali è attestato che il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa della Società e del Gruppo e che la Relazione sulla Gestione e le informazioni di cui all’art. 123-bis, comma 4, del T.U.F. contenute nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari sono coerenti con il bilancio di esercizio della Società e con il bilancio consolidato del Gruppo.
La Società di Revisione ha, altresì, prodotto la Relazione Aggiuntiva di cui all’art. 11 Regolamento UE n. 537/2014 dalla quale si rileva che non sono state riscontrate significative carenze nel sistema di controllo interno ovvero nel sistema amministrativo-contabile della Società.
Conclusioni
Il Collegio Sindacale conclude la presente Relazione sull’attività di controllo svolta nel corso dell’esercizio 2021 esprimendo un giudizio positivo sull’attività svolta dalla Società, sull’assetto organizzativo della medesima, sull’efficacia del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo e contabile, sul rispetto dei principi di corretta
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amministrazione e sull’osservanza della legge e dello Statuto Sociale e, considerate anche le risultanze dell’attività svolta dalla Società di Revisione incaricata del controllo contabile, esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021 così come da progetto predisposto e approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 14 marzo 2022 concordando con la proposta dallo stesso formulata in merito al riporto a nuovo della perdita d’esercizio.
Bologna, 31 marzo 2022
Il Collegio Sindacale
dott. Pietro VOCI, Presidente
dott.ssa Samantha GARDIN
dott. Alessandro BONURA
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Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell’art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/ 2014
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EY S.p.A. Via Massimo D'Azeglio, 34 40123 Bologna
Tel: +39 051 278311 Fax: +39 051 236666 ey.com
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell’art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/ 2014
Agli Azionisti della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A.
Relazione sulla revisione contabile del bilancio d’esercizio
Giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. (la “Società”), costituito dal prospetto della situazione patrimoniale- finanziaria al 31 dicembre 2021, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto per l’esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.
Elementi alla base del giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d’esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Aspetti chiave della revisione contabile Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell’ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell’ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d’esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
EY S.p.A. Sede Legale: Via Meravigli, 12 – 20123 Milano Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 – 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all’Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997
A member firm of Ernst & Young Global Limited
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Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:
Aspetti chiave
Risposte di revisione
Impairment test a seguito degli impatti
derivanti
dalla pandemia Covid-19 sul business
della Società
L’andamento della Società nell’esercizio 202 1 è risultato fortemente condizionato dalle restrizioni imposte al traffico aereo ai fini del contenimento della pandemia Covid-19. Complessivamente, nel 2021 il volume dei passeggeri transitati sullo scalo di Bologna ha registrato una crescita del 63,7% rispetto al 2020, ma il calo rispetto al 2019 pre-Covid è rimasto elevato (-56,4%). Il calo di traffico e la contrazione dei ricavi della Società per effetto delle restrizioni imposte dalla pandemia Covid-19 rappresentano un indicatore di impairment ai sensi dello IAS 36. In considerazione della significatività degli impatti derivanti dal fenomeno appena descritto abbiamo ritenuto che tale tematica rappresentasse un aspetto chiave per la revisione.
Le nostre procedure di revisione in risposta all’aspetto chiave hanno riguardato, tra l’altro:
l’analisi della metodologia di valutazione adottata dalla Società; l’analisi delle assunzioni alla base della predisposizione del Piano economico- finanziario da parte della Società; l’analisi della coerenza delle ipotesi con il contesto macroeconomico di riferimento; discussioni con il management circa le modalità di costruzione del modello di impairment test ; la verifica della coerenza del tasso di sconto applicato ( WACC ).
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell’ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile.
L’informativa di bilancio relativa all’ impairment test è riportata nella nota esplicativa 1. “Attività Immateriali”. L’informativa di bilancio relativa agli impatti del Covid-19 sull’esercizio 2021 è riportata nella sezione “Principi Contabili adottati nella Redazione del Bilancio al 31 Dicembre 2021” nel paragrafo “Informativa relativa agli impatti della pandemia Covid-19 e continuità aziendale”.
Infine, abbiamo esaminato l’adeguatezza dell’informativa fornita nelle note esplicative del bilancio in relazione all’aspetto chiave.
Stima del fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali
Il fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali (il “Fondo”) iscritto nel bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 ammonta ad Euro 11,6 milioni ed include gli accantonamenti relativi alle spese di manutenzioni straordinarie, ripristini e sostituzioni dei beni in concessione che la Società stima di dover sostenere coerentemente con gli obblighi convenzionali in essere. I processi e le modalità di valutazione e di determinazione di tale stima sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura
Le nostre procedure di revisione in risposta all’aspetto chiave hanno riguardato, tra l’altro:
l’analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dalla Società; la comprensione dell’accordo di concessione che origina l’obbligazione; l’analisi della relazione tecnica preparata dalle funzioni competenti della Società; l’esecuzione di procedure di validità su un campione di utilizzi del Fondo intervenuti nell’esercizio;
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implicano il ricorso al giudizio degli amministratori in particolare con riferimento alla natura degli interventi da effettuare, alla tempistica prevista degli stessi, alla quantificazione dei relativi costi e alla componente finanziaria, da applicarsi in funzione dei tempi di intervento. In considerazione del giudizio richiesto agli amministratori per valutare la natura degli interventi, la tempistica degli stessi e la quantificazione dei relativi costi abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
l’analisi delle principali v ariazioni intervenute nel Fondo rispetto all’esercizio precedente; l’analisi critica delle assunzioni alla base del calcolo del Fondo, nonché la coerenza delle stesse rispetto al piano aziendale 2022- 2026 approvato dagli amministratori; la verifica della ragionevolezza del tasso di attualizzazione utilizzato e dell’accuratezza del calcolo del Fondo stanziato.
Infine, abbiamo esaminato l’adeguatezza dell’informativa fornita nelle note esplicative del bilancio in relazione all’aspetto chiave.
L’informativa di bilancio relativa alla valutazione del fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali è inclusa nella sezione “Criteri di Valutazione” nel paragrafo “Fondi per rischi e oneri”, nonché nella nota esplicativa 15. “Fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali (non corrente e corrente)”.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d’esercizio Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d’esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d’esercizio, per l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d’esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell’informativa finanziaria della Società.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d’esercizio I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d’esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui
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sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d’esercizio.
Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d’esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno; abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno della Società; abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa; siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un’entità in funzionamento; abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d’esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d’esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell’ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
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Altre informazioni comunicate ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/ 2014 L’assemblea degli azionisti della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. ci ha conferito in data 20 maggio 2015 l’incarico di revisione legale del bilancio d’esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell’art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell’esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d’esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell’art. 11 del citato Regolamento.
Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari
Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE)
2019/ 815 Gli amministratori della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. sono responsabili per l’applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio d’esercizio, da includere nella relazione finanziaria annuale. Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d’esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato. A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Giudizio ai sensi dell’art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 Gli amministratori della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. al 31 dicembre 2021, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d’esercizio e la loro conformità alle norme di legge. Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d’esercizio della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. al 31 dicembre 2021 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi. A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d’esercizio della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. al 31 dicembre 2021 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
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Con riferimento alla dichiarazione di cui all’art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell’attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare .
Dichiarazione ai sensi dell’art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254 Gli amministratori della Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. sono responsabili per la predisposizione su base volontaria della dichiarazione non finanziaria ai sensi dell’art. 7 del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l’avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria. Ai sensi dell’art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Bologna, 31 marzo 2022
EY S.p.A.
Alberto Rosa (Revisore Legale)
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